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Focus: Auto elettriche e ibride
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Auto idrogeno 2023, i modelli in vendita e i prezzi

Per moltissime persone tra esperti, tecnici, addetti ai lavori e “semplici” automobilisti, al fianco dell’elettrificazione per la mobilità del futuro c’è l’idrogeno. L’utilizzo dell’idrogeno è per molti la vera soluzione per la mobilità a zero emissioni, ma non è purtroppo senza controindicazioni.

I principali problemi, produzione e stoccaggio, sono i motivi principali per i quali le auto a idrogeno nel 2023 non hanno ancora preso piede, limitando a due soli modelli di serie la scelta sul mercato italiano, e a pochi di più su quello mondiale.

Perché le auto a idrogeno 2023 sono solamente due? Le motivazioni sono, come detto, legate principalmente alla produzione e alla distribuzione dell’idrogeno. Sebbene infatti l’idrogeno sia l’elemento più abbondante sulla Terra, la difficoltà sta nel riuscire ad estrarlo e a separarlo dagli altri elementi con il quale naturalmente si accompagna. Per farlo e per riuscire ad ottenere un gas utile sia per la combustione sia per l’utilizzo nelle celle a combustibile serve tantissima energia elettrica con le tecnologie attuali. In più, lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno è costoso e complesso, rendendo così necessario realizzare i distributori di idrogeno a ridosso dei siti produttivi, riducendo così drasticamente le possibilità di diffusione. In Italia, per questo, ci sono solo due distributori di idrogeno, rispettivamente a Bolzano e a Mestre.

Sulla carta, però, già nel 2023 le auto a idrogeno hanno grandi assi nella manica. Escludendo le automobili che utilizzano l’idrogeno come combustibile, come varie BMW nel corso degli anni come la Hydrogen7 o l’attuale prototipo GR Corolla da turismo, che corre utilizzando come combustibile l’idrogeno, la migliore soluzione è quella delle Fuel Cell, le celle a combustibile. Si tratta sostanzialmente di automobili elettriche che hanno al posto di una normale batteria una cella a combustibile, ovvero un sistema che tramite la reazione chimica tra ossigeno (che arriva all’interno della cella da una classica presa d’aria) e l’idrogeno stoccato all’interno di robusti serbatoi genera energia elettrica da utilizzare per muovere l’automobile tramite un classico motore elettrico e solamente acqua come “scarto”.

Questa soluzione permette di avere i vantaggi di un’auto elettrica (prestazioni, assenza di emissioni locali e facilità di guida) con un peso inferiore, ma soprattutto con un’autonomia decisamente superiore e rifornimenti che durano semplicemente una manciata di minuti. Nel 2023 le auto a idrogeno sono ancora allo stato embrionale, con poche Case che sviluppano attivamente questa tecnologia. Oltre a BMW, che ha puntato prima sull’idrogeno come combustibile nei primi anni ’00 e ora sta sperimentando con le Fuel Cell, e Honda, che ha venduto per anni la sua FCV Clarity ma oggi aspetta il lancio della nuova vettura a Fuel Cell nel 2024, oggi ci sono solo due modelli di auto a idrogeno nel 2023 in vendita ufficialmente sul mercato. Scopriamo allora i due modelli di auto a idrogeno in vendita nel 2023 in Italia e i loro prezzi.

Sommario

Auto a idrogeno 2023, i modelli in vendita sul mercato italiano

Come detto in apertura, i modelli di auto a idrogeno nel 2023 in vendita sul mercato italiano sono principalmente due, e vengono entrambi dall’Estremo Oriente. Da Corea del Sud e Giappone, ecco i due modelli di auto a idrogeno che nel 2023 popolano il listino del nostro Paese:

  • Hyundai Nexo
  • Toyota Mirai

Toyota Mirai

Toyota Mirai AS24 1.jpg Il progetto Toyota Mirai è nato nel 2015, ed è stata la prima auto a idrogeno ad essere venduta ufficialmente in Italia. La prima generazione, però, non convinse più di tanto. Dotata di uno stile discutibile, molto (forse troppo) simile alla coeva Prius ed estremamente originale, la prima generazione di Mirai sembrava a tutti gli effetti un prototipo in vendita su strada. Toyota ha così ascoltato le critiche costruttive, e ha lanciato nel 2021 la seconda serie della Toyota Mirai, diventando così la più moderna delle auto a idrogeno del 2023. A livello stilistico, la differenza è abissale.

La nuova Mirai, seppur ancora molto personale, è estremamente elegante, con dettagli ripresi da alcune berline Toyota come la Camry ma dotata del suo stile originale. Dotata di una carrozzeria a due volumi e mezzo, inusuale viste le generosissime dimensioni (parliamo di 4,98 metri di lunghezza), Toyota Mirai convince anche all’interno, dove propone un enorme schermo dell’infotainment da 12,3 pollici accoppiato ad un secondo schermo, sempre da 12,3 pollici, per il quadro strumenti digitale. La qualità è decisamente buona, sebbene i materiali puntino, come da tradizione Toyota, a durare nel tempo più che ad appagare semplicemente l’occhio.

Lo spazio, però, deve fare i conti con le tre enormi bombole per lo stoccaggio dell’idrogeno, che costringono a qualche compromesso. Il bagagliaio ospita solo 321 litri, pochi per un’auto così grande, e il quinto posto è decisamente sacrificato. A livello meccanico, Toyota Mirai è realizzata sulla piattaforma TNGA-L, la stessa della Toyota Crown (grande berlina a trazione posteriore non importata in Europa) e delle Lexus LS ed LC. Il motore si trova quindi al posteriore, dove troviamo un motore elettrico da 182 CV e 300 Nm di coppia. L’energia necessaria per il movimento è generata dalla cella a combustibile alimentata da tre bombole di idrogeno pressurizzato a 700 bar da ben 141 litri di capacità, a cui si aggiunge una piccola batteria agli ioni di litio da 1,2 kWh. L’autonomia con un “pieno” di idrogeno, questione importante ma non fondamentale per le auto a idrogeno 2023, è di ben 709 km per la versione d’accesso Pure, mentre la Essence Plus “scende” a 629, mentre le prestazioni sono vivaci: 0-100 km/h in 9 secondi e 175 km/h di velocità massima.

Hyundai Nexo

NEXO+Exterior+(4).jpg Il secondo dei due modelli di auto a idrogeno del 2023 proposto in Italia è il crossover Hyundai Nexo. Il crossover coreano è il primo modello dotato di celle a combustibile proposto fuori dalla Corea del Sud, dove negli anni precedenti Hyundai offrì Tucson e ix35 in versione FCEV. Nexo è un SUV di medie dimensioni, posto a metà tra Tucson e Santa Fe: lungo 4,67 metri, ha uno stile futuristico ma allo stesso tempo morbido ed elegante, regalando un’estetica non esageratamente fuori dagli schemi, come per la seconda serie di Mirai.

Gli interni di Hyundai Nexo, invece, sono decisamente più particolari, e hanno anticipato alcune soluzioni viste sulle successive Hyundai. Qui ha debuttato ad esempio il Blind Spot View Monitor, il particolare sistema che trasmette all’interno del quadro strumenti le immagini delle telecamere poste sugli specchietti retrovisori. Al contrario di altre Hyundai degli ultimi tempi, invece, Hyundai Nexo ha gran parte dei comandi fisici, con un tunnel centrale alto e flottante che ricorda alcune automobili Lexus. La qualità costruttiva è molto buona, e la funzionalità anche in marcia è garantita. Convince poi il doppio schermo, da 7 pollici per il quadro strumenti e da 12,3 per l’infotainment, mentre la qualità delle plastiche è pensata più per durare che per appagare lo sguardo. Concludendo con le dimensioni di Hyundai Nexo, rispetto alla Mirai qui c’è più spazio per i cinque occupanti, con un bagagliaio che permette di ospitare un minimo di 461 litri, che diventano 1.466 abbattendo il divano posteriore. Una capacità superiore di certo a Toyota Mirai, ma inferiore di circa 100 litri rispetto alla più piccola Tucson.

Hyundai è riuscita quindi a gestire bene gli ingombri delle tre grandi bombole per lo stoccaggio dell’idrogeno. Come per Mirai, le bombole sono tre da 52 litri, con una capacità totale quindi di 156 litri. Realizzata su una piattaforma a motore e trazione anteriore, Hyundai Nexo è spinta da un motore elettrico da 163 CV e 400 Nm di coppia, alimentato dalla cella a combustibile. Anche sul secondo dei modelli di auto a idrogeno del 2023 il funzionamento è pressoché lo stesso: all’interno della cella a combustibile, l’idrogeno reagisce con l’ossigeno che arriva dall’esterno, generando energia elettrica e acqua. In più, Nexo aggiunge un sistema di tre filtri che permettono di rimuovere dall’atmosfera il 100% dei particolati PM2.5, fungendo così da “mega-purificatore” d’aria.

Il rifornimento di idrogeno permette a Hyundai Nexo di percorrere, secondo il ciclo misto WLTP, 666 km con un “pieno”, mentre non manca, come su Mirai, una batteria ausiliaria agli ioni di litio da 1,56 kWh, che si occupa di immagazzinare l’energia recuperata in frenata e in rilascio, permettendo così a Hyundai Nexo di essere ancora più efficiente. Le prestazioni, infine, sono vivaci, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 9,2 secondi (9,5 secondi sulla top di gamma XClass) mentre la velocità massima è di poco inferiore ai 180 km/h. Hyundai-Nexo-2021-Rear

Sono questi, per il momento, i modelli di auto a idrogeno nel 2023 proposti in Italia. Fuori dai nostri confini, però, ci sono altre auto, o meglio, veicoli commerciali che meritano attenzione. Oltre alle orientali Hyundai e Toyota, infatti, ci sono altri tre gruppi industriali che stanno spingendo sull’implementazione dell’idrogeno. Mercedes, ad esempio, punta tanto sull’idrogeno per l’utilizzo nel mondo dei mezzi pesanti, con il suo eGenH2 Truck che è in fase di continuo sviluppo prima dell’arrivo sul mercato. Renault, poi, ha presentato un concept della nuova Renault Scenic Vision a idrogeno, mentre in Germania il Gruppo Stellantis punta sull’idrogeno per i veicoli commerciali leggeri. Sono tre infatti i modelli del Gruppo alimentati a idrogeno: Citroen e-Jumpy Hydrogen, Opel Vivaro-e Hydrogen e Peugeot e-Expert Hydrogen, dotati della stessa meccanica.

Il sistema a idrogeno Stellantis è basato sulla nota motorizzazione elettrica con motore da 136 CV e batteria da 50 kWh. Al posto della batteria, però, troviamo una cella a combustibile da 45 kWh, unita ad una batteria agli ioni di litio da 10,5 kWh posizionata sotto i sedili, ricaricabile anche con una presa di corrente come un’elettrica tradizionale. L’autonomia a batteria è di 50 km, mentre i tre serbatoi da ben 700 bar di pressione garantiscono un’autonomia a idrogeno di 400 km.

Auto a idrogeno 2023, i prezzi dei modelli in vendita in Italia

Abbiamo quindi fatto una panoramica su tutte le automobili a idrogeno presenti al momento in Italia e in Europa: non ci resta quindi che scoprire i prezzi delle auto a idrogeno 2023 vendute in Italia. Sebbene il prezzo di listino sia in linea con delle equivalenti automobili elettriche tradizionali, bisogna ovviamente fare qualche ragionamento in più rispetto alle auto elettriche sul tema del rifornimento e del suo costo. Scopriamo quindi i prezzi delle auto a idrogeno 2023 in vendita in Italia:

  • Hyundai Nexo, da 77.900 euro
  • Toyota Mirai, da 69.800 euro

Come possiamo vedere, la Toyota Mirai è l’auto con il listino prezzi delle auto a idrogeno 2023 più competitivo, nonostante sia decisamente più grande e “autonoma”. Il motivo è presto detto: Mirai, per il momento, è l’auto a idrogeno più venduta, con numeri bassi, ovviamente, ma superiori alla più piccola Nexo. Andando nel dettaglio delle vendite delle auto a idrogeno in Italia, possiamo vedere come nel 2022 siano state vendute 11 auto a idrogeno nel 2022, 6 Toyota Mirai e 5 Hyundai Nexo. Si tratta ovviamente di una quota di mercato ridottissima, dello 0,0008% rispetto agli 1,33 milioni di automobili vendute in Italia nel 2022. Le motivazioni di una così scarsa diffusione dell’automobile a idrogeno, come abbiamo visto, non sono i prezzi proibitivi. Certo, le auto a idrogeno non costano poco, visto che la più costosa delle Hyundai Ioniq 5, la 77,4 kWh Evolution AWD da 325 CV, costa oltre 15.000 euro in meno della Nexo di partenza da 163 CV, ma Mirai, con i suoi 69.800 euro, non è tanto più costosa di altre berline elettriche da quasi 5 metri. Toyota Mirai AS24 4.JPG

Il vero limite alla diffusione delle auto a idrogeno 2023 non sono i prezzi, ma le problematiche di rifornimento. In Italia, infatti, ci sono solamente due stazioni di servizio, e tutte nel Nord-Est del Paese. La prima, storica stazione di rifornimento di idrogeno è quella di Bolzano, per anni unico punto di riferimento per i (pochi) automobilisti a idrogeno. Nel 2022, però, anche Eni è entrata nel mondo dell’idrogeno, lanciando il suo primo distributore a Mestre. Quello della città veneziana è però solo il primo di una serie di distributori dell’azienda del cane a sei zampe. È infatti in costruzione un secondo distributore a San Donato Milanese, a pochi passi dalla sede Eni, mentre ne arriveranno altri nel prossimo futuro.

La capillarità delle stazioni di rifornimento di idrogeno, però, sarà ancora ben lontano da quella non solo di benzina e Diesel, ma anche dei punti di ricarica elettrici. L’auto a idrogeno sarà quindi una soluzione solo per coloro che vivono o lavorano nelle immediate vicinanze di un distributore, e la situazione non sembra destinata a cambiare in meglio. Come detto, il più grande limite dell’idrogeno è la scarsa capacità delle attuali tecnologie in quanto a trasporto e stoccaggio. Non è possibile spostare l’idrogeno in grandi quantità come gli altri combustibili per motori termici, e non può nemmeno essere trasportato in forma gassosa tramite tubazioni.

Per questo, i distributori devono essere quantomeno nelle immediate vicinanze di un sito produttivo, anche di piccole dimensioni, riducendo così la possibilità di diffusione di questa tecnologia. Infine, ai prezzi delle auto a idrogeno nel 2023 si aggiunge anche il costo di un rifornimento. Sebbene finora abbiamo ragionato in litri, nei serbatoi delle auto a idrogeno quest’ultimo è stipato in forma gassosa. Per occupare i 152 litri di serbatoio di Hyundai Nexo, per esempio, “bastano” 6,33 kg di idrogeno H2. Questo significa che, ad un prezzo medio di circa 13,7 euro al kg, servono 70/80 euro per un pieno di idrogeno, che bastano per un’autonomia di 666 km. Il costo del rifornimento non è quindi ridotto, ma è invece allineato ai costi delle attuali tariffe delle colonnine pubbliche per auto elettriche. L’autonomia, però, è in molti casi superiore, e la velocità di rifornimento da vuoto è di soli 4 minuti.

Leggi anche: Auto elettriche 2023: tutti i modelli e i prezzi

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