Posizione di guida corretta in moto: la guida
Non è assolutamente difficile rovinare un giro in moto in una bella giornata soleggiata, ad esempio con un mal di schiena o di braccia a metà del percorso. Se si soffre di problemi di questo tipo, non abbattetevi, non significa che non siete più in grado di guidare la moto. Infatti può capitare anche ai migliori e non solo a chi non è così esperto o viaggia prevalentemente su strade dissestante. D’altronde, l’esperienza che si ha alla guida della moto conta relativamente, perché una postura errata è il principale fattore scatenante di dolori alla schiena o ad altre parti del corpo. Prima di entrare nel vivo dell’argomento, è bene fare una premessa. La tipologia di moto è un fattore determinante per la posizione assunta in sella, anche se pure gli ammortizzatori e la corporatura del guidatore fanno la loro parte.
Lo stile di moto, dunque, è un elemento che influenza fortemente la postura di un motociclista. Pertanto, per conoscere la posizione migliore da avere in sella, sia da soli che in coppia, bisogna innanzitutto relazionarla alla categoria di moto guidata. Comunque sia, non possiamo non evidenziare come la comodità sia un aspetto molto soggettivo, che dipende anche dall’altezza del pilota. Per esempio, se prendiamo in considerazione una moto sportiva, una persona bassa riuscirà a rannicchiarsi facilmente dietro al cupolino, ma avrà difficoltà nel tenere i fianchi e la schiena allineati, mentre un pilota abbastanza alto potrebbe riscontrare qualche problema nello stendersi sul serbatoio.
A livello generale, la posizione di guida corretta in moto prevede innanzitutto l’allineamento della schiena con le spalle e le orecchie. È molto importante, però, non sforzarsi eccessivamente per assumere la postura di guida più corretta a livello teorico, in quanto si rischia di ottenere l’effetto contrario a quello desiderato, arrecando dolori ai muscoli che non saranno abituati alla nuova posizione. È fondamentale che il corpo sia completamente rilassato e che la postura venga assimilata nel tempo.
Riassumendo, per avere una posizione di guida corretta in moto, bisogna avere gomiti piegati, schiena e polsi dritti, fianchi, schiena e testa allineati e, infine, sedere avanzato.
Le moto sportive costituiscono sicuramente la categoria meno comoda. Questo, perché i costruttori le concepiscono per massimizzare le prestazioni, costringendo il pilota e l’eventuale passeggero ad assumere posizioni tutt’altro che confortevoli, infatti è molto facile riscontrare un manubrio più basso e pedane più arretrate. Questa particolari caratteristiche costruttive favoriscono l’aerodinamica, a discapito, chiaramente, del comfort di guida. Ma come devono comportarsi gli appassionati di moto sportive quando si cimentano in lunghi viaggi o in gite fuori porta con gli amici? In questo caso, la soluzione migliore è tenere il sedere il più avanti possibile, mentre i piedi devono essere ben saldi alle pedane. Per quanto riguarda le gambe, devono abbracciare la moto in modo rilassato, con le spalle più avanzate rispetto al bacino. Quest’ultime non devono comunque essere in tensione rispetto al collo. Solamente assumendo una posizione del genere è possibile rilassare polsi, spalle e schiena, evitando l’insorgere di dolori e fastidi.
Pertanto, anche se il corpo risulta più avanzato, i fianchi, la schiena e la testa saranno lo stesso allineati. Il peso del corpo, però, non sarà supportato dai polsi e dalle braccia, dato che verrà scaricato sui muscoli della schiena, che sono decisamente più resistenti e forti rispetto a quelli delle braccia e dei polsi.