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Raggio di sterzata: cos’è e perché è importante

Il raggio di sterzata coincide con la quantità di spazio necessaria ad una vettura per effettuare una svolta di 180 gradi.

Quando si deve acquistare un’auto nuova sono davvero tanti i fattori da prendere in considerazione. Il primo che salta all’occhio è chiaramente quello estetico, che dipende dalla cura degli interni, dalla forma dei cerchi, dal disegno della carrozzeria e altro ancora. Anche ciò che concerne le performance assume una notevole rilevanza, quindi la potenza del motore. Oltre a questi abbiamo il fattore economico, quello della sostenibilità ambientale, il comfort di guida e così via. Sicuramente la soluzione migliore è tenere conto di ognuno di questi elementi e confrontare ciascun dato con quelle che sono le proprie possibilità ed esigenze.

Se prendiamo in considerazione, ad esempio, una persona che tende a guidare la propria auto esclusivamente per andare al lavoro, magari con la sede in pieno centro, trovando qualche difficoltà nel trovare parcheggio prima di entrare in ufficio, in questo caso, non bisognerebbe sottovalutare l’aspetto della guidabilità e quello della facilità di parcheggio, piuttosto che risaltare l’estetica e le performance, in quanto è sicuramente una comodità potersi muovere senza problemi nei contesti urbani. Quindi, uno dei fattori che non bisogna assolutamente tralasciare in tal senso è il raggio di sterzata, nonostante venga spesso trascurato in sede d’acquisto di una nuova auto. In questo articolo vedremo cos’è il raggio di sterzata e perché è importante.

Sommario

Raggio di sterzata: cos’è?

Il raggio di sterzata non è altro che lo spazio necessario che una vettura percorre per effettuare una svolta di 180 gradi, quindi possiamo immaginarlo come il raggio del cerchio immaginario che viene tracciato dall’auto quando gira lo sterzo il massimo possibile, come quando si esegue un’inversione a U. Per valutare la facilità di manovra e la guidabilità di un’auto, il raggio di sterzata risulta fondamentale, ma viene spesso tralasciato dagli automobilisti. Infatti, basti pensare quanto possa essere scomodo avere una vettura caratterizzata da un raggio di sterzata molto ampio, cosa ancor più evidente nella vita di tutti i giorni, dato che bisognerà effettuare manovre complicate anche per i parcheggi meno complessi. Un altro contesto ambientale dove questo fattore risulta a dir poco determinante consiste nei classici tornanti a gomito e, più in generale, nelle strade di montagna. Grazie a un raggio di sterzata di bassa entità, si ha la certezza di riuscire a chiudere più facilmente un tornante stretto nella parte interna, senza dover necessariamente invadere la corsia opposta.

Come potrete ben immaginare, sono molteplici gli elementi che vanno a condizionare il raggio di sterzata di una vettura. Il primo in assoluto è senz’ombra di dubbio le dimensioni del veicolo, con la lunghezza su tutte. Chiaramente, maggiore è quest’ultima, maggiore sarà il raggio di sterzata. In tal senso, risulta determinante anche il cosiddetto angolo di sterzo. Le auto a trazione posteriore, in questo caso, risultano più vantaggiose, in quanto dotate di un elevato angolo di sterzo e, conseguentemente, di un diametro di sterzata decisamente ridotto. Ciò è dovuto al fatto che questa tipologia di vettura ha le ruote anteriori non influenzate dai dispositivi di trazione, i quali portano gli avantreni delle auto a trazione anteriore ad essere meno mobili.

In ogni caso, per guidare con tranquillità nella vita di tutti i giorni, non è possibile prescindere dal raggio di sterzata. Se quest’ultimo è abbastanza ampio, non si avranno mai problemi nell’eseguire inversioni a U, parcheggi e manovre in totale sicurezza, senza dover fare più tentativi prima di trovare la soluzione.

Come si calcola il raggio di sterzata?

Calcolare il raggio di sterzata della propria automobile può essere utile per capire quanto deve essere grande un parcheggio condominiale, per capire dove posizionare l’apertura del garage, per insegnare a un inesperto come fare al meglio delle manovre e, più in generale, per prendere confidenza con la vettura. Fortunatamente, farlo è un’operazione tutt’altro che difficile, l’importante è avere a propria disposizione un’area ampia, in cui fare manovre in completa tranquillità, senza essere disturbati da nessuno. I posti migliori potrebbero essere i parcheggi vuoti di uno stadio o di un centro commerciale chiuso.

A questo punto, portatevi con voi del gesso o dei coni di plastica. Per prima cosa posizionate a un lato del parcheggio l’automobile, segnando, con un cono o con un gesso, il lato della ruota esterna, rispetto all’inversione che si intende effettuare. Successivamente, sterzate al massimo il volante e iniziate la manovra, percorrendo un’inversione a 180 gradi, per poi segnare nuovamente con un cono o con il gesso la posizione della ruota anteriore esterna. La distanza tra questi due punti andrà a costituire il diametro di sterzata piccolo, che bisogna dividere per due per ottenere il raggio di sterzata. Per determinare il raggio di sterzata da parete a parete, invece, bisogna considerare la carrozzeria, in quanto deve esserci un’ampia strada tra le due pareti, così da consentire all’auto di eseguire un’inversione a U senza graffi o urti.

Ci sono particolari modelli di auto caratterizzati da un raggio di sterzata davvero piccolo. La migliore, in tal senso, è senza dubbio la Smart Fortwo, capace di effettuare in appena 6,9 metri un’inversione a U completa, grazie alla sua lunghezza di soli 2,7 metri.

Raggio di sterzata: perché è importante?

Un ridotto raggio di sterzata conferisce all’auto una superiore facilità di parcheggio e un’agilità elevata, quindi peculiarità davvero importanti per gli automobilisti che guidano frequentemente nel traffico cittadino. Per questa ragione, le city car tendono ad avere un minore angolo di sterzata, rendendole perfette per chi ha l’esigenza di muoversi in spazi angusti e per chi vive in città. D’altronde, può diventare un vero incubo trovare un parcheggio gratis all’interno delle ZTL delle grandi città e fare una sosta, in particolar modo negli orari di punta, dove risulta quasi impossibile. Per affrontare al meglio questa situazione, andrebbe fatta una scelta oculata in fase d’acquisto dell’auto nuova. Per esempio, le vetture con lunghezza minore di 4 metri, vi assicureranno sicuramente un raggio di sterzata abbastanza piccolo, consentendovi di sfruttare gli spazi a disposizione al meglio, senza dover avere timore di potenziali danni agli specchietti retrovisori o alla carrozzeria, oppure di sconfinare sulla carreggiata.

Quali sono le auto con raggio di sterzata ridotto?

Sono molteplici i marchi che offrono modelli caratterizzati da basso raggio di sterzata, come Peugeot e Citroen, che garantiscono una serie di alternative perfette per consentire ai guidatori di parcheggiare con facilità negli spazi più stretti. Tra i marchi giapponesi segnaliamo Toyota e Mitsubishi, che includono nei loro listini delle ottime vetture per muoversi al meglio nei centri urbani. Come abbiamo già spiegato nei precedenti paragrafi, il diametro di sterzata e le dimensioni della vettura sono due fattori indispensabili per muoversi negli spazi più trafficati e angusti della città con agilità, pertanto sarebbe utile orientarsi su alcuni modelli specifici, particolarmente comodi per la circolazione degli spazi stretti. Chiaramente, i modelli Smart sono sicuramente quelli più facili da guidare in tal senso, quindi cabrio, Fortwo, Forfour, coupé biposto e le versioni elettriche. La Renault con la Twizy e con la Twingo, di recente offerta anche con propulsione elettrica, hanno avuto un grande successo in tal senso. Segnaliamo anche la Mitsubishi i-MiEV, la Toyota Aygo, la Peugeot 108 e la Citroen C1.

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