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Auto americane: i modelli migliori 2025 e i prezzi

Le auto americane hanno avuto un’enorme influenza nella storia dell’automobile, rendendo popolari e di grande serie tecnologie e soluzioni oggi presenti su tutte le auto al mondo. Con alcuni punti fermi come il motore V8 e il cambio automatico, le auto americane hanno ancora il loro appeal.

Spesso si discute dei motivi per cui le auto americane non siano popolari nel resto del mondo, soprattutto in Europa. Quando si fa questa domanda e si elencano i limiti delle vetture Made in USA, però, ci si dimentica spesso di quanto l’industria automobilistica nordamericana abbia fatto per il mondo dell’auto, con innovazioni che oggi riteniamo fondamentali. In America sono state inventate e portate per la prima volta su strada tecnologie come il Cruise Control, il climatizzatore, il motore turbo, il motore V8 e il servosterzo, senza dimenticare le invenzioni principali.

Sono americane, infatti, le introduzioni del cambio automatico, introdotto nel 1941 da General Motors sui modelli Cadillac con cambio Hydramatic, del layout con tre pedali, leva del cambio e del freno a mano centrali a cui siamo abituati oggi (utilizzato per la prima volta dalla Cadillac xxx nel 1915) e, soprattutto, della catena di montaggio, introdotta nel 1908 da Henry Ford per la produzione della Model T, che ha trasformato per sempre l’automobile in toto.

L’industria automobilistica americana è riuscita, soprattutto, a trasformare l’automobile da un bene di lusso per pochi fortunati all’oggetto popolare e planetario che è oggi. Dopo i primi 60-70 anni di innovazioni, però, l’industria automobilistica americana è cambiata, diventando tradizionalista e legata a convenzioni come le grandi dimensioni delle proprie automobili, l’utilizzo di motori a benzina grandi e molto assetati e la diffusione di carrozzerie pratiche come pick-up e minivan. Con l’arrivo delle auto elettriche e l’exploit dell’americana Tesla, l’industria a stelle e strisce è tornata a spingere, e oggi sono diverse le auto americane in vendita in Europa. Scopriamo allora quali sono i modelli di auto americane vendute in Italia, i prezzi e le loro particolarità.

Sommario

Le auto americane del 2025

Nonostante il suo ruolo apicale e centrale fino agli anni ’60 del Novecento, negli ultimi decenni le auto americane hanno perso appeal fuori dai confini nazionali e, in generale, nordamericani. Dopo le importanti leggi anti-inquinamento degli anni ’70, infatti, le automobili americane hanno cominciato a crescere nelle dimensioni e vedere, a causa di alcune mosse poco lungimiranti delle sue Case principali, un abbassamento della qualità costruttiva e delle innovazioni introdotte sui modelli.

Da vetture a cui guardare con ammirazione e da cui imparare, dagli anni ’90 al 2025 le auto americane hanno progressivamente perso appeal internazionale, e anche in patria sempre più clienti si sono affidati ad automobili europee, soprattutto tedesche, e asiatiche, con Giappone prima e Corea dopo capaci di diventare delle vere protagoniste.

Dopo anni difficili, fatti di motori V8 poco potenti e di modelli tanto pesanti quanto lenti e poco agili, oggi le auto americane sono tornate ad avere più appeal. Il merito è l’ascesa dei SUV, campo nel quale gli USA hanno fatto da apripista, prima con diversi modelli Jeep e poi con il primo Ford Explorer nel 1991. Dopo aver avuto successo anche in Europa con alcuni minivan, come ad esempio il popolare Chrysler Voyager, oggi grazie a SUV e alle auto elettriche, dove Tesla fa da vera portabandiera in tutto il mondo, le auto americane sono tornate in auge, nonostante siano ancora grosse, potenti e con enormi motori V8.

Un esempio della classica auto americana è rappresentato dalla Cadillac Escalade, al momento unico modello della Casa di Detroit importato nel Vecchio Continente. Enorme (in versione ESV a passo lungo arriva a 5,77 metri), l’Escalade ha uno stile a dir poco imponente, con una mascherina cromata che domina il frontale, interni molto spaziosi e telaio a longheroni. Non manca, poi, il motore 6.2 V8 ad aste e bilancieri da 426 CV, mentre la top di gamma V-Series aggiunge un compressore volumetrico e porta la potenza a 620 CV.

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La piattaforma su cui è basato l’Escalade, la GMT T1XX, è quella su cui sono realizzati anche altri tre SUV importati in Europa del Gruppo General Motors. I primi due sono gli Chevrolet Tahoe e Suburban, rispettivamente la versione a passo corto e a passo lungo dei SUV XXL della Casa del Cravattino. Caratterizzati da uno stile meno pacchiano e più mondano sia fuori che dentro, oltre alle dimensioni enormi (5,36 metri per il Tahoe, 5,73 per il Suburban) i due SUV Chevy condividono il motore 6.2 V8 da 426 CV e un’ottima dotazione tecnologica, che comprende il sistema di guida autonoma Super Cruise.

Oltre a questi due modelli, è importato in Europa anche il GMC Yukon, versione che si posiziona a metà tra i “popolari” Chevy e il lussuoso Escalade. Caratterizzato da uno stile, se possibile, ancora più massiccio e imponente, lo Yukon è commercializzato in Europa nella sola versione top di gamma Denali, che per materiali utilizzati e dotazione lo avvicina più allo Sport Utility Cadillac. Restando in casa GMC, la più “rugged” delle Case americane propone anche un altro modello, il pick-up Sierra. Lungo 5,89 metri, è il rivale diretto del mitico Ford F-150, non importato ufficialmente in Europa. Con il suo muso intimidatorio e il potente 6.2 V8, è disponibile sia in versione fuoristradistica AT4 che nella lussuosa variante Denali.

La stessa sorte per l’altro pick-up del Gruppo GM importato in Italia, lo Chevrolet Silverado 1500. Caratterizzato da linee (un po’) più filanti e da una dotazione meno ricca, è importato sia in versioni più fuoristradistiche (LT Trail Boss e ZR2) che in versione più ricche e ricercate (le High Country).

A concludere con i modelli della Casa del Cravattino, infine, troviamo due sportive a stelle e strisce tra le più note e amate, la Camaro e la Corvette. La prima, in fase di uscita dal mercato, è una classica Muscle Car, dotata di una linea iconica, interni semplici ma completi e motori 2.0 turbo e 6.2 V8 aspirato, mentre la Corvette è la Supercar all’americana. Diventata una vera sportiva con motore centrale e trazione posteriore, la Corvette C8 è ora disponibile con motori V8 con potenze tra i 481 e i 646 CV.

Tra i marchi americani, Ford è sicuramente quella che si è fatta più conoscere e amare, con decine di modelli di successo in oltre un secolo di presenza in Europa. In realtà, però, il successo più importante l’ha avuto con i modelli sviluppati e prodotti per il mercato europeo, con le divisioni tedesca e inglese che hanno poi formato l’attuale Ford of Europe. Nonostante l’anima europea dell’Ovale Blu, anche oggi ci sono modelli Ford prodotti e sviluppati negli Stati Uniti.

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Nel dettaglio, troviamo il fuoristrada Ford Bronco, arrivato nel 2022 in Europa dopo un ottimo successo ottenuto in Nord America: fuoristrada duro e puro, il Bronco ha uno stile retrò, un potente motore V6 e grandi credenziali nella guida off-road. Costruita in Canada ma sostanzialmente americana, la Ford Mustang Mach-E è la prima vettura completamente elettrica sviluppata da Ford: con uno stile ispirato all’iconica Pony Car e dotata di autonomie fino a 610 km, il SUV elettrico ha alcune frecce al suo arco. La più iconica Ford americana è invece la Mustang: arrivata alla sua nona generazione, è la seconda versione proposta ufficialmente in Europa, con uno stile personale e le prestazioni garantite dal suo 5.0 V8.

Da sempre legato all’America, il marchio Jeep è sempre più europeo dal 2010, anno in cui il Gruppo Chrysler di cui faceva parte è passato sotto il controllo di FIAT. Sotto l’egida di FCA prima e di Stellantis poi, Jeep ha accolto modelli progettati per il solo mercato europeo, ma non ha dimenticato le sue origini. Ci sono, infatti, due modelli progettati e costruiti negli Stati Uniti venduti anche in Europa, il fuoristrada Wrangler e il SUV Grand Cherokee.

Erede del mitico Willys del 1942, l’attuale Jeep Wrangler JL è costruito in Ohio ed è importato in Europa unicamente nella sua versione Unlimited, ovvero con passo lungo e quattro porte. Disponibile con motore 2.0 turbobenzina da 280 CV o in versione 4xe ibrida Plug-In da 380 CV complessivi, il Wrangler è ancora un fuoristrada duro e puro, che costringe a qualche compromesso su strada per convincere una volta abbandonato l’asfalto. Il Grand Cherokee, invece, è arrivato alla sua quinta generazione (codice WL) con uno stile completamente rinnovato, interni tecnologici e una piattaforma nuova, capace di accogliere il sistema ibrido Plug-In 4xe da 380 CV e fino a 48 km di autonomia.

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Concludiamo, infine, la panoramica sui modelli di auto americane del 2025 con Tesla, il marchio più popolare tra quelli statunitensi. La Casa fondata da Elon Musk è il marchio di auto elettriche più apprezzato, capace di avere una gamma di vetture completa e, ovviamente, completamente elettrica. Le più interessanti per il mercato americano sono la berlina Model 3 e il SUV Model Y, basate sulla stessa piattaforma e dotate di un ottimo livello di efficienza, tecnologia e guidabilità. Le sorelle maggiori, le Tesla Model S e Model X, sono più massicce e pesanti, con un abitacolo più tecnologico e (leggermente) più tradizionale ad eccezione del volante Yoke, e hanno una potenza generosa sia in versione “normale” che nell’esagerata Plaid da 1.020 CV.

Auto americane, i 5 modelli migliori sul mercato

Abbiamo quindi capito quali sono i modelli di auto americane presenti sul mercato. Per questa lista, infatti, abbiamo scelto non tanto le auto prodotte da un marchio americano, bensì quelle effettivamente prodotte e vendute nel continente nordamericano e commercializzate anche in Europa. Tra queste vetture, abbiamo scelto i 5 migliori modelli di auto americane nel 2025 sul mercato, dall’enorme Cadillac Escalade alla Tesla Model Y.

Cadillac Escalade

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Non sarebbe una lista delle migliori auto americane senza uno dei più iconici SUV sul mercato, il Cadillac Escalade. Nato nel 1999 e diventato dal 2002 famoso in tutto il mondo, l’Escalade fa delle dimensioni imponenti e di un look e degli interni lussuosi i suoi punti forti. L’attuale generazione, la quinta, è stata lanciata nel 2020, e conserva da tutte le versioni precedenti delle dimensioni pachidermiche e un look imponente. Disponibile in due lunghezze, se la Escalade “normale” è lunga 5,38 metri, la versione ESV a passo lungo arriva a 5,77 metri, con una capacità del bagagliaio esagerata (in configurazione a 5 posti si arriva a 2.665 litri).

Le linee non nascondono la stazza, ma anzi la enfatizzano, con una fiancata massiccia, una coda tronca importante e l’inconfondibile frontale con la calandra cromata e lo scudo Cadillac in bella mostra. Lussuosi e curati gli interni, con materiali pregiati e enormi sedili in pelle di serie su tutte le versioni. Di livello assoluto anche la tecnologia, grazie ad uno schermo curvo da 38 pollici OLED dove trovano posto il quadro strumenti digitale e lo schermo dell’infotainment. Inutile ricordare la quantità di spazio a bordo, mentre per quanto riguarda la sicurezza è disponibile di serie l’ottimo sistema Super Cruise di guida autonoma.

A livello meccanico, l’Escalade è realizzato su un robusto telaio a longheroni e traverse con carrozzeria separata, trazione integrale di serie e cambio automatico a 10 marce su tutte le motorizzazioni. Sotto il cofano, poi, è possibile scegliere tra due versioni del classico V8 Small Block di General Motors. La versione “base” del 6.2 litri ha 426 CV e consumi esagerati (mitigabili con l’impianto a GPL optional), mentre per chi vuole di più il V8 ad aste e bilancieri è proposto anche sulla sportiva V-Series. Il 6.2 guadagna un compressore volumetrico e la potenza sale a 620 CV, per prestazioni impressionanti (0-100 km/h in 4,5 secondi) visto il peso (2.820 kg a secco).

Chevrolet Corvette

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Un’altra icona dell’automobilismo a stelle e strisce, dal 2020 la Chevrolet Corvette è un’automobile del tutto diversa dal passato. Dopo quasi 70 anni e sette generazioni con il motore anteriore, infatti, la Corvette C8 lanciata nel 2020 ha tagliato con il suo passato, adottando una meccanica con motore posteriore-centrale. La prima Supercar d’America ha dimensioni generose (4,63 metri), due bagagliai molto capienti (357 litri totali) e un abitacolo tecnologico e spazioso, adatto anche ai più alti.

Dotata di tutti i comfort moderni, dai sedili raffrescati al Cruise Control Adattivo, la Corvette si conferma una sportiva usabile tutti i giorni, ma rispetto al passato ha uno stile decisamente più particolare. Sebbene, infatti, già la precedente C7 avesse linee aggressive e personali, la C8 ha un look affilato e muscoloso, con un frontale corto e minaccioso, enormi prese d’aria laterali e uno sbalzo posteriore molto pronunciato. Il motivo di queste proporzioni così particolari è dovuta alla presenza in coda dei grossi V8 longitudinali, immancabili su una Corvette.

La versione base, la Stingray, ha il 6.2 V8 aspirato ad aste e bilancieri da 481 CV, con cambio automatico doppia frizione a 8 marce e trazione posteriore. La E-Ray, la prima ibrida della storia Corvette, al 6.2 V8 della Stingray aggiunge un motore elettrico anteriore da 161 CV, per una potenza complessiva di 646 CV e la trazione integrale, con uno 0-100 km/h coperto in 2,9 secondi. La più sportiva è la Corvette Z06, che ha sotto il cofano un 5.5 V8 flat-plane aspirato da 643 CV, capace di scattare da 0 a 100 km/h in 3,1 secondi.

Ford Mustang

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Tra i modelli di auto americane nel 2025 presenti sul mercato italiano ci sono diverse pietre miliari dell’automobilismo a stelle e strisce, capaci di trascendere i limiti delle vetture americane e diventare icone anche in Europa. Un esempio di questo è la Ford Mustang, arrivata nel 2015 anche in Europa dopo decenni di presenza sul solo mercato nordamericano. Dopo la prima generazione “globale”, capace di ottenere un buon successo anche nel Vecchio Continente, dal 2024 è sul mercato la settima generazione, caratterizzata da uno stile più moderno ma sempre legato alla storia della Pony Car per eccellenza.

Muscolosa e sportiva, è caratterizzata da un lungo cofano anteriore e da un frontale immediatamente riconoscibile ma modernizzato da fari a LED e da una mascherina grande ma più sottile che in passato. Anche in coda è sempre lei, ma più moderna, con fari a LED ridisegnati e l’immancabile logo GT in coda. All’interno, invece, c’è stato spazio per una rivoluzione: al posto dei classici interni Mustang, pratici ed ergonomici ma mai appaganti a livello tecnologico o di materiali, la settima serie è realizzata con più cura, con un grande display dove trovano posto il quadro strumenti digitale e il sistema di infotainment Sync 4.

Realizzata su una versione aggiornata della piattaforma della precedente generazione, la Mustang settima serie ha sospensioni indipendenti sia davanti che dietro, la possibilità di avere gli ammortizzatori attivi MagnaRide e, sotto il cofano, l’iconico 5.0 V8. L’otto cilindri Coyote è l’unica possibilità per il mercato europeo, ed è dotato in versione GT di 446 CV e cambio manuale a 6 marce di serie (optional l’automatico a 10 marce). Per chi vuole più precisione, è disponibile la versione Dark Horse, dotata di freni maggiorati, sospensioni attive di serie, un 5.0 V8 con qualche CV in più (qui sono 454) e cambio con rapporti ravvicinati.

Jeep Wrangler

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Altra mitica vettura americana, dal 2018 il Jeep Wrangler è arrivato alla sua quarta generazione, nota anche con il codice di progetto JL. Rispetto alle precedenti versioni, attualmente il Wrangler non è più importato in Italia nella versione “corta” a tre porte, ma solo nella più pratica variante Unlimited a cinque porte, lunga 4,88 metri e caratterizzata da uno stile a dir poco riconoscibile. Nonostante, infatti, non sia più presente il logo Jeep sulla calandra, è inconfondibilmente Wrangler fin dal frontale, dove la calandra con sette feritoie, i fari tondi, i passaruota enormi e il paraurti anteriore quasi verticale danno al Wrangler una forte personalità.

Come da tradizione, poi, è possibile rimuovere il tetto, le quattro porte laterali e persino ribaltare il parabrezza, per ottenere un’esperienza di guida a cielo aperto. All’interno, il tema di robustezza e versatilità continua con una plancia con decine di comandi fisici, tutti gommati e rivestiti, due leve per il selettore del cambio e la gestione della trazione integrale e una buona disponibilità di spazio, anche se non esagerata. Con l’ultimo restyling, poi, è stato adottato il sistema di infotainment Uconnect 5, più moderno e completo.

A livello meccanico, il Wrangler è un fuoristrada duro e puro: telaio a longheroni, sospensioni a ponte rigido sia davanti che dietro e la trazione integrale inseribile con marce ridotte e, sulla versione Rubicon, la possibilità di disaccoppiare le barre antirollio fanno capire le intenzioni di questo progetto. Due, invece, le motorizzazioni: alla base dell’offerta c’è la 2.0 I-4, spinta da un quattro cilindri turbobenzina da 272 CV, mentre la più potente è la Wrangler 4xe, che al 2.0 turbo aggiunge due motori elettrici per una potenza complessiva di 380 CV, batteria da 17,3 kWh e un’autonomia WLTP tra i 36 e i 40 km nel ciclo misto.

Tesla Model Y

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Concludiamo con un marchio che non può mancare se si parla di auto americane: Tesla. La Casa diretta dal discusso Elon Musk è molto giovane (è nata nel 2003), ma è stata in grado di rivoluzionare il mondo dell’auto, ottenendo un successo planetario con le sue automobili elettriche. Se la Model S è forse l’auto più importante della storia Tesla, la prima di grande produzione capace di dimostrare che l’auto elettrica potesse diventare un’occasione reale, oggi la Tesla più influente e venduta è la Tesla Model Y, il crossover più europeo della Casa di Fremont.

Lunga 4,79 metri, la Model Y è stata aggiornata nel 2025 adottando uno stile ancora più pulito e minimale, con un frontale affilato e pulito e un posteriore dove spicca la stessa barra luminosa a LED che ritroviamo davanti ed ispirato al folle Cybertruck. All’interno, invece, la Model Y è molto semplice e pulita, con un enorme display da 15,4 pollici dove troviamo sia le informazioni del quadro strumenti digitale che tutte le possibilità offerte dal completissimo sistema di infotainment proprietario di Tesla. Non convince, invece, l’assenza dei devioluci e della leva del cambio fisici: ora tutti i comandi per frecce, luci e tergicristalli sono sul volante, mentre il cambio si comanda attraverso il display.

Lo spazio è ottimo sia davanti che dietro, con due grandi bagagliai all’anteriore (117 litri) e al posteriore (600 litri), un display dedicato ai passeggeri posteriori e il tetto in vetro di serie. Realizzata sulla stessa piattaforma della Model 3, la Tesla Model Y ha una meccanica molto raffinata a livello telaistico (sospensioni a quadrilatero alto davanti e Multilink dietro), con una taratura delle sospensioni ora più morbida e confortevole. Tre, invece, le versioni. La RWD Standard Range ha un motore posteriore da 351 CV e una batteria LFP da 60 kWh che garantisce un’autonomia WLTP di 500 km, mentre la Long Range RWD ha una batteria NMC da 75 kWh, un motore posteriore sempre da 351 CV e un’autonomia WLTP di 622 km. Al top della gamma c’è la Long Range AWD, con batteria da 75 kWh, doppio motore con potenza di sistema di 351 CV e un’autonomia di 586 km.

I prezzi delle auto americane 2025

Arriviamo così ai prezzi delle auto americane 2025 sul mercato europeo, dove troviamo delle distinzioni importanti rispetto ai prezzi sul mercato statunitense. La disparità tra i listini europei e quelli americani è dato dai costi di importazione, di immatricolazione e alla tassazione richiesta per importare veicoli americani nel Vecchio Continente. Per questo, una Ford Mustang GT parte, in Italia, da 58.000 euro, mentre negli USA, col 5.0 V8, costa 42.860 dollari (circa 37.000 euro al cambio).

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Listino alla mano, l’auto americana più economica è la Tesla Model 3, che in versione RWD Standard Range parte da 39.990 euro. La Model 3, però, non è prodotta negli Stati Uniti per il mercato europeo: per trovare l’auto Made in USA più economica dobbiamo scegliere la Chevrolet Camaro, che in versione 2.0 Turbo Sport parte da poco meno di 48.000 euro. La più costosa? La Cadillac Escalade V-Series da 620 CV, che parte da 204.000 euro.

Tornando alla nostra top 5, invece, la più abbordabile è la Tesla Model Y (anche lei, però, è prodotta fuori dagli Stati Uniti per il mercato nordamericano), che in versione RWD Standard Range parte da 44.990 euro. La dotazione di serie è, come da tradizione Tesla, completa di tutto (infotainment da 15,4 pollici, sedili elettrici, riscaldati e raffrescati, guida autonoma di Livello 2, schermo per i passeggeri posteriori, clima trizona e tetto panoramico.

Segue la Ford Mustang, con la versione 5.0 V8 Coupé in allestimento GT che parte da 58.000 euro. La nuova versione della Pony Car ha una dotazione di serie molto completa, con di serie fari full LED, Cruise Control Adattivo, frenata automatica, quadro strumenti digitale e infotainment con Apple CarPlay e Android Auto wireless, interni in pelle, sedili elettrici, riscaldati e ventilati, volante riscaldabile e retrocamera.

Nella lista dei prezzi delle auto americane 2025 trova posto anche la Jeep Wrangler, con la versione Unlimited a cinque porte in versione 2.0 I-4 e allestimento d’accesso Sahara parte da 71.500 euro. La Sahara ha una dotazione più stradale, con di serie fari full LED, Cruise Control Adattivo, infotainment con Apple CarPlay e Android Auto wireless, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera, hard top in tinta carrozzeria, marce ridotte e interni in pelle.

Decisamente più costosa è la Chevrolet Corvette, che in versione Stingray in allestimento 2LT parte da 108.800 euro. La Stingray ha il motore 6.2 V8 ad aste e bilancieri da 481 CV, cambio doppia frizione a 8 marce e trazione posteriore, mentre la versione 2LT offre di serie fari full LED, interni in pelle, sedili elettrici, retrocamere anteriori e posteriori, infotainment centrale con Apple CarPlay e Android Auto, head-up display e monitoraggio angolo cieco.

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Al top dei prezzi delle auto americane 2025 troviamo la Cadillac Escalade: il lussuoso SUV prodotto ad Arlington, Texas parte da ben 143.521 euro nell’allestimento Sport Platinum, l’unico proposto in Europa sulle versioni “tranquille” da 426 CV ma uno dei più ricchi in America. Questo si ripercuote su una dotazione di serie molto ricca, che conta su display per un totale di 58 pollici all’interno, guida autonoma di Livello 2+, fari full LED anteriori e posteriori, sedili elettrici riscaldabili e ventilati, sospensioni pneumatiche attive, head-up display, finiture in pelle e materiali pregiato e, sotto il cofano, il 6.2 V8 aspirato da 426 CV.

Questi sono, ricapitolando, i prezzi delle auto americane 2025 in vendita in Italia:

  • Cadillac Escalade, da 143.521 euro
  • Chevrolet Camaro, da 47.950 euro
  • Chevrolet Corvette, da 108.800 euro
  • Chevrolet Tahoe, da 83.021 euro
  • Chevrolet Suburban, da 94.306 euro
  • Chevrolet Silverado 1500, da 75.860 euro
  • Ford Mustang, da 58.000 euro
  • Ford Mustang Mach-E, da 60.150 euro
  • Ford Bronco, da 71.950 euro
  • GMC Yukon, da 102.358 euro
  • GMC Sierra, da 97.380 euro
  • Jeep Wrangler, da 71.500 euro
  • Jeep Grand Cherokee, da 93.000 euro
  • Tesla Model 3, da 39.990 euro
  • Tesla Model Y, da 44.990 euro
  • Tesla Model S, da 109.990 euro
  • Tesla Model X, da 114.990 euro

FAQ

Le Case automobilistiche americane attualmente attive ed esistenti sono molte, e solo una parte di esse arrivano in Europa in maniera ufficiale. In Italia, ad esempio, i marchi americani a listino sono Cadillac, Chevrolet, Ford (Casa fortemente legata all’Europa, con una produzione e diversi stabilimenti dedicati), GMC, Jeep (anche lei presente in Europa con modelli pensati per il Vecchio Continente) e Tesla. Negli States, invece, sono a listino oggi anche Buick, Chrysler, Dodge, Lincoln, Lucid e Rivian. Tra i brand defunti, invece, troviamo alcuni brand storici come AMC, DeSoto, Mercury, Oldsmobile, Packard, Plymouth, Pontiac, Saturn e Studebaker.

Tra le Case automobilistiche statunitensi, diverse hanno oltre un secolo di attività come, ad esempio, Cadillac (nata nel 1902), Buick (1899), , Ford (1903) e Chevrolet (1911). Tra i marchi non più attivi, invece, ricordiamo Oldsmobile (nata nel 1897), Studebaker (fondata nel 1852 ma attiva tra il 1902 e il 1968 nella produzione di auto), Plymouth (1928), Hudson (1909) e DeSoto (1928).

Tra le Case automobilistiche americane, ci sono stati brand dedicati alla produzione di vetture di lusso come, ad esempio, Studebaker, DeSoto e Packard, per citarne alcuni. Dopo la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, solo poche Case di lusso hanno continuato le loro operazioni, e oggi le Case automobilistiche americane di lusso sono Cadillac, Lincoln e Lucid.

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