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Auto elettriche piccole: modelli migliori e prezzi
Redazione AutoScout24 · 20/09/2024 · Lo leggi in 9 minuti
Dimensione fa rima con risparmio? Nel caso delle auto elettriche la risposta a questa domanda potrebbe propendere per il sì.
Con il diffondersi, non senza ostacoli, della mobilità elettrica, le case automobilistiche hanno scelto un approccio completamente agli antipodi per rispondere alle richieste degli automobilisti e, soprattutto, alle normative delle istituzioni. Con l’avvicinarsi dell’orizzonte 2035, che vedrà quanto meno in Unione Europea bloccata la vendita di automobili alimentati a carburanti tradizionali (mossa che spalancherà il mercato sia all’elettrico sia ai carburanti sostenibili), l’offerta di auto elettriche si sta via via allargando così da avvicinarsi il più possibile al potere di spesa delle famiglie e, riflettendoci, alle vere caratteristiche che dovrebbe offrire un’auto elettrica.
Basta osservare l’esempio dell’italiana FIAT, che già nel 2020 presentava la sua auto più iconica rivista in chiave elettrica. La 500 a batterie, prodotta in Italia a Mirafiori, nel 2026 riceverà anche una versione ibrida per rispondere a un mercato ancora troppo influenzato da prezzi alti e incentivi mal distribuiti. Resta il fatto che rimane un esempio vincente di come deve essere e cosa deve offrire un’auto elettrica piccola: autonomia sufficiente per girare in città, buono spunto al semaforo, più spazio a bordo se comparato a un’auto a benzina equivalente e tante agevolazioni come il parcheggio gratuito sulle strisce blu e l’accesso alle zone a traffico limitato.
C’è la 500 elettrica, che parte da un prezzo di 28.950 euro nella versione più accessibile (meno potente e con batteria più piccola) ma si stanno affacciando anche tante altre concorrenti che stanno finalmente abbassando la richiesta economica per poter guidare un’auto elettrica a buon mercato nelle città sempre più inquinate e congestionate dal traffico di SUV e auto sempre più grandi.
In questa guida scopriremo i modelli di auto elettriche piccole, le loro caratteristiche, i prezzi e perché possono essere la giusta soluzione, incentivi permettendo, per muoversi in città.
Auto elettriche piccole: quali sono i modelli migliori
Abbiamo già citato la 500 elettrica, esempio nostrano di auto elettrica piccola. Sempre in orbita Stellantis solo recentemente il debutto della nuova Citroen C3. La terza generazione della famosa utilitaria viene offerta sia in versione ibrida sia in versione elettrica e nasce sulla piattaforma Smart Car, la stessa che vede la nascita di un’altra auto elettrica piccola molto interessante, la nuova FIAT Grande Panda. Entrambe, nella versione a batteria, montano un motore elettrico in posizione anteriore, da cui la trazione, da 113 CV. La francesina accelera da 0 a 100 km/h in 11 secondi, il cambio è un monomarcia e l’autonomia dichiarata con la batteria da 44 kWh è di circa 320 km.
Dati praticamente uguali per la FIAT Grande Panda, presentata in occasione del 125° anniversario della Casa torinese. Già, ma le dimensioni? Non ce le siamo dimenticate: la FIAT 500 elettrica è lunga 3,63 metri, le due nuove elettriche piccole di Stellantis si fermano a 4,02 metri (C3) e 3,99 metri (Grande Panda). Di quest’ultime conosciamo già la versione 7 posti, sebbene ci sia l’ufficialità sulla C3 Aircross ma non ancora, al momento, sulla Grande Panda XL. Nel caso della francese si chiama C3 Aircross, la meccanica è sempre uguale, ma con 4,4 metri e 460 litri di bagagliaio (nella configurazione a 5 posti) c’è più spazio.
Tornando alle auto elettriche di piccole dimensioni, come dimenticare la nuova Dacia Spring. Il modello evoluto dalla prima generazione che ha ottenuto un buon successo anche grazie a politiche di incentivi molto aggressive in epoca di pandemia da Covid-19 ora è lungo 3,7 metri, ha un bagagliaio da 308 litri ed è ufficialmente l’elettrica meno costosa sul mercato, come vedremo a breve. Proposta in due configurazioni di potenza, la Spring base ha 45 CV e le prestazioni non sono sicuramente il suo punto forte (0-100 km/h in 19,1 secondi), mentre la Spring Expression e la Spring Extreme con 65 CV diventano leggermente più scattanti (0-100 km/h in 13,7 secondi) e si muovono meglio nel traffico. L’autonomia è, però, limitata a circa 220 km con un pieno di batteria. Meglio non avventurarsi troppo fuori città.
Anche “l’italiana” DR 1.0, importata dalla Cina dove nasce come Chery eQ1, punta forte su dimensioni ultra compatte (è lunga appena 3,2 metri) ma non è l’elettrica più economica sul mercato. I cavalli sono 61 e la batteria da 31 kWh assicura un’autonomia vicina a quella di Spring. Vista la lunghezza limitata, il bagagliaio è davvero striminzito (110 litri, 630 abbattendo la seconda fila) e la seconda fila è comoda solo se si avanzano completamente i due sedili anteriori. Dalla sua, nonostante il prezzo non così competitivo, una dotazione full optional.
Renault risponde con una delle auto più apprezzate sul mercato delle elettriche compatte: la Twingo elettrica, che nel 2026 riceverà un erede molto simile alla prima generazione, si chiama E-Tech e ha 82 CV scaricati sull’asse posteriore. Lunga 3,61 metri (9 centimetri meno di Spring) ha un ottimo raggio di sterzata che si sposa perfettamente con l’utilizzo cittadino grazie allo spostamento del motore dietro. Sempre in orbita losanga al Salone di Ginevra 2024 Renault ha presentato la nuova 5 E-Tech, versione moderna della storica utilitaria anni ‘80. Una gamma destinata a crescere che vede protagonista una segmento B interessante con i suoi 3,92 metri e motori da 150 CV con autonomia di circa 400 km.
Passando alle elettriche sportive, tra le piccole la sfida è tra Abarth 500e (versione più potente della FIAT 500 elettrica) e Mini Cooper. La prima, per l’appunto, ha 155 CV ed è molto brillante in accelerazione (7 secondi 0-100 km/h), a scapito, però, dell’autonomia. Aggressive sia le vernici sia il bodykit che la differenzia rispetto alla versione con cui condivide la piattaforma e lo stabilimento di produzione. L’inglese elettrica, lunga 3,86 metri, è stata completamente rinnovata rispetto alla non troppo fortunata Cooper SE (ora si chiama principalmente Electric). La Cooper E Essential ha 184 CV e l’autonomia dichiarata dal costruttore è di circa 300 km, la Cooper SE Essential è più brillante con 218 CV e la batteria più grande le consente di arrivare a 400 km di autonomia; tra le due, una differenza di prezzo di circa 4.000 euro. Nel mondo dei B-SUV elettrici, tutti inclusi in lunghezze comprese tra 4 e circa 4,2 metri, la sfida è aperta tra Mini Aceman, Jeep Avenger, Alfa Romeo Junior, FIAT 600, Opel Mokka e Peugeot 2008.
Nell’ordine, la Mini Aceman viene prodotta in Cina ed è lunga 4,08 metri: batterie e motori (in due potenze, 184 e 218 CV) sono gli stessi di Mini Electric Cooper E e SE. Rispetto a quest’ultima, però, la versione più potente pesa 1,7 tonnellate, dalla sua ricarica più in fretta. Nell’offerta delle cinque elettriche piccole di Stellantis con look da SUV la piattaforma STLA Small prevede l’installazione di un motore elettrico anteriore da 156 CV abbinato alla batteria da 54 kWH. L’autonomia, chilometro più chilometro meno, è per tutte vicina ai 400 km nel ciclo combinato WLTP. Altri modelli sempre intorno ai 4 metri e strettamente legati per condivisione della piattaforma ai B-SUV sopra citati sono la Peugeot e-208, la Opel Corsa-e e la nuova Lancia Ypsilon.
Auto elettriche piccole: i prezzi in ordine crescente
Abbiamo visto alcuni esempi di auto elettriche piccole, incluse tra una dimensione minima di 3,2 metri e una massima di 4,08 metri. Ci sono anche esempi di elettriche ancora più compatte, come la Citroen Ami e la FIAT Topolino lunghe circa 2 metri e mezzo, ma qui si sconfina nel segmento dei quadricicli elettrici che devono sottostare a regole specifiche e non possono, e non devono, essere considerate autovetture.
Tornando alle auto elettriche piccole, i prezzi di queste vetture coprono una forbice piuttosto ampia che non per forza si lega alle dimensioni. Troviamo, infatti, la più piccola elettrica sul mercato, la DR 1.0, proposta a un prezzo di 24.900 euro ancora da incentivare, un prezzo decisamente più alto rispetto a quello della più economica sul mercato, che la “supera” di 50 centimetri, ma non di prezzo: la Spring da 45 CV pensata per la città e per chi vuole risparmiare parte da un prezzo di 17.900 euro, laddove una Sandero 1.0 TCe con il turbo benzina da 91 CV costa circa 14.000 euro.
L’arrivo della nuova piattaforma Smart Car ha posto l’offerta di Stellantis letteralmente davanti a un bivio: da una parte le varie C3, C3 Aircross e Grande Panda; dall’altra i B-SUV elettrici Alfa Romeo Junior, Jeep Avenger, Opel Mokka, DS 3 e le compatte Peugeot e-208 e Opel Corsa-e. Perché un bivio? Se la C3 parte da 23.900 euro (ma ha una dotazione di serie, tra cui l’assenza dello schermo centrale, molto carente rispetto alla ricca Max, che parte da 28.400 euro) con i suoi 4,02 metri la Opel Corsa-e parte da 39.900 euro (ha, come si accennava, 156 CV ma è lunga pochi millimetri in più) e la Mokka elettrica da 37.900 euro. Si parla comunque di segmento B, intorno ai 4 metri, e la differenza di prezzo diventa molto importante e ancora più evidente scorrendo la lista che trovate qui sotto.
Per ricapitolare, questi sono i prezzi delle auto elettriche piccole oggi sul mercato in ordine crescente:
Dacia Spring: 17.900 euro
Citroen e-C3: 23.900 euro
Renault Twingo E-Tech: 24.050 euro
DR 1.0: 24.900 euro
FIAT 500 elettrica: 28.950 euro (31.950 euro la Cabrio)
Mini Electric: 32.500 euro
Renault 5 E-Tech: 32.900 euro
Lancia Ypsilon: 34.900 euro
Peugeot e-208: 35.080 euro
Mini Aceman: 35.100 euro
FIAT 600: 35.950 euro
Opel Mokka: 37.900 euro
Abarth 500e: 37.950 euro (stesso prezzo la Cabrio)
Jeep Avenger: 39.400 euro
Alfa Romeo Junior: 39.500 euro
Opel Corsa-e: 39.900 euro
DS 3 E-Tense: 42.150 euro
FAQ
L’auto elettrica più piccola è la DR 1.0 con i suoi 3,2 metri. Deriva dalla cinese Chery eQ1 e viene importata in Italia dal costruttore DR Automobiles. Ha la carrozzeria 3 porte, un bagagliaio piccolo da 110 litri ma è full optional. Il motore ha 61 CV e la piccola batteria assicura una percorrenza massima di circa 200 km.
Oggi che la lista si sta allungando, diventa interessante la proposta di Stellantis con le auto nate con la nuova piattaforma Smart Car. Sono alcuni esempi la Citroen C3 ma anche la FIAT Grande Panda, lunga 3,99 metri e in arrivo con motore elettrico da 113 CV. Sono auto che, con gli incentivi a fronte della rottamazione, si posizionano sotto la soglia dei 20.000 euro. Un buon compromesso tra prestazioni, autonomia e prezzo è rappresentato dalla nuova Dacia Spring. Sceglietela con il motore più potente da 65 CV e rimarrete comunque sotto la soglia dei 20.000 euro con il surplus, se presenti, dei bonus statali.