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Focus: Diesel
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Classe di emissione auto: libretto, da Euro 0 a Euro 6

Vediamo nel dettaglio le classi di emissioni, da Euro 0 ad Euro 6.

Ogni veicolo, che sia un’auto, uno scooter o un furgone, rientra in una classe Euro sulla base delle emissioni inquinanti del suo motore. Nel caso delle auto, le classi Euro vanno dalla Euro 0 alla Euro 6: più il numero è basso e più l’auto inquina, correndo perciò il rischio di restare ferma nelle giornate di blocco della circolazione.

Perché esistono le classi Euro? La motivazione è tanto semplice quanto di fondamentale importanza. L’Unione Europea ha deciso di combattere l’inquinamento atmosferico promuovendo le auto che immettono nell’ambiente la minor quantità possibile di agenti inquinanti. Per fare ciò si è immaginato di imporre una sorta di certificazione che inserisce le auto prodotte all’interno di una classe inquinante. In questo modo, da una parte i produttori sono obbligati a produrre veicoli nel tempo meno inquinanti dall’altra parte gli acquirenti sono meno incentivati a comprare auto di seconda mano poiché maggiormente soggette a limitazioni di circolazione.

Conoscere la classe Euro della propria auto è fondamentale quindi per sapere quando si può o non si può circolare. Per approfondire l’argomento e scoprire tutte le informazioni necessarie basta proseguire nella lettura del nostro approfondimento sulla classificazione Euro.

Indice:

Classe emissioni: dove trovare le informazioni online e sul libretto

Il sistema più semplice è connettersi al sito internet www.ilportaledellautomobilista.it, andare nella sezione Seleziona Servizi Online, cliccare su Verifica Classe Ambientale e inserire tipo di veicolo e targa dell’auto. In alternativa si può andare sul sito dell’Automobile Club d’Italia (aci.it), entrare nella sezione Servizi e cercare nel menù a sinistra Verifica Codice Euro. La classe Euro dell’auto è riportata anche nella carta di circolazione nota come libretto, ma questo sistema è più complesso perché ad identificarla sono dei codici: per l’Euro 6, ad esempio, sono 715/2007 566/2011, 715/2007 692/2008, 136/2014 o 143/2013.

Ogni classe di emissione è diversa dall’altra, perché cambiano e si inaspriscono gli standard sulle emissioni. Un esempio? Il limite massimo di particolato (sostanza nociva per il corpo umano) era di 0,14 grammi al chilometro per l’Euro 1, entrata in vigore per tutte le auto nel 1993, mentre questo limite è stato portato a 0,0045 grammi al chilometro per l’Euro 6. Le differenze fra le classi di emissione perciò sono marcate. Per ciascuna classe Euro vengono considerate le emissioni di quattro inquinanti: il monossido di carbonio, gli idrocarburi, gli ossidi d’azoto e il particolato.

Guardando un listino è facile capire che tutte le vetture vendute a listino dopo tale data devono essere state aggiornate alla normativa Euro 6 e questo vale, ovviamente, anche per le auto Diesel. Perciò individuare quali sono le auto Diesel Euro 6 è un’operazione piuttosto semplice, ad ogni modo se dovesse permanere qualche dubbio si può sempre consultare la carta di circolazione in cui deve essere apposta la normativa di inquinamento a cui risponde la vettura.

Da Euro 0 a Euro 6: le classi di emissione

La classe Euro meno recente è l’Euro 1, ma può capitare anche di sentir parlare della Euro 0, in cui rientrano genericamente tutte le auto immatricolate prima del 31/12/1992, ovvero le più inquinanti: molte di queste non possono circolare in modo permanente in moltissime città italiane. Al 31/12/2018 le auto Euro 0 presenti in Italia erano ancora il 4,0% di quelle totali, mentre i furgoni Euro 0 e Euro 1 sono addirittura il 17,6% del totale. Senza considerare le auto dei collezionisti, che sono di numero marginale, è evidente che in Italia circolano ancora troppe auto inquinanti.

La prima classe Euro introdotta è l’Euro 1, che fissava un limite di 2,72 g/km per le emissioni di monossido di carbonio e 0,14 grammi al chilometro per quelle di particolato. La classe Euro 2, obbligatoria dal 1 gennaio 1997, rende più severi i limiti di emissione, perché il monossido di carbonio passa da 2,72 a 2,20 grammi al chilometro e il particolato da 0,14 a 0,08 grammi al chilometro.

Il 1 gennaio 2001 diventa obbligatoria la classe Euro 3, ancora più stringente: il limite massimo di monossido di carbonio scende a 2,30 g/km e quello di particolato non deve superare gli 0,05 grammi al chilometro. Una nuova “sforbiciata” arriva con l’Euro 4, obbligatoria dal 1 gennaio 2006, perché il monossido di carbonio scende a 1,0 g/km e il particolato a 0,025 grammi al chilometro, quasi sei volte in meno rispetto a dieci anni prima. Con l’Euro 5 del 1 gennaio 2011 il monossido di carbonio si dimezza, raggiungendo i 0,5 grammi al chilometro, mentre il particolato dev’essere tagliato di cinque volte: da 0,025 g/km non può oltrepassare gli 0,005 g/km. La normativa più recente è l’Euro 6, obbligatoria dal 1 settembre 2015: vengono introdotti limiti ancora più sottili, oltre a misurazioni su strada in condizioni reali di utilizzo (prima erano in laboratorio).

Domande e risposte

Quando bloccano Euro 6 Diesel di ultima generazione?

Le auto Diesel Euro 6a e Euro 6b saranno le prime ad essere fermate, sebbene fra diversi anni, mentre le auto Diesel Euro 6d-Temp e Euro 6d potranno circolare liberamente quasi senza preoccupazioni per lungo tempo.

Quando non produrranno più auto Diesel?

Il blocco della produzione di auto Diesel e più in generale delle auto a combustione interna è stato fissato, in Europa, a partire dal 2035.

Euro 4 Diesel a Milano possono circolare?

A Milano le auto Euro 4 non possono più accedere ad Area B già dal 1 ottobre 2019: il divieto vale per le auto Diesel Euro 4 senza filtro anti-particolato, per le auto Diesel Euro 4 con filtro anti-particolato e l’indicazione V5 nella carta di circolazione, per le auto Diesel Euro 4 con filtro anti-particolato (FAP) e senza l’indicazione V5 nel libretto. Non scampano nemmeno le auto Diesel Euro 4.

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