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Auto elettrica vs auto termica: vantaggi e svantaggi
Redazione AutoScout24 · 17/07/2023 · Lo leggi in 12 minuti
La strada per il prossimo futuro della mobilità è segnata: dal 2035, tutte le automobili vendute in Europa dovranno essere a zero emissioni, con le elettriche che prenderanno la scena come scelta preferita.
Amate, odiate e discusse, le elettriche hanno pregi e difetti ben noti. In attesa dello “switch” totale, abbiamo pensato di vedere vantaggi e svantaggi dell’auto elettrica contro l’auto termica. Le differenze tra le auto termiche e quelle elettriche sono molte, a partire, ovviamente, dal motore e dalle sue caratteristiche peculiari. Silenziosa e pronta fin da subito l’elettrica, rumorosa e carismatica la termica, con differenze sostanziali dal tipo di motore termico utilizzato tra benzina, Diesel e non solo.
Oltre al motore, a cambiare tra auto elettrica e auto termica sono anche il contesto di utilizzo, il peso, l’autonomia totale dell’auto, la facilità di “rifornimento” e il peso, molto differente tra auto termiche ed elettriche. I vantaggi e svantaggi di auto elettrica e auto termica rendono le due tipologie di automobili davvero diverse sebbene, a livello estetico, siano davvero simili e sovrapponibili. A differenziare ancora di più auto elettrica e auto termica è anche il prezzo, che al momento differenzia di oltre 10.000 euro e oltre automobili termiche ed elettriche sovrapponibili.
Andiamo quindi ad analizzare vantaggi e svantaggi dell’auto termica e dell’auto elettrica, vedendo nel dettaglio i punti di forza e i limiti delle due soluzioni che, per i prossimi anni, si spartiranno il mercato dell’automobile europeo e mondiale.
Partiamo subito con la nostra disamina di vantaggi e svantaggi di auto termica e auto elettrica partendo da quest’ultima. Sebbene in molti pensino che l’auto elettrica sia una novità degli ultimi anni, l’auto elettrica ha accompagnato l’ascesa dell’automobile nei primi anni del ‘900, proponendosi come soluzione credibile insieme alle automobili alimentate a benzina. La difficoltà di produzione dell’elettricità e la sua scarsa diffusione dell’epoca fece prevalere, più di 100 anni fa, le automobili alimentate dal derivato del petrolio, più facile da produrre e da stoccare. Oggi, però, l’auto elettrica vuole la sua rivincita, sostituendo chi, agli albori della motorizzazione, ha avuto la meglio. Per farlo, l’auto elettrica punta su vantaggi oggettivi innegabili, primo fra tutti la silenziosità di marcia.
Rispetto ad un’auto termica, benzina o Diesel che sia, il motore elettrico emette semplicemente un sibilo più o meno avvertibile, ben più basso del suono caratteristico dei motori a combustione interna. Questo rende le auto elettriche più silenziose e rilassanti, ma il motore elettrico ha anche altri vantaggi che l’auto elettrica riesce a “giocare” nella sfida con le termiche. Il primo vantaggio secondario dell’utilizzo del motore termico è quello delle prestazioni. A parità di potenza, infatti, il motore elettrico è molto più vivace e vigoroso, grazie ad un’erogazione istantanea di potenza e coppia che rende le automobili elettriche più veloci, scattanti e pronte agli input del pilota. I motori elettrici, poi, sono molto più piccoli di un motore termico equivalente, garantendo così la possibilità di essere montati in diverse posizioni, di essere utilizzati in coppie per garantire la trazione integrale (soluzione preclusa alle auto termiche per via degli ingombri) e di dare la possibilità ai designer di creare auto più originali e con linee più personali.
Un altro dei vantaggi dell’auto elettrica è, ovviamente, l’assenza di emissioni di inquinanti locali durante la marcia. Si tratta di un tema dibattuto e molto discusso, in quanto per dichiarare le auto elettriche “a zero emissioni” è necessario che anche la produzione dell’energia elettrica con cui le auto sono alimentate sia a zero emissioni. Se questo non è vero, anche le elettriche, per spostarsi, emettono (seppur non direttamente) una certa quantità di inquinanti. Il vantaggio è, però, che le emissioni locali dell’auto mentre questa si sposta sono effettivamente pari a zero, rendendo l’utilizzo dell’auto privo di impatto per l’ambiente urbano o locale nel quale ci si sposta. I motori elettrici, poi, sono anche estremamente efficienti, con punte del 90% di efficienza termica (contro il 40% dei motori termici più avanzati ed efficienti). Il motore elettrico, poi, essendo formato da pochissime parti mobili è molto più affidabile di un motore termico, che con le sue centinaia di componenti ha banalmente più parti che possono sviluppare un problema.
Tra gli ultimi vantaggi dell’auto elettrica troviamo anche la possibilità di essere aggiornate anche a livello di potenza, capacità della batteria e soluzioni per la guidabilità, e non solo a livello di infotelematica e funzioni “secondarie”, così come un livello tecnologico più alto. I sistemi di sicurezza attivi, ad esempio, possono essere tarati con ancor più precisione e garantire un sistema di guida autonoma più completo e preciso di quello di un’auto termica.
Su un’auto elettrica, però, non è tutto rosa e fiori. Se a livello di motore le BEV sono più efficienti e prestazionali delle controparti termiche, è la famigerata batteria a segnare i principali svantaggi dell’auto elettrica. Proprio la batteria dell’auto elettrica è responsabile di tre difetti molto importanti: la ricarica, il peso e l’autonomia. Attualmente, infatti, le automobili elettriche sono dotate di batterie allo stato liquido: si tratta di una tecnologia che permette di realizzare grandi batterie con una capacità sufficiente per percorrere più di 3-400 km con una sola carica, ma che porta con sé alcuni limiti fisiologici di questa tecnologia. Le dimensioni a dir poco generose del pacco batterie, unita alla tecnologia allo stato liquido delle celle, causano degli effetti collaterali per avere un’autonomia degna di nota, primo fra tutti il peso. Se il motore elettrico è decisamente più leggero di un equivalente motore termico, soprattutto quando le potenze superano i 3-400 CV, il peso del pacco batterie oscilla tra i 300 kg di una FIAT 500e con 42 kWh di capacità e i 700 kg di quella della Mercedes-Benz EQS da oltre 110 kWh. Il peso del pacco batterie, poi, costringe le Case a realizzare telai più rigidi e resistenti, e quindi più pesanti, per riuscire a gestire sia in caso di incidente che nella guida tra le curve un’auto con un componente così pesante.
Il risultato è una massa che, a parità di prestazioni, rende le auto elettriche più molto più pesanti delle controparti termiche. Un esempio? Una FIAT 500e pesa 1.400 kg, contro i 900 kg scarsi di una 500 termica. Qui si può obiettare che le due auto sono molto diverse, ma la differenza rimane sostanziale vedendo auto proposte sia in versione elettrica che termica. La MINI Cooper SE, ad esempio, pesa più di 1.400 kg, contro i poco meno di 1.200 kg di una Cooper a benzina, mentre una MG ZS Electric pesa, in media, 300 kg in più della sua controparte termica. Questo peso maggiore crea pachidermi davvero complicati da gestire: una BMW iX, ad esempio, arriva a sforare quota 2.6 tonnellate, e l’enorme Volvo EX90 si avvicina pericolosamente ai 2.900 kg in ordine di marcia.
Le batterie agli ioni di litio e allo stato liquido, poi, hanno altri limiti come la durata nel tempo, limitata e ancora incognita per quasi tutti i modelli in commercio, e l’autonomia. Nonostante queste dimensioni monstre, infatti, la stragrande maggioranza delle auto elettriche non supera i 450 km di autonomia con una singola carica. Per capire la distanza con le auto termiche, anche una piccola FIAT Panda con un serbatoio da 38 litri è in grado di percorrere con un pieno più di 750 km, e ci sono tantissime vetture a gasolio che superano i 1.000 km di autonomia con un pieno, arrivando addirittura a punte di 1.300 km. Di per sé, il problema dell’autonomia non tocca tutti, in quanto, come spiegato da diversi studi, in Europa la percorrenza media giornaliera è di molto inferiore ai 50 km. Se quindi l’autonomia è un problema reale per chi viaggia tanto con l’auto, problema esacerbato dalla scarsa efficienza dell’auto elettrica in autostrada e nelle lunghe percorrenze oltre i 90 km/h, a rendere l’autonomia un limite anche per chi percorre pochi km è la ricarica. L’infrastruttura di ricarica è ancora inferiore a ciò che servirebbe per una vera elettrificazione di massa, e i tempi di ricarica erogata dalle colonnine più comuni impiegano diverse ore per ricaricare automobili con batterie medie e grandi, quelle con la maggiore autonomia e quindi le più comuni. In più, la scarsa diffusione delle colonnine costringe a pianificare i propri spostamenti, e a partire avendo quantomeno in mente la posizione delle colonnine più comode durante ogni viaggio. Per qualcuno, questo potrebbe essere uno degli svantaggi dell’auto elettrica più fastidioso.
Tra gli svantaggi dell’auto elettrica dobbiamo inserire anche un distacco molto più marcato tra automobile e guidatore rispetto ad un’auto termica equivalente. Se l’assenza di una trasmissione è già relativamente sdoganata, essendo ormai una prassi l’utilizzo del cambio automatico anche su vetture con motore a combustione interna, l’erogazione fulminea e quasi videoludica dei motori e l’assenza di vibrazioni e suoni che facciano capire le intenzioni dell’auto non consentono un coinvolgimento con l’auto simile alle vetture tradizionali. Infine, tra gli svantaggi dell’auto elettrica non possiamo dimenticare il prezzo: a parità di modello, il prezzo di un’auto elettrica è superiore di almeno 10.000 euro rispetto ad un’auto termica, con punte di oltre 30.000 euro per le auto più lussuose.
Auto termica: vantaggi e svantaggi
Dopo aver conosciuto vantaggi e svantaggi dell’auto elettrica, l’auto termica è la prossima che affrontiamo. Sulle nostre strade da oltre 100 anni, l’automobile spinta dal motore a combustione interna è ancora la scelta prediletta da milioni di automobilisti ogni anno. Quali sono i punti di forza dell’auto termica e i suoi limiti? Cominciamo dai punti forti di questa alimentazione, a cominciare dalla versatilità e facilità di utilizzo. Il rifornimento del serbatoio di benzina o gasolio impiega meno di 2 minuti, che diventano poco meno di 5 minuti per i più lenti rifornimenti di gas come GPL o metano, permette di avere almeno 700 km di autonomia in pochissimi minuti. In più, la diffusione capillare delle stazioni di servizio permette di non dover pensare al rifornimento e a pianificare i rabbocchi, per una versatilità e una facilità di utilizzo unica.
In più, grazie all’efficienza ormai molto alta dei motori termici nei lunghi viaggi, per chi vuole fare viaggi lunghi l’auto termica è ancora la scelta migliore, in quanto grazie ai bassi consumi nelle lunghe percorrenze permette addirittura di risparmiare e avere una tranquillità di utilizzo sconosciuta all’auto elettrica: qui basta salire in auto, rifornire e andare. Un altro dei grandi vantaggi dell’auto termica è il prezzo: a parità di auto, infatti, un’auto termica può costare tra i 10.000 e i 30.000 euro in meno, risultando ancora la soluzione ideale per chi non ha un grande budget da spendere su un’auto. Un altro pregio dell’auto termica è il coinvolgimento di guida. Grazie al cambio manuale, all’erogazione “imperfetta” del motore termico e alla personalità differente dei vari motori a seconda di numero di cilindri, cilindrata, tipo di alimentazione (aspirata, turbo o con compressore volumetrico) e tipologia di motore, l’automobile termica ha un coinvolgimento di guida superiore, soprattutto su modelli dall’indole sportiva. Ancora, le auto termiche possono contare su un peso decisamente inferiore, che migliora agilità e dinamica di guida e riduce consumi, emissioni e impatto ambientale durante la produzione, nonché risultando meno aggressivo sul manto stradale e sulle nostre città a livello del suolo.
Tra i principali svantaggi dell’auto termica, troviamo ovviamente la questione emissioni e inquinamento. Non possiamo nasconderci dietro un dito: al netto della provenienza dell’energia elettrica con cui si ricarica un’elettrica, l’automobile termica sarà sempre meno ecologica e con emissioni di gran lunga superiori nel suo ciclo di vita. In più, il motore termico è decisamente più rumoroso e con maggiori vibrazioni rispetto ad un motore elettrico, riducendo quindi il piacere di viaggiare e aumentando la rumorosità sia all’interno che fuori dall’auto. Occhio poi a chi vive in città con stringenti limitazioni al traffico: se con un’elettrica si è sempre esenti dai blocchi del traffico, con un’auto termica si è sempre più a rischio, con il passare degli anni, di essere colpiti da blocchi del traffico più o meno aggressivi e stringenti.
Ancora, tra gli svantaggi dell’auto termica troviamo anche un’efficienza termica ed energetica inferiore rispetto al propulsore elettrico. I motori termici con il maggior rendimento termico, ovvero con la capacità di trasformare la maggior quantità possibile di energia in lavoro e non dissiparla in calore, hanno un’efficienza del 45% nel caso dei motori Diesel, e del 38-40% per i motori a benzina. Il motore termico più efficiente al mondo è il 1.6 V6 Turbo delle vetture di Formula 1, che arrivano a superare il 50%. Questo, però, è un risultato molto inferiore rispetto alle medie dell85-90% dei motori elettrici più comuni, che sono, tra l’altro, anche più affidabili.
I motori elettrici, infatti, hanno pochissime parti mobili come detto in precedenza, dando di conseguenza meno possibilità di rottura al motore stesso. I motori termici, invece, sono formati da decine e decine di componenti, tutte con la propria vita utile e con i propri problemi, che possono portare a rotture e problemi anche con una manutenzione attenta e scrupolosa. Proprio per questo, i motori termici hanno bisogno di molta più manutenzione, e in generale tra cambio, trasmissione, differenziali, freni più sollecitati e non solo l’auto termica ha bisogno di più manutenzione, con costi più alti e un’attenzione decisamente maggiore. Si tratta dell’ultimo degli svantaggi dell’auto termica che vedremo oggi, in quanto un’auto elettrica essendo priva di un cambio tradizionale e demandando gran parte della frenata alla rigenerazione di energia, sollecitando quindi meno i freni, permette all’auto elettrica di avere una manutenzione, e quindi dei costi di gestione, molto più contenuti.