Passa al contenuto principale
Causa lavori di manutenzione attualmente la disponibilità di AutoScout24 è limitata. Questo riguarda in particolare funzioni quali i canali di contatto con i venditori, l’accesso o le modifiche ai veicoli in vendita.

Protezione sottoscocca: perché è importante, ruggine, pietre

Il sottoscocca è un elemento molto importante che non deve essere trascurato in nessun modo.

Nonostante ciò, non è difficile imbattersi in automobili dall’aspetto lucido e splendente all’esterno, ma con il fondo della scocca rovinato in modo irrimediabile. Se il sottoscocca risulta particolarmente danneggiato, infatti, si rischia di non superare la revisione auto. In questo articolo andremo a vedere perché è importante avere una protezione sottoscocca e come comportarsi nei confronti della ruggine e delle pietre.

Sommario

- Protezione sottoscocca: perché è importante

- Protezione sottoscocca: ruggine

- Protezione sottoscocca: pietre

- Domande e risposte

Protezione sottoscocca: perché è importante

Il sottoscocca è una parte dell’automobile soggetta all’azione degli agenti esterni e ambientali. Pertanto, nella stagione invernale, la parte inferiore della vettura è fortemente influenzata dalla pioggia e dagli agenti atmosferici, mentre nei mesi estivi, si rischia di vederla danneggiata dagli impatti con schegge e piccole pietre. Queste particelle, all’apparenza innocue, sono presenti su praticamente tutte le superfici mobili e, al lungo andare, la loro presenza può realmente usurare le parti del telaio e la carrozzeria in generale. Il sale stradale è un altro elemento piuttosto critico, infatti, quando viene utilizzato in presenza di ghiaccio, può provocare la formazione di ruggine, creando un pericolo non indifferente per il sottoscocca. Per queste ragioni è importante dotarsi di una protezione sottoscocca, in quanto rende immune la parte inferiore del veicolo dagli agenti meteorologici e ambientali. Ad esempio, il pannello del pavimento non sarà più colpito dalle piccole pietre, le quali tendono a graffiare la vernice, dato che queste andranno a colpire la massa elastica della protezione, che le fa rimbalzare. Oltre a questo, questa copertura è idrorepellente, quindi protegge dal sale stradale, dalla neve e dalla pioggia. Nel corso degli anni sono stati impiegati vari materiali per la produzione di protezioni sottoscocca. Il bitume è stato utilizzato per lungo tempo, non solo nelle auto nuove, ma anche nel fai da te. Di recente, però, sono stati introdotti nuovi prodotti a base di cerca. Infatti, le protezioni di ultima generazione sono formate da una pasta viscosa in PVC, ovvero una miscela di polvere polimerica, cariche, additivi e plastificante. La protezione viene applicata direttamente in fabbrica, ma è necessario un riscaldamento supplementare per indurirla. Anche se le autovetture più recenti sono tutte dotate di protezione sottoscocca, questa non dura per sempre. Infatti, i fattori ambientali appena citati la usurano con il passare del tempo. Proprio per questo suggeriamo di rinnovare un sigillante sottoscocca almeno ogni sei-otto anni. Una soluzione del genere è consigliata anche per quanto riguarda la protezione sottoscocca delle vetture usate, a prescindere dal materiale di cui è composta, considerando che si rischia di sottoporre l’auto a uno stress non indifferente.

Se si dispone di una protezione in bitume, bisogna osservarla molto da vicino, perché parliamo di un materiale soggetto all’invecchiamento, che si indurisce nel corso del tempo, diventando fragile e crepandosi, per poi staccarsi. Verificandosi una situazione del genere, vuol dire che lo strato protettivo è ormai inefficace. Un altro caso di danneggiamento consiste nel sale stradale disciolto presente tra il pannello del pavimento e lo strato protettivo, rimanendo incastrato. Parliamo del fenomeno di scavenging del sale, che andrà ad eliminare il pannello del pavimento. A causa dell’insorgere di questa diffusa problematica, il bitume risulta sempre meno utilizzato per questi prodotti. Per comprendere al meglio lo stato del sottoscocca, è necessario osservare con attenzione determinate zone, come i passaruota, le staffe e le puntali. Infatti, in questi punti, gli spruzzi d’acqua e le schegge di pietra provenienti dalle ruote tendono a portare un carico maggiore sulla protezione del sottoscocca, piuttosto che, ad esempio, sulla superficie sigillata presente al centro della vettura.

Protezione sottoscocca: ruggine

Uno svantaggio non indifferente che investe i pannelli d’acciaio è sicuramente l’alto contenuto di ferro che, entrando in contatto con il sale antigelo o l’umidità, si arrugginisce. Nel caso l’automobilista non rimuovesse la ruggine in tempo, magari non avendola notata, è molto facile che questa si diffonda progressivamente, causando un problema non indifferente.

È possibile, con il passare del tempo, che si formi dell’umidità nel vecchio strato protettivo, formandosi della ruggine a causa del contatto prolungato tra acqua e acciaio. In un’ipotesi del genere, il vecchio strato anticorrosivo, invece di proteggere il sottoscocca, non farà altro che danneggiarlo. Per assicurarsi nuovamente una protezione del sottoscocca, bisogna innanzitutto rimuovere il vecchio strato, per poi procedere all’applicazione di uno nuovo. Parliamo di un’operazione tutt’altro che semplice ed economica, ma in determinati casi non può essere procrastinata in alcun modo.

Protezione sottoscocca: pietre

Cosa bisogna fare se le pietro danneggiano il sottoscocca?

A questo punto sorge la necessità di effettuare un trattamento anticorrosivo, in cui ci si serve di una pasta protettiva, contenente molto spesso bitume, così come si fa per impedire la formazione di ruggine nel sottoscocca. I modelli di auto più recenti sono sempre soggetti a questo processo durante la loro realizzazione. Se parliamo di auto d’epoca, questo trattamento è sicuramente più necessario. La pasta protettiva andrà applicata attraverso uno strato da mezzo millimetro, così da creare una sostanza gommosa capace di riempire i buchi scavati dalla ghiaia. Questo strato antiruggine, però, tende a seccarsi col passare del tempo, quindi è necessario controllarlo periodicamente. Generalmente, nel corso di otto anni, le sue condizioni peggioreranno inevitabilmente, rendendo necessario agire il prima possibile, in particolar modo se il materiale comincia a staccarsi o se si notano delle fessure.

Domande e risposte

A cosa serve la protezione del sottoscocca?

La protezione del sottoscocca costituisce una parte imprescindibile delle autovetture, in quanto protegge la loro parte inferiore dall’azione degli agenti meteorologici e ambientali. Grazie ad esso, le pietre e la ghiaia presenti sul suolo non si scontrano direttamente contro il pannello del pavimento o graffiano la vernice, ma su un pannello elastico, che le fa rimbalzare indietro. La protezione può essere in PVC, ovvero una miscela di polvere polimerica, additivi, plastificante e cariche, oppure in bitume, ovvero una variante ormai poco diffusa, in quanto ritenuta ormai poco efficiente. Negli ultimi anni, stanno avendo grande diffusione i prodotti a base di cera, ritenuti particolarmente efficaci.

Condividi l'articolo

Tutti gli articoli

All broken exhaust pipe - and now

Catalizzatore: cos’è e come funziona nell’auto

Consigli · Tecnica auto
radreparatur

Spessore del battistrada: pneumatici nuovi, spessore minimo

Consigli · Tecnica auto
Convertible driving

Servosterzo: cos’è, come funziona e perché è fondamentale

Consigli · Tecnica auto
Mostra di più