Convenzionalmente al sabato, quando gli impegni del lavoro danno qualche ora di tregua, l’automobilista si arma di secchio, acqua, detergente e spugna, e accarezza la propria auto fino a farla brillare. Tuttavia, una volta completata la carrozzeria, il conducente considera terminato il proprio lavoro o, nella migliore delle ipotesi, con un vecchio straccio rimuove dall’abitacolo qualche granello di polvere. In realtà, però, la pulizia degli interni auto è fondamentale, perché se la carrozzeria lucida è un biglietto da visita da sfoggiare, lo stato dell’abitacolo rappresenta la reale considerazione verso la propria vettura. Nelle prossime righe sarà stilato un iter sul come lavare gli interni auto, in modo da velocizzare e facilitare le operazioni di pulizia.
Prima di servirsi della “artiglieria pesante” per effettuare le operazioni di pulizia degli interni, occorre fare un controllo preliminare all’interno dell’abitacolo per eliminare tutti i rifiuti grossolani e per rimuovere temporaneamente tutti gli accessori che solitamente ingombrano la plancia. Via quindi pezzi di carta, biglietti dei parcheggi, carte di caramelle e qualsiasi altro tipo di rifiuto visibile. Tiriamo via dall’auto anche i caricabatteria da viaggio, le chiavette USB con la musica per lo stereo, gli occhiali da sole e tutti quegli oggetti che verranno riposti (con ordine, ovviamente) solo a pulizia degli interni completata.
Bisogna ricordarsi che all’interno di una vettura ci sono molti “angoli oscuri”, dove è difficile arrivare per pulire: si pensi allo spazio sotto ai sedili o a quelli ai lati del freno a mano. In questa fase, quindi, è importante anche spostare i sedili in avanti e indietro per vedere se si è depositato qualche altro rifiuto da raccogliere.