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Focus: Amministrazione
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IPT auto: cos’è, quanto costa e come si paga l’Imposta Provinciale di Trascrizione

In questo articolo capiremo cos’è l’Imposta Provinciale di Trascrizione, quanto costa e quali sono le agevolazioni disponibili.

L’automobile è fra i beni più tassati in Italia: si inizia pagando l’IVA all’acquisto del nuovo, un “fardello” da svariate migliaia di euro, per poi proseguire con il bollo auto (la tassa regionale di proprietà, se la macchina non è elettrica), il superbollo eventuale se il mezzo è molto potente, il passaggio di proprietà quando si compra l’usato, la revisione obbligatoria periodica ministeriale, senza dimenticare le accise (tasse) sui carburanti più l’IVA su benzina e diesel, e le tasse sull’assicurazione Rca. A questo si somma l’IPT auto (Imposta Provinciale di Trascrizione), soldi che vanno alle Province quando si compra una macchina nuova o usata.

Quindi, l’IPT scatta anzitutto per la prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, il pubblico “libro mastro” (gestito dall’ACI, Automobile Club d’Italia) istituito per custodire gli atti di compravendita dei veicoli ed evitare truffe nella gestione amministrativa dei veicoli. Ma si applica pure per la trascrizione del passaggio di proprietà di tutti i veicoli usati, km 0 comprese.

Sommario

IPT auto: quanto costa

La potenza è l’elemento principale ai fini del calcolo dell’IPT. Nel caso più semplice, si tiene conto soltanto della “cavalleria” dell’auto: per le vetture con meno di 53 kW (equivalenti a 72 CV), l’IPT auto costa 151 euro. Rammentiamo che conta la residenza: chi abita in una certa Provincia, paga la tassa di quell’Ente locale.

Per chi possiede un’auto con più di 53 kW, si parte dalla base di 151 euro e successivamente si aggiungono 3,51 euro per ogni kW supplementare. Facciamo un esempio molto facile: nelle Province di Aosta, Bolzano e Trento, un’auto con 63 kW di potenza avrà un’IPT di 186,1 euro (151 + 35,1 euro). In tutte le altre Province, le cose sono molto più complicate: gli Enti locali hanno sfruttato la possibilità offerta dalla legge e rivisto al rialzo l’importo di 3,51 kW.

Vediamo di seguito l’elenco delle tariffe al kW Provincia per Provincia, così da stabilire quanto costa l’IPT auto.

3,51 euro/kW. La tariffa base, di 3,51 euro per ogni kW di potenza eccedente i 53 kW, è applicata nelle Province di Aosta, Bolzano e Trento. Nessun aumento rispetto alla base.

4,21 Euro/kW. Arezzo, Avellino, Benevento, Regione Friuli-Venezia Giulia, Grosseto, Latina, Reggio Emilia, Vicenza. Aumento del 20% rispetto alla base.

4,39 Euro/kW. I residenti delle Province di Crotone, Ferrara e Sondrio devono sborsare 4,39 euro per ogni kW di potenza (il 25% in più della tariffa base).

4,56 Euro/kW. La tariffa più alta, con una maggiorazione del 30% rispetto a quella base, è quella maggiormente diffusa in Italia. Con un'IPT da 4,56 euro per kW le Province più esose sono Agrigento, Alessandria, Ancona, Ascoli Piceno, Asti, Bari, Barletta-Andria-Trani, Belluno, Bergamo, Biella, Bologna, Brescia, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catania, Catanzaro, Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Cuneo, Enna, Firenze, Fermo, Foggia, Forlì-Cesena, Frosinone, Genova, Imperia, Isernia, L’Aquila, La Spezia, Lecce, Lecco, Livorno, Lodi, Lucca, Macerata, Mantova, Massa Carrara, Matera, Messina, Milano, Modena, Monza e Brianza, Napoli, Novara, Nuoro, Oristano, Padova, Palermo, Parma, Pavia, Perugia, Pesaro Urbino, Pescara, Piacenza, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Ragusa, Ravenna, Reggio Calabria, Rieti, Rimini, Roma, Rovigo, Salerno, Sassari, Savona, Siena, Siracusa, Sud Sardegna, Taranto, Teramo, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Varese, Venezia, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Verona, Vibo Valentia e Viterbo.

In un oceano di cavilli amministrativi, può darsi che alcune Province talvolta per alcuni mezzo facciano determinate eccezioni. Per ogni Ente locale, abbiamo scovato - nei loro siti Internet - alcuni esempi. La Città Metropolitana di Bari ha previsto il pagamento della IPT nella misura agevolata del 75% per le formalità relative a veicoli uso locazione senza conducente richieste a favore di imprese esercenti i servizi di locazione senza conducente.

La Città Metropolitana di Torino ha invece stabilito che per il calcolo della IPT dovuta, si applica la percentuale di maggiorazione del 30% alle formalità basate su atti non soggetti a IVA, mentre per la trascrizione di atti soggetti a IVA si applica la maggiorazione del 20%. La Città Metropolitana di Roma ha fissato l’applicazione dell’IPT senza alcuna percentuale di maggiorazione a fronte delle formalità relative a veicoli uso trasporto pubblico da piazza richieste a favore di imprese esercenti attività di autoservizi pubblici non di linea (taxi e NCC – servizio pubblico non di linea).

Veicoli con IPT ridotta stabilita dalle singole Province

Le Province di Pesaro Urbino, Potenza, Ravenna e Padova hanno previsto al 20% la percentuale di maggiorazione dell’IPT per le formalità aventi ad oggetto veicoli con alimentazione, esclusiva o ibrida, a metano, GPL ed elettrica.

A Cremona riduzione al 50% dell’IPT per le formalità aventi come oggetto veicoli ad alimentazione elettrica esclusiva e per quelli ad idrogeno.

A Lecco -20% dell’IPT (calcolata sempre tenendo conto della percentuale di maggiorazione in vigore) per i veicoli ad alimentazione elettrica, esclusiva o doppia, e per quelli a idrogeno.

A Pavia riduzione al 50% dell’IPT per le formalità aventi a oggetto veicoli ad alimentazione elettrica e per quelli ad idrogeno.

Nella Provincia di Vicenza zero maggiorazione IPT per le formalità aventi a oggetto veicoli con alimentazione, esclusiva o doppia, elettrica, a gas metano, a idrogeno e a GPL.

La Città Metropolitana di Bari ha previsto l’IPT agevolata al 75% per mezzi con alimentazione, esclusiva o doppia, elettrica, a gas metano, a GPL, a idrogeno.

Le Province di Salerno e Nuoro hanno previsto la riduzione al 25% dell’IPT per i veicoli con alimentazione, esclusiva o doppia, elettrica, a metano, a GPL o ad idrogeno.

Brescia ha previsto di applicare alle formalità aventi ad oggetto veicoli ad alimentazione, esclusiva o doppia, elettrica, GPL, metano e a idrogeno, la maggiorazione vigente nella misura ridotta al 50%.

La Città Metropolitana di Napoli ha previsto la tariffa base dell’IPT per veicoli ad alimentazione elettrica esclusiva o ibrida elettrica-metano, elettrica-GPL, elettrica-benzina o elettrica abbinata ad altra alimentazione ibrida.

A Reggio Calabria riduzione al 50% dell’IPT per le pratiche riguardanti veicoli ad alimentazione elettrica, a idrogeno, ibrida o GPL.

La Provincia di Vercelli ha deliberato la riduzione al 50% dell’IPT per mezzi elettrici.

Come si paga l’Imposta Provinciale di Trascrizione e le agevolazioni

L’IPT va pagata alla Provincia o alla Città Metropolitana di competenza in caso di iscrizione, trascrizione o annotazione dei veicoli al PRA, nelle agenzie di pratiche auto o negli uffici dell'ACI al momento della pratica auto. In alternativa, è possibile effettuare il pagamento online tramite i canali messi a disposizione dall'ACI o da altri soggetti autorizzati, entro 60 giorni dalla data di rilascio della carta di circolazione.

Innumerevoli le esenzioni parziali o totali. In particolare, in caso di minivoltura (vendita di un veicolo da privati a concessionari o rivenditori di auto usate), l’IPT non si paga.

Inoltre, alcune categorie di disabili non devono corrispondere l’IPT, così come le Associazioni di volontariato.

I veicoli storici devono pagare l’IPT in forma ridotta: 51,65 euro per le auto.

I mezzi speciali (con specialità risultante dal DU o sulla Carta di Circolazione) pagano un quarto del valore previsto per la IPT.

FAQ

Il costo della tassa IPT è di 151 euro se la vettura non supera i 53 kW di potenza. Se oltrepassa questo valore, vengono aggiunti dai 3,51 ai 4,56 euro per ogni kW in più in base alla Provincia nella quale si effettua l’acquisto.

IPT auto significa Imposta Provinciale di Trascrizione ed è una tassa sui veicoli che si paga al momento dell’acquisto di un’auto, sia nuova sia usata, poiché corrisponde all’iscrizione nella provincia nella quale viene immatricolato il veicolo.

Non c’è differenza per l’IPT sulle auto elettriche e si calcola come su una vettura a motore termico, in base alla potenza espressa in kW. Le vetture che hanno una potenza inferiore o pari a 53 kW, pagano 151 euro, mentre quelle più potenti pagano tra i 3,51 euro e i 4,56 euro per ogni kW aggiuntivo. Alcune Province, però, hanno previsto delle agevolazioni anche importanti per le auto elettriche e a idrogeno.

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