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Riparazione capote auto

La riparazione capote auto è un’operazione tutt’altro che facile, infatti, in molti preferiscono procedere direttamente alla sostituzione con una nuova di zecca.

Chiaramente, si tratta della soluzione più costosa, che non viene eseguita da un meccanico specializzato in un’officina, ma bensì da un sellaio professionista, ovvero colui che si occupa della tappezzeria delle auto. Il prezzo di una capote nuova è piuttosto variabile, in base soprattutto alla marca e al modello di auto in questione, infatti, può costare sia qualche centinaio di euro, sia addirittura alcune migliaia di euro. In questo articolo vedremo come si fa a riparare le varie tipologie di capote e come procedere alla sostituzione.

Sommario

- Riparazione capote auto: come si fa

- Riparazione capote auto: elettrica

- Riparazione capote auto: sostituzione

- Domande e risposte

Riparazione capote auto: come si fa

Un metodo piuttosto comune nella riparazione capote auto consiste nell’utilizzare toppe del materiale originale della cappotta, magari recuperandolo dal sellaio e applicandolo con un adesivo a contatto. Questa tipologia di riparazione, però, è assolutamente sconsigliata, in quanto è antiestetica, risultando anche molto visibile, e ha una scarsa durata nel tempo. Ciò è dovuto all’adesivo a contatto, che può rovinarsi piuttosto velocemente per colpa dell’esposizione alla luce solare e agli agenti atmosferici in generale, perdendo la tenuta in poco tempo. L’efficacia della colla verrà meno a causa della pioggia, rendendo la capote permeabile all’acqua. A volte, gli adesivi a contatto vengono utilizzati erroneamente anche sulle capote in plastica, mentre non c’è nulla di più sbagliato, dato che questi non sono in grado di aderire correttamente sulla plastica.

Esistono comunque altri metodi di riparazione fai da te, in cui ci si serve di silicone, ago e filo. Bisogna semplicemente fare una sutura sulla parte di capote interessata con ago e filo, per poi sigillarla con del silicone. Parliamo di un’altra possibilità poco estetica, che non può essere applicata sulle capote in plastica.

La plastica liquida può rappresentare un valido alleato nella riparazione di rotture o crepe nella capote. È acquistabile in varie colorazioni (come nero, blu scuro, rosso e marrone scuro) presso i negozi specializzati nella cura delle auto. La plastica liquida andrà applicata direttamente sull’area danneggiata, seguendo le istruzioni del produttore. La riparazione, in questo caso, risulterà meno visibile e più resistente nel tempo, oltre ad essere attuabile sia sul tessuto che sulla plastica.

Per quanto riguarda la riparazione delle capote in plastica morbida, potreste optare per nastri adesivi con rivestimento in resina. È difficile trovarne di qualità, infatti la maggior parte tendono a durare poco o magari un po’ di più sulle superfici plastiche più lisce e morbide. L’adesione può risultare compromessa anche a causa delle alte temperature e dell’esposizione alla luce solare. Altra caratteristica negativa è rappresentata dalla grande visibilità di questa riparazione. Per riparare le crepe nei finestrini della capote, bisognerebbe servirsi della plastica liquida, che può essere utilizzata direttamente sull’area danneggiata, senza utilizzare alcun materiale adesivo. Parliamo di una tipologia di riparazione più durevole e meno visibile. Un’altra soluzione per rimettere a posto i tetti è consiste nell’uso di lastre di vetro, che vanno incorniciate o incollate.

Gli step che dovrete seguire nella riparazione capote auto sono:

  • localizzare le crepe e i fori, contrassegnandoli con precisione;
  • pulire le aree danneggiate in maniera accurata (la capote deve essere completamente pulita asciutta e priva di grasso), servendovi di solventi specifici;
  • applicare gli adesivi speciali sulle crepe, mentre per i buchi più grandi bisognerebbe utilizzare le toppe;
  • aspettare 24 ore affinché l’adesivo aderisca completamente.

In alternativa potreste utilizzare uno dei numerosi kit di riparazione disponibili sul mercato, generalmente a un costo di 20 euro. Questi contengono solitamente i solventi per la pulizia, dei cerotti e la colla. Prima di procedere alla riparazione, parcheggiate la vettura in luogo ombreggiato. Pulite la zona danneggiata e spargete la colla su quest’ultima e sulla toppa. Successivamente applicate il cerotto e fate in modo che questo aderisca. Nel caso vi sia un eccesso di colla, cercate di rimuoverla il prima possibile. Passate 24 ore, la colla sarà completamente asciugata. La spesa da affrontare per un’operazione del genere si aggira intorno ai 200 euro.

In definitiva, riparare la capote auto, acquistando i prodotti necessari presso un negozio di tappezzeria, è sicuramente la scelta più economica, a differenza della sostituzione del pezzo per intero. Comunque sia, esistono numerosi metodi per riparare i danni di una cappotta. Se vi trovate di fronte a dei piccoli fori, allora potreste procedere in autonomia alla loro rimozione, mentre se il danno consiste in una grande crepa, allora il consiglio è di rivolgersi a un esperto in materia.

Riparazione capote auto: elettrica

La capote elettrica è ormai un must per le coupé più recenti. Gli appassionati di cabriolet, infatti, trovano più interessante la variante elettrica rispetto a quella manuale, anche per il fatto che può essere montata su vetture più vecchie. Se riscontrate dei problemi nella capote elettrica della vostra auto, magari perché non si apre o non si chiude, è bene controllare l’olio nell’abitacolo, in quanto è possibile che qualche sollevatore idraulico o pistone soffra di perdite di olio. In un caso del genere, vi consigliamo di fare riferimento direttamente a un professionista del settore, invece di intervenire con il fai da te.

Riparazione capote auto: sostituzione

Nel caso non intendiate effettuare la riparazione capote auto in autonomia, non dovrete fare altro che recarvi presso il vostro sellaio di fiducia. In determinate situazioni, vi potrebbe essere offerta la sostituzione parziale, che consiste o nella sostituzione della lastra del vetro in plastica, oppure della parte posteriore della capote. A nostro parere, non è raccomandabile la sostituzione parziale, in quanto, se la capote è in tessuto, bisognerà rimuovere tutto il rivestimento e applicare le toppe necessarie. Per quanto riguarda i finestrini posteriori, dotati di sistema zip, non andrebbero mai cambiati, perché si rischia di pregiudicare definitivamente la loro tenuta.

Si tratta di una soluzione poco sensata sia a livello economico, che tecnico. Purtroppo, molti “esperti” in materia tendono a suggerire questa opzione. Se vi trovate con la cappotta danneggiata, ma non intende sostituirla completamente, forse è preferibile procedere a delle riparazioni “localizzate”, sempre se non ci troviamo a danni di entità notevole. Per quest’operazione è possibile fare affidamento a un sellaio, oppure svolgerla in completa autonomia, utilizzando adesivi di qualità.

Domande e risposte

Come proteggere capote in tela?

Per prevenire i danni causati dagli agenti atmosferici, dagli alberi o dai volatili, bisogna applicare dei prodotti idrorepellenti alla capote, così da costituire una vera e propria barriera nei confronti dell’acqua, che può creare un ristagno tra le cerniere e le cuciture, arrecando dei danni irrimediabili. La pioggia, la neve e la grandine sono i principali nemici del tettuccio della macchina, così come il sole con i suoi raggi UV.

Come impermeabilizzare la capote dell’auto?

Prima di applicare uno dei tanti trattamenti impermeabilizzanti protettivi disponibili sul mercato, bisogna innanzitutto pulire l’intera superficie della cappotta. Per farlo, vi suggeriamo di servirvi di una spazzola con acqua e sapone neutro. Il modo migliore per pulirla è di spazzolarla prima a secco, così da eliminare lo sporco e la polvere il più possibile. Una volta eliminata la sporcizia, potrete utilizzare il trattamento impermeabilizzante.

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