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Conversione patente estera: documenti, smarrita, comunitaria, costi

Chi è in possesso di una patente di guida estera e vive stabilmente in Italia potrebbe avere la necessità di convertirla in patente italiana.

La legge infatti prevede un’ammenda salata per chi guida con patenti straniere non riconosciute dallo stato italiano, sebbene le direttive cambino da paese a paese a seconda degli accordi bilaterali stipulati. Per i cittadini dell’Unione Europea vi sono leggi apposite, legate all’introduzione della patente comunitaria alla fine degli anni ’90 e all’armonizzazione del documento tra gli Stati membri. Per le patenti non europee la legislazione è diversa e varia da paese a paese, è dunque importante documentarsi per tempo per non incorrere in spiacevoli sorprese.

Dunque, la conversione della patente estera in patente italiana è un’operazione certamente fattibile con alcune limitazioni e accortezze da seguire. Inoltre bisognerà affrontare dei costi, seppur non particolarmente esosi. Si ricorda, inoltre, che in mancanza di patente internazionale si ha tempo 1 anno per convertire la propria patente portando con sé una traduzione del documento; diversamente si potrebbe incorrere in multe piuttosto salate. Per scoprire tutto ciò che è necessario sapere per convertire la propria patente estera in patente italiana non vi resta che proseguire nella lettura del nostro approfondimento sul tema.

Indice:

Conversione patente estera comunitaria

I residenti nell’Unione Europea sono in possesso di una patente riconosciuta in tutti i 28 stati membri e possono utilizzarla finché è valida. La patente comunitaria è in formato carta di credito per tutti i paesi, con la foto del conducente sulla sinistra. I cittadini comunitari che spostano la loro residenza in Italia possono guidare con la propria patente estera fino alla scadenza della stessa, quando saranno obbligati a rinnovarla in Italia, attuale paese di residenza. Chi è in possesso di patente con validità illimitata è invece obbligato a rinnovarla dopo due anni dallo spostamento della residenza; mentre chi subisce il ritiro della patente ed è residente in Italia dovrà necessariamente richiedere la conversione della patente estera. Allo stesso modo chi smarrisce la patente estera ed è residente in Italia dovrà richiedere la conversione per ottenere un duplicato del documento valido per circolare sul territorio italiano. Si ricorda che questa regolamentazione varia se il conducente è in possesso della patente internazionale.

Dopo aver stabilito la propria residenza in Italia si ha un anno di tempo per effettuare la conversione della patente straniera. Nel frattempo è obbligatorio mostrare una traduzione giurata della propria patente alle autorità, qualora richiesto, pena una sanzione che va da 400 € a 1.600 €. L’onere di convertire la patente non è previsto per i titolari di un permesso internazionale di guida, noto anche come “patente di guida internazionale”, soggetto a disposizioni ad hoc e riconosciuto in quasi tutto il mondo ad eccezione di paesi come Cina, Brasile e Israele, nonché Irlanda, Spagna, Portogallo all’interno dell’UE.

Dove effettuare, quali documenti e quanto costa la conversione della patente estera

Come procedere se si desidera convertire la propria patente? Prima di tutto è necessario recarsi alla motorizzazione civile compilando e alcuni documenti e moduli, si dovranno affrontare anche dei costi che variano in base se la patente da convertire sia europea o extra europea. Proseguendo nella lettura verranno descritti nel dettaglio i tutti i moduli i documenti, i costi e i passaggi da eseguire per richiedere la conversione della patente.

Le patenti di guida estera possono essere convertite presentando l’apposita domanda alla motorizzazione civile, compilando il modulo TT2112 disponibile anche online. Devono essere effettuati due versamenti, uno da 32 € sul c/c 4028 e uno da 10,20 € sul c/c 9001. Alla domanda devono essere allegate due fototessere, la fotocopia della patente accompagnata dalla traduzione certificata per paesi extra UE e un certificato medico con bollo da 16 € rilasciato da un medico abilitato. Vanno inoltre presentati il documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale, sia originale che la fotocopia. I documenti necessari non sono dunque particolarmente complessi da reperire e da produrre, inoltre i costi appaiono piuttosto contenuti e paragonabili a un classico “rinnovo” della patente che i cittadini italiani devono eseguire ogni 10 o 5 anni.

Conversione patente estera in Italia, quali paesi?

Per quanto riguarda le patenti non europee la legislazione che regola la conversione di quest’ultime prevede limitazioni e possibilità che variano da nazione a nazione, ma anche dal titolo del richiedente la conversione.

Ad esempio la conversione della patente estere non è ammessa per alcuni paesi extra UE, dunque le patenti estere rilasciate in Canada, Cile e Stati Uniti possono essere convertite solo se appartenenti a personale diplomatico o ai loro familiari. Vi sono restrizioni anche per le patenti di guida straniera ottenute in Zambia, che possono essere convertite esclusivamente per cittadini in missione governativa o per i familiari degli stessi. Numerosi sono invece i paesi che prevedono la convertibilità della patente straniera in Italia secondo la procedura indicata, in cui sono compresi stati extra UE come Algeria, Filippine, Libano, Marocco, Svizzera, Taiwan, Tunisia e Turchia. Per i paesi appena citati la conversione è piuttosto semplice e ricalca praticamente la procedura già analizzata riguardante i paesi europei.

Ricordiamo che la conversione del documento di guida non è un’operazione necessaria per brevi viaggi o per un trasferimento che non prevede il cambio di residenza. Per queste eventualità esiste il dispositivo della patente internazionale, decisamente più trasversale e comodo. La conversione è necessaria esclusivamente se si intende cambiare in modo più o meno definitivo la propria residenza in Italia.

Domande e risposte

Quando richiedere la conversione della patente estera?

Solo nel caso in cui si decida di spostare la propria residenza in Italia. Si ha un anno di tempo per effettuare la conversione della patente straniera e nel frattempo è obbligatorio mostrare una traduzione giurata della propria patente alle autorità, qualora richiesto, pena una sanzione che va da 400 € a 1.600 €.

Come convertire la propria patente estera?

Le patenti di guida estera possono essere convertite presentando l’apposita domanda alla motorizzazione civile, compilando il modulo TT2112 disponibile anche online. Devono essere effettuati due versamenti, uno da 32 € sul c/c 4028 e uno da 10,20 € sul c/c 9001. Vanno inoltre presentati il documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale, sia originale che la fotocopia

I cittadini UE devono convertire la patente?

I cittadini comunitari che spostano la loro residenza in Italia possono guidare con la propria patente estera fino alla scadenza della stessa, quando saranno obbligati a rinnovarla in Italia, attuale paese di residenza.

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