“Ma sono già passati 10 anni?”. Chi non lo ha mai pensato al momento di rinnovare la patente di guida, formidabile strumento per ricordarci quanto trascorre in fretta il tempo. Come tutti i documenti, infatti, anche la patente ha una precisa durata e va rifatta prima della scadenza, pena salatissime sanzioni amministrative: chi viene sorpreso al volante con la patente scaduta riceve una sanzione amministrativa compresa fra 160 e 644 euro, oltre al ritiro della patente scaduta e all’obbligo di sottoporsi alla visita per il rinnovo entro i successivi 10 giorni. La data di scadenza della patente è indicata nella parte frontale del documento, al rigo 4b.
Da settembre 2012 questa data coincide con il giorno e il mese del compleanno, in modo da aiutare le persone a ricordare più facilmente la durata della patente: se una persona compie gli anni il 15 dicembre, ha una patente valida 10 anni ed effettua la visita di conferma di validità il 10 ottobre 2020, avrà il documento rinnovato fino al 15 dicembre 2030, cioè per 10 anni dalla data della visita più i giorni fino al compleanno. Questo vale solo per alcuni tipi di patente, ovvero le A per i motocicli e la B per le automobili, ma non per le C (permette di guidare i camion) e D (per i bus).