Raggio di sterzata: cos’è?
Il raggio di sterzata non è altro che lo spazio necessario che una vettura percorre per effettuare una svolta di 180 gradi, quindi possiamo immaginarlo come il raggio del cerchio immaginario che viene tracciato dall’auto quando gira lo sterzo il massimo possibile, come quando si esegue un’inversione a U. Per valutare la facilità di manovra e la guidabilità di un’auto, il raggio di sterzata risulta fondamentale, ma viene spesso tralasciato dagli automobilisti. Infatti, basti pensare quanto possa essere scomodo avere una vettura caratterizzata da un raggio di sterzata molto ampio, cosa ancor più evidente nella vita di tutti i giorni, dato che bisognerà effettuare manovre complicate anche per i parcheggi meno complessi. Un altro contesto ambientale dove questo fattore risulta a dir poco determinante consiste nei classici tornanti a gomito e, più in generale, nelle strade di montagna. Grazie a un raggio di sterzata di bassa entità, si ha la certezza di riuscire a chiudere più facilmente un tornante stretto nella parte interna, senza dover necessariamente invadere la corsia opposta.
Come potrete ben immaginare, sono molteplici gli elementi che vanno a condizionare il raggio di sterzata di una vettura. Il primo in assoluto è senz’ombra di dubbio le dimensioni del veicolo, con la lunghezza su tutte. Chiaramente, maggiore è quest’ultima, maggiore sarà il raggio di sterzata. In tal senso, risulta determinante anche il cosiddetto angolo di sterzo. Le auto a trazione posteriore, in questo caso, risultano più vantaggiose, in quanto dotate di un elevato angolo di sterzo e, conseguentemente, di un diametro di sterzata decisamente ridotto. Ciò è dovuto al fatto che questa tipologia di vettura ha le ruote anteriori non influenzate dai dispositivi di trazione, i quali portano gli avantreni delle auto a trazione anteriore ad essere meno mobili.
In ogni caso, per guidare con tranquillità nella vita di tutti i giorni, non è possibile prescindere dal raggio di sterzata. Se quest’ultimo è abbastanza ampio, non si avranno mai problemi nell’eseguire inversioni a U, parcheggi e manovre in totale sicurezza, senza dover fare più tentativi prima di trovare la soluzione.
Come si calcola il raggio di sterzata?
Calcolare il raggio di sterzata della propria automobile può essere utile per capire quanto deve essere grande un parcheggio condominiale, per capire dove posizionare l’apertura del garage, per insegnare a un inesperto come fare al meglio delle manovre e, più in generale, per prendere confidenza con la vettura. Fortunatamente, farlo è un’operazione tutt’altro che difficile, l’importante è avere a propria disposizione un’area ampia, in cui fare manovre in completa tranquillità, senza essere disturbati da nessuno. I posti migliori potrebbero essere i parcheggi vuoti di uno stadio o di un centro commerciale chiuso.
A questo punto, portatevi con voi del gesso o dei coni di plastica. Per prima cosa posizionate a un lato del parcheggio l’automobile, segnando, con un cono o con un gesso, il lato della ruota esterna, rispetto all’inversione che si intende effettuare. Successivamente, sterzate al massimo il volante e iniziate la manovra, percorrendo un’inversione a 180 gradi, per poi segnare nuovamente con un cono o con il gesso la posizione della ruota anteriore esterna. La distanza tra questi due punti andrà a costituire il diametro di sterzata piccolo, che bisogna dividere per due per ottenere il raggio di sterzata. Per determinare il raggio di sterzata da parete a parete, invece, bisogna considerare la carrozzeria, in quanto deve esserci un’ampia strada tra le due pareti, così da consentire all’auto di eseguire un’inversione a U senza graffi o urti.
Ci sono particolari modelli di auto caratterizzati da un raggio di sterzata davvero piccolo. La migliore, in tal senso, è senza dubbio la Smart Fortwo, capace di effettuare in appena 6,9 metri un’inversione a U completa, grazie alla sua lunghezza di soli 2,7 metri.