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Revisione auto scaduta: cosa fare, tolleranza, sanzioni

Un aspetto che gli automobilisti tendono a dimenticare con il passare del tempo è la scadenza della revisione.

La normativa in merito, per non lasciare dubbi sulla questione, ha istituito la revisione obbligatoria del veicolo, in modo che sia certificato da officine con autorizzazione della Motorizzazione che quella determinata automobile può circolare. Tuttavia, sempre più persone sono pizzicate dalla Polizia Stradale con il collaudo auto scaduto, dando vita a sanzioni esemplari. In queste righe vedremo quando la revisione auto è scaduta cosa fare, facendo anche tanta attenzione alla prevenzione e all’assistenza.

Cenni preliminari sulla revisione

Secondo la normativa in merito, la revisione auto deve essere fatta mediamente ogni 4 anni, ed è supervisionata dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri grazie ad un sistema di videosorveglianza. Tutte le officine che sono autorizzate alla revisione, infatti, devono per legge, montare delle telecamere che possano filmare la fase di revisione. Quella delle telecamere è una novità recente, introdotta per limitare il fenomeno delle “revisioni fasulle”, dove l’automobile non andava mai in officina, e il proprietario otteneva il timbro di revisione sulla carta di circolazione semplicemente accordandosi con l’officina di riferimento. Inoltre, secondo una delle novità delle ultime Leggi di Bilancio del Governo Italiano, ogni officina autorizzata può sottoporre l’auto a revisione solo se il veicolo è in regola con il bollo e se non è soggetto a fermi amministrativi: se non si è pagato il bollo auto, non ci sarà alcuna revisione.

Come agire in caso di revisione auto scaduta

La prima revisione può essere fatta a distanza di 4 anni dalla prima immatricolazione, mentre dalla seconda in avanti deve avvenire ogni 2 anni. Nel caso ci si dimentichi dell’operazione e ci si accorga solo dopo tempo di avere la revisione dell’auto scaduta, bisogna subito correre ai ripari. A rigor di legge, si può definire una revisione auto scaduta quando è trascorso il mese in cui cade la data di scadenza. Con un esempio pratico il tutto sarà più chiaro: si ipotizzi un’auto immatricolata al 10 marzo 2013. Essendo la prima volta, i 4 anni decorrono al 10 marzo 2017. L’automobilista ha tempo per effettuare la revisione fino al 31 marzo 2017, ovvero entro il mese in cui è presente la data di scadenza. Da aprile in poi, l’utente non è più giustificato, e rischia grosse sanzioni per la revisione scaduta. Per mettere in regola la vettura e rimediare alla revisione scaduta, ci sono due strade da percorrere: la prima porta al Dipartimento per i Trasporti Terrestri (ex Motorizzazione Civile) dove, oltre a dover prenotare la revisione, occorre presentare regolare domanda sul modulo TT2100 (scaricabile online o ritirabile nell’ufficio di zona), fornire la carta di circolazione originale e pagare un bollettino di circa 45 €. Nel caso ci si rivolga ad un’officina autorizzata dalla Provincia occorre presentare solo la vettura con libretto di circolazione originale, ma il pagamento in questo caso supererà i 65 €.

Le fasi della revisione

A dispetto di quanto si possa pensare, la revisione auto prevede una procedura molto scrupolosa, in cui, grazie ad una serie di test, sono verificate diverse condizioni della vettura. Gli addetti al controllo dovranno esprimersi sull’idoneità dell’impianto frenante, sulla fluidità dello sterzo, sul funzionamento dell’impianto elettrico, sulle condizioni di gomme e ammortizzatori, sulla visibilità della vettura, sull’integrità del telaio e sulla presenza di tutti gli equipaggiamenti necessari. Se la vettura supererà tutte le analisi, sulla carta di circolazione sarà applicato un adesivo con la dicitura “regolare”, che certificherà il tutto.

I casi particolari: GPL e Metano

Oltre alla revisione standard a cui si devono sottoporre tutte le auto che circolano in Italia, ne esiste una seconda per le auto che montano impianti GPL o Metano. Per questa casistica è anche scorretto parlare di revisione, perché questi veicoli devono obbligatoriamente sottoporsi alla sostituzione delle bombole di carburante. Nelle auto GPL la sostituzione delle bombole deve avvenire ogni 10 anni, mentre in quella a metano ogni 4 o 5 anni, a seconda della normativa (italiano o europea). Ovviamente la sostituzione delle bombole ha un costo, che può variare sulle centinaia di euro.

Fare la revisione conviene

Avere un veicolo sempre revisionato conviene, perché sulla propria sicurezza e quella degli altri non dovrebbero esserci spese che tengano. Se invece si vuole per forza di cose disquisire sul prezzo, perché per qualcuno pagare 65 € ogni due anni è troppo, basta dire questo: la multa per la revisione scaduta è di circa 639 €, quasi 10 volte il prezzo della manutenzione di legge. Se poi la vettura viene pizzicata ad aver saltato più revisioni, si può arrivare ad una multa di 7000 € e al fermo amministrativo per 90 giorni. Altri “furbetti” pensano di farla franca provando a falsificare la revisione, ma anche in quel caso le possibilità di evitare una qualche pena sono nulle, e le sanzioni crescono in maniera smisurata, senza contare la denuncia per truffa. E questo solo per considerare le sanzioni a norma di legge. La revisione, però, conviene anche per altri aspetti. Ipotizziamo di venir tamponati con veemenza da un secondo veicolo. Secondo le norme del Codice della Strada, il veicolo tamponato ha diritto al risarcimento da parte della RCA di quello tamponante. Ebbene, se il veicolo tamponato si scopre avere la revisione scaduta, l’assicurazione può rifiutarsi di coprire i danni. E in quel caso ci si ritroverebbe con l’auto danneggiata, e senza alcun risarcimento. Senza contare che oggigiorno la scusa della dimenticanza regge più: se ci si iscrive al servizio web del Portale dell’Automobilista (patrocinato dal Ministero dei Trasporti), inserendo tutti i dati propri e della propria vettura, all’approssimarsi della scadenza della revisione il servizio invierà una mail come promemoria. Quindi, se ci tenete alla vostra sicurezza e a quella delle vostre finanze, ricordate che la revisione auto conviene sempre.

È molto importante sapere quando rinnovare la revisione auto, così da non trovarsi a circolare con questa scaduta. Infatti, i conducenti che guidano una vettura priva di revisione sono obbligati al pagamento di una sanzione pecuniaria, che può essere piuttosto salata se si sommano molteplici revisioni mancate. In questo articolo vi daremo tutte le informazioni utili su come fare quando la revisione auto è scaduta, qual è la tolleranza e le relative sanzioni. La revisione, come ben saprete, consiste in un controllo del veicolo, che non ha nulla a che vedere con il bollo auto, come spesso si tende a credere. Ciò significa che il costo del rinnovo è strettamente variabile in base alla destinazione d’uso, alla tipologia del veicolo e alla data in cui questo è stato immatricolato. Infatti, l’intervallo di tempo da un controllo a un altro può andare da uno a quattro anni.

Sommario

Revisione auto scaduta: cosa fare

Se avete dimenticato della revisione auto scaduta, purtroppo incorrerete sempre nel pagamento della sanzione, anche se siete in assoluta buona fede. Potrete sperare che le Forze dell’Ordine decidano di multarvi con l’importo minimo, ma ciò non è sicuramente scontato. È possibile fare ricorso solamente in due casi, ovvero quando non avete potuto rinnovare per cause di forza maggiore, magari a causa di un problema di salute, o per caso fortuito. Non rientrano tra questi motivi gli impegni lavorativi.

A questo punto, non dovrete fare altro che procedere al rinnovo della revisione. Nel corso di quest’ultima, un meccanico verificherà che il veicolo sia perfettamente funzionante, controllando le diverse parti che lo compongono, ovvero impianto frenante, inclusivo di pasticche, freno a mano e di servizio, sterzo, rumori, telaio, impianto elettrico, vetri, dispositivi di sicurezza ed elementi identificativi del veicolo, come telaio e targa.

Che differenza c’è tra tagliando e revisione?

È importante non confondere la revisione con il tagliando, in quanto il primo consiste in un obbligo previsto dalla legge, che deve essere effettuato dopo determinati intervalli di tempo, il secondo, invece, riguarda una serie di controlli decisi dall’azienda madre, da eseguire in seguito al raggiungimento di un certo ammontare di chilometri, al fine di assicurare l’efficienza massima del mezzo.

Quanto costa revisione auto 2022?

Il costo della revisione negli ultimi anni è aumentato, a partire da novembre dello scorso anno, dove le tariffe sono aumentate di un importo di circa 10 euro. Infatti, la revisione auto, attualmente, costa 54,95 euro, se effettuata presso al Motorizzazione Civile, mentre avrà un prezzo di 79,02 euro nelle officine autorizzate.

Se si acquista un’auto nuova, allora è bene ricordare che la prima revisione va fatta a seguito dei primi 4 anni dall’immatricolazione, entro l’ultimo giorno del mese del quarto anno. Per effettuare la revisione, è possibile rivolgersi alle officine e ai centri di revisione autorizzati dal Ministero dei Trasporti, ma anche presso la Motorizzazione Civile o un’agenzia ACI. Chiaramente, rivolgendosi a un privato, si andrà a sostenere un costo maggiore, rispetto a un ente pubblico come la Motorizzazione Civile.

Superati con successo i controlli, vi verrà rilasciato un bollino blu, che attesta l’avvenuto controllo periodico dei gas di scarico della vettura. Questa certificazione viene rilasciata insieme alla revisione stessa, indipendentemente se il mezzo sia a diesel, benzina, GPL o metano. Nel caso dovessero emergere delle anomalie nel controllo dei gas, il bollino blu non verrà rilasciato, obbligandovi a sottoporre l’auto alla necessaria manutenzione. Una volta terminata la revisione, se questa ha esito positivo, verrà consegnata il certificato di revisione al proprietario dell’auto, all’interno del quale vengono indicate una serie di informazioni, come categoria del veicolo, luogo e data di revisione, targa del veicolo e simbolo dello stato di immatricolazione, numero di identificazione del veicolo, risultato del controllo tecnico, carenze individuate e livello di gravità, lettura del contachilometri al momento del controllo, dati identificativi dell’ispettore responsabile del controllo, data del controllo tecnico successivo.

Cosa fare se non si passa la revisione

Nell’ipotesi in cui il veicolo non passi con successo la revisione, si aprono tre scenari diversi. Il primo è dover ripetere la revisione, magari perché il veicolo non passa uno o più test, quindi risulta necessaria la sua riparazione, prima di procedere ad un'ulteriore revisione. È necessario procedere alle dovute riparazioni entro un mese dalla medesima revisione presso lo stesso meccanico, pagando nuovamente l’intero processo. Il secondo è la sospensione dalla circolazione e la conseguente ripetizione della revisione. In questo caso, è molto probabile che i test abbiano riscontrato delle problematiche non indifferenti, che non è possibile ignorare permettendo la circolazione della vettura, pertanto è necessario procedere alla riparazione dell’auto in breve tempo, per poi sottoporla a una successiva revisione. L’ultima ipotesi è quella della sospensione interna, che si verifica ogni qualvolta vengono individuati dei guasti di piccola entità, rendendo necessaria la temporanea sospensione della revisione per eseguire gli interventi necessari per ristabilire il corretto funzionamento di ciascun componente meccanico della vettura.

Tolleranza revisione auto scaduta

Le tempistiche per la revisione obbligatoria sono stabilite dal Codice della Strada, che prescrive quattro anni, a partire dalla prima immatricolazione, e ogni due anni, a seguito dalla prima revisione. Anche se la legge non permette di condurre un veicolo privo di revisione attiva, è comunque previsto un periodo di tolleranza. Infatti, le relative sanzioni non vengono comminate già dal giorno successivo alla scadenza riportata sul certificato scaduto, in quanto la legge garantisce un piccolo prolungamento. Le vetture con revisione scaduta, devono sottoporsi ai dovuti controlli entro la fine del mese corrispondente nel quale è stata eseguita l’ultima revisione. Quindi, se ad esempio avete effettuato l’ultimo controllo il 14 luglio del 2020, avrete un periodo di tolleranza fino al 31 luglio 2022. Nel caso in cui l’ultimo giorno in cui la revisione scade è festivo, il termine utile è spostato al giorno lavorativo successivo, anche se del mese seguente.

Revisione auto scaduta: sanzioni

I conducenti che presentano la revisione auto scaduta sono soggetti a sanzioni amministrative, anche piuttosto pesanti, a seconda della fattispecie. Infatti, per i veicoli non sottoposti a revisione regolare, si può incorrere in una multa compresa tra 169 e 679 euro. In caso di controllo della vettura non revisionata da parte delle Forze dell’Ordine, verrà riportata la dicitura “sospensione alla circolazione” sul libretto di circolazione, fino a quando non sarà effettuata la revisione. Se si omettono più volte i controlli periodici, l’importo della multa andrà ad innalzarsi vertiginosamente, partendo da 1.957 fino a 7.829 euro, al quale bisognerà sommare la sanzione accessoria del fermo amministrativo, che dura 90 giorni. In quest’ipotesi si procede anche al ritiro del libretto di circolazione, che verrà restituito dopo aver completato con successo la revisione.

Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, vanno da 169 a 679 euro se la vettura ha revisione scaduta, garantendo solo la possibilità di recarsi da un meccanico per effettuare la revisione; da 338 a 1.358 euro se il veicolo non è stato revisionato più di una volta; da 422 a 1.695 euro se il tagliando di revisione è fasullo, causando anche il ritiro della carta di circolazione; da 1.957 a 7.829 euro se, in attesa dell’esito della revisione, si circola con il veicolo sospeso dalla circolazione.

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