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Redazione AutoScout24 · 04/07/2023 · Lo leggi in 13 minuti
“Ibrido o elettrico, questo è il problema”: potremmo riassumere così il dubbio dei milioni di automobilisti che, pronti a cambiare finalmente vettura, sono indecisi sulla tecnologia da scegliere.
Qual è la scelta migliore tra ibrido o elettrico? La risposta non è immediata, ma anzi è di risoluzione estremamente complicata. Come abbiamo detto spesso, infatti, l’acquisto di un’automobile è una delle scelte più personali nella vita di una persona. A seconda delle esigenze, del tipo di utilizzo, della zona in cui si vive, dello stile di vita e delle preferenze personali, la scelta di un’auto può cambiare radicalmente da persona a persona. Per questo, rispondere ad una domanda così semplice necessita di un ragionamento ben più ampio e completo. Qual è la scelta migliore tra ibrido o elettrico? La risposta più corretta sarebbe, semplicemente, che non c’è una vera e propria scelta migliore, quanto una soluzione adatta per esigenze specifiche. Abbiamo scelto di mettere a confronto le motorizzazioni ibride e l’automobile elettrica, andando a vedere per quali tipologie di acquirenti e di utenti della strada una soluzione è più adatta dell’altra, e qual è la scelta migliore tra ibrido o elettrico a seconda delle richieste tipo.
Prima di iniziare facciamo un brevissimo ripasso su cosa significa auto ibrida e che cosa sono le auto elettriche. Iniziando proprio da queste ultime, le automobili elettriche sono dotate di uno o più motori, appunto, elettrici, alimentati da una batteria. Per spostarsi, quindi, hanno bisogno di essere ricaricate dalla rete elettrica e non hanno un motore termico alimentato a benzina o gasolio da rifornire. Per questo, le auto elettriche non hanno emissioni locali. Le auto ibride, invece, sono dotate di un motore termico e uno o più motori elettrici, che lavorano all’unisono per ridurre le emissioni e i consumi delle classiche auto con motore a combustione interna. Ci sono tre principali tipologie di sistemi ibridi: Mild Hybrid, o “ibrido leggero”, Full Hybrid e il Plug-In Hybrid, o “ibrido alla spina”.
La prima tipologia di sistema ibrido affianca al motore termico un piccolo propulsore elettrico, che aiuta nelle ripartenze e nelle riprese ma non può muovere l’auto senza il motore a benzina (o Diesel) acceso. Il sistema Full Hybrid, invece, ha uno o più motori elettrici di potenza più alta, che permettono all’auto di ridurre il consumo del motore termico e di percorrere diverse centinaia di metri solo con la spinta del motore elettrico, riducendo a zero consumi di carburante ed emissioni. Infine, la tipologia Plug-In Hybrid unisce l’autonomia e la versatilità di utilizzo di un’auto con motore termico alla possibilità di percorrere fino a 70-100 km utilizzando solo il motore termico e una batteria di buona capienza. Per questo, l’automobile ibrida Plug-In è l’unica tipologia di ibrido che va ricaricato come un’auto elettrica. Ogni tipologia di ibrido ha dei pro e dei contro, così come le automobili elettriche.
Qual è la scelta migliore tra ibrido o elettrico? Scopriamolo insieme.
Iniziamo a capire qual è la scelta migliore tra ibrido o elettrico partendo dall’automobile ibrida, che già al suo interno ha delle differenze sostanziali.
Iniziamo col dire che l’automobile ibrida è la scelta migliore per chi deve percorrere più di 3-400 km al giorno (a parte il Diesel o il benzina "puri"). Nonostante ci siano modelli di auto elettriche che promettono oltre 400 km di autonomia reali, l’incognita data dalle ricariche e la ancora scarsa diffusione di colonnine veloci che permettono in poco più di 30 minuti di ricaricare più di 300 km di guida non permettono ancora di considerare l’auto elettrica come unica auto per lunghi viaggi di lavoro o di svago. Per chi percorre centinaia di km in autostrada ogni giorno, la scelta migliore è un’automobile ibrida, magari Mild Hybrid: questi sistemi “leggeri”, infatti, hanno un peso molto ridotto, e questo è un vantaggio in un ambiente, come quello autostradale, dove la batteria di un’auto ibrida Full o Plug-In si scaricherebbe dopo circa un centinaio di km, lasciando l’auto a dover contare sul solo motore termico e trasportare oltre all’auto anche i 100 kg di “zavorra” di un sistema Full Hybrid scarico, che diventano anche 250-300 sulle auto Plug-In.
L’auto Mild Hybrid è quindi adatta a chi fa tanti km ogni giorno, dove può sfruttare l’efficienza davvero ottima delle automobili termiche moderne, o per chi vuole un’automobile con cambio manuale. Per gli appassionati della guida, infatti, i sistemi Mild Hybrid permettono di avere un grado di elettrificazione (un vantaggio anche in fase di omologazione e di riduzione di bollo e assicurazione in diverse città) ma di non rinunciare al piacere di guida di un’automobile esclusivamente termica. L’auto Mild Hybrid, però, non è adatta a chi vuole ridurre di molto i consumi di carburante, soprattutto in città, in quanto visto che il motore termico rimane il propulsore principale e l’auto non viaggia mai spinta dal solo motore elettrico (al netto di alcune eccezioni, come il sistema e-Hybrid di FIAT e Jeep). Per questo, i consumi di un’auto Mild Hybrid sono di poco inferiori a quelli di un’auto termica (i guadagni a parità di prestazioni sono nell’ordine degli 1-2 km/l), ma il prezzo è nettamente inferiore rispetto alle auto Full e Plug-In Hybrid.
Per chi vive in città o nelle immediate vicinanze di un centro urbano di grandi dimensioni, invece, la scelta migliore è l’ibrido Full. Come mai? Questa tipologia di elettrificazione è la più efficiente: il conducente, infatti, non decide mai con quale motore l’automobile avanza, ma è l’auto a decidere qual è la configurazione più efficiente. In questo modo, motore elettrico e termico lavorano all’unisono, riuscendo ad ottenere risultati in termini di consumi, silenziosità e piacevolezza di guida degni di nota. Le migliori automobili Full Hybrid riescono ad ottenere consumi di riferimento sia in città (dove alcuni modelli si avvicinano a 30 km/l) che in extraurbano, dove non è affatto difficile superare i 30 km/l. Dove le automobili Full Hybrid perdono qualcosa è nella guida autostradale, dove il powertrain ibrido non riesce a sfruttare al meglio tutta la sua efficienza ottenendo consumi uguali o addirittura inferiori ad automobili Mild Hybrid o persino termiche.
Chi percorre tanti km in città o in extraurbano e vuole un’automobile in grado di muoversi senza accendere il motore termico (seppur per qualche centinaio di metri) ha nell’auto Full Hybrid una valida alleata. Il piacere di guida, infine, non è ai vertici tra le auto ibride in quanto queste automobili puntano più sull’efficienza che su prestazioni o connessione di guida. In più, tante Full Hybrid utilizzano un cambio a variazione continua, una soluzione molto efficiente e affidabile, ma non all’ultimo grido in quanto a piacere di guida. Il prezzo, ancora, è di qualche migliaio di euro superiore alle Full Hybrid, ma ben più basso delle Plug-In Hybrid, mettendole al centro nel listino delle auto ibride.
La disamina su qual è la scelta migliore tra ibrido o elettrico si conclude, per le vetture ibride, con la tipologia più complessa e interessante, ma anche discussa: le Plug-In Hybrid. Queste ibride “alla spina” sono considerate da alcuni la principale soluzione per l’elettrificazione della mobilità, invece per altri è una commistione di due mondi, quello dell’auto termica e quello dell’auto ibrida, non ben amalgamata. Le automobili ibride Plug-In vogliono unire la possibilità di guidare per decine di km a zero emissioni con una carica della loro batteria tipica dell’auto elettrica alla versatilità e alla possibilità di viaggiare senza limitazioni comune a tutte le vetture termiche. Per ottenere il massimo da un’auto ibrida Plug-In, però, è necessario avere sempre la batteria carica. Sebbene infatti l’auto ibrida ricaricabile può viaggiare anche con il solo motore termico, questo deve sobbarcarsi lo sforzo di spostare la sua massa compresi i centinaia di kg del sistema ibrido che, quando scarico, è una “zavorra” non indifferente. Non è raro trovare automobili Plug-In che, con batteria scarica, totalizzano medie consumo degne di una sportiva, con percorrenze nell’ordine dei 10/11 km/l, e meno di 10 km/l in autostrada. Questo significa che una condizione necessaria per scegliere l’ibrido Plug-In è la disponibilità di un box, di un posto auto o della possibilità di ricarica ogni notte l’automobile. Se questa condizione viene meno, o si ha uno stile di vita non standardizzato e soggetto a continui cambiamenti, l’auto ibrida Plug-In non è la soluzione giusta. Utilizzare un’auto ibrida Plug-In scarica è uno spreco di risorse, carburante e soldi, in quanto le PHEV hanno un prezzo di anche 10.000 euro superiore alle auto Full Hybrid che, per chi non vuole o non può caricarle ogni notte, sono una scelta migliore.
Per contro, l’automobile ibrida Plug-In è perfetta per chi ha un box o comunque modo di caricare l’auto ogni notte e percorre in un giorno i km di autonomia in elettrico dell’automobile. In questo modo, l’auto ibrida ricaricabile è una soluzione eccellente, in quanto permette di avere costi di gestione ridotti (ricaricando con la presa domestica, soluzione adatta a quasi tutte le Plug-In in quanto le batterie sono relativamente piccole), zero emissioni e un motore termico da sfruttare nell’eventualità di lunghi viaggi. Se si rispettano queste regole, scegliere l’ibrido Plug-In è una scelta più che convincente. Negli ultimi anni, poi, stanno nascendo automobili ibride Plug-In ad alte prestazioni, che combinano la potenza di un motore termico a quella di uno o più motori elettrici, garantendo (sempre a batteria carica, lo ricordiamo) prestazioni davvero eccellenti. Occhio, però, alla guidabilità: il peso molto generoso dei sistemi Plug-In Hybrid rende queste vetture molto pesanti, riducendo quindi agilità e maneggevolezza. Il rovescio della medaglia sono prestazioni davvero entusiasmanti, che permettono a SUV di famiglia da circa 300 CV di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi.
Arriviamo allora all’ultima possibilità del nostro viaggio su qual è la scelta migliore tra ibrido o elettrico, l’automobile elettrica. Come abbiamo detto in apertura, l’automobile elettrica ha diversi pregi e alcuni difetti. L’assenza totale di emissioni locali le rende delle automobili attente all’ambiente (quantomeno nell’utilizzo su strada: non scendiamo nei dettagli di impatto ambientale per produzione ed estrazione dei materiali in questa sede) e già in anticipo rispetto al futuro: nel 2035, infatti, tutte le automobili vendute dovranno essere a zero emissioni, che si tratti di carburanti sintetici, idrogeno o, appunto l’elettrico. Parliamo però del presente: perché scegliere l’elettrico oggi, e per chi è la scelta migliore. L’automobile elettrica, oltre alla componente ambientale che è molto importante per tante persone e permette anche di soprassedere su alcuni limiti delle attuali tecnologie e abbracciare questa tipologia di automobile, ha alcuni vantaggi innegabili che la rendono molto appetibile per diversi automobilisti.
Innanzitutto, l’automobile elettrica può circolare sempre e ovunque, senza limiti di ZTL, blocchi del traffico o zone interdette al traffico veicolare con motori termici come centri storici o simili. Per chi vive in città dove per accedere in determinate zone è necessaria un’auto elettrica, le BEV sono una soluzione necessaria, ma funzionale. Per la guida in città, poi, le auto elettriche sono oggettivamente migliori. Silenziose, facili da guidare, dotate di prestazioni molto vivaci che permettono di “svicolare” nel traffico e agevolate a livello di bollo, assicurazione e pagamento dei parcheggi sulle strisce blu. In più, come per il caso delle automobili ibride Plug-In, se si ha un box e si ricarica tutte le notti la batteria è possibile utilizzare senza limitazioni l’auto in un contesto urbano o extraurbano, all’interno dell’autonomia della batteria.
Come per le automobili ibride Plug-In, però, è una condizione necessaria la disponibilità di un box auto o di un posto dove caricare giornalmente l’auto.
Sebbene infatti per la percorrenza giornaliera media italiana, che è di poco più di 30 km, anche la peggiore auto elettrica sul mercato in quanto ad autonomia può garantire più di tre giorni di autonomia, la diffusione ancora limitata delle colonnine e il numero di problematiche che queste possono avere rende difficile affidarsi totalmente alla ricarica tramite punti di ricarica pubblici. Per questo, se non si ha un box auto è molto rischioso acquistare un’auto elettrica, in quanto non è così facile riuscire a caricare l’auto. Per automobili con tanta autonomia e, quindi, batterie molto grandi, però, è quasi improponibile la ricarica tramite una presa di corrente domestica (più che sufficiente con le ibride Plug-In): su un’auto come una Volkswagen ID.3, ad esempio, sono necessarie più di 40 ore per una ricarica dallo 0 al 100%, rendendo molto complicata la ricarica domestica.
È quindi necessario avere un box con una wallbox installata (o con la possibilità di essere installata), per permettere di rendere l’elettrico la scelta migliore. L’auto elettrica è quindi perfetta per chi vive e percorre tanti km in città, ma anche per chi viaggia su strade extraurbane con limiti sotto i 90 km/h, dove l’auto elettrica riesce ad essere molto efficiente. In autostrada, invece, l’auto elettrica ha un crollo importante della sua efficienza, riducendo anche del 40% la propria autonomia. Sebbene i viaggi con l’auto elettrica siano sempre più possibili grazie alla diffusione di colonnine Ultra-Fast che permettono in mezz’ora di recuperare centinaia di km di autonomia, per chi viaggia tanto è ancora molto complicato scegliere un’auto elettrica. Infine, l’auto elettrica non è adatta a chi non vuole o non può pianificare i propri spostamenti.
L’auto elettrica, infatti, ha bisogno di una pianificazione di soste, ricariche e percorsi, in modo da non rimanere “a secco” senza preavviso. Per chi ha una vita frenetica, non ha una routine determinata e ha la necessità di essere pronto a viaggiare senza aver pianificato almeno un giorno prima ricariche e soste, l’auto elettrica non è la scelta migliore. Per chi invece ha percorsi prestabiliti, non viaggia spesso in auto e ha la possibilità di ricaricare, già oggi l’auto elettrica è una scelta intelligente e funzionale. Attenzione, infine, ai costi di acquisto e gestione. Le auto elettriche sono, a parità di dimensioni e prestazioni, tra i 10.000 e i 20.000 euro più costose di un’equivalente auto termica o ibrida. In più, i costi delle ricariche sono in aumento. Se ricaricare l’auto elettrica a casa è ancora economico, con un prezzo al kWh di circa 0,25-0,30 euro, le ricariche Ultra Fast sono ormai arrivate al muro di 1 euro al kWh, rendendo così molto costoso un viaggio. Basti pensare che, per caricare la già citata VW ID.3 con batteria da 77 kWh, servono, partendo dal 10%, circa 70-75 euro, che bastano per un’autonomia che oscilla tra i 350 e i 450 km reali.