Ammortizzatori auto scarichi: quando cambiarli
Capire quando un ammortizzatore è scarico non è del tutto facile, a causa della grande lentezza che caratterizza questo processo. L’olio presente al suo interno, d’altronde, si perde in maniera graduale, fino al momento in cui il serbatoio risulterà completamente vuoto. Non è difficile che il guidatore non faccia caso a tutto ciò, infatti si tende ad assecondare questo stile di guida, con il rischio di ritrovarsi a guidare una vettura con gli ammortizzatori del tutto scarichi, senza saperlo. Per questo motivo, è importante saper riconoscere i segnali che indicano quando gli ammortizzatori sono scarichi.
Il rollio eccessivo è il principale di questi e si verifica quando la vettura, durante la sterzata, si inclina di lato in maniera eccessiva, effettuando un pericoloso movimento ondeggiante. Il contatto tra pneumatico e strada, in questo modo, risulterà ridotto, causando una perdita di aderenza, in particolar modo sui terreni dissestati. Se la frenata dell’auto risulta meno efficace, con l’auto che affonda notevolmente, allora ci troviamo di fronte a un beccheggio eccessivo in frenata, altro sintomo di ammortizzatori auto scarichi.
Poi, abbiamo la sensibilità al vento laterale, in quanto l’autovettura sarà più vulnerabile alle raffiche di vento laterali a causa dell’assenza di efficacia smorzante dell’ammortizzatore. Ovviamente, anche il passaggio di un veicolo ad alta velocità al proprio fianco può produrre questo effetto, quindi una sbandata.
Le vibrazioni sono un altro segnale da non sottovalutare ed è, probabilmente, quello più facilmente riscontrabile. In questo caso, il volante può apparire più leggero o duro in determinati tratti e, di tanto in tanto, è possibile percepire delle notevoli vibrazioni sullo stesso.
Infine, abbiamo gli pneumatici consumati male, infatti è molto facile che si verifichi un’irregolare usura del battistrada, quando l’ammortizzatore sta iniziando a scaricarsi.
Quando riscontrate una delle suddette situazioni, è consigliabile rivolgersi a un’officina di fiducia, così da procedere il prima possibile alla sostituzione degli ammortizzatori. È bene sapere che, al fine di ottenere un bilanciamento corretto dell’assetto, questi dispositivi vanno sostituiti sempre in coppia in relazione all’asse.
Come si fa a cambiare gli ammortizzatori?
Prima di procedere alla sostituzione, è bene essere consapevoli che si tratta di un intervento piuttosto delicato, da effettuare con gli strumenti necessari e con grande attenzione. Procuratevi i ricambi nuovi e potrete finalmente procedere al cambio. Innanzitutto dovrete rimuovere gli pneumatici presenti a ridosso degli ammortizzatori da sostituire, pertanto, mediante un cric, procedete a sollevare la vettura facendo leva sulle parti indicate specificatamente per questa procedura. Successivamente, bisogna individuare i punti di giuntura degli ammortizzatori che, solitamente, sono fissati nei pressi del bagagliaio o del vano motore con una vite centrale. In alternativa possono trovarsi in cima a un bullone, con quest’ultimo che andrà svitato.
Fatto ciò, si procede a scollegare il sensore ABS, il cavo dell’indicatore di usura e il tubo del freno. Una volta completate tutte queste operazioni preliminari, dovrete rimuovere l’ammortizzatore, quindi servitevi di soluzioni detergenti per metalli e svitate i bulloni girando il cricchetto e la chiave in senso antiorario. Mediante un tagliadadi o un set di chiavi, sganciate l’ammortizzatore dalla sospensione. Il collegamento fra questi due può avere posizioni diverse, quindi, nel caso doveste trovare difficoltà nella sua individuazione, fate riferimento al manuale tecnico del modello di auto in questione. Adesso, rimuovete i bulloni superiori e inferiori che tengono fissato l’ammortizzatore. In questo caso potrebbe essere necessario applicare un po’ di forza. Se è presente la molla, procedete alla sua rimozione, per poi riutilizzarla nuovamente nel nuovo ammortizzatore.
In questa fase fate molta attenzione alla compressione della molla, che potrebbe darvi delle brutte sorprese, quindi servitevi sempre degli strumenti più adatti per questa operazione. Finalmente potrete installare il nuovo dispositivo, e, dopo aver applicato nuovamente la molla, inseritelo nel braccio di controllo della sospensione. Infine, riagganciate e avvitate tutte le viti e i bulloni che sono stati rimossi per lo smontaggio dell’ammortizzatore. Vi consigliamo di accertarvi sempre che abbiate eseguito i passaggi perfettamente, quindi consultate il manuale del veicolo se necessario.
Cambiare gli ammortizzatori è tutt’altro che semplice, infatti i passaggi potrebbero variare da un modello di auto a un altro, ma se si dispone di una certa dimestichezza e conoscenza, si avranno sicuramente meno problemi in tal senso.