Nell’arco di un anno, sono più di 15 giorni di media. Se si considera una vita intera, sono almeno 3 gli anni passati in un abitacolo. È partendo da queste banali considerazioni che si può capire per davvero quanto è importante curare anche gli interni della propria auto. Oltre alla normale pulizia degli interni, però, c’è da considerare anche il filtro dell’aria condizionata dell’auto, che permette il corretto funzionamento del sistema di climatizzazione. Avere un filtro antipolline efficiente vuol dire respirare aria sana all’intero della propria vettura, e l’importanza raddoppia quando in auto con noi ci sono i nostri familiari e i nostri bambini. In queste righe vedremo come e perché è importante cambiare il filtro antipolline.
Un filtro per l’aria che respiriamo
A rifletterci bene, anche la denominazione di filtro antipolline è riduttiva. Il nome potrebbe fare pensare a tutte le persone allergiche che, soprattutto in primavera, soffrono a causa del polline di alcune piante che circola nell’aria. Questo filtro fa in modo che nell’abitacolo non sia aspirato il polline. Il filtro antipolline, in realtà, fa molto di più: protegge da tutte le sostanze nocive presenti nell’aria, come i gas di scarico delle altre auto e tutte quelle sostanze figlie dell’inquinamento dei giorni nostri. Un filtro antipolline efficiente assicura quindi un’aria pulita, magari anche più di quella che si respira in casa o al lavoro, con grandi benefici per i nostri polmoni.
Le buone abitudini
In linea di massima, il filtro antipolline andrebbe sostituito con cadenza annuale. Se la vettura macina molti chilometri, e nell’arco di un anno ne accumula, in media, più di 15000, conviene far dare un’occhiata al filtro molto prima. Ogni 15000 km, appunto, potrebbe essere un chilometraggio di riferimento attendibile. Tuttavia, si deve anche considerare il tipo di strada che la vettura percorre ogni giorno. Si consideri l’esempio di un operaio, che prende la tangenziale tutti i giorni per recarsi nella zona industriale della sua città. La vettura, dopo aver superato il classico ingorgo da giorno feriale, dove i gas di scarico presenti nell’aria raggiungo vette preoccupanti, imbocca la strada dove sono presenti tutte le maggiori industrie della città, con le conseguenti emissioni nell’aria di sostanze nocive. Un filtro dell’aria in queste condizioni lavora a pieno regime, e si potrebbe rendere necessaria la sostituzione. Alcuni segnali che possono indicare che è ora di cambiare i filtri dell’aria possono arrivare dalla condensa sui vetri, nel caso questa si presenti sempre più frequentemente e in condizioni anomali, e dalla ventilazione dell’auto, quando si sente che la spinta perde di potenza.
Come sostituire il filtro antipolline
Il consiglio primario per quel che riguarda la sostituzione del filtro antipolline è quello di rivolgersi sempre al proprio meccanico di fiducia. Tuttavia, anche a titolo conoscitivo, è opportuno sapere che sarebbe un’operazione fattibile da chiunque. Il filtro dell’aria è posizionato in un vano posto nel cofano della macchina, protetto da una scocca in plastica. In alcune vetture è invece accessibile dallo stesso abitacolo, solitamente attraverso il vano porta oggetti posto sotto i bocchettoni. Se non siete in grado di trovare da soli la collocazione del filtro antipolline, potete aiutarvi con il libretto di manutenzione dell’automobile. Svitando la scocca di sicurezza, si può accedere al filtro antipolline e, una volta acquistato quello nuovo, facendo bene attenzione che sia compatibile con marca e modello della propria vettura, si può effettuare la sostituzione del filtro abitacolo. Potendo scegliere, optate sempre per il filtro antipolline con carboni attivi, le cui proprietà depurative sono molto più elevate rispetto a quelli tradizionali. Al momento dell’inserimento del nuovo filtro, si dovrà fare attenzione affinché le setole si inseriscano correttamente nell’apposita fessura, in modo che non si creino né vuoti all’interno del vano né grinze sulle stesse setole. Nella maggior parte dei veicoli il filtro antipolline ha una forma che ricorda in qualche modo una spazzola, con setole particolarmente grandi. A primo occhio colpisce la differenza tra il filtro antipolline usato e quello nuovo: rispetto a quest’ultimo, il filtro antipolline sarà particolarmente sporco, e potrebbe presentare anche residui di foglie secche o di altro materiale. Basta solo pensare all’idea che tutto quello sporco poteva finire nei nostri polmoni per capire l’importanza di questo filtro. Molti automobilisti incoscienti, per non spendere poche decine di euro in un filtro nuovo, si limitano a pulire quello vecchio con getti di aria compressa: in questo modo si sarà magari tolto lo sporco accumulato, ma l’efficacia del filtro sarà comunque intaccata, rendendolo di fatto inutile.
E i costi?
La spesa per la sostituzione del filtro antipolline di una vettura è una delle più basse che il mercato preveda. Se prendiamo come modelli le utilitarie oggi in commercio, il prezzo del filtro oscilla tra i 10 e i 20 euro. Se si tratta di vetture di lusso la cifra aumenta, ma siamo sempre nell’ordine delle decine di euro. Quella del filtro abitacolo, inoltre, è un’innovazione molto recente: era il 1987 quando la SAAB, casa automobilistica svedese, installò sulle sue vetture questa piccola (ma grande) novità.
Considerazioni finali
Secondo alcune indagini di mercato svolte da riviste automobilistiche, sempre più automobilisti, nel controllare la propria vettura periodicamente, si limitano al cambio dell’olio e alle pastiglie dei freni. Il filtro antipolline viene sempre più spesso snobbato ma, come abbiamo visto, ha un’importanza inversamente proporzionale al costo che prevede. Anche se in ambito medico non si sente parlare di patologie polmonari figlie di intossicamento e smog, pensare che lo sporco bloccato dal filtro possa in qualche modo arrivare ai polmoni spaventerebbe anche l’utente più superficiale. E se proprio non lo si vuole fare per la propria salute, si consideri tutte le volte che i più piccoli salgono in auto: un filtro antipolline efficiente tutela anche la loro salute.