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Scadenza Bollo auto: come si verifica e quali sono le sanzioni
Redazione AutoScout24 · 09/06/2023 · Lo leggi in 11 minuti
Il bollo auto è un’imposta obbligatoria prevista dallo Stato italiano, il cui importo varia a seconda della potenza del motore del veicolo, nonché alla classe ambientale dell’auto.
L’imposta di possesso automobilistico si paga ogni anno, e in corrispondenza della scadenza il bollo auto diventa uno dei primi pensieri di tutti gli automobilisti italiani. Dimenticarsi di dover pagare il bollo auto è una costante, in una vita fatta di scadenze, contratti, tasse e burocrazia. Come per ogni imposta statale, però, in caso di mancato pagamento entro la scadenza del bollo auto si rischia di incappare in sanzioni e multe da non sottovalutare. In caso di pagamento ritardato o se non si rispetta la scadenza del bollo auto, infatti, si incorre in sanzioni che si calcolano a partire dalla data di scadenza del bollo auto.
Solitamente, la scadenza del bollo auto cade il mese successivo al pagamento del bollo dell’anno precedente. Per fare un esempio, quindi, se l’ultimo bollo auto è stato pagato il 15 settembre, l’anno successivo si dovrà pagare l’imposta tra il 1° e il 31 ottobre. Per questo non esiste un termine ultimo comune per il pagamento della tassa di possesso, ma varia da automobile ad automobile. Questa è la regola generale, valida in quasi tutte le Regioni d’Italia. Non è però sempre uguale, in quanto ci sono alcune variazioni a seconda della Regione di residenza.
Sebbene in tutte le 20 Regioni italiane la regola per le auto già immatricolate sia la stessa, ovvero il pagamento del bollo in scadenza entro il mese successivo al pagamento dell’anno appena passato, ci sono minime differenze per le auto nuove, che vedremo nel dettaglio tra poco. Non sempre si ha sotto mano il pagamento dell’ultimo bollo auto: come si verifica la scadenza del bollo auto, e quali sono le sanzioni? Scopriamolo insieme.
Ogni automobilista deve corrispondere allo Stato una grande quantità di tasse, quasi tutte non correlate al mondo dell’automobile. Ci sono anche diverse spese obbligate come la revisione, da effettuarsi ogni due anni, e l’assicurazione, indispensabile per circolare su strada e da corrispondere, generalmente, ogni 12 mesi. Ricordarsi la scadenza del bollo auto, quindi, non è sempre immediato. Proprio per questo, sono nati degli strumenti pensati per effettuare la verifica della scadenza del bollo auto che rendono più facile e immediata la realizzazione dell’effettiva scadenza della tassa automobilistica. Come vedremo tra poco, infatti, avere una memoria “da elefante” non serve solo ad essere in regola con l’erario, ma anche e soprattutto per evitare di incappare in fastidiose ed esose sanzioni, che vedremo tra poco nel dettaglio.
Tra i metodi “tradizionali” per la verifica della scadenza del bollo auto troviamo due strumenti davvero alla portata di tutti: il sito ACI e il portale dell’Agenzia delle Entrate. Partiamo dalla verifica della scadenza del bollo auto tramite il sito dell’ACI, il metodo più facile e veloce. Per conoscere la scadenza, è infatti sufficiente entrare nella sezione dedicata del sito ACI: sotto la voce “Servizi”, infatti, troviamo come prima voce “Bollo auto”. Una volta selezionata questa voce del sito dell’Automobile Club d’Italia, è possibile conoscere la scadenza del Bollo auto cliccando “Calcola il bollo e il Superbollo”. Una volta aperto il tool per il calcolo del bollo, è sufficiente inserire il tipo di pagamento scegliendo tra rinnovo di pagamento, prima immatricolazione o di veicolo reimmatricolato, il tipo di veicolo (autoveicoli, motoveicoli, ciclomotori, rimorchi o minicar), la Regione di residenza dell’intestatario e la targa.
Basta inserire la targa per eseguire la verifica della scadenza del bollo auto tramite il sito dell’ACI. Una volta inseriti tutti i dati, si avrà un quadro dettagliato della situazione del bollo auto della propria vettura. Si potranno infatti trovare sulla schermata che compare a schermo la data della decorrenza del bollo auto, ovvero la data iniziale dalla quale è possibile pagare il bollo auto, la successiva data di scadenza e il dato più importante: il termine di pagamento del bollo auto. Sarà quella la data più importante da memorizzare, quella oltre la quale non spingersi per evitare sanzioni. Troviamo ancora, nella parte bassa, i cosiddetti “Dati fiscalmente rilevanti”, ovvero i dati tecnici di potenza in kW del motore e normativa Euro rispettata dall’auto. In fondo, invece, troviamo gli importi: il primo importo a schermo è la tassa dovuta senza sanzioni. In caso di eventuali ritardi, invece, saranno perfettamente visibili le singole sanzioni e gli interessi maturati sulla multa, così come l’arrotondamento utilizzato per arrivare al totale di bollo auto da pagare. Sempre dal sito dell’ACI è possibile anche pagare il bollo per quasi tutte le Regioni italiane (solo in Veneto e Calabria non si può pagare dal sito dell’ACI).
Il sito dell’ACI non è l’unico modo per effettuare la verifica della scadenza del Bollo Auto. Un altro modo ufficiale, sicuro e verificato è il calcolo del bollo auto tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso, trovarlo è un po’ più complicato. Il percorso da effettuare all’interno del sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate è infatti molto complicato, tanto che è decisamente più efficace cercare sul motore di ricerca “Agenzia delle Entrate calcolo bollo auto”. Una volta arrivati nella sezione “Calcola il bollo”, si trova la spiegazione che permette non solo di calcolare online bollo e Superbollo, ma anche di completare il pagamento con un versamento tramite il circuito PagoPA.
Con grande sorpresa, però, si viene rimandati alla pagina ufficiale dell’ACI che abbiamo conosciuto in precedenza. Conosciamo allora il secondo metodo di verifica della scadenza del bollo auto tramite il sito dell’ACI, ovvero il “Calcola e paga il Bollo”. Cliccando su questa seconda possibilità, si arriva ad una schermata che spiega come, se si è residenti in una Regione o Provincia abilitata al servizio, è possibile pagare la tassa di possesso automobilistica online. Per effettuare il pagamento online tramite il sito dell’ACI, però, è necessario essere il proprietario dell’auto, o il rappresentante della società proprietaria dell’automobile in caso di veicoli intestati a enti o aziende. Per accedere al servizio di calcolo del bollo è infatti indispensabile l’accesso tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica: senza uno di questi due strumenti, non si può
utilizzare questo metodo.
Una volta inserite le proprie credenziali SPID, si ritorna alla pagina iniziale dove è necessario cliccare “Inizia la procedura”. Una volta fatto, spesso il veicolo di competenza è già inserito con le sue credenziali complete. In caso di assenza, si può risalire all’auto tramite la targa e la regione di competenza. Una volta fatto, si accede alla pagina dove è messo nero su bianco l’importo per i 12 mesi di “copertura” del bollo auto, con indicata la scadenza dell’anno successivo. Cliccando su “Continua”, basterà inserire tutti i dati personali, dall’indirizzo al comune all’e-mail, e cliccando su “Effettua il pagamento” si arriverà alla pagina PagoPA per completare la transazione.
C’è infine un’ultima possibilità per i più sbadati, che sanno già di non ricordare neanche a grandi linee la scadenza del bollo auto della propria autovettura. Sempre sul nostro ormai amato sito dell’ACI, infatti, spicca nella parte bassa dedicata al bollo auto il servizio “RicordaLaScadenza”. Si tratta di un servizio di notifica della scadenza della tassa automobilistica regionale, accessibile con SPID, Carta d’Identità Elettronica o equivalenti Europei. Si tratta di una soluzione gratuita e automatica, predisposta da Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Sicilia, Umbria e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano. Se si è residenti in una di queste Regioni o Province, accedendo con la propria identità digitale ci si può iscrivere al promemoria, che ricorderà tramite e-mail, messaggio SMS o con entrambi i metodi non solo il termine ultimo per il pagamento senza sanzioni, ma anche l’importo esatto da versare.
Scadenza Bollo auto: quali sono le sanzioni
Abbiamo capito quindi come si verifica la scadenza del bollo auto. Seguendo queste semplici indicazioni, quindi, è molto difficile riuscire a “sforare” nuovamente la data ultima per il pagamento senza incappare in sanzioni. Nel caso in cui scopriste di essere già in ritardo o sappiate di aver superato la data ultima, quali sono le sanzioni successive alla scadenza del bollo auto? Come detto in precedenza, le scadenze e le sanzioni non sono sempre uguali in tutta Italia. Per quanto riguarda la scadenza del bollo auto di una vettura con più di un anno di vita, la scadenza non cambia: il termine ultimo è fissato all’ultimo giorno del mese successivo a quello nel quale si è effettuato il pagamento l’anno precedente. Facciamo un esempio: il bollo è stato pagato il 15 settembre 2022. Il bollo auto dovuto nel 2023 scadrà l’ultimo giorno del mese successivo a quello pagato, ovvero entro il 31 ottobre 2023. Non pensiate che sia possibile pagare il bollo quando si vuole: anche per l’inizio del pagamento del bollo auto c’è una data, ovvero il primo giorno del mese successivo.
Riprendendo il nostro esempio, quindi, il pagamento del bollo auto per il 2023 si può effettuare tra l’1 e il 31 ottobre 2023. Leggermente diversa, invece, la questione per le automobili nuove. In caso di immatricolazione di un nuovo veicolo, infatti, il pagamento del primo bollo auto è da effettuarsi entro un lasso di tempo compreso tra i 10 e i 20 giorni dalla data di prima immatricolazione. La quantità di giorni massima è infatti regolata dalle singole Regioni e, a volte, dalle Province, e spesso c’è un “aiuto” in caso di automobili immatricolate a cavallo tra due mesi. Se infatti un’automobile viene immatricolata negli ultimi 10 giorni di un mese, in alcune Regioni è possibile effettuare il pagamento del primo bollo auto entro la fine del mese successivo. Queste disposizioni possono differire da Regione a Regione: è bene quindi controllare sul sito ufficiale della vostra Regione di residenza per non incappare in brutte sorprese.
Mettiamo caso, infine, che nonostante le nostre indicazioni voi non abbiate rispettato la scadenza del bollo. In questo caso, se si paga in ritardo scattano le sanzioni per scadenza del bollo auto. Chi ha dimenticato di pagare la tassa automobilistica deve infatti corrispondere all’erario un importo aggiuntivo formato da una parte di sanzioni e i relativi interessi maturati nel periodo di tempo in cui non si è rispettata la scadenza del bollo auto. Quali sono le sanzioni per la scadenza del bollo auto? L’importo aggiuntivo dovuto è legato ai giorni di ritardo accumulati, e se si viene sanzionati l’accertamento d’ufficio di omesso pagamento è applicata una sanzione del 30% del totale dovuto. Se, ad esempio, il bollo auto dovuto è pari a 500 euro, se viene imputati con l’accusa di omesso pagamento si deve all’erario, oltre all’intero bollo, una maggiorazione del 30%, pari a 150 euro.
Se non si è ancora arrivati all’accertamento d’ufficio, per le sanzioni della scadenza del bollo auto il contribuente può ricorrere al ravvedimento operoso. Si tratta della regolarizzazione spontanea della propria posizione debitoria senza attendere l’arrivo dell’accertamento d’ufficio permettendo di pagare una cifra ridotta a seconda del ritardo dal pagamento originale. Se si effettua il pagamento del bollo auto entro 15 giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta allo 0,1% per ogni giorno di ritardo, fino ad un massimo dell’1,4%. Se il ritardo accumulato è compreso tra 15 e 30 giorni dalla scadenza, la sanzione è dell’1,5%.
Quando il ritardo è compreso tra i 14 e i 90 giorni, invece, la sanzione è sale all’1,64% del totale, mentre dal 91° all’anno di negligenza la sanzione sale al 3,75%. Ancora più pesante è la sanzione in caso di ritardo compreso tra 1 e 2 anni, pari al 4,29%. Se si superano i 2 anni, infine, si arriva a dovere all’erario il 5% dell’importo originale. A queste sanzioni per superamento della scadenza del bollo auto vanno infine aggiunti gli interessi, che variano a seconda della Regione di residenza. In Piemonte, ad esempio, l’interesse annuo giornaliero è del 5%. Dividendo questa percentuale per i 365 giorni dell’anno, si ottiene un interesse giornaliero dello 0,000137%. A seconda dei giorni di ritardo, basterà moltiplicare il numero dei giorni disattesi con questa percentuale per conoscere l’importo degli interessi dovuti per il proprio pagamento “in differita”. Per ogni Regione questa percentuale di interesse può cambiare: come in precedenza, informatevi sul sito della vostra Regione di residenza per conoscere tutti i dettagli.