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Cruise control: cos’è, come funziona, adattivo, come si attiva
Redazione AutoScout24 · 05/03/2025 · Lo leggi in 7 minuti
Andiamo a conoscere nel dettaglio lo strumento del Cruise control e come i moderni autoveicoli svolgano diverse funzioni senza l'apporto del guidatore.
Le automobili stanno procedendo a lunghe falcate verso la guida autonoma, ovvero l’insieme di tecnologie in grado di gestire la marcia senza l’intervento umano. Le vetture, in sostanza, potranno svoltare, frenare, cambiare velocità e sorpassare autonomamente. Questo scenario, tuttavia, è ancora lontano nel tempo, perché gli esperti stimano che la guida autonoma non sarà pronta prima del 2030.
Già oggi, però, le moderne automobili svolgono alcune funzioni di guida autonomamente, senza l’apporto del guidatore. L’esempio lampante di questa tecnologia è il noto Cruise Control, il mantenimento automatico della velocità. Scopriamo allora nel dettaglio che cos’è il Cruise Control, come funziona, come si attiva e come funziona il Cruise Control Adattivo, la versione più avanzata di questo sistema così utile.
Dopo questa breve introduzione, entriamo nel dettaglio per Cruise control: cos’è, come funziona, adattivo, come si attiva.
Iniziamo subito dalla domanda principale e più importante: che cos’è il cruise control? In poche parole, si tratta di un sistema che permette all’automobile di gestire e mantenere in autonomia la velocità di crociera. Si tratta, quindi, di un sistema che migliora la fluidità e la facilità di marcia nelle lunghe percorrenze e a velocità sostenute, in quanto è possibile percorrere decine o centinaia di km ad una velocità precisa e costante senza dover gestire la pressione del volante.
Il Cruise Control può sembrare un sistema complesso e moderno, ma in realtà è un’invenzione ben più datata. Se, infatti, il concetto di regolatore di velocità di un motore è presente già dai primi del Novecento su motori industriali e treni, negli anni ’40 è un ingegnere e inventore americano, Ralph Teetor, ad aver avuto l’idea di inventare il Cruise Control.
Teetor, non vedente, ideò il Cruise Control per permettere al suo autista di guidare in maniera più fluida e controllata. Brevettato nel 1948 come “Speedostat”, il cruise control arrivò su mercato nel 1958: fu Chrysler a montare il sistema “Auto-Pilot” sulla sua berlina Imperial, per poi rinominarlo negli anni ’60 con il nome che oggi tutti conosciamo: Cruise Control.
Inizialmente, questo dispositivo si è diffuso negli Stati Uniti, e solo dopo qualche decennio è arrivato in Europa, dove ha contribuito a migliorare il comfort di guida nei lunghi tratti stradali e autostradali da percorrere a velocità costante. In questi frangenti il guidatore non deve fare altro che impostare la velocità di crociera con il cruise control e successivamente può togliere il piede dall’acceleratore, perché la vettura mantiene da sé la velocità selezionata.
Cruise control: come funziona
Il funzionamento meccanico del Cruise Control è piuttosto semplice. Il concetto, infatti, è semplice: mantenere autonomamente un’accelerazione costante della vettura, in modo da percorrere km senza premere il pedale. Nella sua prima iterazione, il Cruise Control era formato da un motorino elettrico collegato ad una vite bi-direzionale attorno alla quale si arrotola il cavo dell’acceleratore. Regolando la velocità, la vite si posiziona in modo da mantenere lo stesso livello di accelerazione costante, permettendo così la marcia “regolata”.
Con l’affinamento di questa tecnologia, la vetusta soluzione della vite meccanica è stata sostituita da un sistema che gestisce attraverso le centraline del motore la quantità di aria e benzina che viene iniettata all’interno della camera di combustione, gestendo in maniera precisa la velocità, risultando così più preciso e sicuro. Per attivare il Cruise Control, poi, ci sono stati diversi sistemi, da una serie di pulsanti sulla plancia a delle leve al volante attraverso le quali comandare l’accelerazione, fino agli attuali pulsanti sulle razze del volante.
Al raggiungimento della velocità di crociera desiderata, basterà premere un pulsante (in genere con la scritta SET) e l’auto manterrà l’andatura impostata. Per variare la velocità, il guidatore deve premere i tasti + e – posti vicino a quello SET. Il cruise control funziona fino a quando non si preme nuovamente il pedale dell’acceleratore, oppure quello del freno o la frizione: in questi casi si disattiva.
Che cos’è il Cruise Control Adattivo
Il cruise control è quindi uno strumento molto comodo, ma necessita comunque della costante attenzione del guidatore. Quando ci si avvicina ad un’altra auto, ad una curva o ad uno stop, infatti, è il conducente che deve disattivare il regolatore di velocità semplicemente premendo sul freno, e regolare di nuovo manualmente la velocità a ciò che lo precede.
Questa limitazione è stata superata dal Cruise Control Adattivo, o Adaptive Cruise Control (spesso abbreviato con ACC). Questo sistema è un’evoluzione del classico regolatore di velocità, in quanto non solo è in grado di regolare la velocità a seconda di quanto impostato dal conducente, ma è in più capace di modulare automaticamente la velocità attraverso un radar anteriore che controlla continuamente la distanza da veicoli e oggetti davanti all’auto. Se, ad esempio, se il cruise control adattivo rileva un veicolo antecedente più lento, questo diminuisce la velocità fino ad “accodarsi” a tale veicolo, mantenendo la distanza di sicurezza. Non appena il veicolo guadagna nuovamente velocità, il cruise control adattivo riporta l’auto alla velocità impostata originariamente.
Il cruise control adattivo ha debuttato a metà anni ’90 grazie a Mitsubishi, che introdusse sulla sua Debonair un sistema di Cruise Control Adattivo “passivo”, che avverte il guidatore con un cicalino della eccessiva vicinanza dall’auto davanti. Il debutto del Cruise Control Adattivo con radar attivo sul mercato è datato 1999: in quell’anno, Mercedes-Benz lanciò la Classe S (W220) di un sistema chiamato Distronic, capace di regolare la velocità e mantenere la distanza impostata dall’auto davanti agendo su freni, cambio e acceleratore. Il funzionamento è simile a quello dei sistemi odierni, dotato cioè di un radar celato dietro la mascherina con il quale misurare la distanza dal veicolo che precede e in grado di azionare anche i freni, in modo da ottenere decelerazioni più repentine. Il cruise control adattivo è stato affinato e migliorato nel corso degli anni, fino ad arrivare alla recente versione denominata cruise control adattivo con funzione Stop and Go.
Il cruise control adattivo con funzione stop and go è particolarmente utile nel traffico a singhiozzo, perché consente alla vettura di seguire il flusso delle altre auto senza che il guidatore debba premere acceleratore e freno. La funzione Stop&Go, come suggerisce il nome, attiva i freni portando all’arresto completo se il veicolo che precede si ferma, quindi, riprende automaticamente la marcia se la fermata è inferiore a due/tre secondi.
Nel caso la fermata si prolunghi, il guidatore può far ripartire la vettura con un colpetto sull’acceleratore: questa tornerà a mettere in funzione il cruise control adattivo con funzione stop and go e a seguire il flusso del traffico.
Cruise Control: come si attiva
Abbiamo visto che i comandi del cruise control si trovano o nelle razze del volante o in una levetta sul piantone dello sterzo. Ora però vediamo il (semplice) procedimento con cui il cruise control si attiva. Non serve altro infatti che:
Raggiungere la velocità selezionata
Premere il tasto SET (o quello con il disegno del tachimetro)
A questo punto il cruise control si attiva e l’auto procede alla velocità selezionata anche se il piede destro non pigia l’acceleratore. Nel caso in cui il guidatore voglia incrementare o ridurre la velocità, deve:
Premere il tasto + e aumentare l’andatura fino a quella desiderata
Premere il tasto – e ridurre la velocità
Abbiamo visto finora il funzionamento del cruise control e come si attiva. Ora invece vediamo come si disattiva:
Premendo il tasto CANC
Premere il freno
Premere la frizione
Nel caso dei cruise control più avanzati ci sono altri due pulsanti fondamentali: quello dedicato alla regolazione della distanza e quello legato al mantenimento di corsia attivo. Solitamente si può scegliere di stare a 3/4 distanze disponibili dalla vettura che sta davanti e, attraverso il logo di un volante, si può attivare il mantenimento di corsia attivo, che mantiene autonomamente l’auto al centro della corsia. Questi sistemi, uniti tra loro creano il secondo livello di guida autonoma che vede l’auto frenare e accelerare da sola, oltre che sterzare autonomamente, a patto, però, che si tengano sempre le mani sul volante.
FAQ
Il cruise control è un dispositivo montato su automobili e non solo a far mantenere all’auto una velocità pre-impostata, in modo da rendere sicuro, costante ed efficiente ogni viaggio, soprattutto quelli lunghi. Attraverso un tasto si attiva e con un altro pulsante si sceglie la velocità a cui andare. Dopo averlo impostato, è possibile lasciare il piede dal pedale dell’acceleratore e lasciare fare all’auto, che manterrà la velocità richiesta, sia in piano, sia in salita o discesa.
Adaptive Cruise Control (ACC) vuol dire Cruise control Adattivo, ed è l’evoluzione più tecnologica del normale cruise control. La parola adattivo, infatti, intende che l’auto è in grado non solo di mantenere una velocità costante, ma anche di mantenere la distanza costante dal veicolo che la precede, frenando o riprendendo la velocità nel caso l’auto davanti acceleri o si sposti di corsia. È un dispositivo di grande sicurezza, che si unisce al mantenimento di corsia attivo, garantendo la guida autonoma di secondo livello.
Il cruise control è stato inventato e brevettato da Ralph Teetor negli anni ‘40, un ingegnere e inventore americano non vedente.