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Posto di blocco: cosa chiedono e cosa succede se non ti fermi

Il posto di blocco è spesso confuso con il posto di controllo, con quest’ultimo che può essere capitato a chiunque, magari più volte, da quando si è iniziato a guidare sulle strade pubbliche.

Normalmente un posto di controllo si tramuta in un normale nonché ordinario controllo da parte delle forze dell’ordine, con quest’ultime atte a verificare che il mezzo sia in regola, attraverso la lettura del famoso libretto, e che soprattutto l’automobilista abbia il nullaosta legale per poter circolare su strada. In altri termini, le famose patente e libretto sono ormai entrate nelle nostre vite quando si immagina un posto di blocco. C’è, però, una paura irrazionale legata al posto di blocco: spesso è legato a un problema della macchina mai sistemato, le famose spie luminose sul cruscotto servono proprio ad avvertire tempestivamente che bisogna recarsi talvolta in officina, nonché che qualche documento non sia in regola.

Tornando al posto di blocco, e prima di analizzare cosa succede se vieni fermato dagli agenti o cosa succede, e qui viene il peggio, se non ti fermi, meglio delineare meglio la differenza tra posto di blocco e posto di controllo. La differenza principale è una sola: presso un posto di blocco tutti i veicoli in transito sono tenuti a fermarsi obbligatoriamente. Ricorderete i tempi della pandemia da Covid-19, quando vennero istituite le famose zone rosse, gialle e arancioni. Per prevenire il diffondersi del noto virus, lo stato decise di impiegare le forze dell’ordine e i militari da dispiegare per le strade pubbliche, creando veri e propri posti di blocco, così da limitarne la diffusione a causa degli incontri tra persone. Può quindi essere normale non essere mai stati fermati a un posto di blocco, ma se dovesse capitarvi non andate in allarme. Questa guida serve a capire cosa viene richiesto a un posto di blocco e cosa vi succede se vi venisse in mente, noi vi mettiamo in guardia, di non fermarvi a un posto di blocco.

Sommario

Posto di blocco: cosa ti chiedono quando vieni fermato

Niente allarmi, chi ha provato l’esperienza di un posto di blocco durante la purtroppo recente pandemia sa di cosa stiamo parlando. Qui si presenta un’altra sostanziale differenza con un posto di controllo, quello in cui a campione durante un periodo di controllo vengono fermati una certa quantità di veicolo. Nel posto di blocco tutti i veicoli sono tenuti a fermarsi, e spesso viene creata una situazione in cui è praticamente impossibile fuggire in entrambi i sensi di marcia, quindi con l’impiego di più di due agenti/militari come invece avviene in un posto di controllo. Iniziamo, però, a evidenziare i punti in comune tra un posto di blocco e un posto di controllo.

In entrambi i casi devi esibire il famoso libretto di circolazione e condividere con gli agenti la patente, o il foglio rosa se non è stata ancora conseguita la prima. Se vedrete allontanarsi gli uomini o le donne che stanno effettuando il controllo, tutto ok. Stanno verificando tramite una banca dati in dotazione alle forze dell’ordine lo stato della vettura su cui viaggiate semplicemente inserendo la targa. Da qui si può risalire, ad esempio, al furto o al più banale esito di una revisione. Ovviamente un posto di blocco, regolato dall’Art. 192 del Codice della Strada, viene istituito in casi eccezionali come la pandemia, quando l’Italia era bloccata e non si poteva uscire dalla città se non per motivi di emergenza o lavorativi, o se i Carabinieri e le forze dell’ordine sono alla ricerca di un fuggitivo o di un criminale. Fermando tutte le vetture, è più probabile risalire al colpevole.

Comune anche il caso di analisi approfondita del veicolo a un posto di blocco: tu non lo sai ma magari loro stanno cercando armi su segnalazione, o droga. Normale, quindi, che a un posto di blocco si venga perlustrati per filo e per segno al contrario delle famose…favorisca patente e libretto.

Posto di blocco: cosa succede se non ti fermi

Innanzitutto è il caso di parlare di sanzioni. Chi non si ferma a un posto di blocco ma ovviamente espone la propria targa agli occhi degli agenti è tenuto al pagamento di una sanzione che può variare tra 1.362 a un massimo di 5.456 euro, quando un “normale” posto di blocco prevede multe molto più basse, massimo 344 euro. Già questo fa capire la gravità di un posto di blocco e la sua importanza rispetto a un controllo di routine.

Anche la decurtazione dei punti sulla patente li differenzia: 3 punti per mancato posto di controllo, 10 punti per mancato posto di blocco. Chi sa di aver la coscienza sporca potrebbe forzare un posto di blocco mettendo a rischio l’incolumità degli agenti e degli altri automobilisti. Qui, il discorso si fa serio. Si entra nel penale per “resistenza a pubblico ufficiale” e la pena può essere la reclusione da 6 mesi a 5 anni. La gravità della forzatura del posto di blocco spetterà poi alle forze dell’ordine presenti in loco.

Chi ignora il segnale “Alt Polizia” posto prima di un posto di blocco sa a cosa può andare incontro, e non è certo una passeggiata di piacere o una multa di poche centinaia di euro. Il consiglio è sempre quello di mostrarsi collaborativi, mai scappare se si è bevuto un bicchiere di vino in più, e in quel caso è sempre meglio lasciare il volante a qualcun altro, o se si è dimenticato un documento a casa, come la patente. Sono tante e varie le verifiche che possono essere fatte a un posto di blocco, da cui le multe. Non fermarsi è il caso peggiore, perché la famosa fedina penale viene sporcata per sempre.

Leggi anche: Nuovo Codice della Strada 2024, cosa devi sapere

FAQ

In un posto di blocco, che occupa entrambi i sensi di carreggiata, i carabinieri possono limitarsi a un normale controllo dei documenti e della targa del veicolo o possono essere più scrupolosi se sono alla ricerca di un individuo sospetto. Normale quindi l’analisi del baule o del vano motore alla ricerca di droga o armi nascoste. L’importante è fermarsi: chi non lo fa rischia fino a 5 anni di carcere e multe molto salate, si parla di migliaia di euro.

Il posto di controllo è solitamente una normale verifica effettuata su bordo strada da parte di agenti delle forze dell’ordine, solitamente carabinieri. Si tratta di controlli a campione che servono per prevenire la cattiva circolazione stradale, ad esempio le condizioni psicofisiche di un individuo alla guida e, nel caso in cui questo fosse ubriaco, fermarlo per favorire la sicurezza per gli altri utenti della strada.

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