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Quadricicli 2025: i modelli migliori e i prezzi

Con l’aumento dei costi delle automobili più piccole, il sempre più ampio disinteresse da parte delle Case nella produzione di citycar e la diffusione di modelli elettrici abbordabili, nel 2025 i quadricicli si stanno prendendo un importante spazio. Scopriamo cosa sono e i perché della loro ascesa.

Per decenni, i quadricicli di qualsiasi tipo, sia leggeri che pesanti, hanno avuto una loro fetta di mercato piuttosto particolare, formata da persone che non avevano conseguito la patente di guida, anziani o persone che hanno dovuto rinunciarvi e i giovanissimi, che su queste piccole vetture trovavano la libertà prima dei 18 anni d’età. Oggi, invece, il mercato dei quadricicli è in costante ascesa: a confermarlo sono i numeri, che vogliono il mercato dei quadricicli, pesanti e leggeri, capace di chiudere il 2024 con oltre 21.000 unità vendute, +25,8% rispetto all’anno precedente.

A spingere i quadricicli nel 2025 ci pensano i modelli elettrici, che offrono a prezzi (relativamente) contenuti veicoli a zero emissioni, dalle basse spese di gestione e di utilizzo, capaci di essere utilizzati senza limiti nei centri urbani, nelle aree ZTL e, spesso, di non pagare i parcheggi sulle strisce blu. Per capire questo fenomeno, però, è fondamentale farsi una domanda: che cosa sono i quadricicli? In poche parole, un quadriciclo è un veicolo a motore a quattro ruote, destinato al trasporto di cose o persone e con dimensioni e velocità massima limitate, superate le quali diventano dei classici autoveicoli.

Infatti, i quadricicli non sono autoveicoli, ma delle versioni più piccole, leggere e meno potenti delle classiche automobili. Questa soluzione ha dei vantaggi e dei limiti: i quadricicli, per questo, possono essere guidati in giovane età e prima del conseguimento della classica patente B, ma allo stesso tempo non possono percorrere le strade ad alto scorrimento, solitamente aperte alle autovetture tradizionali. Ci sono due tipi di quadricicli, leggeri e pesanti, con limitazioni, potenze e velocità massima regolamentate, e anche in questo particolare segmento ci sono dei modelli di grande successo. Scopriamo allora quali sono i quadricicli nel 2025, i migliori modelli e i prezzi.

Sommario

I Quadricicli del 2025

Come detto in apertura, ci sono due tipologie principali di quadricicli nel 2025: i quadricicli leggeri e quelli pesanti, noti a volte anche come quadricicli non leggeri. I primi, caratterizzati anche dalla sigla omologativa italiana L6 (L6e per i modelli elettrici), sono del tutto equiparati ai ciclomotori, ovvero ai mitici “cinquantini”. I quadricicli leggeri hanno potenza e prestazioni decisamente limitate: per legge, il peso massimo è di 350 kg (batteria esclusa per i veicoli elettrici), mentre il motore ha una potenza pari o inferiore a 6 kW, una cilindrata massima di 50 cm3 per i motori a benzina e di 500 cm3 per i motori termici di altro tipo (ad esempio Diesel) e una velocità massima di 45 km/h.

I quadricicli pesanti, noti anche con la sigla L7 (L7e per quelli elettrici), hanno un limite di massa a vuoto di 400 kg (esclusa la batteria per i quadricicli elettrici), e fissata a 550 kg per i veicoli trasporto merci, e una potenza massima pari o inferiore ai 15 kW (per i veicoli elettrici, i 15 kW sono il limite per la potenza netta del motore, non quella di picco), per una velocità massima limitata a 90 km/h.

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I quadricicli leggeri, poi, possono viaggiare esclusivamente sulle strade urbane e sulle extraurbane secondarie (quelle con limite massimo di 90 km/h, per intenderci), mentre sulle extraurbane principali, le “superstrade” con due corsie per senso di marcia, carreggiate indipendenti e limite massimo di 110 km/h, i quadricicli leggeri non possono circolare. Sebbene, invece, siano vietati in autostrada, i quadricicli non leggeri L7/L7e sono utilizzabili nelle strade extraurbane principali.

Che si tratti di quadricicli a motore leggeri o pesanti, comunque, è possibile mettersi alla guida di questi veicoli anche senza la patente B ottenibile a 18 anni. Nel dettaglio, i quadricicli leggeri L6/L6e sono guidabili già con la patente AM, il cosiddetto “patentino”, ottenibile con un esame teorico e pratico già dall’età di 14 anni. Per i quadricicli non leggeri L7/L7e, invece, è necessario conseguire la patente B1, una patente specifica ottenibile già dai 16 anni e che permette di mettersi alla guida dei veicoli con velocità massima di 90 km/h. In ogni caso, dopo aver conseguito la patente B a 18 anni è possibile guidare entrambe le tipologie di quadricicli senza dover sostenere altri esami.

I quadricicli leggeri, che si possono condurre con patente AM, sono i più popolari, visto il costo basso e la possibilità di essere guidati anche dai più giovani, mentre i quadricicli non leggeri sono meno gettonati, ma molto più versatili e capaci, nelle giuste condizioni, di sostituire degnamente un’automobile di piccole dimensioni nell’utilizzo giornaliero casa-lavoro. I modelli di quadricicli nel 2025 è diventato molto ampio, con l’approdo di Case e aziende strutturate che si sono affiancate ai marchi tradizionali.

Brand come i francesi Ligier, Aixam, Microcar e Chatenet o le italiane Casalini, Grecav o le “elettriche” Tazzari ed Estrima sono da decenni specializzati nella produzione di questo tipo di vetture, ottenendo anche un buon successo di vendite, ma con l’apertura di questo mercato ad un pubblico più ampio c’è stato l’ingresso di Case automobilistiche vere e proprie, o di nuovi player.

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Un esempio di ciò è l’introduzione di tre microcar gemelle del Gruppo Stellantis: la Citroen Ami, capostipite di questa nuova “infornata” di microvetture, e le derivate Opel Rocks-E (non commercializzata in Italia) e la “nostra” FIAT Topolino. Nissan, poi, ha collaborato con la spagnola Silence per distribuire in Europa la microcar S04, mentre due Case con sangue italiano sono l’italo-hongkongese XEV e l’italo-elvetica Micro, entrambe produttrici di due dei quadricicli pesanti più interessanti.

Non va, infine, dimenticata Renault, che con la Twizy del 2013 ha anticipato questa rinascita del segmento. Dopo aver abbandonato nel 2023 la strana microcar con ruote scoperte e priva di finestrini, la Losanga ha affidato al marchio Mobilize il suo ritorno in questo segmento, con il Mobilize Duo che rappresenta uno dei quadricicli più completi. Nonostante il bollo e l’assicurazione dei quadricicli leggeri siano più contenuti, così come di quelli pesanti, i quadricicli leggeri sono soggetti a revisione periodica come gli altri veicoli che possono circolare su strada, con il classico limite periodico di due anni, senza distinzione tra quadricicli leggeri e pesanti.

Quadricicli, i 5 modelli migliori sul mercato

Ora che abbiamo capito quali sono le caratteristiche principali dei quadricicli leggeri e pesanti del 2025, è il momento di capire come riconoscere un buon quadriciclo, e scegliere con consapevolezza quello che fa più al caso proprio. Abbiamo così scelto 5 tra i modelli migliori di quadricicli nel 2025, sia leggeri che pesanti, con qualche modelli elettrico e un modello termico per chi ha ancora la necessità di avere un motore a combustione interna.

Citroen AMI/FIAT Topolino

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Non può mancare la coppia più apprezzata in Italia, quella formata dalla Citroen Ami e dalla FIAT Topolino. Costruite nella stessa fabbrica marocchina di Kenitra insieme alla Opel Rocks-E, altra gemella non importata in Italia, le due vetturette condividono dimensioni estremamente contenute (2,41 metri di lunghezza), carrozzeria in plastica e alcune soluzioni pensate per contenere i costi come le portiere identiche con differente incernieratura sui due lati, un solo colore di serie per i pannelli della carrozzeria e un abitacolo semplice e molto minimale.

Le differenze tra le due sono principalmente estetiche, sia all’esterno che all’interno. La Topolino, infatti, ha un frontale più simpatico e sbarazzino e una coda che riprende la mitica 500 del 1957 nella forma dei fari e del portatarga, mentre all’interno l’abitacolo spartano del progetto è impreziosito, a richiesta, da dei portaoggetti che richiamano le borse d’epoca e altri accessori. La Ami, invece, ha abbandonato lo stile speculare di anteriore e posteriore con il restyling del 2024, diventando più simpatica e giocosa all’esterno.

All’interno, invece, condivide con la precedente e con le altre vetture del progetto sedili e volante in plastica, selettore del cambio sulla plancetta”, grandi superfici vetrate (con i vetri ad apertura verso l’alto ispirati alla mitica 2CV) e un vano bagagli davanti al passeggero anteriore. A livello meccanico, invece, le due vetture sono caratterizzate da un telaio tubolare rivestito da pannelli in plastica, motore anteriore elettrico da 6 kW (8CV), cambio automatico e batteria da 5,5 kWh, che consente un’autonomia di 75 km nel ciclo WLTP. Per caricare la batteria si utilizza una presa Schuko integrata nella vettura, per un tempo di ricarica di circa 4 ore da una presa domestica.

Ligier JS50

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Uno dei grandi nomi del mondo delle microvetture è Ligier. Questa gloriosa Casa automobilistica francese, che ha affiancato alle vetture senza patente la sua attività nelle corse (Ligier ha corso in Formula 1 tra il 1969 e i 1996), è una delle principali realtà nel mondo delle microcar, ed è ancora una delle più attive nel mondo dei quadricicli termici. Sebbene, infatti, la gran parte del mercato sia fatto da microcar elettriche, al terzo posto nelle vendite italiane c’è ancora la Ligier JS50, un quadriciclo leggero con motore Diesel.

Completamente ristilizzata, la JS50 ha sempre puntato alla clientela più giovane, e infatti ha un look e delle soluzioni estetiche volte a far innamorare i giovanissimi. Il frontale, ad esempio, ha un paraurti molto sportivo e fari a LED triangolari, mentre lateralmente si fanno notare dei generosi cerchi in lega. In coda, lo spoiler posteriore e un diffusore con scarichi (finti) integrati fanno il paio con un disegno automobilistico della coda, con fari verticali e proporzioni riuscite nonostante le dimensioni “mini” (è lunga 2,97 metri). Anche l’abitacolo è moderno, con un display da 10 pollici dotato di Apple CarPlay e Android Auto, sistema Hi-Fi Pioneer e pad per la ricarica wireless del cellulare.

A livello meccanico, invece, la JS50 è una delle poche microvetture tradizionali dotata di un telaio monoblocco realizzato con acciai altoresistenziali, una soluzione che la rende ben più sicura rispetto alle altre microcar. Dotata anche di servosterzo (un unicum in questo segmento), la JS50 è spinta da un motore Diesel bicilindrico da 0.5 litri, il REVO D+, dotato di iniezione common-rail e omologazione Euro 5+. La potenza, invece, è limitata a 6 kW (8 CV), mentre la coppia + di 27 Nm. Il cambio? Sempre automatico monomarcia.

Microlino

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Uno dei quadricicli più particolari e riconoscibili oggi sul mercato è senza dubbio è la Microlino, piccola vettura prodotta dall’azienda svizzera Micro in Italia, a La Loggia, nell’hinterland di Torino. Lunga 2,52 metri, nello stile la Microlino riprende in chiave moderna lo stile della mitica Isetta, sviluppata da Iso e prodotta anche da BMW negli anni ’50 e ’60. Dalla sua “musa”, la Microlino riprende l’enorme portellone anteriore, con l’intero frontale che si apre per permettere l’accesso all’abitacolo, dove trovano posto il piantone delle sterzo e i pedali fissi, un divano per due persone e un bagagliaio da oltre 250 litri.

Lo stile retrò, però, non costringe a rinunce tecnologiche, con la presenza di fari a LED anteriori e posteriori, chiusura “soft-close” per il grande portellone e la presenza sia di un raffinato tetto in tela manuale che del climatizzatore, presente con il pacchetto Premium Interior opzionale. Una delle grandi differenze tra la Microlino e le altre microvetture è la presenza di un telaio di tipo automobilistico, una monoscocca in acciai altoresistenziali e alluminio, sospensioni indipendenti e freni a disco su tutte le quattro ruote.

A spingere le ruote posteriori, caratterizzate da una carreggiata molto più stretta di quelle anteriori contribuendo alla forma “a ovetto” ripresa dalla Isetta, ci pensa un motore elettrico che, sulla versione Lite omologata quadriciclo leggero, è limitata a 6 kW, mentre sulle altre Microlino arriva a 18 CV netti e 25 CV di picco, garantendo una velocità massima di 90 km/h. Tre, invece, le batterie, con tagli da 6, 10,5 e 14 kWh, per un’autonomia rispettivamente di 91, 177 e 230 km. Nel 2024 è stata lanciata anche una versione pensata per il tempo libero, la raffinata Microlino Spiaggina, con tetto in tela e l’assenza dei pannelli posteriori.

Mobilize Duo

Mobilize duo

Una delle principali novità tra i modelli di quadricicli del 2025 è l’introduzione della Mobilize Duo, l’erede spirituale dell’apprezzata Renault Twizy. Dopo anni di sviluppo e a tre anni dall’addio alla Twizy, salutata nel 2022 dopo oltre 10 anni di carriera, la Mobilize Duo porta al debutto su strada il brand del Gruppo Renault dedicato a soluzioni di mobilità alternative, come un quadriciclo leggero dallo stile molto particolare. Lo stile è moderno e squadrato, con diversi rimandi alla mitica Twizy.

A livello stilistico, ad esempio, il generoso sbalzo anteriore rimanda proprio alla precedente Renault, così come i passaruota bombati e alla forma dell’abitacolo. Dotata di fari a LED anteriori e posteriori, ha uno stile futuristico e particolare, che diventa ancor più peculiare una volta viste le portiere, dotate di una barra anti-intrusione e di due pannelli trasparenti. Queste, poi, sono ad apertura verticale, così come la Twizy, e da quest’utlima è ripresa anche la configurazione con i due posti in tandem, uno davanti all’altro.

L’abitacolo, poi, è caratterizzato da una plancia colorata e tecnologica, con al centro il quadro strumenti, a destra un supporto per il cellulare (è presente un impianto audio Bluetooth) e sulla destra i comandi per il cambio e per l’aria condizionata. Il volante, invece, è derivato da quello delle auto Renault, e per questo ospita anche l’airbag, una rarità in questo segmento. La batteria utilizzata dalla Duo è da 10,3 kWh, e permette, secondo Mobilize, di percorrere fino a 160 km con una carica. Due, invece, le versioni disponibili, la Duo 45, con potenza limitata a 6 kW (8 CV) e velocità di 45 km/h, e la Duo 80, con motore da 16 CV e velocità massima di 80 km/h.

XEV Yoyo

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Concludiamo con un modello italo-hongkongese, prodotto da una Casa fondata a Torino in uno stabilimento cinese a Shanghai, la XEV Yoyo. Disegnata a Torino, la XEV Yoyo ha diverse particolarità, a partire dalla presenza di un telaio in acciaio e di diverse parti dell’auto stampante in 3D, con una costruzione snella che si compone di sole 57 parti. Questo quadriciclo pesante (è disponibile unicamente in versione L7e) è lungo 2,53 mtri, largo 1,50 metri e ha uno stile piuttosto riconoscibile, che richiama in alcune parti (principalmente posteriore e vista laterale) la mitica smart, a partire dalla cella di sicurezza dell’abitacolo e la forma delle portiere.

Oltre a questo stile originale e moderno, la Yoyo può contare su un abitacolo decisamente personale, dove oltre alla presenza di parti lucide e di uno stile piuttosto riuscito trovano il loro posto anche un display dell’infotainment centrale, un comodo rotore per gestire il cambio al centro della consolle centrale e, in basso, la plancetta per il climatizzatore, presente sulla piccola Yoyo. Anche a livello meccanico, poi, questa piccola vettura italo-asiatica ha delle particolarità.

Ad alimentare la Yoyo ci pensa un motore elettrico da 11 kW con potenza di picco di 15 kW (20 CV), capace di spingerla fino a 90 km/h, alimentato da un pacco batterie da 10,5 kWh che consente, secondo XEV, di percorrere circa 150 km in ciclo cittadino. La ricarica da presa domestica impiega circa 4 ore per passare dal 30 al 100%, ma è possibile accedere ad un servizio di battery swap, ovvero poter sostituire in pochi minuti il set di accumulatori LFP quando sono scarichi con un’altra batteria carica. Non manca poi l’ABS di serie, per nulla comune nel segmento, così come i quattro freni a disco.

I prezzi dei quadricicli 2025

Abbiamo quindi visto quali sono i modelli di quadricicli più interessanti sul mercato nel 2025, ma è il momento di tirare le somme, e scoprire quanto costano. Tradizionalmente, infatti, questa tipologia di auto non è così economica come possa sembrare. Sebbene i modelli più spartani costino meno di 10.000 euro, la loro tiratura limitata ha portato diverse Case come Ligier, Aixam e Chatenet a produrre quasi interamente a mano queste vetture in Europa, principalmente in Francia, contribuendo a far salire molto i prezzi di queste vetture senza patente.

Per questo, i prezzi dei quadricicli nel 2025 non sono esattamente economici, con alcune vetturette che costano più di un’automobile “fatta e finita”. Nel dettaglio, nella nostra top 5 la più economica è la Citroen Ami, che parte da 7.990 euro in versione base My Ami Ami. La più costosa, invece, è la Microlino Spiaggina, che senza optional parte da 25.990 euro.

Andando più nel dettaglio, scopriamo come la Citroen Ami parta da 7.990 euro in versione My Ami Ami, una versione molto spartana che rinuncia ai copricerchi colorati e ad altre soluzioni estetiche più ricercate, offrendo di serie fari a LED anteriori e posteriori, due posti, tetto panoramico, ventilatore e riscaldamento con funzione antiappannamento, cambio automatico e cavo di ricarica integrato.

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Segue la FIAT Topolino, che ha un prezzo di 9.890 euro nell’unico allestimento disponibile, che ha lo stesso equipaggiamento della Ami, con di serie fari a LED anteriori e posteriori, verniciatura verde, copricerchi retrò, ventilatore interno, cambio automatico e presa Schuko. Allo stesso prezzo è possibile acquistare la Topolino Dolcevita, priva delle classiche portiere e dotata di semplici corde di ispirazione nautica.

La Mobilize Duo cosa poco più della Topolino: in versione 45 Neo, il prezzo è di 9.990 euro, e offre di serie fari a LED anteriori e posteriori, quadro strumenti da 7 pollici, audio Bluetooth, cerchi in acciaio di 13 pollici e parabrezza riscaldabile. La Duo 80, invece, parte da 11.600 euro, e oltre alla velocità massima di 80 km/h offre in più l’airbag conducente e sedile regolabile. Su entrambe è possibile avere il climatizzatore con un sovrapprezzo di 1.000 euro.

La Ligier JS50 parte invece da 14.990 euro in allestimento base Select con motore Diesel Revo D+, che offre di serie radio con sistema Bluetooth, riscaldamento, sedili in similpelle con cuciture a contrasto e motore da 8 CV. Per avere il climatizzatore, invece, è necessario passare alla Elite Comfort, offerta ad un prezzo di 16.990 euro. Lo stesso prezzo è quello dal quale parte la XEV Yoyo, che a 16.990 euro offre ABS, climatizzatore, infotainment da 7 pollici, tetto panoramico, ingresso keyless e connettività Bluetooth.

Infine, la Microlino è la più costosa proposta tra i quadricicli 2025, con un prezzo di partenza di 19.720 euro. Questo è il prezzo di entrambi gli allestimenti, la Dolce e la Competizione, una più sportiva e una più retrò, con carrozzeria bicolore e interni più ricercati. Entrambe le versioni sono proposte anche con l’allestimento interno Premium, che aggiunge alla dotazione di serie il climatizzatore. L’equipaggiamento standard, infatti, prevede la presenza di serie di sedile regolabile, tetto apribile in tela, quadro strumenti digitale, fari a LED anteriori e posteriori, prese USB interne e sistema di riscaldamento. Sono questi, ricapitolando, i prezzi dei quadricicli 2025:

  • Citroen Ami, da 7.990 euro
  • FIAT Topolino, da 9.890 euro
  • Ligier JS50, da 14.990 euro
  • Microlino, da 19.720 euro
  • Mobilize Duo, da 9.990 euro
  • XEV Yoyo, da 16.990 euro

FAQ

I quadricicli, per definizione del Codice della Strada, sono veicoli a quattro ruote destinati al trasporto di cose e persone, la cui massa a vuoto non superi le 0,55 tonnellate, esclusa la batteria per i veicoli elettrici, capaci di raggiungere una velocità massima di 90 km/h e caratteristiche costruttive stabilite dal regolamento. Se una di queste caratteristiche non viene rispettata, il quadriciclo diventa a tutti gli effetti un’automobile.

I quadricicli si differenziano dagli autoveicoli per un peso minore, regolamentato dal Codice della Strada (massimo 350 kg, batteria esclusa per i modelli elettrici, per i quadricicli leggeri; 400 kg, batteria esclusa, per i quadricicli pesanti), una velocità massima di 45 km/h per i quadricicli leggeri e di 90 km/h per quelli pesanti e il divieto per i quadricicli leggeri di percorrere autostrade e strade extraurbane principali. I quadricicli pesanti, invece, possono viaggiare sulle extraurbane principali, ma sono vietati in autostrada.

Per guidare i quadricicli leggeri serve la patente AM, il cosiddetto “patentino”, ottenibile a 14 anni e che permette di guidare anche motocicli con potenza di 6 kW e velocità massima di 45 km/h. Per i quadricicli pesanti, invece, serve la patente B1, che si ottiene dai 16 anni. Entrambe le tipologie di quadricicli, comunque, sono guidabili con la patente B per l’automobile.

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