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Come installare una colonnina di ricarica auto elettriche a casa
Redazione AutoScout24 · 24/05/2023 · Lo leggi in 13 minuti
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Quando parliamo di auto elettriche o ibride Plug-In, in ogni occasione specifichiamo come sia fondamentale avere la possibilità di ricaricare l’automobile a casa, anche solo per considerarne l’acquisto.
Installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa è quindi il primo passo per rendere sostenibile economicamente e ambientalmente le automobili dotate di motore elettrico. L’utilizzo di una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa, nota anche con il nome di wallbox, è fondamentale poiché porta una serie di vantaggi innegabili per ambiente e proprietario, a cominciare dal costo. Il prezzo dell’energia casalinga è infatti sempre più vantaggioso dell’utilizzo delle colonnine pubbliche, specie le più potenti Fast e UltraFast, che possono arrivare a costare oltre 1 euro al kWh. A casa, invece, è possibile scegliere tariffe vantaggiose, magari con uno “sconto” nella ricarica notturna, che abbassa considerevolmente i costi di utilizzo dell’auto elettrica.
In più, installando una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa si può scegliere un provider di energia “pulita”, controllando attivamente l’impatto ambientale delle proprie ricariche. Se poi si provvede all’installazione di pannelli fotovoltaici o piccole pale eoliche, è possibile non solo caricare con energia rinnovabile e completamente pulita, ma con energia virtualmente gratuita. In quanto a potenza, le wallbox hanno una potenza compresa tra i 3,7 e i 7,4 kWh e come vedremo tra poco questo comporta punti di forza e punti deboli alla ricarica tramite colonnina di ricarica di auto elettriche a casa. Considerando sia il tempo di ricarica dilatato che la potenza ridotta della ricarica, che a lungo andare preserva la salute delle batterie, installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa è una soluzione fondamentale sia per le auto elettriche che, ancor di più, per le auto ibride Plug-In. Se le prime possono ridurre moltissimo i propri costi di gestione tramite una ricarica domestica, ma devono comunque contare sulle colonnine pubbliche veloci in caso di viaggio più lungo, per le auto ibride Plug-In la ricarica casalinga è fondamentale. Con una notte di ricarica, infatti, la batteria si riempie al 100%, permettendo a queste auto di offrire le massime prestazioni e i consumi più bassi, nonché risparmiando tempo e soldi non ricaricando alle colonnine, lasciando gli stalli per le auto elettriche.
Come installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa? Quanto costa? Scopriamolo insieme.
Installare una colonnina di ricarica auto elettriche a casa: come si fa e cosa serve
Installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa è un’operazione relativamente semplice, che però richiede diversi passaggi e un esborso economico non indifferente in caso di box o case non particolarmente moderne. Se infatti basta una semplice presa tedesca per caricare un’auto elettrica o ibrida Plug-In, questa operazione ha una potenza ridotta (massimo 3 kW negli impianti più in forma), per tempi di ricarica eterni (le auto con batterie più grandi possono impiegare anche 50 ore dalla presa domestica per una ricarica completa) e il rischio concreto di un sovraccarico alla rete. Quando la maggior parte dei box e delle case sono state edificate, infatti, l’automobile elettrica o ibrida era poco più di un’utopia. Questo significa che, in Italia, sono tantissimi i box senza allacci alla rete elettrica, e quelli che li hanno presentano alcuni limiti. Spesso, ad esempio, i box auto hanno una rete elettrica comune, con un contratto comune inserito tra le spese condominiali. Oltre al problema economico si aggiunge anche quello infrastrutturale.
Come si fa a installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa? Per prima cosa, è necessario superare i problemi burocratici. Se si vive in una casa indipendente, l’iter è molto più semplice: solo in caso di locazione è necessario, per ovvie ragioni, chiedere il benestare del proprietario per poi procedere con l’installazione. In caso di installazione in un posto auto condominiale, la situazione non è così facile.
Secondo la Legge 124/2012, infatti, per installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa è necessario chiedere l’approvazione all’assemblea condominiale, che deve esprimersi con una maggioranza positiva per poter procedere con l’installazione, con i costi di installazione e manutenzione solitamente sostenuti dal richiedente. In caso di installazione in un box privato, invece, la procedura è più semplice. Non è infatti necessario per legge chiedere l’approvazione dell’assemblea condominiale (anche se questo può variare a seconda del regolamento di ogni singolo condominio), e procedere con un’installazione semplice e veloce. Sono pochissimi i box che offrono già un impianto elettrico separato, e questo potrebbe rappresentare un problema. Nella gran parte dei box auto italiani, infatti, l’elettricità è considerata un bene comune, e quindi ripartita equamente tra tutti i condomini. Per questo, è necessario installare un contatore separato oppure, se si scegliesse di allacciarsi al contatore condominiale, è fondamentale installare un misuratore dei consumi, in modo da calcolare la quota di energia consumata e permettere al proprietario dell’auto di pagare l’energia consumata per ricaricare la propria auto. Per installare una wallbox (la colonnina di ricarica di auto elettriche a casa) è poi necessario poter contare su un impianto elettrico moderno, in grado di sopportare fino a 7,4 kW di potenza e, prima di tutto, slegato dagli altri impianti, per garantirne la sicurezza in caso di sovraccarichi o cortocircuiti.
Per questo motivo, gran parte dei box e delle case indipendenti hanno già implementato in fase di progettazione e realizzazione un impianto elettrico dedicato. Se il vostro box o la vostra casa è già dotato di questo impianto “secondario”, il lavoro di installazione di una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa sarà decisamente più semplice. In caso contrario, invece, è necessario rivolgersi ad un elettricista specializzato, che sia in grado di capire e in secondo luogo realizzare un sistema di colonnina di ricarica di auto elettriche a casa moderno, sicuro e affidabile. Nel caso più comune, ovvero di assenza di un sistema elettrico idoneo, l’elettricista realizzerà un impianto elettrico dedicato, pensato per poter reggere il carico di lavoro richiesto dalla ricarica continua e prolungata di un’auto elettrica. Non servono quindi requisiti particolari, ma solo un professionista in grado di realizzare un impianto elettrico o un allaccio alla rete condominiale idoneo e a norma di legge. La stessa cosa è necessaria, ovviamente, per installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa, in un box di un’abitazione privata. In questo caso, i problemi legati al contatore spariscono in quanto è possibile collegarlo al proprio contatore di casa e caricare di conseguenza. In questo modo, poi, è anche più facile trovare contratti energetici più vantaggiosi e legarli a quelli di casa, anziché sfruttare un contratto separato per il box o ancora “scalare” i propri consumi dalla tariffa condominiale.
Se si vuole installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa, quindi, il primo passo è quello di contattare un elettricista specializzato. In caso non se ne conosca nessuno, le società che si occupano della produzione di queste wallbox, comprese le stesse Case automobilistiche, offrono prima dell’acquisto un sopralluogo gratuito di un tecnico, che studierà la fattibilità, i costi e i tempi di realizzazione di questa wallbox casalinga. Una volta realizzato il cablaggio per il sistema elettrico dedicato, passaggio superfluo in caso di box già adattato, l’installazione è davvero semplice. Serve infatti semplicemente collegare la wallbox all’impianto elettrico adatto, attivarla e fissarla al muro nella posizione più congeniale. Le wallbox, come indica il nome, infatti, sono degli oggetti scatolati molto compatti e molto semplici nella loro conformazione. Sono infatti dotati di una serie di LED o, nel caso dei più avanzati, di un piccolo schermo multifunzione che permettono di verificare lo stato della wallbox e di carica dell’automobile. Per collegare l’auto è presente una classica presa di corrente di Tipo 2, quelle utilizzate dalle colonnine in corrente alternata, che si collega all’auto con il cavo in dotazione per la connessione alle colonnine. La potenza può variare a seconda del modello di wallbox e dell’impianto elettrico. Le wallbox più semplici hanno una potenza di circa 3,7 kW, e possono essere connesse direttamente alla presa di corrente senza bisogno di un impianto elettrico dedicato. Serve comunque, però, un adeguamento dell’impianto elettrico, che deve essere in grado di offrire in sicurezza la potenza massima. Se ci sono, inoltre, delle prese industriali blu (monofase) o rosse (trifase) è inoltre possibile utilizzare quelle per connettere una wallbox, ed essendo prese industriali la loro stabilità è già assicurata.
Per la colonnina di ricarica di auto elettriche a casa più potente, quella in corrente trifase da 7,4 kW, è necessario realizzare un sistema elettrico separato, con costi che, come vedremo non sono proibitivi. Dopo aver capito cosa serve per installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa, è bene discutere sui benefici che questa soluzione porta per l’utilizzo di un’auto elettrica. L’installazione di una wallbox, infatti, ha come limiti solamente il costo iniziale e il tempo di ricarica più lento di una colonnina fast. Per il resto, i vantaggi sono molteplici, a cominciare dal prezzo delle ricariche. Installando infatti una wallbox, come abbiamo detto in apertura, è possibile abbattere i costi delle singole ricariche, scendendo dalla soglia psicologica di 1 euro al kWh a circa 20/30 centesimi di euro al kWh, con la possibilità di scendere ulteriormente scegliendo tariffe agevolate, magari con costi notturni più bassi. Un altro vantaggio dell’installazione di una wallbox è quello di poter impiegare meglio il tempo di rimessaggio dell’automobile, ricaricando l’auto quando non la si usa. In questo modo, si riducono drasticamente i tempi “morti” occupati dalle ricariche nelle colonnine, spesso posizionate in zone poco funzionali e decentrate delle città.
Un altro vantaggio che installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa porta è l’utilizzo di una ricarica “gentile” nei confronti delle batterie. Come abbiamo imparato con PC e cellulari, infatti, la ricarica rapida non è sempre la soluzione migliore soprattutto per la salute del pacco batterie. Caricando sempre alla massima potenza, le batterie possono perdere di efficienza, e incorrere in una usura più rapida del normale. Una ricarica “lenta”, invece, non fa surriscaldare le batterie e non richiede sforzi eccessivi alle celle, che quindi mantengono più a lungo la loro efficienza. Per questo, la ricarica casalinga deve sempre essere preferita a quella rapida alle colonnine, da utilizzare prettamente durante i viaggi o nelle situazioni di fretta o emergenza. In più, grazie alla programmazione della ricarica delle batterie, permessa dalla maggior parte dei modelli attualmente in commercio, è possibile ricaricare le batterie fino all’80/85%, un'altra accortezza per salvaguardarne la durata. Come per i telefoni, infatti, la ricarica sotto il 10% e sopra l’80/85% stressa di più le celle, che così come per la ricarica veloce perdono di efficacia. Fermando la ricarica all’80%, invece, si riducono di parecchio i tempi di ricarica, in quanto quell’ultimo 15/20% è sempre il più lento a completarsi, per via della chimica delle batterie che non permette di avere una carica uniforme in prossimità del caricamento massimo.
Il tempo di ricarica installando una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa è quindi decisamente variabile, a seconda della capacità delle batterie delle automobili prese in esame. Iniziamo col dire che una wallbox è molto indicata per le auto ibride Plug-In, che sebbene possano farcela anche con le semplici prese di corrente domestiche si trovano a loro agio anche con wallbox da 3,7 o, per i modelli più prestazionali, da 7,2 kW, per tempi di ricarica che oscillano tra l’ora e mezza e le 6 ore a seconda di modello e potenza della colonnina. Per quanto riguarda le auto elettriche, invece, andiamo a “scomodare” le automobili elettriche più vendute in Italia. Tesla Model Y necessita, ad esempio, di 11 ore per una ricarica completa con potenza di 7,2 kW, mentre la più piccola FIAT 500e impiega meno di 4 ore per passare dallo 0 all’80% con una wallbox dalla potenza simile. La terza auto elettrica più venduta, smart EQ fortwo carica dal 10 all’80% in 3,5 ore alla sua potenza massima, 4,6 kW. La moderna Renault Mégane E-Tech Electric, invece, ricarica la sua batteria da 60 kWh in 9 ore e 15 minuti con una wallbox da 9 ore e 15 minuti.
Quanto costa installare una colonnina di ricarica auto elettriche a casa
Abbiamo quindi capito come si fa ad installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa, i vantaggi e anche i limiti di questa soluzione. Tra i limiti, com’è intuibile, troviamo anche i prezzi. Quanto costa installare una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa? Il prezzo è variabile a seconda della tecnologia e della potenza della wallbox scelta, della quantità di interventi che un tecnico specializzato deve fare nonché delle possibili scontistiche offerte dalle Case, che come vedremo spesso si fanno carico di parecchie spese. In linea di massima, il prezzo minimo per installare una wallbox è di circa 500 euro.
Questo è il prezzo delle colonnine di ricarica di auto elettriche a casa dalla potenza di 3,7 kW, quelle collegabili all’impianto elettrico casalingo senza la necessità di interventi di modifica strutturali. Dopo un breve controllo di un tecnico, infatti, è possibile installare una di queste colonnine in maniera pressoché immediata. La potenza, però, è molto limitata, e per le automobili elettriche con batterie molto grandi può diventare un enorme limite. Se infatti volete caricare con una presa da 3,7 kW una Renault Mégane E-Tech Electric, il tempo di ricarica della sua batteria da 60 kWh è di ben 30 ore. Questa potenza è quindi più che sufficiente per automobili elettriche compatte come Renault Twingo, smart EQ fortwo o Dacia Spring o per la stragrande maggioranza delle automobili ibride Plug-In, che impiegano una notte con un connettore di tale potenza.
Per avere una colonnina di ricarica di auto elettriche a casa più prestante è quindi necessario “saltare” alle wallbox da 7,4 kW, le più potenti attualmente disponibili senza una completa riprogettazione dell’intero sistema elettrico. Queste colonnine sono spesso fornite dalle Case come optional in occasione dell’acquisto di un’automobile elettrica oscillano tra i 900 e i 1.500 euro, con le più performanti che possono arrivare a circa 2.000 euro. In questo prezzo può comprendere l’installazione, e ricordiamo che ad oggi è ancora presente un incentivo per l’installazione di colonnine di ricarica casalinghe, con una detrazione fiscale di almeno il 50% fino ad un importo massimo d’impresa di 3.000 euro. Se l’intervento viene inoltre effettuato insieme alle opere di efficientamento energetico, è possibile salire addirittura al 110% di detrazione.
Tra i produttori di wallbox troviamo nomi del mondo della fornitura elettrica come ABB, Enel X o Silla Industries, mentre troviamo anche Case automobilistiche come Tesla e Free2Move, il brand della mobilità sostenibile del Gruppo Stellantis. Spesso, infine, alcune Case offrono l’installazione e l’acquisto di una wallbox in sconto o addirittura in regalo con l’acquisto di un’automobile elettrica, come è successo recentemente per alcuni modelli Peugeot e per la Mazda MX-30.