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Microcar con cambio automatico: modelli migliori, prezzi
Redazione AutoScout24 · 21/06/2022 · Lo leggi in 7 minuti
Quali sono le microcar con cambio automatico? Con il diffondersi delle microcar elettriche, i modelli di microcar con cambio automatico sono ormai tanti e dai prezzi più disparati, sicuramente più competitivi rispetto alle citycar omologate M1.
Non tutte le microcar sono dotate di cambio automatico. Per definizione, le microcar con cambio automatico sono veicoli classificati, quindi omologati, come quadricicli leggeri o come quadricicli pesanti. Per guidare i primi non occorre la maggior età, tanto che bastano i 14 anni e l’ottenimento del patentino AM. Per i quadricicli pesanti, invece, serve per forza di cose la patente B1. Motore termico o elettrico, il cambio automatico è un prezioso alleato per questi veicoli pensati per le città e guidabili senza particolari nozioni tecniche da chi, per l’appunto, non ha mai messo piede su un’auto con frizione e cambio manuale.
Costruttori come Ligier o Aixam, poi raggiunte da Citroen e Opel solo in tempi più recenti si sono specializzate nelle microcar con cambio automatico, non per forza elettriche. I quadricicli leggeri non possono superare, per legge, i 6 kW di potenza, i 350 kg di peso e i 45 km/h di velocità massima, motivo in più per installare un cambio monomarcia automatico. Vale lo stesso discorso anche per i quadricicli pesanti, che non possono superare gli 80 km/h a fronte di una potenza massima pari a 15 kW.
Sommario
- Modelli microcar con cambio automatico
- Prezzi microcar con cambio automatico
- Domande e risposte
Modelli microcar con cambio automatico
I modelli di microcar elettriche, come la Citroen Ami, la Opel Rocks-e e l’Aixam e, montano tutti un cambio automatico. A loro si aggiungono anche altri modelli di microcar con cambio automatico elettriche come la Estrima Birò, la Renault Twizy che è disponibile ormai da diversi anni nei listini della losanga, con la sua configurazione a due sedili in stile motocicletta, uno davanti all’altro. Da non dimenticare altre microcar mosse da motore elettrico come la Tazzari Zero e la Microlino. Quest’ultima ha rispolverato l’idea che convinse BMW a investire sul progetto Isetta, una microcar che ha anticipato un’epoca con la sua apertura frontale del portellone che in tanti ricordano. La versione moderna curata con il contributo stilistico della torinese Icona Design propone tre tagli di batteria (6 kWh, 10,5 kWh e 14 kWh) e, essendo un quadriciclo pesante, va guidato con la patente B1 a partire dai 18 anni di età.
In Italia, oltre alla Estrima, opera anche la imolese Tazzari, che offre diverse configurazioni della sua Zero, incluse quelle a tetto aperto con barre in acciaio tubolare per garantire la sicurezza in caso di ribaltamento. La Tazzari Zero ha una potenza massima di 6 kW, quindi 45 km/h di velocità massima come vuole la legge, e con la batteria da 9 kWh può arrivare a percorrere fino a 170 km dopo una ricarica completa.
Solo dal 2020 in avanti anche Citroen prima e Opel dopo hanno creduto nelle microcar, lanciando due quadricicli leggeri con velocità massima 45 km/h rispondenti al nome delle suddette Ami e Rocks-e. Lunghe 2,41 metri, montano una batteria da 5,5 kWh ricaricabile in 3 ore, promettono fino a 70 km e, grazie al loro cambio automatico posto al centro tra i due posti secchi, sono facilmente guidabili anche dai meno esperti sempre a patto di conoscere le regole della strada; in aggiunta, 7,2 metri di raggio di sterzata permettono rapide svolte a 90° e facilità di parcheggio. Il patentino AM che serve per guidarle, infatti, serve proprio a quello, a saper riconoscere i cartelli stradali, le precedenze ecc.
La XEV YoYo, che è entrata a far parte di un’azienda operante nel settore del car sharing, è una microcar che ricorda da una parte la smart, per avere i due posti affiancati, dall’altra la Renault Twizy. Più compatta, in realtà, di una smart fortwo, è lunga 2,53 metri ed è nata a Torino nonostante la parte progettuale sia made in China. La potenza è di 7,5 kW, quindi si parla di quadriciclo pesante, e la velocità massima è di 80 km/h. La batteria da 10 kWh non si carica solo tramite una presa domestica ma accetta anche una presa Tipo 2, quindi dalla comune wallbox domestica. Nel suo uso come microcar per il car sharing, è stata velocizzata ulteriormente la procedura di ricarica: le batterie, divise in tre moduli, si prelevano da uno sportellino nella parte inferiore del retrotreno.
__Ci sono anche modelli di microcar con cambio automatico e motore termico, il quale non deve superare i 500 cc. __
L’esempio è la Ligier JS50, che monta un motore DCI 492 cc Diesel Common Rail da 8 CV. Avendo un motore di così piccola cilindrata, anche i consumi sono direttamente proporzionali alla potenza, quindi abbastanza irrisori. In questi anni, complice la diffusione delle microcar elettriche con cambio automatico in città, sono nati ulteriori modelli di microcar con cambio automatico. Anche Casalini monta un motore Diesel da kW con cambio automatico, stesso discorso per la Chatenet CH46 che abbina uno stile ricercato unito a tratti retrò. La Aixam City propone anche il computer di bordo e si può configurare negli allestimenti Sport e GTO, con quest’ultima che monta in optional climatizzatore, amplificatore bassi Pioneer e tablet touch 9” con Apple CarPlay/Android Auto e retrocamera.
Oggettivamente, con le regole sempre più stringenti per la circolazione nelle città anche le microcar si stanno adeguando. Per questo motivo sta crescendo l’offerta di modelli di microcar con cambio automatico elettriche rispetto alle termiche. Renault ci aveva visto lungo con la Twizy, la quale presenta l’unico grande difetto di bagnare chi siede a bordo in caso di pioggia, come accade su una qualsiasi moto.
Prezzi microcar con cambio automatico
Quanto costano le microcar con cambio automatico? I prezzi possono variare da un minimo di 7.600 euro della Citroen Ami, con offerte vantaggiose per quanto riguarda il finanziamento con rata mensile molto bassa, così come avvicinarsi ai 20.000 euro dell’Aixam e nel suo allestimento più ricco. Citroen e Opel, per debuttare in una nicchia di mercato parecchio nutrita, hanno quindi scelto un approccio molto conservativo, tanto che sulle Ami e sulle Rocks-e la dotazione di serie è davvero molto scarna e anche i materiali sono di discreta qualità. Non ci sono schermi, le sedute sono rigide e manca qualsivoglia sistema di sicurezza, così da giustificare un prezzo più basso. Ne beneficia il listino prezzi, con qualche esclusione. Citroen Ami, ad esempio, si può personalizzare con vari Pack (Orange, Khaki, Grey, Blue, Pop e Vibe) ognuno dei quali cambia l’abbinamento di colori e i vari sticker proposti.
Sono prezzi, per certi versi, con i quali si può avere accesso ad utilitarie estremamente economiche come la Dacia Sandero Streetway, che parte da 11.500 euro per il motore benzina aspirato da 65 CV. Il vantaggio sta nella possibilità di diventare un’alternativa più costosa, ma anche più sicura, ai motorini. Il patentino che serve per mettersi alla guida è esattamente lo stesso, ma per buona pace dei genitori il segmento delle microcar con cambio automatico è ricco di concorrenti.
Ricapitolando i prezzi delle microcar con cambio automatico:
Citroen Ami: 7.700 euro
Opel Rocks-e: 7.900 euro
Aixam miniauto: da 9.499 euro
Chatenet CH46: 10.648 euro
Ligier Dué: 10.890 euro
Aixam City: 12.199 euro
Ligier M.GO: 12.490 euro
Tazzari Zero: 13.025 euro
Ligier JS50: 13.500 euro
Casalini Gran Turismo: 14.650 euro
Casalini 550 Trofeo: 16.100 euro
Casalini 550 GranSport: 16.800 euro
Ligier JS60: 18.490 euro
Domande e risposte
Qual è la microcar con cambio automatico più economica?
La Citroen Ami che parte da 7.600 euro e offre 2 posti secchi. Si può anche finanziare con rate da 80 euro al mese, ad anticipo zero.
Quali microcar si possono guidare a 14 anni?
Con il patentino AM si possono guidare le microcar omologate come quadricicli leggeri; esse devono sottostare a determinate caratteristiche come ad esempio la potenza che non deve superare i 6 kW, a prescindere dall’alimentazione elettrica o termica.