Dopo tante avventure trascorse insieme e altrettanti chilometri percorsi, ad un certo punto arriva il momento di cambiare vettura. Nonostante vi siate sempre affidati al rivenditore o alla concessionaria che ritirando il vostro usato vi garantisca uno sconto sul nuovo, questa volta avete deciso di marginare il più possibile con una vendita auto da privato a privato. Tale pratica è un procedimento che per molti presenta diversi punti interrogativi, sui quali vogliamo far luce. La vendita di auto tra privati è sicuramente una buona scelta per massimizzare l’importo ricevuto dalla vendita. Passando, infatti, attraverso un rivenditore, ci si scontra con la realtà di un professionista che deve ottenere dei margini di guadagno sull’automobile che acquista da voi e che, successivamente, andrà a vendere. Per questo, il prezzo di vendita di un’auto ceduta da un privato ad un rivenditore sarà inferiore rispetto ad una vendita da privati e, molto spesso, inferiore rispetto al reale valore della vettura. Il vantaggio della vendita ad un rivenditore sta invece nella facilità delle operazioni, con tutte le operazioni gestite dal concessionario e l’assenza di una vera e propria trattativa.
Vendere un’auto ad un privato, invece, può scoraggiare molte persone non conoscendo i costi, le procedure e la documentazione da produrre per effettuare tutte le operazioni in modo corretto e preciso
In questo articolo faremo luce proprio sui costi, sui documenti e su tutte le pratiche che vanno sbrigate e che possono incutere timore a molte persone che vogliono vendere un’auto usata. Non possiamo poi dimenticarci di parlare dei consigli che possono rendere più semplice la compravendita, ed evitare cattive sorprese dettate dall’inesperienza. Per vendere un’auto privatamente è necessaria consapevolezza: della propria auto, del mercato e delle pratiche da sbrigare, in modo da effettuare il processo senza stress e con la massima soddisfazione possibile.