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Auto elettriche economiche 2024: i modelli che costano meno a listino

Si sa, l’auto elettrica non è un oggetto economico, anzi. Potremmo dire che anche l’auto, a prescindere dal suo motore, non sia più qualcosa di categorizzabile come economico ma qui si parla di modelli di auto elettriche a buon mercato.

Arrivata sul mercato, con la volontà di rimanerci, dopo che Tesla è stata la prima a credere fermamente nello sviluppo della mobilità elettrica come rivoluzione per il mondo dell’auto, l’auto a batterie ha via via popolato i listini di sempre più case automobilistiche desiderose di mostrare il loro lato green poi diventato motivo politico per imporre il ban alla vendita di auto con motore endotermico a partire dal 2035.

Una piccola citycar come la Volkswagen e-up! si riusciva ad acquistare, bonus permettendo, per cifre attorno ai 10-12.000 euro molto prima che l’auto elettrica diventasse motivo di interesse per la quasi totalità delle case automobilistiche. Rimanendo in casa Volkswagen, sempre una decina di anni fa una e-Golf (variante elettrica da 115 CV della Golf di settima generazione) arrivava già a sfiorare i 40.000 euro, quando poco più di 20.000 euro erano allora la barriera d’ingresso per comprare una Golf Diesel senza troppe pretese. Già allora, e ancora più oggi, appare evidente come l’auto elettrica sia un oggetto distante dalle tasche della maggioranza degli automobilisti europei.

Un recente sondaggio condotto nel 2023 da un ente privato (EAFO, European Alternative Fuels Observatory) ha osservato come per la quasi totalità degli intervistati 20.000 euro sia un prezzo più che onesto per comprare un’auto elettrica. Peccato che, osservando i listini aggiornati, ci siano auto elettriche utilitarie che costano…il doppio.

Cosa sta succedendo al mondo dell’auto? I costruttori automobilistici sembrano essersi accorti del distacco che si stava creando tra la domanda e l’offerta e molti, case automobilistiche cinesi comprese, stanno correndo ai ripari. Solo nel 2024 sono arrivate sul mercato modelli come la nuova Dacia Spring, l’elettrica più economica sul mercato, la nuova Citroen C3 e, sulla stessa base, la nuova FIAT Grande Panda. Tra le case orientali, DR vende in Italia una Chery ricarrozzata, la DR 1.0 (elettrica lunga 3,2 metri) e altri esempi non mancano, con nuovi modelli in arrivo destinati ad abbassare la media di quello che oggi viene ritenuto il prezzo spendibile per comprare un’auto elettrica. Ovviamente un’importanza strategica è da riconoscere alle politiche di incentivi che molti governi europei stanno promuovendo per rendere più accessibile l’acquisto di auto elettriche a fronte della rottamazioni di veicoli usati ormai vecchi.

Basta per invertire la rotta? I dati hanno dimostrato di sì ma con grossi limiti derivanti dall’impiego di queste risorse che, per loro natura, sono finite. Lo dimostra il caso degli incentivi in Italia destinati alle auto elettriche nel 2024, terminati poche ora l’apertura della piattaforma con grande ritardo sulla tabella di marcia. Anche la Germania ha dimostrato che, senza incentivi, l’auto elettrica si ferma. Sembra quindi corretto pensare che l’unico modo per vendere le auto a zero emissioni sia quelle di abbassare il loro prezzo e renderle un’alternativa realistica e sullo stesso piano di auto benzina, Diesel o ibride.

In questa guida scopriremo i modelli di auto elettriche economiche nel 2024, insieme alle loro caratteristiche principali, ovviamente al loro prezzo e perché la tendenza verso il basso potrebbe risollevare le carte di un castello dato per pericolante troppo in fretta.

Sommario

Auto elettriche economiche: i modelli che costano meno a listino

Auto elettrica economica, è oggettivo, fa rima con auto elettrica piccola. Ci sono pareri illustri che sostengono come l’auto elettrica dovrebbe per sua natura essere piccola e a buon mercato, così da non intasare il traffico delle grandi città dove la sua esistenza può effettivamente fare la differenza rendendo l’aria più pulita. Non ci perderemo ad affrontare il discorso relativo all’approvvigionamento di energia per caricare una flotta di migliaia di auto elettriche delle future metropoli, se questo è lo scenario, quando d’estate spesso si assiste a numerosi blackout causa sfruttamento oltre misura dei condizionatori.

Qui parliamo di modelli di auto elettriche economiche, non di SUV elettrici che le case stanno cercando di vendere per trarre maggiori profitti sapendo che la nicchia di clienti che le compra non potrà mai né cambiare le sorti della terra in termini ambientali né incidere così positivamente sui bilanci delle aziende. Un esempio? Una Mercedes-Benz EQS SUV parte da circa 135.500 euro, vero è che l’equivalente termico, la GLS, parte da circa 121.000 euro con una potenza similare. Rendere l’auto elettrica più economica e accessibile sembra essere l’unico modo per far sì che questa possa diventare una delle forme sotto le quali la mobilità del futuro può esprimersi, insieme ai carburanti sostenibili che sembrano avere un percorso parallelo. Sì, ma quali sono le auto elettriche economiche, e cosa si intende oggi per economico?

Citroën ë-C3

Abbiamo detto che la Dacia Spring, la seconda generazione della piccola elettrica della Casa romena, è ad oggi l’elettrica più economica sul mercato con un prezzo d’attacco ben sotto la “soglia” dei 20.000 euro. Questo appare come il limite di valore per rendere economica un’auto elettrica, e da questo limite ci si inizia a distanziare già conoscendo il secondo modello di auto elettrica economica nel 2024, la nuova Citroen e-C3. Facendo un passo indietro e confrontando questi due modelli di auto economica elettrica, la Spring viene offerta come modello base con batteria da 26,8 kWh e con motore elettrico da 45 CV.

Lunga 3,7 metri, l’elettrica low cost del gruppo Renault deve vedersela con un’altra francese, la Citroen e-C3. Disponibile anche in versione benzina manuale, la nuova C3 elettrica è più lunga della Spring (4,02 metri) e sotto il cofano monta il motore elettrico da 113 CV con batteria da 44 kWh capace di assicurare fino a 320 km di autonomia contro i 225 della Spring. La C3, inoltre, è più divertente da guidare ma non sottovalutate la Spring in versione 65 kg: con 975 kg di peso, rimane comunque molto brillante e i 20 cavalli in più non impattano così tanto sul prezzo finale, che rimane competitivo.

Salendo già oltre i 20.000 euro, anche la nuova FIAT Grande Panda presentata nel cuore dell’estate 2024 è seria candidata a diventare una delle elettriche economiche più interessanti sia quest’anno sia negli anni a venire. Sfrutta la piattaforma Smart Car di Stellantis, la stessa di C3, e da essa si distanzia per poche centinaia di euro come annunciato in fase di presentazione. Lunga 3,99 metri, 2 centimetri meno di C3, riprende alcuni stilemi della Panda prima serie di inizio anni ‘80 portandoli ed evolvendoli nel presente.

Molto funzionali gli interni con doppio schermo incorniciato da quello che altro non è che la raffigurazione plastica della pista del Lingotto di Torino. Il packaging non delude le attese: 113 CV per 44 kWh di batteria e circa 320 km di autonomia. Questo è quello che, Spring a parte, riesce a offrire un’elettrica a buon mercato, e non stiamo parlando di prezzo incentivato perché questo dipende da diversi fattori tra cui l’effettiva disponibilità e la disponibilità per chi compra di rottamare un usato tra Euro 0 ed Euro 4 e usufruire, così, dello sconto maggiore.

La lista prosegue con altri modelli come la Renault Twingo, circa 24.000 euro, e con la DR 1.0, l’elettrica più compatta sul mercato con i suoi 3,2 metri che si pagano poco meno di 25.000 euro. Insomma, sopra questo “scoglio” ha ancora senso parlare di auto elettrica economica? Onestamente il dubbio viene, visto che anche utilitarie di segmento B (lunghe circa 4 metri) in versione elettrica arrivano a sfiorare i 40.000 euro. L’esempio è dovuto grazie, tra le altre, alla nuova Lancia Ypsilon elettrica: in versione top di gamma costa 39.500 euro e l’autonomia è di “soli” 100 km più alta rispetto a una Panda elettrica. I cavalli, invece, sono 156 CV per le segmento B di Stellantis elettriche, contro i 113 CV già discussi in precedenza.

Si staglia all’orizzonte anche la nuova Hyundai Inster, versione elettrica di una vettura già in vendita sul mercato locale coreano. Destinata a popolare i listini Hyundai già a partire dalla seconda metà del 2024, la Inster è allo stesso tempo pronta a diventare membro ufficiale nella lista delle auto elettriche economiche in vendita in Italia.

Auto elettriche economiche: i prezzi dei modelli più convenienti

Dacia Spring

Scoperti quali sono oggi i modelli di auto elettriche economiche, con le loro principali caratteristiche, non resta che scoprire i loro prezzi da listino. Escludendo le auto elettriche sopra i 25.000 euro, visto che per quella cifra alcune case offrono già dei segmenti superiori (chiaro è l’esempio di Dacia che vende la nuova Duster per la prima volta full hybrid a partire da 26.300 euro). Ritornando alla Spring, proprio lei si posiziona al primo posto tra le auto elettriche meno costose sul mercato. Attenzione a non confondere le microcar come la Citroen AMI con le “vere” autovetture come la Spring: le prime vengono omologate con regole diverse, quelle relative ai quadricicli elettrici leggeri, e devono sottostare a limiti ben precisi, sia di peso sia di potenza sia di velocità massima.

Loro, sì, si comprano a cifre addirittura contenute sotto i 10.000 euro o con piani di finanziamento molto vantaggiosi, ma non è questo il caso. La Spring, quindi, costa 17.900 euro nella versione da 45 CV Expression, prezzo che sale di 1.000 euro esatti per passare a motore da 65 CV. La top di gamma Extreme aggiunge optional quali il navigatore, la telecamera posteriore e, soprattutto, il caricatore rapido da 30 kW per caricare in 45 minuti la batteria dal 10 all’80”. Se avete un box con la wallbox potete farne a meno, diverso il caso se caricate spesso in giro. Con il caricatore in opzione da 600 euro, si riesce comunque a stare sotto i 20.000 euro.

Al secondo posto delle auto elettriche economiche 2024, sebbene i listini attendano ancora l’ufficialità, c’è la FIAT Grande Panda prodotta in Serbia e venduta dalla Casa torinese parallelamente alla Pandina ibrida prodotta a Pomigliano d’Arco. La Grande Panda costa meno della e-C3 per stessa ammissione del CEO Olivier Francois, che durante la presentazione a Torino si è lasciato scappare questo importante dettaglio che attende la conferma ufficiale. Siamo comunque già sopra la soglia dei 20.000 euro, seppur FIAT e Citroen fanno di tutto per tenere il prezzo sotto i 20.000 euro anche in attesa degli incentivi per le auto elettriche a partire dal 2025.

Grande Panda e Citroen e-C3 devono guardarsi le spalle non solo da Spring ma anche dall’offerta della Casa coreana Hyundai, pronta a sbaragliare le carte con la nuova Inster elettrica. Compatta, versatile, molto spaziosa all’interno con soluzioni ingegnose (i sedili anteriori si possono completamente ribaltare dando la possibilità di caricare oggetti lunghi), la Inster non ha ancora un prezzo ufficiale, ma è facile presupporre che esso sarà inferiore ai 25.000 euro, ma difficilmente inferiore a 20.000 euro.

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Tempo di parlare della DR 1.0 EV, una simpatica citycar lunga appena 3,2 metri con carrozzeria tre porte e motore da 61 CV. Con un’autonomia paragonabile a quella di Spring, la DR 1.0 EV viene venduta a un prezzo base, full optional, di 24.900 euro. Un posto avanti alla 1.0 c’è, però, la Twingo elettrica; questo modello resiste allo scorrere del tempo e attende un’erede che potrebbe arrivare non prima del 2026. Intanto macina buoni numeri sul mercato e si è classificata nella top ten tra le auto elettriche più vendute in Italia nel 2023.

Con la scomparsa dai listini della smart fortwo EQ, che dal 2020 veniva offerta solo in versione elettrica, la Twingo in un certo senso ne eredita il posto grazie alla trazione posteriore e al grande diametro di sterzata che la caratterizza: si gira in un fazzoletto di carta, dentro è abbastanza spaziosa e solo a livello di sistema di infotainment si sente che non è più un modello aggiornato: l’ultimo risale alla primavera 2015.

Per ricapitolare, questi sono i prezzi delle auto elettriche economiche, quindi sotto i 25.000 euro, oggi sul mercato:

  • Dacia Spring: 17.900 euro
  • FIAT Grande Panda: 23.700 euro
  • Citroen e-C3: 23.900 euro
  • Renault Twingo E-Tech: 24.050 euro
  • DR 1.0: 24.900 euro

Leggi anche: Auto elettriche, i modelli migliori nuovi e usati

FAQ

Nel 2024 l’offerta, in attesa di scoprire il prezzo reale della nuova FIAT Grande Panda, si restringe a pochi modelli così da non sconfinare il muro dei 25.000 euro. La più economica è la Spring, ma ha 45 CV e non brilla per le sue prestazioni. Per salire sopra i 100 CV e avere un’utilitaria intorno ai 4 metri la scelta è tra Citroen e-C3, FIAT Grande Panda.

L’auto elettrica più economica sul mercato è la Dacia Spring. La versione Expression da 45 CV con batteria da 27 kWh (circa 220 km di autonomia) parte da 17.900 euro, prezzo che può scendere sotto i 10.000 euro con l’incentivo per la rottamazione di un vecchio usato. Con il motore da 65 CV il prezzo sale di 1.000 euro, di 2.000 per la top di gamma Extreme che è ricca di optional.

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