Passa al contenuto principale
Causa lavori di manutenzione attualmente la disponibilità di AutoScout24 è limitata. Questo riguarda in particolare funzioni quali i canali di contatto con i venditori, l’accesso o le modifiche ai veicoli in vendita.
Focus: Tecnica auto
Focus: Tecnica auto

Freno di stazionamento: elettrico, cos’è, problemi

In un’automobile ci sono migliaia di componenti, tutte più o meno importanti, che basano il loro funzionamento su meccanismi complessi e frutto delle ultime innovazioni tecnologiche.

Si consideri il Bluetooth, il navigatore con GPS, il quadro comandi digitale e tutti quegli accessori che hanno alle spalle dei veri e propri device di ultima generazione. Tanta tecnologia stride fortemente con l’utilizzo del freno a mano, che ancora oggi basa il suo funzionamento su un puro concetto meccanico: una corda, azionata da una leva, che blocca le ruote attraverso le ganasce o le pinze dei freni, a seconda della presenza di freni a disco o a tamburo.

In queste righe, in realtà, vedremo come anche il freno a mano sia stato in qualche modo coinvolto nella corsa alla tecnologia di molte Case automobilistiche, diventando anche lui un motivo di vanto quando la propria auto è dotata del freno di stazionamento elettronico. In linea di massima, anche se viviamo da diversi lustri il XXI secolo, sono ancora molte le auto che montano il classico freno di stazionamento.

Inoltre, come vedremo tra poco, la scelta di installare freni a mano basati su dispositivi elettronici non è finalizzata a migliorare l’esperienza di guida dell’utente finale, quanto piuttosto ad eliminare la leva di azionamento, il cui design è agli antipodi rispetto agli abitacoli delle vetture moderne sempre più avveniristici, minimali e moderni.

In queste righe, oltre a spiegare nel dettaglio come funziona il freno di stazionamento, faremo un confronto tra la tipologia meccanica, nota a tutti come “freno a mano”, e il freno di stazionamento elettronico di recente introduzione, vedendo come, in alcuni casi, l’innovazione tecnica in realtà possa portare più complicazioni che giovamenti.

Sommario

Cos’è il freno di stazionamento?

Il freno di stazionamento, comunemente conosciuto come “freno a mano”, è un comando a disposizione del conducente di un’automobile e ha come scopo primario quello di bloccare il veicolo quando è parcheggiato. Soprattutto in situazioni di pendenza, il freno di stazionamento si rivela fondamentale, perché impedisce alla vettura di scendere senza controllo.

Il freno a mano viene usato dai guidatori meno esperti anche in situazioni di marcia, quando c’è una situazione di traffico in salita e non si riesce ancora a gestire al meglio il giusto equilibrio tra il pedale della frizione e quello dell’acceleratore, per tenere ferma l’auto in pendenza e quindi partire in maniera più facile. Il meccanismo che c’è dietro al freno a mano è molto elementare: alzando la leva, si tirano delle funi di acciaio collegate ai freni delle ruote su cui è montato il sistema di stazionamento (solitamente è sull’asse posteriore). Le ganasce (o le pinze, in caso di presenza di freni a disco), facendo pressione sul tamburo (o sul disco), le bloccano, impedendo alla macchina di scivolare giù.

Tirando la leva del freno di stazionamento nella classica tipologia “a mano”, infatti, ciò che accade è la messa in tensione di cavi d’acciaio, che intervengono in modo meccanico sui freni posteriori (o anteriori). Tanto più si solleva la leva, tanto più l’azione del freno si intensifica. Per rilasciare il freno a mano, basta premere il pulsante posto all’estremità, sollevare leggermente la leva e dunque abbassarla del tutto.

La novità degli ultimi anni: il freno di stazionamento elettrico

Introdotto inizialmente sulle auto sportive e su quelle di lusso e diffusosi ormai in tutti i segmenti, negli ultimi anni c’è da registrare una grossa novità: il freno a mano elettrico (o elettronico). In pratica, la classica leva del cambio viene sostituita da una pulsantiera, sulla quale l’utente dovrà premere ogni volta che vorrà attivare e disattivare il freno a mano.

La nascita del freno a mano elettrico è frutto della mente di molti designer, che hanno scelto di eliminare la vecchia e obsoleta leva in nome dello stile e del buon gusto. In più, vista l’assenza dell’iconico gesto, questo comando sta perdendo il suo nome, diventando semplicemente il freno di stazionamento elettrico.

Quasi tutti i freni a mano elettronici hanno inclusa la funzione Hill Holder, che tiene la vettura ferma nelle situazioni di traffico senza dover premere il freno. Se, ad esempio, ci si deve fermare ad un semaforo in una strada di salita, basterà pigiare sul pedale del freno solo al momento dell’arresto del veicolo: sarà il sistema Hill Holder a tenere ferma la vettura in attesa del verde.

Alcuni freni a mano elettronici mutuano il meccanismo tradizionale: premendo il tasto, sono azionate le solite funi che bloccano le ruote posteriori con le ganasce o le pinze. L’unica differenza è data da un motorino, che sostituisce il movimento della leva. Altri freni a mano elettronici, invece, fanno a meno delle funi e montano i motorini direttamente in corrispondenza delle ganasce/pinze sulle ruote motrici. Ogni motorino, una volta attivato il freno a mano, spinge la ganascia in modo da bloccare le ruote. Alcuni modelli hanno addirittura quattro motorini, uno per ruota, e assicurano maggior sicurezza.

Sicuramente vi sarete chiesti almeno una volta che cosa succede se premo il tasto del freno a mano elettrico in marcia. Se, sui primi sistemi, questa azione era davvero pericolosa, in quanto il bloccaggio delle ruote è molto rapido e, invece, lo sbloccaggio è più lento e macchinoso, oggi si sta diffondendo un sistema di sicurezza che, premendo il tasto del freno di stazionamento, aziona una frenata di emergenza sulle quattro ruote brusca ma controllata, che permette di arrestare la corsa dell’auto in caso di guasto o di malore del conducente.

Potrebbe interessarti: Catalizzatore, cos'è e perché è importante

Alcuni problemi con il freno a mano

Il grande difetto del freno di stazionamento a mano è che, con il tempo, la fune collegata al sistema frenante sull’asse su cui è montato il sistema (quasi sempre sulle ruote posteriori, raramente sull’asse anteriore) si allenta. Occorre portare periodicamente la vettura dal meccanico per far stringere il cavo e riportare il freno a mano all’efficienza tradizionale, un’operazione nota come registrazione del freno a mano.

La nascita del freno a mano elettrico era in parte dovuta proprio a questo motivo, ma nei modelli in cui è rimasta la fune, ovviamente non si è risolto granché. Anzi, in alcuni casi la situazione è perfino peggiorata: nei periodi di grande freddo, infatti, il freno a mano si blocca e non risponde più ai solleciti del motorino. Per risolvere il problema, il più delle volte, occorre l’intervento di tecnici specializzati. Con i modelli che montano i motorini direttamente sull’impianto frenante, invece, sembra essersi trovata la soluzione ideale.

In un mondo in cui la tecnologia è entrata prepotentemente anche negli abitacoli, il freno a mano con la tradizionale leva resiste strenuamente. Sempre più Case automobilistiche sono ormai orientate alla variante elettronica, ma la realtà è che la gestione di quest’ultimi modelli è ancora complessa. È, ad esempio, più facile premere accidentalmente il tasto del freno a mano, soprattutto se posizionato nei pressi della plancia di comando: il vecchio sistema della leva, in virtù della forza necessaria per attivarsi, non potrebbe mai azionarsi per sbaglio. In alcuni sistemi che presentano l’Hill Holder, inoltre, il blocco delle ruote in salita durante un rallentamento per traffico dura pochi secondi: se non si fa attenzione, si rischia di scivolare indietro e provocare un tamponamento.

Ma il problema più grande di tutti è nella gestione. Il vecchio sistema meccanico il più delle volte poteva essere sistemato anche in autonomia: bastava il garage libero, una chiave inglese e un po’ di pazienza. Con i freni di stazionamento elettronici, invece, in caso di guasto si è costretti a chiamare il meccanico e recarsi in un centro autorizzato, con la conseguente spesa di riparazione. In attesa che i freni a mano elettronici si evolvano al meglio, quindi, continuare a preferire il caro e vecchio modello con la leva non è una brutta idea, né una scelta retrograda, ma anzi pragmatica e più “sicura”.

FAQ

Il freno di stazionamento, noto anche con il nome più popolare di “freno a mano”, è un dispositivo presente sugli autoveicoli che permette di bloccare il veicolo durante una sosta, oppure di aiutare il conducente durante le partenze in salita.

Usare il freno di stazionamento elettrico è davvero semplice. Basta premere col piede il pedale del freno ed effettuare lo stesso movimento di sollevamento della leva del freno a mano classico, ma con il dito. In altre parole, basta sollevare verso di sé la piccola levetta. Per togliere il freno “a mano” elettrico, invece, si preme il pulsante dedicato, e l’icona del freno a mano accesasi nel quadro strumenti si spegnerà, indicandovi l’effettiva rimozione del freno di stazionamento.

Il freno a mano classico funziona tramite un sistema di cavi d’acciaio, che entrano in tensione quando viene tirata a sé la leva. I cavi intervengono in modo meccanico sui freni posteriori, stringendoli tanto più la leva è “tirata”.

Condividi l'articolo

Tutti gli articoli

All broken exhaust pipe - and now

Catalizzatore: cos’è e come funziona nell’auto

Consigli · Componenti auto
VW-Troc-R-DSG

DSG, PDK, DCT: Come funziona un cambio a doppia frizione

Consigli · Componenti auto
Convertible driving

Servosterzo: cos’è, come funziona e perché è fondamentale

Consigli · Componenti auto
Mostra di più