Targa di prova: chi può usarla e come avviene la messa in strada?
La messa in strada dell’auto è regolamentata dal Ministero dei Trasporti, mediante l’attività intermediaria esercitata dagli Uffici Provinciali della Motorizzazione. L’autorizzazione alla circolazione di prova ha validità annuale. Le vetture munite di regolare autorizzazione possono circolare sull’intero territorio nazionale, anche se non ancora carrozzate o in riparazione. Non esistono, inoltre, limiti di orari e di giorni: l’unico obbligo è quello relativo all’effettiva realizzazione degli scopi consentiti dalla legge, ovvero prove tecniche, costruttive, sperimentali, trasferimenti, dimostrazioni, allestimenti e pubblicità. Come stabilito dall’articolo 1, comma 4 del regolamento, ciascuna autorizzazione è valida per un solo veicolo e deve essere gelosamente custodita a bordo dello stesso. Inoltre, sulla vettura in questione dovrà essere fisicamente presente il titolare dell’autorizzazione o, in alternativa, un suo rappresentante regolarmente munito di delega: il soggetto in questione deve aver stretto un rapporto di collaborazione con il titolare dell’autorizzazione, dimostrato da apposita documentazione.
Sulla vettura impegnata nella circolazione temporanea, possono salire anche eventuali dipendenti, impegnati in operazioni di prova, nel caso l’autorizzazione sia stata richiesta per scopi tecnici. Se, invece, l’autorizzazione dovesse riguardare la messa in strada di un’auto nuova, saranno ammessi a bordo anche gli eventuali acquirenti potenziali. La legge accorda anche la possibilità di trasferire la targa prova da un veicolo all’altro, sempre insieme alla relativa autorizzazione. La targa dovrà essere sistemata sulla parte posteriore dell’auto e durante la circolazione dovrà essere coperta da un’apposita polizza di responsabilità civile verso terzi.
Sanzioni previste dal codice della strada in assenza di autorizzazione alla circolazione di prova
L’articolo 98 del codice stradale prevede sanzioni pecuniarie per un importo che può variare dagli 84 € ai 335 € per i veicoli in circolazione di prova che non rispettano le direttive previste dalla legge. Tali sanzioni possono essere comminate nel caso in cui il veicolo sia stato adibito ad un uso differente da quanto previsto, o nel caso a bordo della vettura non sia presente il richiedente dell’autorizzazione o un suo dipendente regolarmente munito di delega. Inoltre, l’articolo 100 del codice della strada prevede sanzioni pecuniarie da 25 € a 99 € in caso di assenza della relativa targa durante la circolazione di prova.
Il costo della targa di prova
Per ottenere l’autorizzazione a circolare con un veicolo in prova è necessario seguire un iter burocratico particolare. Innanzitutto, per inoltrare la richiesta ed ottenere il rilascio della targa di prova saranno necessarie una copia della carta di identità fronte e retro ed una copia del codice fiscale fronte retro. Le fotocopie dovranno essere allegate al modello di attribuzione del codice fiscale (completo di indicazione del codice ateco 45.11.02) e alla copia della visura camerale del luogo in cui l’attività risulta attiva. Chi non dispone della visura camerale, in alternativa può consegnare un’autodichiarazione che attesti la registrazione alla camera di commercio, con l’indicazione del numero REA.
Dopo aver reperito i documenti appena indicati, sarà possibile passare al secondo step, ovvero all’attestazione dei vari versamenti previsti dalla legge. Per effettuare i versamenti bisognerà impiegare i bollettini distribuiti presso gli uffici della motorizzazione. I versamenti che hanno un costo rispettivamente a 10,20 €, 32 € e 18,37 €. Una volta raccolti tutti i documenti necessari e le ricevute dei versamenti postali, sarà finalmente possibile presentare la domanda per il rilascio dell’autorizzazione alla circolazione di prova presso gli uffici della motorizzazione provinciale. Per presentare la richiesta, occorre compilare, fornendo tutte le informazioni richieste, il modello TT2119, che viene distribuito presso gli uffici della motorizzazione o che può essere scaricato in rete.
Dopo aver presentato il modulo corredato da tutti i documenti appena descritti, l’addetto allo sportello rilascerà la targa di prova su supporto cartaceo, insieme alla relativa autorizzazione. L’autorizzazione alla circolazione di prova ha validità annuale: trascorso un anno dal rilascio della targa, sarà necessario rinnovarla. Inoltre, occorre ricordare che l’autorizzazione è valida soltanto in Italia, San Marino, Austria e Germania. Non ha valore in tutti gli altri paesi Europei ed Extra Europei. Infine, è altrettanto importante ricordare che tale autorizzazione dovrà essere coperta da una polizza assicurativa RC. Per sottoscrivere una regolare assicurazione per la targa di prova è possibile rivolgersi ad una qualsiasi delle tante compagnie tradizionali, che provvederanno, ognuna secondo le proprie tariffe, a fornire i preventivi a chi mostra di essere in possesso di tutta la documentazione necessaria. In questo caso, non sarà possibile procedere sottoscrivendo un contratto assicurativo RC Auto normale, pertanto sarà necessario sottostare ad una tariffa apposita, dal costo variabile da una compagnia all’altra.