Nel CdS si legge, testuale: “Ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana la velocità massima non può superare i 130 km/h per le autostrade, i 110 km/h per le strade extraurbane principali, i 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati, con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali”.
L’introduzione del nuovo Codice della Strada aggiornato al 2024 non ha previsto cambiamenti per i limiti di velocità sulle strade italiane. Non si esclude, però, di portare il limite in autostrada da 130 a 150 km/h, esclusivamente sulle autostrade a tre corsie. Sono cambiate, inasprendole, le sanzioni per chi eccede i limiti, mentre ancora diverso è il caso delle regole che devono seguire i neopatentati, come vedremo a breve.
Il crescente interesse per la sicurezza stradale non ha “toccato” i limiti attivi in Italia ormai da molto tempo. Sono le sanzioni il motivo per cui è utile ricordarsi dei limiti ogni volta che si inizia un viaggio, che sia esso breve e in città o lungo e quindi con percorrenze autostradali.
Parlando di limiti non si può non parlare di tolleranze: i sistemi come gli autovelox, infatti, sono dotati di una tolleranza che tiene conto dell’errore sia dei tachimetri sia degli stessi rilevatori. Sotto i 100 km/h la tolleranza è di 5 km/h, sopra è del 5% rispetto alla velocità con arrotondamento per eccesso: ad esempio in autostrada fino a 137 km/h non si viene puniti con la multa.