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Telepass: come funziona, assistenza numero verde, costi e concorrenti

Chi viaggia spesso, specialmente in autostrada, avrà sicuramente già sentito parlare del Telepass.

In poche parole si tratta di un dispositivo che, automaticamente, permette di evitare le code ai caselli autostradali e di addebitare automaticamente l’importo del pedaggio senza necessità di usare contanti o carte. Una grande comodità che si è diffusa ad ampio raggio negli ultimi anni, tanto che esistono caselli autostradali che permettono il transito ai soli possessori di Telepass, come l’uscita Sasso Marconi Nord sull’autostrada A1, in funzione dal 2017 e opportunamente segnalata dalla cartellonistica stradale e dai sistemi di navigazione. Il Telepass nasce nel 1989 ed è stato via via implementato sulla rete autostradale consentendo l’uso anche ai privati a partire dal 1998 e alle motociclette dal 2005. Progressivamente l’addebito diretto su c/c grazie al Telepass si è poi esteso ai parcheggi dei grandi aeroporti italiani così come sul famoso battello che unisce Villa San Giovanni a Messina, unico modo per raggiungere la Sicilia in auto.

Oggi tutti i caselli autostradali hanno diverse corsie riservate ai possessori di Telepass. Si sono susseguiti negli anni diversi tipi di Telepass, sempre a forma di scatoletta e basato sulla tecnologia di transponder, ossia un sistema in grado di riconoscere il passaggio di un Telepass grazie a un visore, alzare la sbarra, chiuderla e poi addebitare il costo in base al tragitto compiuto in entrata e in uscita al diretto interessato. Si è detto dell’uso del Telepass anche per altri servizi, ma il funzionamento di base è sempre il medesimo. Non manca un servizio dedicato nonché un sito ufficiale dove è facile recuperare un numero verde di assistenza in caso di problemi. Ovviamente l’uso del Telepass ha un costo che va oltre il pagamento del relativo pedaggio: in altri termini anche chi non percorre nemmeno un chilometro di autostrada dovrà comunque pagare un canone di utilizzo mensile. Visto il successo di questa tecnologia, si sono diffusi sistemi concorrenti di Telepass che in questa guida andremo ad elencare.

Sommario

Telepass: come funziona?

Il Telepass è un dispositivo tecnologico che comunica via radio, grazie a un transponder, con varie antenne installate sui caselli autostradali in fondamentali tre passaggi: la fase di avvicinamento alla sbarra, dove il bip comunica al conducente che il Telepass è stato letto correttamente dall’impianto ottico (CTV), la relativa alzata della sbarra che consente il transito del veicolo a una velocità massima di 30 km/h, non prima di aver rilevato il veicolo e il tragitto che ha compiuto così da poter formulare l’importo sul conto corrente associato al Telepass e un secondo bip che conferma la corretta procedura e permette alla sbarra di tornare in posizione orizzontale fino al prossimo passaggio.

Il tutto avviene in pochi secondi, così da consentire al veicolo di transitare a velocità limitata senza mai fermarsi. Può capitare, specie nei casi in cui il Telepass non sia esposto all’interno del parabrezza, che il dispositivo non venga letto correttamente dal visore. In questi casi è consigliabile ripercorrere la corsia attivando le quattro frecce e prestando massima attenzione o sollecitare l’assistenza tramite la colonnina. La funzione principale del Telepass è quindi quella di snellire gli ingorghi autostradali, semplificare l’addebito diretto sul conto del proprietario dell’auto o della ditta se si tratta di un Telepass aziendale.

Oggi Telepass offre vari tipi di servizi: con il Telepass base si paga automaticamente in autostrada (in Italia e in Europa) ma anche nei parcheggi convenzionati, in Area C a Milano, sul traghetto nello stretto di Messina; a questo si aggiunge il Telepass Easy associabile come nel primo caso all’app e con il quale è possibile sfruttare fino a 11 servizi per auto e moto, tra cui il rifornimento, la ricarica elettrica, la sosta sulle strisce blu, il pagamento del bollo e anche della revisione.

Infine il Telepass Plus combina i vantaggi del Telepass per il pagamento automatico dei pedaggi a un mondo di servizi tramite app che si estendono al pagamento dei biglietti per i mezzi pubblici, chiamare un taxi con addebito automatico e, è tutto vero, richiedere un lavaggio a domicilio della propria auto in alcune città dove è attivo anche questo servizio. Ovviamente tutte queste spese potranno essere gestite direttamente dall’app Telepass scaricabile sia per dispositivi Apple sia Android in pochi istanti. Interessante il discorso cashback legato all’uso di questi servizi aggiuntivi.

Telepass: come funziona l’assistenza con il numero verde?

Servirsi del numero verde Telepass è davvero molto semplice. Cliccando sul sito ufficiale Telepass.com basta cliccare alla voce Supporto per aprire una pagina dedicata all’assistenza dei clienti Telepass. A questo punto si può scegliere tra varie tipologie di assistenza, dal cambio IBAN associato al servizio al cambio di targa, alla sostituzione del dispositivo se difettoso, alla diffusione dei Punti Blu dove richieste assistenza fisica, così come all’Area C Milano dentro la quale si può accedere con il Telepass e cosa fare in caso di mancato pagamento pedaggio. Sotto a questa sezione diversi link permettono di aprire sezioni del sito dedicate alle domande frequenti, ai moduli e ai contratti e alla diffusione dei punti Blu sul territorio.

Proprio relativamente a questo punto sempre nella pagina “Supporto” è possibile vedere sulla mappa dell’Italia dove sono dislocati i punti di assistenza della rete Telepass, volendo vicini a un indirizzo a scelta tra cui quello di residenza o della località dove ci si deve recare per vacanza/lavoro. Veniamo però al numero verde Telepass, consultabile dalla parte finale della pagina di Supporto. Il numero è 800 269 269 ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 17:30. Viene indicato anche un numero da chiamare se ci si trova all’estero: +39 069 71 66 630.

Telepass: quali sono i costi

Come anticipato il vantaggio economico dato dal Telepass è notevole. Vero, il costo del pedaggio è il medesimo sia che si paghi con Telepass, quindi con addebito diretto su conto corrente, sia che si paghi con carta o contanti fermandosi al casello il tempo necessario. La convenienza che si tramuta nell’eliminazione dei tempi di attesa al casello e nel contributo positivo che si può dare al traffico e alla comunità si “paga” a partire da 1,83 euro al mese per il servizio base. Detto dei servizi Easy e Plus, quest’ultimi sono spesso soggetti a offerte ma comportano un costo di 2 euro al mese per il primo e di 3 euro al mese per il secondo. A questi costi si sommano ovviamente i costi dei servizi accessori sopra citati come l’Area C o il pagamento dei parcheggi aeroportuali, sempre facilmente monitorabili tramite app.

Le offerte che limitano i costi del Telepass variano di periodo in periodo ma solitamente permettono di sottoscrivere un abbonamento con il canone azzerato per i primi mesi (solitamente da 3 a 12) e con servizi di cashback usufruendo di determinati servizi. Nel momento in cui scriviamo Telepass Plus è offerto a canone zero per i primi sei mesi e 100 euro in regalo da utilizzare entro il 30 settembre con un massimo di 20 euro al mese. In questi 100 euro al mese il cliente può scalare i costi del parcheggio sulle strisce blu così come i costi di ricarica di un veicolo elettrico. Esiste anche una formula “Pay per use”, magari legata a un utilizzo del Telepass solo nei mesi estivi per le meritate ferie. Comporta un versamento forfettario di 10 euro dal quale vengono scalati 2,5 euro al mese solo nel periodo di effettivo utilizzo.

Telepass: quali sono i concorrenti sul mercato

Da diversi anni si sono presentati diversi servizi concorrenti al Telepass, che ha così perso il predominio del mercato. Due sono direttamente confrontabili e si chiamano UnipolMove e MooneyGo.

Il primo è un servizio attivato da UnipolSai e ha concretamente interrotto il monopolio di Telepass che durava da più di trent’anni. Il funzionamento si basa sullo stesso principio, e può essere attivato sia da clienti privati sia da clienti business. Quest’ultimi devono per forza recarsi nelle agenzie UnipolSai, mentre i clienti privati possono scegliere di attivare UnipolMove sia sul sito ufficiale sia tramite l’app UnipolMove. Il dispositivo, simile a quello di Telepass e inviabile a domicilio, va attivato tramite la propria area riservata sul sito o sull’app o su entrambe. Una volta fatto questo va attivato l’addebito su IBAN dei paesi dell’area SEPA e il costo varia da 1,5 euro al mese (in questo periodo è gratis il primo anno di utilizzo) a 50 centesimi al giorno nel caso di servizio Pay per Use. Anche in questo caso è attivo un comodo numero verde (800551144) per richiedere tutte le informazioni. Va detto che UnipolMove permette l’associazione a una sola targa.

A Telepass e UnipolMove si è aggiunto dall’estate 2023 anche MooneyGo. Nato dalla collaborazione tra Enel e Intesa Sanpaolo, funziona allo stesso modo e si attiva sia recandosi di persona nella rete MooneyGo sia online, da sito o app. Costa 1,5 euro al mese più 5 euro per l’attivazione e 2,2 euro al mese più 10 euro di attivazione. I 2,2 euro si pagano solo nel mese di effettivo utilizzo. Ogni dispositivo MooneyGo può essere associato a due targhe e si può addebitare l’importo anche su una carta prepagata. MooneyGo offre altri servizi, sul modello Telepass, che si sommano al costo del canone.

FAQ Telepass

Di base il funzionamento è lo stesso. Un dispositivo che funziona da transponder comunica con un visore installato sul casello che riconosce il sistema e permette il sollevamento della sbarra, quindi il transito del veicolo, e l’addebito del pedaggio sul conto corrente associato. I servizi offerti sono simili, entrambi prevedono formule di noleggio mensile sia di pay per use, ma la differenza principale è che Telepass permette di associare più targhe, UnipolMove una sola.

Il Telepass base parte da 1,83 euro al mese fino ai 3 euro del Telepass Plus che permette di usufruire di maggiori servizi. La fatturazione è trimestrale (3,78 euro ogni 3 mesi) e si paga anche se in quel mese non è stato effettuato alcun pedaggio. Esiste anche un servizio Pay per Use in cui vengono scalati 2,5 euro solo nel mese di effettivo utilizzo.

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