
Le 5 auto Plug-In Hybrid che costano meno: modelli e prezzi
Ci sono però 5 auto Plug-In Hybrid che costano meno delle altre, con prezzi paragonabili alle versioni termiche di pari potenza. Il costo più alto delle automobili ibride Plug-In è legato alla loro complessa meccanica. Le auto ibride Plug-In sono infatti automobili dotate di due motori, uno termico (solitamente a benzina, ma può anche essere Diesel o alimentato a gas) e uno elettrico dalla potenza simile. Il motore elettrico è alimentato da una batteria di dimensioni generose, più grande rispetto alle auto Mild Hybrid e Full Hybrid, e rispetto a queste due le auto Plug-In Hybrid vanno ricaricate esternamente attraverso una presa di corrente (per questo sono dette anche ibride “alla spina”). Le auto ibride Plug-In quindi hanno, a tutti gli effetti, due motori e due alimentazioni in una sola automobile. Sebbene questo porti una versatilità d’utilizzo maggiore, la presenza di due motori aumenta la massa delle automobili ibride Plug-In, che pesano tra i 250 e i 500 kg in più rispetto alle versioni termiche dello stesso modello, e aumenta anche il prezzo.
Le 5 auto Plug-In Hybrid che costano meno hanno infatti un prezzo di listino che in media supera di circa 10/12.000 euro l’equivalente versione termica. Non ci sono però solo limiti, in quanto anche le 5 auto ibride Plug-In che costano meno possono percorrere tra i 45 e i 70 km a zero emissioni, e a batteria carica combinano consumi contenuti di benzina e prestazioni decisamente vivaci. I consumi reali delle auto ibride Plug-In sono però estremamente sensibili allo stile di guida, all’utilizzo dell’auto e alla ricarica della batteria. Le auto ibride Plug-In danno il massimo a batteria carica, quando il sistema riesce a massimizzare le prestazioni e i consumi, permettendo di limitare i consumi di benzina in maniera drastica. Se si viaggia a batteria scarica, però, i consumi delle auto ibride Plug-In salgono parecchio, arrivando a smentire i risultati miracolosi di 80/100 km/l omologati nel ciclo misto WLTP e arrivando a percorrenze persino superiori alle automobili termiche di partenza, in quanto il motore termico deve trasportare anche l’aggravio di peso del sistema elettrico.
Le auto ibride Plug-In sono quindi perfette per chi ha un box e ha una percorrenza giornaliera che rientra nell’autonomia elettrica della vettura o ha possibilità di ricaricare a lavoro, in modo da massimizzare i vantaggi della presenza del motore elettrico ma avere anche la versatilità e la tranquillità di viaggiare anche fuori città e nei lunghi viaggi. Diversi modelli ibridi ricaricabili sono molto costosi, ma ci sono automobili abbordabili e dalle caratteristiche decisamente interessanti.
Quali sono le 5 auto ibride Plug-In che costano meno? Scopriamolo insieme.
Sommario
Renault Captur E-Tech Plug-In Hybrid 160, da 34.650 euro
Tutte le versioni della più economica delle 5 auto Plug-In Hybrid che costano meno sono dotate di un quadro strumenti completamente digitale. In più, le due E-Tech, la Hybrid 145 e la Plug-In Hybrid 160, sono dotate di una consolle centrale flottante dove trova posto un piccolo selettore del cambio automatico. Per il resto, rimangono la qualità costruttiva molto buona, lo stile riuscito e l’apprezzato sistema EasyLink al centro della plancia posizionato verticalmente e con diagonale da 7 o 9,3 pollici. Buono lo spazio a bordo anche al posteriore, mentre il bagagliaio deve fare i conti con la grande batteria da 9,8 kWh posizionata sotto al pianale, che riduce la capacità del grosso bagagliaio dotato di divano scorrevole da 422-536 litri a 265-379 litri. A livello meccanico, Captur E-Tech Plug-In sfrutta l’ottimo sistema E-Tech del Gruppo Renault. Al fianco di un motore 1.6 benzina da 91 CV troviamo un motore elettrico da circa 60 CV e un secondo motorino elettrico da una ventina di CV. Questi tre motori scaricano la potenza a terra sulle ruote anteriori attraverso un cambio molto particolare, chiamato MultiMode, privo di frizioni e sincronizzatori, e dotato di 4 marce per il motore termico e 2 marce dedicate al motore elettrico principale.
Insieme, erogano 160 CV e permettono a Captur E-Tech Plug-In di avere prestazioni piuttosto vivaci (0-100 km/h coperto in 10,1 secondi) con consumi reali intorno ai 25 km/l a batteria carica. In modalità elettrica, E-Tech Plug-In è in grado di percorrere fino a 65 km nel ciclo misto WLTP, e grazie alle sospensioni posteriori Multilink a ruote indipendenti ha un comportamento stradale migliore delle altre Captur. Il prezzo infine parte da 34.800 euro per la già ricca Techno, e arriva a 37.650 euro per la top di gamma Engineered.
MG EHS 1.5 T-GDI, da 36.590 euro
Non mancano le luci ambientali configurabili, una plancia realizzata con linee eleganti e, sulla versione più ricca Luxury, spiccano sedili e volante in pelle e il bel tetto panoramico. Non manca lo spazio all’interno di MG EHS, con un bagagliaio piuttosto capiente (448 litri) e un’abitabilità di buon livello. Ci sono alcuni comandi ispirati a vetture occidentali, come la leva del cambio e i comandi al volante, ma a limitare un po’ la vettura sono gli schermi di infotainment e quadro strumenti. Quest’ultimo funziona bene ed è piuttosto completo, ma la grafica non è all’altezza delle rivali europee più raffinate. Lo schermo centrale da 10,1 pollici, invece, si ispira nelle forme a quello delle BMW e Mazda di qualche anno fa, ma il sistema operativo è ancora un po’ acerbo, e non sono comodissimi i comandi del clima integrati all’interno dello schermo, con pochi tasti a bilanciere per le funzioni più comuni. Oltre al prezzo, a far entrare MG EHS tra le 5 auto Plug-In Hybrid che costano meno è ovviamente il suo powertrain. Sotto il cofano troviamo un motore 1.5 quattro cilindri turbo benzina a iniezione diretta da 162 CV, accoppiato ad un motore elettrico da 122 CV. I due motori sono collegati ad un particolare cambio robotizzato, che ospita 6 marce per il motore termico e 4 per il motore elettrico, per un totale di 10 marce. Ad alimentare il motore elettrico è una batteria da 16,6 kWh, che secondo il ciclo misto WLTP può percorrere 52 km a zero emissioni. Alla guida, MG EHS è stabile e piuttosto vivace (scatta da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi), anche se lo sterzo pesante e le sospensioni morbide non la rendono una vettura dall’indole particolarmente sportiva. Ottima infine la dotazione di serie, che offre fin dalla versione base Cruise Control Adattivo, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, cerchi in lega e frenata automatica d’emergenza, al netto soprattutto del prezzo di listino molto concorrenziale. La versione d’accesso Comfort parte da 36.590 euro, mentre la top di gamma Luxury arriva a 39.390 euro.
Renault Megane E-Tech Plug-In Hybrid 160 Sporter, da 37.950 euro
Rispetto alla nuova E-Tech Electric, modernissima e portatrice del nuovo corso stilistico Renault, la Mégane “termica” non accusa troppo il peso degli anni all’esterno, dove il suo stile elegante e piuttosto grintoso continua a convincere nonostante la compatta transalpina sia uscita nel 2015. Come per Captur, anche Mégane Plug-In non è facilmente distinguibile da una Mégane termica se non per i piccoli badge su portellone e montante centrale. All’interno, invece, Renault Mégane E-Tech sente un po’ di più il peso degli anni. Sebbene infatti la qualità costruttiva sia sempre piuttosto buona e lo spazio sia più che buono, l’impostazione di quadro strumenti e schermo dell’infotainment sente il peso degli anni. A livello meccanico, anche la seconda delle 5 auto Plug-In che costano meno è dotata del sistema E-Tech del Gruppo Renault. Come su Captur, anche qui troviamo un 1.6 quattro cilindri aspirato da 91 CV di origine Nissan, aiutato da un motore elettrico principale da 61 CV e da uno secondario di circa 25 CV, per un totale di 160 CV. La trasmissione è quindi la stessa MultiMode, ispirata alle trasmissioni di Formula 1.
Il cambio è infatti privo di frizioni e sincronizzazione: è il piccolo motore elettrico, che fa anche da alternatore e motorino d’avviamento, a fare da sincronizzatore, posizionando il 1.6 termico a ciclo Atkinson-Miller al regime corretto per innestare la marcia. Questa soluzione regala maggior efficienza rispetto ad un cambio automatico tradizionale, garantisce una migliore integrazione tra motori elettrici e quello termico e un piacere di guida superiore ai cambi CVT usati da gran parte delle rivali dirette. Rispetto a Captur, grazie ad un corpo vettura più aerodinamico, le prestazioni sono leggermente superiori (0-100 km/h in 9,8 secondi, 183 km/h di velocità massima), e alla guida è comoda, rilassante e molto silenziosa, anche se grazie ad uno sterzo preciso e ad un’ottima stabilità non disdegnano le curve. Grazie ad una batteria da 10,4 kWh, infine, l’autonomia omologata nel ciclo misto WLTP è la stessa di Captur E-Tech: 65 km. Per portarsi a casa una Mégane Sporter E-Tech Plug-In 160 CV si parte da 37.950 euro della versione Equilibre, unica a listino.Le dimensioni della Megane Sporte sono 4,63 metri contro i 4,36 della Mégane “normale”, mentre il bagagliaio propone 447 litri di capacità.
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Opel Astra Hybrid, da 39.050 euro
Troviamo infatti una fila di tasti fisici sotto il display del sistema di infotainment da 10 pollici, la stessa dimensione del quadro strumenti digitale. Entrambi i display hanno una buona risoluzione, sono facili da leggere e l’infotainment grazie ai tasti fisici è più intuitivo della cugina 308. Peccato per la presenza dei comandi del clima solamente tattili, annegati nel sistema d’infotainment, mentre la posizione di guida è molto più tradizionale di 308 con un volante di dimensioni normali e una posizione distesa e piuttosto sportiva. Buona ma non eccelsa l’abitabilità posteriore, mentre il bagagliaio perde 70 litri rispetto alla versione termica, passando da 422 a 352 litri. Il motivo è l’alloggiamento sotto il pianale di carico della batteria da 12,4 kWh che alimenta il motore elettrico da 110 CV affiancato al 1.6 quattro cilindri turbo da 150 CV. Insieme, i due motori erogano 180 CV, scaricati sulle ruote anteriori da un cambio automatico a 8 rapporti. Le prestazioni sono vivaci a batteria carica (0-100 km/h in 7,6 secondi e 225 km/h di velocità massima), e alla guida Astra è agile e briosa, anche se si fanno sentire soprattutto sulle buche e tra le curve i quasi 350 kg in più rispetto alla versione 1.2 Turbo da 130 CV.
Nonostante ciò, Astra è comoda e silenziosa, e permette a batteria carica di percorrere 58 km a zero emissioni secondo il ciclo WLTP. Il prezzo di partenza di Opel Astra in allestimento base Edition è di 39.050 euro: per 100 euro, si posiziona al quarto posto nella top 5 auto Plug-In Hybrid che costano meno. La versione top di gamma Business Elegance o la sportiva GS arrivano a 42.550 euro, mentre la più potente Gse da 225 CV arriva a ben 48.050 euro. Per chi desidera più spazio c’è anche la versione wagon Sports Tourer, dotata della stessa meccanica e proposta a 1.000 euro in più a parità di allestimento e con più capacità di carico (516 litri).
Peugeot 308 1.6 Hybrid, a 39.150 euro
Sotto allo schermo, però, troviamo un terzo display quasi orizzontale completamente configurabile dove trovano posto i tasti rapidi per gestire il sistema telematico. Ancora più in basso ci sono scorciatoie per il clima e non solo e la sempre comoda rotella per regolare il volume. Anche il tunnel è più d’impatto, per un abitacolo sicuramente meno tradizionale ma comunque completo e ben realizzato. Lo spazio è simile a quello di Astra, anche se i finestrini leggermente più piccoli fanno entrare meno luce all’interno, mentre il bagagliaio è di qualche litro più grande con i suoi 361 litri. Il powertrain ibrido della quinta delle nostre 5 auto Plug-In Hybrid che costano meno è identico a quello di Opel Astra. Sotto il cofano troviamo il motore 1.6 PureTech Turbo quattro cilindri da 150 CV (che diventano 180 CV sulla GT 225), accoppiato ad un motore elettrico da 110 CV e al cambio EAT8 a otto marce. Le prestazioni sono sulla carta identiche (0-100 km/h in 7,6 secondi, 225 km/h), ma 308 è più agile e precisa, con un’indole più sportiva e dinamica. Per questo il comfort è ottimo a livello acustico, ma l’assetto più rigido la rende meno a suo agio sulle buche, soprattutto con i cerchi da 18 pollici. Il prezzo, infine, è in linea con quello di Astra Hybrid. Si parte infatti da 39.150 euro per la 1.6 Hybrid 180 in allestimento Allure, mentre la top di gamma GT arriva a 43.350 euro in versione da 180 CV e a 44.850 euro per la GT da 225 CV. Anche in questo caso, Peugeot 308 è disponibile anche con carrozzeria Station Wagon, molto bella a livello estetico, ad un sovrapprezzo di 1.800 euro a parità di allestimento.