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Le marche di auto cinesi più amate dagli italiani

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Le auto cinesi si stanno affacciando negli ultimi anni in Europa, con risultati in continua crescita.

Dopo anni di apprendistato, le auto orientali si stanno avvicinando sempre più ai livelli qualitativi europei, tanto che sono già diverse le marche di auto cinesi più amate dagli italiani in grado di vendere più di affermate Case europee. Del resto, tra tutti i Paesi europei l’Italia è stata una pioniera nell’apertura del mercato ai costruttori orientali. Nel corso della nostra storia automobilistica c’è stato spazio per il successo di brand tradizionalmente fuori dai “soliti” canoni, come l’indiana Maruti Suzuki 800 negli anni ’80 e ’90, l’ascesa delle coreane Hyundai e KIA quando, in altri Paesi, erano ancora accolte con diffidenza, o la storica diffusione della “sovietica” Lada Niva, ancora oggi apprezzata in alcune zone montane del nostro Paese.

Dopo l’ascesa delle auto coreane e giapponesi, alla fine degli anni ’00 l’Italia è stata una pioniera per le auto cinesi, arrivate sia con i loro brand, come le robuste Great Wall e la controversa Shuanghuan CEO, clone della prima BMW X5, sia tramite importatori italiani. Un esempio di questo trend è il brand Martin Motors, oggi non più in attività, che importò sia una berlina prodotta dalla cinese Lifan (oggi presente in Italia nel mondo degli scooter) che la copia della smart Martin Motors Bubble, commercializzata in patria come Shuanghuan Noble. Nel 2006 è però arrivata un’azienda italiana, che prometteva di diventare la prima tra le marche di auto cinesi più amate in Italia: DR. La Casa fondata a Macchia d’Isernia da Massimo di Risio cominciò a commercializzare automobili sviluppate e prodotte in Cina dal colosso Chery con piccole modifiche estetiche per adattarne il look al gusto degli automobilisti italiani. Il primo risultato di questa intuizione fu il SUV compatto DR 5, versione “italiana” della Chery Tiggo e “ispirata” alla seconda serie di Toyota Rav4. Il successo fu timido, ma in crescita, e dopo alcuni modelli poco apprezzati e una ristrutturazione completa della Casa oggi DR è uno dei brand con la maggiore crescita in Italia, capace di superare in vendite colossi come Alfa Romeo, MINI o Suzuki.

Il successo di DR in Italia ha convinto la Casa molisana ad ampliare le sue mire anche fuori dai confini nazionali, e ha spinto altri costruttori orientali ad approdare in Italia. Un esempio sono i brand importati dallo storico Gruppo Koelliker come Aiways, nonché due marchi che stanno stupendo con modelli di grande successo come MG e Lynk & Co. Il secondo è un brand sempre più presenti tra le marche di auto cinesi più amate dagli italiani, con il suo SUV 01 e la sua stretta partentela con le sempre apprezzate Volvo che sta convincendo sempre più clienti ad optare per lei. MG, invece, è rinata dopo il doloroso fallimento del 2005, e sotto la gestione del Gruppo SAIC sta tornando in auge con modelli termici e soprattutto elettrici di livello sempre più alto. Scopriamo allora quali sono le marche di auto cinesi più amate dagli italiani, in attesa dei grandi nomi come BYD, Nio e Chery, in arrivo ufficialmente nei prossimi anni in Italia.

Sommario

Le marche di auto cinesi più amate dagli italiani: Aiways

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Il Gruppo Koelliker, storico importatore di brand di successo come Jaguar, Rover ed MG prima e Mitsubishi, Hyundai e SEAT poi, negli ultimi anni sta dando sempre più importanza al mondo dell’auto cinese, portando in Italia alcuni marchi interessanti. Il brand che per ora ha fatto più strada è Aiways, una giovane Casa cinese con una particolarità non da poco: Aiways è slegata dai grandi gruppi industriali cinesi. La Casa fondata a Shanghai nel 2017 è infatti un brand indipendente, fondato da un ex direttore vendite Volvo per il mercato cinese. Nel 2018 Aiways ha lanciato il suo primo modello, il SUV U5, che al netto di alcune sbavature si è dimostrato un buon “primo tentativo” per una Casa che ha dovuto partire sostanzialmente da zero, e che soprattutto produce in casa gran parte della componentistica.

Per i suoi modelli, infatti, Aiways utilizza una piattaforma modulare originale, la MAS (More Adaptable Structure) che permette ad Aiways sia di utilizzare delle sospensioni piuttosto raffinate (McPherson all’anteriore e Multilink al posteriore), ma anche un pacco batterie disegnato in-house da Aiways chiamato “a sandwich” e prodotto dallo specialista CATL, lo stesso che fornisce anche colossi come la tedesca Volkswagen. Nella sua fabbrica di Shangrao, poi, Aiways utilizza robot, competenze e componentistica europea, proveniente da Svizzera, Germania e Svezia. Dopo l’inaugurale U5, Aiways ha lanciato un nuovo modello, il SUV coupé U6. Dotato di uno stile decisamente più coraggioso e personale sia fuori che dentro, U6 ha un infotainment basato su Android Automotive, una potenza di 218 CV, un’autonomia di circa 400 km nel ciclo WLTP e un prezzo piuttosto interessante. Se infatti U5 parte da circa 43.000 euro, il prezzo di partenza di Aiways U6 è di 49.900 euro, posizionandosi nella fascia alta delle marche di auto cinesi più amate dagli italiani.

Le marche di auto cinesi più amate dagli italiani: DR Automobiles

DR-4.0

Arriviamo subito al brand che svetta tra tutte le marche di auto cinesi più amate dagli italiani, DR Automobiles. Fondata come DR Motor nel 2006 a Macchia d’Isernia da Massimo Di Risio, imprenditore e proprietario di una delle più grandi società di concessionari automobilistici del Sud Italia, oltre 15 anni fa Di Risio iniziò il suo viaggio come costruttore di automobili, instaurando un rapporto di collaborazione con il colosso dell’auto cinese Chery, ancora in piedi oggi. La ricetta DR è semplice quanto intelligente: Chery progetta, produce e spedisce le componenti delle automobili scelte da DR (modificate in alcuni dettagli per rispettare i diversi standard omologativi europei) in Molise, dove vengono assemblate in CKD (Complete Knock-Down) e modificate in alcuni piccoli dettagli estetici. Si tratta di un accordo vantaggioso per entrambe le parti: Chery riesce a penetrare nel mercato europeo senza la diffidenza verso un brand cinese sconosciuto, e DR ha accesso a vetture moderne e appetibili senza spendere una fortuna in ricerca e sviluppo, produzione e vendita. Per entrare tra le marche di auto cinesi più amate dagli italiani, però, DR ci ha messo parecchio tempo.

Il suo primo modello, il SUV DR 5, ebbe un grande successo a cavallo tra il 2007 e il 2010, grazie al suo prezzo bassissimo (una DR 5 nel 2007 costava solamente 13.830 euro ed era molto ben accessoriata per l’epoca) e alla distribuzione alquanto originale in alcuni ipermercati selezionati. Dopo il primo successo di DR 5, però, i modelli successivi DR Zero, DR 1 e DR 2 non ebbero il successo sperato, in quanto tutti i modelli (compresi DR 5) avevano ancora importanti lacune a livello di qualità costruttiva, affidabilità e guidabilità, e l’assenza di una rete di vendita “tradizionale” allontanava diversi clienti. DR si è messa quindi al lavoro, mettendo in piedi una rete di concessionari e preparando il suo ritorno con modelli sempre più interessanti. Dal 2020, anche grazie alla disponibilità di esemplari in pronta consegna in un mondo di attese di diversi mesi per un’auto nuova e a modelli appetibili e interessanti, oggi DR Motor ha in Italia una quota di mercato del 2%, un risultato eccezionale che la pone allo stesso livello di Case come Nissan, Skoda e Suzuki, e con vendite di gran lunga superiori a colossi come Volvo, MINI, SEAT e la “nostra” Alfa Romeo.

La crescita del 192% tra il 2021 e il 2022 è merito anche di una gamma di modelli sempre più appetibili, dalle economiche DR 3.0, 4.0 e 5.0 alle più grandi e accessoriate DR 6.0 ed F35. Nel 2023 sono poi arrivate l’utilitaria elettrica DR 1.0 EV, unica auto a ruote basse in un brand che si concentra esclusivamente sulle auto del momento, i SUV, e dell’enorme 7.0. Gli altri punti di forza di DR, oltre ad un listino che non è più stracciato come un tempo (una 3.0 parte da 17.900 euro, mentre una 6.0 arriva a 29.900 euro), è la disponibilità di tutti i modelli tranne l’elettrica 1.0 EV di motori a GPL, e della posizione di guida alta e dominante che tanto piace agli automobilisti di oggi. Il futuro di DR è in continua crescita, capace di diventare il riferimento assoluto tra le marche di auto cinesi più amate dagli italiani.

Le marche di auto cinesi più amate dagli italiani: EVO

EVO Cross 4

Da DR passiamo a EVO, un brand nato come “costola low-cost” della Casa sino-molisana e che entra tra le marche di auto cinesi più amate dagli italiani principalmente con un crossover economico e ben accessoriato, EVO 3. Oltre ad essere il brand dedicato ai modelli un po’ meno moderni proposti in Europa da DR, la differenza sostanziale tra EVO e la “Casa madre” è la provenienza dei modelli. Tutte le DR prodotte fino ad oggi sono state infatti derivate da modelli Chery o, al massimo, di brand della galassia del colosso cinese. EVO, invece, regala la possibilità al Gruppo DR di proporre modelli provenienti da altri brand cinesi, come JAC o Beijing (quest’ultimo parte del colosso BAIC). I modelli attualmente in gamma per EVO sono infatti l’ormai “storica” EVO 3, lanciata nel 2020 e modelli di maggior successo del brand, i SUV più grandi EVO 4 ed EVO 5 e il pick-up EVO Cross 4, unico modello della storia attuale DR-EVO a proporre un motore a gasolio.

All’interno del brand EVO convivono modelli di origine JAC come le “piccole EVO 3 ed EVO 4, e altri di origine BAIC come EVO 5, derivata dal moderno SUV Beijing X3/Senova X35, e il pick-up EVO Cross 4. Quest’ultimo è un cassonato duro e puro, dotato di trazione integrale inseribile, un potente motore 2.0 turbodiesel da 150 CV e cambio manuale a 6 marce, rivale diretto del più venduto tra i pick-up di marche di auto cinesi più amate dagli italiani, Great Wall Steed. EVO 5, invece, è una novità lanciata al Salone MIMO di Milano 2022: realizzato sulla moderna Beijing X3, è un SUV di segmento C (lungo 4,33 metri), dotato di un motore 1.5 turbo da 150 CV e disponibile anche con impianto a GPL. EVO 4, invece, è uno dei modelli più moderni della Casa italo-cinese, derivato dalla versione rivista della JAC Refine S3 e con un look davvero interessante.

Il modello di gran lunga più venduto di EVO è però EVO 3, un crossover dalla scarsa altezza da terra, più simile ad una classica compatta di segmento C e capace di offrire un ottimo rapporto qualità-prezzo. EVO 3 è disponibile in versione termica con motore 1.5 aspirato da 114 CV ad un prezzo di 16.900 euro, e capace di una buona abitabilità e tecnologia in rapporto al prezzo. A rendere interessante EVO 3 è la presenza, fin dal lancio nel 2020, di una versione completamente elettrica, commercializzata inizialmente come EVO Electric. Dotata dello stesso stile della EVO 3 “normale”, la versione Elecric è derivata dalla JAC iEV7S, a sua volta versione EV della Refine S2. Sotto il cofano trova posto un motore elettrico anteriore da 116 CV, alimentato da batterie agli ioni di litio da 40 kWh prodotte dal colosso coreano Samsung. Grazie ad una buona efficienza e ad un peso ridotto per un’elettrica, seppur compatta (EVO 3 è lunga 4,14 metri), di 1.500 kg, l’autonomia ottenuta nel ciclo WLTP è di 300 km. Il prezzo, però, è alto: si parte da 36.600 euro.

Le marche di auto cinesi più amate dagli italiani: Great Wall

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Tra le marche di auto cinesi più amate dagli italiani c’è un posto speciale per Great Wall. La Casa della Grande Muraglia, fondata nel 1984 nella provincia dell’Hebei, è attualmente l’ottava Casa automobilistica più grande in Cina, con vendite che, nel 2022, ha superato gli 1,3 milioni di veicoli prodotti. Great Wall è una Casa che ha puntato sempre di più nell’Europa, sia dal punto di vista commerciale che, sorprendentemente, da quello produttivo. Arrivata in Italia nel 2006, per molti anni Great Wall è stata l’unica Casa cinese a vendere i suoi modelli in Europa, e nel 2011 ha messo in piedi una collaborazione con la bulgara Litex Motors, diventando la prima Casa cinese della storia a produrre automobili in Europa. In Italia, Great Wall è arrivata con due modelli: il popolare pick-up Steed, che grazie ad un prezzo estremamente basso (nel 2008 partiva da circa 13.000 euro) diventò un mezzo da lavoro popolare, e il SUV Hover, dotato di un motore 2.4 aspirato benzina di origine Mitsubishi e una dotazione a dir poco completa.

Nel corso degli anni, Great Wall si è costruita una reputazione con il suo Steed, mezzo da lavoro economico ma robusto e dalle buone credenziali offroad, guadagnandosi un posto tra le marche di auto cinesi più amate dagli italiani. A livello di SUV, invece, Hover prima e Hover 5 e H5 poi non hanno sfondato, pur conquistando diversi clienti con il loro prezzo ridotto. Great Wall ha introdotto poi qualche anno fa anche il brand Haval, dedicato a SUV moderni e dallo stile personale, ma in attesa di una svolta Great Wall ha deciso di non proporre più il brand Haval sul mercato italiano, concentrando i suoi sforzi su Great Wall Steed e non solo e restando, nonostante tutto, una delle marche di auto cinesi più amate dagli italiani. Nel 2019 Great Wall ha infatti ufficializzato una sorprendente collaborazione con BMW, che porterà Great Wall a produrre le nuove MINI elettriche nei suoi stabilimenti cinesi, realizzate su una piattaforma e con motori di origine GWM. Il Gruppo, però, non ha solo questo in mente. Sebbene il marchio “ufficiale” Great Wall continuerà a proporre il robustissimo pick-up Steed, infatti, il Gruppo Great Wall Motors approderà presto in Italia con due marchi inediti, Wey e Ora.

Il primo proporrà SUV lussuosi ibridi plug-in, mentre il secondo lancerà modelli elettrici dallo stile personale e un po’ retrò, come l’attesa Ora Funky Cat, già proposta in Germania e Regno Unito e molto interessante per il suo stile nostalgico e contenuti di ottimo livello.

Le marche di auto cinesi più amate dagli italiani: Lynk & Co

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Arriviamo ad un'altra Casa dalla doppia cittadinanza, che in pochissimi mesi è stata in grado di ritagliarsi uno spazio molto importante nel mercato europeo: Lynk & Co. Il giovane brand sino-svedese, nato a Goteborg da una costola di Volvo ma con sede in Cina, è la Casa del Gruppo Geely (della quale fanno parte anche Polestar, la già citata Volvo ma anche Lotus e, per il 50%, Smart) più interessante per il suo posizionamento molto particolare. Lynk & Co è infatti una Casa giovane pensata per i giovani, con modelli dallo stile originale e riuscito, tanta tecnologia e formule d’acquisto e d’uso innovative. Lynk & Co si è fatta conoscere in Italia per il suo abbonamento in “stile Netflix”. In poche parole, con Lynk & Co si può o acquistare l’unico modello ad oggi proposto in Italia, il SUV 01, in maniera tradizionale, oppure noleggiarla mese per mese ad un canone fisso (550 euro al momento in cui scriviamo) con tutte le spese inserite nel canone ad eccezione di carburante/energia elettrica, senza anticipi né, soprattutto, vincoli temporali. È quindi possibile noleggiare per uno o più mesi Lynk & Co 01, e disdire il servizio quando si vuole senza vincoli. Questa “leggerezza” di utilizzo sta convincendo sempre più italiani, tanto che non è difficile vedere una Lynk & Co 01 anche nelle città più piccole, e i numeri parlano chiaro.

Nel 2022, Lynk & Co ha immatricolato ben 4.414 01, risultando il terzo modello ibrido Plug-In più immatricolato d’Italia, secondo solo a Jeep Compass e Renegade 4xe. A rendere Lynk & Co una delle marche di auto cinesi più amate dagli italiani è anche il modello in sé, il SUV 01. Si tratta di un crossover a trazione anteriore che condivide la base meccanica con l’apprezzata Volvo XC40, e che disegna attorno di una piattaforma riuscita e apprezzata uno stile molto personale. Riconoscibile sia davanti che dietro, dotata di una buona dose di personalità e disponibile in solo due colori (blu e nero), Lynk & Co 01 è un’automobile ben fatta all’interno, con tanto spazio per persone e bagagli e una generosa dose di tecnologia, che tra funzionalità interessanti come la fotocamera per esterni e interni e un infotainment moderno e funzionale può convincere gli automobilisti più tech. Alla guida, grazie al powertrain di derivazione Volvo ibrido Plug-In con motore 1.5 turbo tre cilindri da 180 CV e un motore elettrico da circa 81 può garantire una potenza massima di 261 CV, e grazie ad una batteria da xx,x kWh l’autonomia reale è di almeno 60 km.

Al netto del canone di noleggio estremamente interessante (550 euro al mese tutto incluso), Lynk & Co 01 ha anche un prezzo di listino decisamente vantaggioso: nell’unico allestimento top di gamma, Lynk & Co 01 costa 42.500 euro, risultando una delle ibride Plug-In più economiche sul mercato, soprattutto nella sua fascia di prezzo.

Le marche di auto cinesi più amate dagli italiani: MG

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Concludiamo il nostro viaggio tra le marche di auto cinesi più amate dagli italiani con un brand che, in realtà, non è cinese: MG. La storica Casa inglese è infatti defunta nella sua forma “britannica” nel 2005, con il fallimento del Gruppo MG Rover sotto l’egida del Consorzio Phoenix. Pochi mesi dopo, MG e Rover sono state acquisite prima dalla Nanjing Automobile e poi dalla SAIC, che nel 2008 aveva acquisito la Nanjing e con lei il defunto Gruppo MG Rover. Vista l’acquisizione nel 2006 da parte di Ford dei diritti di utilizzo del marchio Rover (per evitare confusioni con l’ormai ex parente Land Rover), SAIC rilanciò il più elegante marchio Rover con un nuovo nome, Roewe.

In Europa, invece, dopo diversi anni di ricostruzione è ritornato il marchio MG, prima nel solo Regno Unito e poi in Europa. In Italia, MG è ritornata nel 2021, e possiamo dire che di inglese è rimasto il marchio e il Centro Stile di Londra del Gruppo SAIC. Per il resto, sia i dirigenti che le operazioni di ricerca e sviluppo e produzione di vetture e meccanica sono ubicate in Cina. Di certo, però, la percezione inglese e “occidentale” del marchio MG stanno giocando un ruolo fondamentale nella rinascita del brand del Gruppo SAIC, che però sta entrando di diritto tra le marche di auto cinesi più amate dagli italiani anche per prodotti e modelli decisamente interessanti. In attesa della prima sportiva della “nuova era” MG, la Cyberster, la Casa anglo-cinese non ha più quella connotazione sportiva che ha avuto fino al 2005, puntando più su rapporto qualità-prezzo, abitabilità e sulla sempre più importante elettrificazione dei suoi modelli.

Se nel Regno Unito sono arrivate dal 2013 modelli quasi low-cost come la berlina MG 6 e la compatta MG 3, in Europa la gamma MG è formata da una compatta, una wagon e tre SUV, con quattro dei cinque modelli disponibili in versione elettrica. I modelli più venduti della nuova era MG sono il SUV compatto MG ZS e il SUV medio HS. ZS è un crossover compatto dallo stile moderno e piuttosto sportivo, con tanto spazio e una buona dose di tecnologia. Disponibile sia con due motori a benzina, un 1.5 da 106 CV e un 1.0 turbo da 111 CV, e anche in versione elettrica, la ZS Electric, con motore da 156 o 177 CV e batteria rispettivamente da 72 o 51 kWh, MG ZS è estremamente interessante a livello economico: la versione a benzina parte infatti da soli 17.140 euro, mentre l’elettrica da 34.490 euro. MG HS, invece, è un SUV di dimensioni superiori, con tanto spazio per 5 persone e una meccanica piuttosto raffinata. Disponibile in versione termica con motore 1.5 turbo da 162 CV, il SUV sino-britannico è proposto anche con un powertrain ibrido Plug-In con l’aggiunta di un motore elettrico che porta la potenza a 258 CV e regala al modello la dicitura EHS.

I modelli su cui MG punta di più sono però quelli della sua gamma elettrica: la wagon MG 5, prima familiare completamente elettrica ad arrivare sul mercato, il SUV sportivo Marvel R con potenza fino a 288 CV e il modello più moderno della Casa, la MG 4. Compatta rivale di Volkswagen ID.4 e Renault Mégane E-Tech, MG 4 ha uno stile moderno e personale, una piattaforma dedicata e un motore posteriore da 170 o 204 CV, per una guidabilità di tutto rispetto e un’autonomia compresa tra 350 e 450 nel ciclo misto WLTP. Il prezzo? Molto interessante: la versione d’accesso parte da 30.790 euro, rendendo MG 4 una candidata ad essere la nuova sorpresa tra le marche di auto cinesi più amate dagli italiani.

Leggi anche: Auto elettriche cinesi: marche, modelli e prezzi

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