Tutti sono a conoscenza dell’esistenza di tre diverse patenti: AM (quella che permette di guidare i cosiddetti cinquantini), A1 (che aumenta la cilindrata governabile a 125cc) e ovviamente la classica B. Basterebbe questa distinzione per poter parlare dell’argomento al plurale, tuttavia le patenti sono molte di più e si articolano in una complessa normativa che regola i grandi e piccoli mezzi, i rimorchi e pesi massimi.
Tutte le patenti sono identificate da un codice composto da lettere o da lettere e numeri attraverso i quali è spesso molto difficile orientarsi: AM, A1, A2, B, C, D e D1. Non è un messaggio in codice e nemmeno una strana formula, perché questa lunga combinazione di lettere e numeri identifica alcune patenti disponibili in Italia per guidare micro car, auto, 2 ruote, bus e furgoni, ovvero quelle di cui si fa menzione nel Codice della Strada.
Un particolare tipo di patente è la D che permette di guidare tutti i veicoli progettati e costruiti per il trasporto di più di 9 persone, conducente compreso. Per scoprire tutti i dettagli su cosa si può guidare con la patente D, la tipologia di esame e il costo da sostenere per ottenerla; non vi resta che continuare a leggere il nostro articolo di approfondimento.