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Passaggio di proprietà auto: calcolo costi, tabella e come si fa
Redazione AutoScout24 · 11/11/2024 · Lo leggi in 17 minuti
Non tutti i beni acquistabili da un cittadino vanno dichiarati e registrati: tra questi abbiamo le case, le attività commerciali e, ovviamente, le nostre amate automobili. Per questo, quando si acquista un’automobile sono da considerare alcune spese fisse e il passaggio di proprietà auto.
Quando si acquista un’automobile, questa viene registrata dalle autorità competenti, che rilasciano il certificato di proprietà. Questo è ciò che succede con un’auto nuova: se l’automobile è invece di seconda mano, è necessario realizzare un passaggio di proprietà auto. Se si acquista l’automobile usata da un rivenditore, il processo è completamente gestito dal concessionario, che aiuterà e gestirà la burocrazia e le richieste degli enti competenti andando a fare da tramite tra l’automobilista e gli obblighi di legge (a fronte ovviamente di un piccolo sovrapprezzo).
Quando l’automobile passa di proprietà tra due cittadini privati, il passaggio di proprietà auto si fa più complicato. Le strade possibili per completare il passaggio di proprietà auto tra privati sono due: affidarsi ad una agenzia di pratiche auto, oppure farlo autonomamente. Affidando l’iter ad un’agenzia di pratiche auto, sarà questa ad occuparsi di tutto, e avrà bisogno (come per il concessionario) dei documenti dell’auto e delle persone coinvolte nel passaggio di proprietà. Anche passando per un’agenzia, comunque, c’è un piccolo sovrapprezzo rispetto alle tariffe “base”: per risparmiare al massimo, quindi, il metodo più economico è il passaggio di proprietà auto tra privati.
Intorno a questa pratica, però, ci sono sempre molte domande: come si fa il passaggio di proprietà auto? Quanto costa? Dove si fa? Scopriamo insieme come si fa il passaggio di proprietà auto tra privati, quali sono i documenti essenziali e i tempi tecnici, inclusa una pratica tabella per il calcolo dei costi del passaggio di proprietà auto, rendendo il calcolo più facile che mai.
Partiamo subito capendo come si fa il passaggio di proprietà auto, e non possiamo che iniziare da ciò che serve per completare con successo il passaggio, detto anche voltura. Prima di affrontare tutta la procedura, è necessario avere a disposizione un documento d’identità dell’acquirente (la carta d’identità o la patente andranno benissimo) e la classica marca da bollo acquistabile in tutte le tabaccherie, questa volta dal valore di 16 euro. Muniti di questi requisiti, ci si può recare in uno dei luoghi preposti per il passaggio di proprietà per la compilazione di due moduli indispensabili per il passaggio di proprietà: la richiesta di passaggio di proprietà e il modulo per l’aggiornamento dei dati riportati sul libretto di circolazione.
Questi due moduli possono essere anche scaricati da internet, compilati a casa e poi consegnati durante la stipula del vero e proprio passaggio di proprietà auto. È molto importante sapere che è necessario avere la firma sia di venditore che acquirente su questi moduli, ed entrambi devono essere presenti al passaggio di proprietà. È possibile, in caso di impossibilità di partecipazione di una delle due parti, permettere ad un delegato di concludere il passaggio di proprietà auto, ma solo attraverso la compilazione di una delega.
Dove si fa il passaggio di proprietà auto? È possibile completare l’iter della voltura in quattro strutture differenti, a partire dalla Motorizzazione Civile della vostra provincia. Non è necessario, fortunatamente vista la mole di lavoro che queste strutture devono gestire, andare proprio in Motorizzazione. È possibile infatti effettuare un passaggio di proprietà anche alla sede del PRA (il Pubblico Registro Automobilistico) più vicina a voi, nelle agenzie di pratiche auto contrassegnate dalla presenza dello “Sportello telematico dell’automobilista” e, infine, in una sede ACI della vostra città.
Qualunque sia la sede scelta per il passaggio di proprietà auto, è necessario che sia il venditore che l’acquirente (o gli eventuali delegati) siano presenti in prima persona, dotati dei propri documenti di identità e dei documenti dell’auto, oppure rappresentati da un delegato dotato dei documenti della persona rappresentata e di una delega firmata. I “fogli” fondamentali dell’automobile in questa fase sono il “libretto”, ovvero la Carta di Circolazione, e il Certificato di Proprietà dell’automobile. Se l’auto in vendita è già stata venduta dopo il 1° ottobre 2021, sia da nuova che da “usata”, al posto di “libretto” e carta di circolazione troviamo il nuovo DU, il Documento Unico di circolazione. Questo nuovo documento è a tutti gli effetti una carta di circolazione, dove in più troviamo tutti i dati che prima erano presenti solo sul certificato di proprietà, alleggerendo e semplificando la burocrazia automobilistica.
Se una delle parti è una società o un ente, come si fa il passaggio di proprietà auto? In questo caso, è necessario che la parte “aziendale” dell’atto di vendita sia rappresentata dal suo legale rappresentante (senza possibilità di delega), e bisogna presentare una visura camerale non più vecchia di 3 mesi rispetto alla data del passaggio di proprietà. In caso di voltura a favore di un cittadino extracomunitario, invece, è necessario presentare anche il permesso di soggiorno in corso di validità. Il processo di passaggio di proprietà è molto rapido: è infatti completamente digitalizzato dalla compilazione alla firma, e al netto di ritardi o prolungamenti dei tempi è una pratica che si “sbriga” in circa 15-20 minuti. Non è poi possibile completare un passaggio di proprietà online o a distanza: purtroppo, al momento è valido solo il passaggio di proprietà “fisico”.
È presente però una procedura “semplificata” per una vendita a distanza nella quale il venditore, in possesso di tutti i documenti, si presenta in un’agenzia pratiche auto della sua città per iniziare il processo di passaggio di proprietà “digitale”. Una volta completato questo primo passo, l’agenzia di pratiche auto riceverà un codice generato dal sistema di compilazione del passaggio di proprietà auto, da inviare all’agenzia pratiche auto scelta dall’acquirente dove quest’ultimo potrà recarsi fisicamente per terminare la pratica.
Passaggio di proprietà auto: calcolo costi
Arriviamo allora al tasto dolente del passaggio di proprietà, il calcolo dei costi. Quanto costa il passaggio di proprietà auto? Oggi andremo a calcolare il costo “base” della voltura, senza andare a toccare i prezzi in concessionari e agenzie pratiche auto, visto che questi sono variabili a seconda della singola società. Per capire i costi del passaggio di proprietà, dobbiamo separare le tre voci che formano il totale della voltura: IPT, emolumenti e marche da bollo e l’aggiornamento del libretto. Partiamo dalla prima voce, l’aggiornamento del libretto. Questa pratica è a pagamento, richiede 27,02 euro ed è quanto mai obbligatoria oggi, visto che come citato in precedenza il “vecchio” libretto di circolazione è sostituito dal Documento Unico di circolazione, che include in un unico documento carta di circolazione e certificato di proprietà. Per questo, l’aggiornamento del libretto è in realtà una sostituzione di Carta di Circolazione e Certificato di Proprietà in Documento Unico.
Passiamo allora alle marche da bollo, che hanno un importante peso nel calcolo dei costi del passaggio di proprietà. Troviamo infatti una marca da bollo da 16 euro per la richiesta del rilascio del DU, una marca da bollo da 32 euro e 10,2 euro per i Diritti di Motorizzazione. Arriviamo ad un totale di 58,2 euro di emolumenti e bolli. La più grande voce di spesa è, però, l’IPT, Imposta Provinciale di Trascrizione. Questa tariffa ha un valore crescente a seconda della potenza del motore, espressa in kW, e varia enormemente a seconda delle varie province. Si parte, però, da una base comune: fino a 53 kW (ovvero 73 CV), il prezzo dell’IPT è ha un importo fisso. Per le automobili con potenza inferiore o uguale a 53 kW/73 CV, infatti, il prezzo “base” di 150,81 euro. Al superamento di questa soglia, il calcolo dell’IPT diventa più complesso: ogni kW dell’automobile oltre i 53 kW, infatti, vale 3,5119 euro.
Se pensate che il calcolo dei costi del passaggio di proprietà auto sia finito qui, sbagliate. A seconda della vostra provincia di residenza, infatti, l’IPT può subire un importante incremento che può essere del 10, 15, 20, 25 o addirittura 30%. A godere della tariffa “base”, con maggiorazione allo 0%, sono solo le province di:
Aosta
Bolzano
Trento
Ad avere una maggiorazione dell’IPT del 10% c’è la provincia di Matera, dove ogni kW “costa” 3,86 euro. Nella provincia siciliana di Ragusa, invece, il rincaro è del 15%, per un totale di 4,04 euro/kW. L’aumento dell’IPT del 20%, dove si arriva a 4,21 euro per kW, si ritrova nelle province di:
Arezzo
Avellino
Bari
Benevento
Carbonia
Grosseto
Latina
Lecce
Pescara
Pordenone
Reggio Emilia
Siracusa
Trieste
Udine
Vicenza
Per quanto riguarda il rincaro del 25% dell’IPT, troviamo un costo di 4,39 euro al kW nelle province italiane di:
Crotone
Ferrara
Sondrio
Infine, in tutto il resto dello Stivale troviamo un’IPT maggiorata del 30%, con un costo al kilowatt che raggiunge i 4,56 euro. Nello specifico, quindi, parliamo delle province di:
Agrigento
Alessandria
Ancona
Ascoli Piceno
Asti
Barletta-Adria-Trani
Belluno
Bergamo
Biella
Bologna
Brescia
Brindisi
Cagliari
Caltanissetta
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cosenza
Cremona
Cuneo
Enna
Firenze
Fermo
Foggia
Forlì-Cesena
Frosinone
Genova
Gorizia
Imperia
Isernia
L’Aquila
La Spezia
Lecco
Livorno
Lodi
Lucca
Macerata
Mantova
Massa-Carrara
Messina
Milano
Modena
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Ogliastra
Olbia-Tempio/Gallura Nord-Est Sardegna
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Piacenza
Pisa
Pistoia
Potenza
Prato
Ravenna
Reggio Calabria
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sassari
Savona
Siena
Sud Sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Trapani
Treviso
Varese
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo Valentia
Viterbo
È molto importante controllare il sito dell’ACI della vostra città, e parlare direttamente con chi realizzerà il vostro passaggio di proprietà auto. Le tariffe infatti possono avere delle variazioni anche piuttosto importanti a seconda delle tariffe dei singoli Automobile Club: meglio capire subito il prezzo prima di trovarsi di fronte a brutte sorprese. È possibile pagare il passaggio di proprietà interamente in loco recandosi all’ACI o in una agenzia di pratiche auto, con metodi di pagamenti elettronici come carte o bancomat. Recandosi alla motorizzazione, invece, le cose si complicano: IPT e emolumenti PRA si pagano tramite il circuito PagoPA dal sito dell’ACI o sul sito del Portale dell’Automobilista, mentre imposte di bollo, e diritti di motorizzazione si possono pagare tramite bollettini all’Ufficio Postale, attraverso il sito del Portale dell’Automobilista, in chioschi self-service (quando presenti) e presso i classici tabaccai. Proprio qui sono infine acquistabili le immancabili marche da bollo.
Concludiamo il capitolo dedicato a quanto costa il passaggio di proprietà auto analizzando tre tipologie di automobili molto particolari: auto d’epoca, ibride ed elettriche. Per le prime è previsto un’agevolazione a livello di IPT, con differenze tra le vetture con più di 30 anni e quelle tra i 20 e i 30 anni. Per le automobili storiche iscritte all’ASI con oltre 30 anni d’età possono pagare un’IPT ridotta a 51,65 euro, con l’esclusione delle automobili adibite ad uso professionale o utilizzate nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni. Dal 1° gennaio 2015, invece, l’ACI non prevede più la stessa agevolazione per le automobili “ventennali”, ovvero con un’età compresa tra i 20 e i 29 anni, per lo meno a livello nazionale. Ci sono alcune Regioni dove troviamo delle agevolazioni simili alle “ultratrentennali”.
Per quanto riguarda ibride ed elettriche, invece, l’IPT si calcola in modo differente. Per le ibride Mild, Full e Plug-In è infatti richiesto il pagamento dell’IPT sul solo motore termico, escludendo quindi la potenza dei motori elettrici come per il bollo. Lo stesso ragionamento del bollo viene applicato anche per le auto elettriche: qui infatti si calcola la potenza continua omologata, non quella di picco che viene pubblicizzata dalle Case.
Questa modalità di registrazione della potenza ottiene risultati molto più bassi rispetto alla potenza di picco: una Hyundai Kona 64 kWh da 204 CV di potenza, ad esempio, ha una potenza continua di soli 28 kW, che la inserisce all’interno della fascia più bassa dell’IPT. Lo stesso succede per altre elettriche, che riescono a risparmiare centinaia e centinaia di euro.
Passaggio di proprietà auto: tabella
Concludiamo con una pratica tabella per il calcolo del passaggio di proprietà auto, che permette di verificare in maniera piuttosto semplice il costo di una voltura. La tabella del passaggio di proprietà auto che vedete qui in basso è realizzata prendendo la potenza espressa in kW dell’automobile. Per fare la conversione tra kW e i CV, più diffusi come unità di misura, ricordiamo che la conversione è di 1 CV = 0,735 kW. Questo significa che vi basterà moltiplicare la potenza del vostro motore espressa in CV per 0,735 per avere la potenza in kW.
All’interno della cifra finale abbiamo già inserito l’IPT, che varia in base alla potenza in kW, i vari bolli ed emolumenti, uguali per tutte le fasce di kW e il costo dell’aggiornamento del libretto in Documento Unico, che ha un costo di 27,02 euro indipendentemente dalla potenza del veicolo. Come detto in precedenza, le automobili con potenza inferiore a 53 kW hanno un IPT fisso a 196 euro, mentre dai 54 kW si passa a calcolare i kW di potenza con il coefficiente minimo di 3,5119 euro, valido nelle poche zone che abbiamo citato poco fa (Aosta, Bolzano e Trento), che può crescere del 10, 20 o 30% a seconda delle varie regioni e province.
Per il nostro calcolo, abbiamo scelto di selezionare il costo al kW più alto di 4,56 euro/kW, quello più comune in Italia e presente, ad esempio, a Milano, Torino, Roma e Napoli. Di seguito quindi trovate la tabella del passaggio di proprietà auto con IPT maggiorata al 30% della città di Milano.
Il passaggio di proprietà è un documento ufficiale che autorizza e convalida, come fa intuire il nome, il trasferimento della proprietà di un veicolo a motore da una persona, il venditore, ad un’altra, l’acquirente. Il passaggio di proprietà è obbligatorio per le auto usate e regolato per legge, e va completato presso agenzie di pratiche auto, uffici della Motorizzazione Civile o nelle sedi ACI. Il prezzo del passaggio di proprietà varia a seconda di diversi parametri, dalla potenza dell’autovettura alla provincia di residenza, ai quali vanno poi aggiunti i costi fissi di marche da bollo, emolumenti ACI e tariffe per l’aggiornamento dei libretti. Il passaggio di proprietà di un’auto può costare circa 273 euro in città come Milano o Torino per vetture con potenza inferiore o uguale a 54 kW (73 CV), e può superare di slancio i 1.000 euro per le vetture più potenti.
Per il passaggio di proprietà tra privati è necessario per venditore e acquirente recarsi in un’agenzia di pratiche auto, negli uffici della Motorizzazione Civile oppure nelle Sedi ACI preposte. Per completare il passaggio, servono i documenti d’identità di venditore e acquirente, quelli della vettura (Carta di Circolazione e Certificato di Proprietà), tutti in originale, insieme alle relative marche da bollo.