Tipologie di differenziale autobloccante
Sul mercato delle auto sportive troviamo più generi di differenziale, i quali si differenziano per svariate caratteristiche. In generale, i differenziali lavorano sulla distribuzione e sulla trasmissione della potenza sulle due ruote motrici, ma, al tempo stesso, servono a far girare a velocità diverse i due alberi. È importante studiare i vari meccanismi sfruttati dai diversi modelli, oltre che focalizzarsi sul funzionamento generale dei differenziali.
Quello libero è sicuramente una delle tipologie di differenziale più conosciute e diffuse, impiegato sia per le auto a trazione posteriore, che per quelle a trazione anteriore. Questo viene anche chiamato “open” ed è in grado di assicurare sempre una diversa velocità delle ruote in curva, oltre che la ripartizione in maniera equa della coppia motrice. Tutto ciò, però, a discapito della capacità di trazione, pertanto un differenziale di questo tipo non risulta adatto alla guida sportiva o se si è soliti passare in fondi a bassa aderenza.
Il differenziale autobloccante costituisce un ottimo compromesso tra quello locked e quello open, in quanto permette di coniugare i vantaggi di quest’ultimi. Questo particolare modello, infatti, permette una variabile ripartizione della coppia motrice, ma senza far ruotare i due alberi necessariamente alla medesima velocità. In parole povere, nel momento in cui gli pneumatici sono caratterizzati da diverse condizioni di aderenza, il differenziale fornisce una maggiore coppia motrice alle ruote con più aderenza, rispetto a quella dello pneumatico che girà più velocemente.
È possibile installare il differenziale in più posizioni diverse in relazione all’effetto che si intende ottenere e alla tipologia di veicolo in questione. Per esempio, le vetture a trazione integrale sono fornite, solitamente, di un differenziale centrale autobloccante, mentre quelle a trazione posteriore, hanno il differenziale autobloccante (alle volte) posizionato in corrispondenza dell’asse posteriore dell’auto.
Ovviamente il mercato è vario e ne esistono di diversi modelli tra cui: a slittamento limitato (Limited Slip Differential), a dischi o lamelle (cluth-type), a giunto viscoso (Ferguson) e Torsen. Indipendentemente dalla soluzione utilizzata – ognuna presenta pregi e difetti specifici come velocità d’azione, intensità di attacco e dolcezza di innesto. Ognuno è adatto a scopi ben specifici o a usi sportivi o fuoristradistici.
In definitiva, riteniamo sia sempre necessario valutare la tipologia di differenziale utilizzata in sede d’acquisto di una nuova auto, considerando il suo importante ruolo strategico.