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Focus: Patente di guida
Focus: Patente di guida

Patente moto: tipologie, privatista, costo

La patente moto può essere un’ottima scelta per immergersi in uno stile di guida completamente nuovo e, allo stesso tempo emozionante.

La moto può rappresentare la soluzione perfetta per la marcia nel traffico cittadino, oltre che per provare l’ebbrezza di correre seguendo la riva del mare o percorrendo tornanti ad alta quota. Per conseguire la patente moto, però, bisogna essere provvisti di una serie di requisiti, che si acquisiscono o mediante la frequentazione di un’autoscuola, oppure imparando la teoria in autonomia come privatista. In quest’ultimo caso, dovrete servirvi dei libri di testo per affrontare con successo i quiz.

Nel caso intendiate iscrivervi a un’autoscuola, allora avrete l’opportunità di seguire le lezioni degli istruttori che, grazie alle loro competenze, vi offriranno il massimo supporto nello studio del Codice della Strada. Come ben saprete, la parte teorica è affiancata da una prova pratica, necessaria per accertare la dimestichezza alla guida di un veicolo a due ruote. In questo articolo andremo ad analizzare le diverse tipologie di patente moto, come ottenerla da privatista e quali sono i costi medi per conseguirla.

Sommario

- Tipologie patente moto

- Patente moto da privatista

- Costo patente moto

- Domande e risposte

Tipologie patente moto

Le tipologie di patente moto sono quattro: AM, A1, A2 e A.

La AM è ottenibile dai 14 anni di età in poi e permette di condurre i ciclomotori a due ruote caratterizzati da velocità massima di costruzione di 45 km/h massimi, mentre la cilindrata è pari o inferiore a 50 cc, mentre, per i motori elettrici, la potenza nominale continua è uguale o inferiore a 4 kW. Consente anche la guida dei veicoli a tre ruote, sempre con velocità di costruzione non maggiore di 45 km/h, con il motore sempre della stessa cilindrata, cioè pari o minore a 50cc, e potenza nominale continua massima di 4 kW, per i motori elettrici. Infine, abbiamo anche la conduzione dei quadricicli leggeri, ovvero le minicar, con massa a vuoto non superiore a 350 kg, con quella delle batterie esclusa per i veicoli elettrici. Anche in questo caso la cilindrata del motore non deve essere maggiore di 50 cc e, per i motori elettrici, la potenza continua massima è minore o pari a 4 kW.

La patente A1 è conseguibile partire dai 16 anni ed è riconosciuta anche all’estero. La prova pratica deve essere effettuata con una moto con cilindrata pari ad almeno 120 cc e una velocità di costruzione minima di 90 km/h. È convertibile in A se è stata ottenuta tra l’1/7/1996 e il 30/9/1999, mentre mantiene la sua validità se il conseguimento è avvenuto dall’1/10/1999 in poi, permettendo la conduzione dei motocicli con 11 kW di potenza massima e 125 cc di cilindrata. Se si intende passare alle patenti superiori partendo da questo, bisogna solamente eseguire dei determinati esami pratici, senza dover ripetere la parte teorica. La A1 consente anche la guida dei tricicli e dei quadricicli con potenza massima di 15 kW, ma esclusivamente sul territorio nazionale.

È possibile prendere la patente A2 dai 18 anni e, anche in questo caso, è riconosciuta all’estero. La moto da utilizzare nell’esame pratico è un motociclo di tipo A2, quindi con una potenza minima di 25 kW e una cilindrata di almeno 400 cc, mentre il rapporto potenza/massima non deve superare 0,2 kW/kg. La A2 consente la guida dei motocicli con potenza massima di 35 kW e dei tricicli di qualsiasi potenza. Per passare da questa tipologia alla A, bisogna effettuare solamente la prova pratica con una moto di categoria A. Le patenti A2 conseguite prima del 19/1/13 vengono convertite automaticamente in A, dopo due anni dal conseguimento.

Infine, abbiamo la Patente A, anche denominata A3. In questo caso, è ottenibile dopo aver compiuto 20 anni ed è necessario possedere la A2 da almeno. Comunque sia, è possibile conseguirla direttamente, senza dover passare necessariamente per la A2, ma bisogna attendere al raggiungimento dei 24 anni. La patente A vi permetterà di guidare qualsiasi motociclo, quindi anche tutti i tricicli e quadricicli, ma esclusivamente sul territorio nazionale, così come funziona per la A2. L’esame pratico deve essere effettuato con un motociclo con potenza minima di 40 kW e cilindrata minima di 600 cc. È riconosciuta all’estero.

Patente moto da privatista

È ormai ben noto che acquisire la patente moto da privatista comporti dei vantaggi in termini economici, rispetto all’autoscuola, che però ha il vantaggio di farvi risparmiare tempo, dato che le procedure burocratiche verranno sbrigate da essa stessa, quindi la trasmissione della documentazione alla Motorizzazione e il versamento dei vari bollettini.

Per conseguire la patente A1 da privatista, si segue il medesimo meccanismo valido per la B, quindi scaricare il modulo TT 2112 dalla Motorizzazione, prenotare l’esame, preparare tutti i documenti necessari e pagare i bollettini. L’esame teorico dovrà essere sostenuto in autonomia, mentre la prova pratica richiede la presenza di un istruttore abilitato. Per quanto riguarda la patente A, invece, bisogna seguire lo stesso identico procedimento, quindi richiedere il modulo TT 2112 e compilarlo con i dati anagrafici aggiornati.

In conclusione, conseguire la patente moto da privatista può essere una buona soluzione in un’ottica di risparmio, basti pensare che ricorrendo all’autoscuola si può andare a spendere dai 100 ai 500 euro in più, quindi una cifra non da poco. A questo punto sta a voi decidere se rivolgervi a un’autoscuola, che si occupi delle pratiche per voi, o risparmiare i vostri soldi, ma perdendo un po’ di tempo nelle procedure burocratiche. Un altro aspetto negativo dello studiare come privatista riguarda il superamento dell’esame teorico in sé, in quanto non disporrete di un aiuto concreto nella comprensione dei quesiti ministeriali che vi verranno sottoposti al quiz.

Costo patente moto

Coloro che desiderano conseguire questa licenza di guida, sicuramente si porranno come primo interrogativo quanto possa costare. Determinare la spesa che si andrà ad affrontare è strettamente relativo al metodo di conseguimento dell’esame, quindi se lo si sostiene come privatista oppure frequentando un’autoscuola, e la tipologia di esame.

Se l’esame teorico e quello pratico vengono sostenuti in autoscuola, aspettatevi un costo medio di 950 euro, mentre se ci si limita alla prova pratica, non spenderete più di 650 euro. Se andiamo ad analizzare nel dettaglio i vari costi, notiamo che il costo della documentazione iniziale è di circa 150 euro. Per quanto riguarda le esercitazioni pratiche, generalmente si spende 50 euro all’ora, mentre la prova in sé ha un prezzo fisso di 100 euro.

Il discorso cambia se si sostiene l’esame come privatista, infatti la cifra totale si aggirerebbe intorno ai 250 euro, una cifra decisamente minore se paragonata alle spese di un’autoscuola. Considerando una soluzione mista, con l’esame teorica effettuato da privatista e quello pratico sostenuto presso la scuola guida, aspettatevi una spesa di circa 650 euro.

Domande e risposte

Come fare patente moto avendo già la B?

Se siete già in possesso della patente B, non sarà necessario effettuare la prova teorica, in quanto è uguale a quella della B. Pertanto, dovrete solamente sostenere l’esame pratico, o recandovi in Motorizzazione come privatisti, oppure scegliendo l’autoscuola che più desiderate.

Chi ha la patente B può guidare moto?

Con la patente B si possono guidare i ciclomotori e tutti i motocicli fino a 125 cc di cilindrata e 11 kW di potenza.

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