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IPT auto: cos’è, quanto costa e come si paga l’Imposta Provinciale di Trascrizione

In questo articolo capiremo cos'é l’Imposta Provinciale di Trascrizione, quanto costa e quali sono le agevolazioni disponibili.

L’automobile è fra i beni più tassati in Italia: si inizia pagando l’IVA, un “fardello” da svariate migliaia di euro, per poi proseguire con il bollo auto, il superbollo, il passaggio di proprietà e la revisione, senza dimenticare le tasse sui carburanti. E non è tutto qui, perché gli automobilisti non devono dimenticarsi nemmeno della IPT auto (Imposta Provinciale di Trascrizione), un’imposta provinciale con la quale ci si assicura che il veicolo sia iscritto all’interno del Pubblico Registro Automobilistico, il pubblico “libro mastro” (gestito dall’ACI) istituito per custodire gli atti di compravendita dei veicoli ed evitare così truffe nella gestione amministrativa delle automobili.

Sommario:

IPT auto

IPT auto: cos’è

Dopo questa breve introduzione, entriamo nel dettaglio e vediamo l’IPT auto cos’è. Abbreviazione di Imposta Provinciale di Trascrizione, istituita dall’articolo 13 del Decreto Legislativo n. 446 del 15 dicembre 1997, si applica ad autoveicoli, autobus, furgoni e tir e dev’essere saldata al momento dell’acquisto del veicolo (nuovo o usato che sia). Ha un importo variabile, in funzione della potenza del motore e della maggiorazione stabilita dalle Province, che hanno la facoltà di applicare un extra costo rispetto alla tariffa base. Le Province hanno diritto a questa autonomia perché l’IPT auto è una tassa di loro competenza: si stima che incassino circa 1,7 miliardi di euro l’anno dall’Imposta Provinciale di Trascrizione.

Ora che abbiamo capito cos’è IPT auto, capiamo quanto costa e come si paga.

IPT auto: quanto costa

Abbiamo visto che il costo dell’IPT auto non dipende unicamente dalla potenza dal motore, ma la potenza è l’elemento principale ai fini del calcolo finale. E infatti, nel caso più semplice, si tiene conto soltanto della “cavalleria” dell’auto: per le vetture con meno di 53 kW (equivalenti a 72 CV), l’IPT auto costa 151 euro.

Ora però vediamo quanto costa l’IPT per chi possiede un’auto con più di 53 kW. In questo caso servirà la calcolatrice, perché si parte dalla base di 151 euro e successivamente si aggiungono 3,51 euro per ogni kW supplementare. Facciamo un esempio: nelle Province di Aosta, Bolzano e Trento, un’auto con 63 kW di potenza avrà un’IPT di 186,1 euro (151 + 35,1 euro). Attenzione però: questa è la tariffa base, la più economica, perché la maggior parte delle Province ha sfruttato la possibilità offerta dalla legge e rivisto al rialzo l’importo di 3,51 kW: basti sapere che 93 Provincie su 107 hanno deciso di applicare la maggiorazione massima consentita, ovvero quella del 30%.

Vediamo di seguito l’elenco delle tariffe al kW Provincia per Provincia per capire quanto costa l’IPT auto.

  • 3,51 euro/kW: La tariffa base, di 3,51 euro per ogni kW di potenza eccedente i 53, è applicata soltanto nelle Province di Aosta, Bolzano e Trento;
  • 3,86 Euro/kW: Matera è l’unica Provincia ad aver previsto una maggiorazione del 10% rispetto alla tariffa base: si pagano 3,86 euro per ciascun kW eccedente i 53;
  • 4,04 Euro/kW: è il costo di ciascun kW eccedente i 53 per chi immatricola l’auto a Ragusa, pari ad un incremento del 15% rispetto alla tariffa base;
  • 4,21 Euro/kW: l’aumento sale al 20% rispetto al costo base. Si pagano 4,21 euro per ogni kW eccedente i 53 ad Arezzo, Avellino, Bari, Benevento, Carbonia, Grosseto, Latina, Lecce, Pescara, Pordenone, Reggio Emilia, Siracusa, Trieste, Udine e Vicenza;
  • 4,39 Euro/kW: nelle Province di Crotone, Ferrara e Sondrio si devono, invece, sborsare 4,39 euro per ogni kW di potenza oltre i 53, pari al 25% in più della tariffa base;
  • 4,56 Euro/kW: La tariffa maggiore, più cara del 30% rispetto a quella base (il massimo previsto dalla legge), si paga in tutte le altre Province italiane: sono Agrigento, Alessandria, Ancona, Ascoli Piceno, Asti, Barletta-Adria-Trani, Belluno, Bergamo, Biella, Bologna, Brescia, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catania, Catanzaro, Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Cuneo, Enna, Firenze, Fermo, Foggia, Forlì-Cesena, Frosinone, Genova, Gorizia, Imperia, Isernia, L’Aquila, La Spezia, Lecco, Livorno, Lodi, Lucca, Macerata, Mantova, Massa-Carrara, Medio Campidano, Messina, Milano, Modena, Monza-Brianza, Napoli, Novara, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano, Padova, Palermo, Parma, Pavia, Perugia, Pesaro-Urbino, Piacenza, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Ravenna, Reggio Calabria, Rieti, Rimini, Roma, Rovigo, Salerno, Sassari, Savona, Siena, Taranto, Teramo, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vibo Valentia e Viterbo.

Tuttavia, se è vero che la maggior parte delle Province ha deciso di applicare la tariffa maggiore, tante offrono sconti per le automobili a basso impatto ambientale.

  • IPT all’80%: a Lecco e Provincia, le auto elettriche e ad idrogeno hanno diritto ad una riduzione dell’IPT pari al 20% rispetto alla tariffa “piena”;
  • IPT al 50%: La provincia di Cremona offre la riduzione al 50% dell'IPT per le auto elettriche e quelle ad idrogeno;
  • IPT al 30%: Nella provincia di Lodi, è in vigore la riduzione del 70% dell'IPT per le auto elettriche e ad idrogeno;
  • Nessuna maggiorazione: Le province di Roma e Vicenza non applicano alcuna percentuale di maggiorazione alle auto elettriche, ad idrogeno e a gas (GPL e metano), per le quali ogni kW di potenza eccedente i 53 costa 3,51 euro.

Come si paga l’Imposta Provinciale di Trascrizione e le agevolazioni

Dopo aver visto l’IPT auto quanto costa, vediamo le agevolazioni presenti in tutta Italia. Chi acquista un’auto storica, ad esempio, ha diritto ad una serie di agevolazioni: l’importo è di 51,65 euro per tutte le auto, indipendentemente dalla potenza del motore o dalla Provincia in cui la si registra.

E nel caso l’auto venga acquistata da una persona disabile, l’IPT auto quanto costa? La risposta è 0: i veicoli adibiti al trasporto di disabili con gravi limitazioni motorie o mentali, e quelli acquistati da associazioni di volontariato, non pagano l’Imposta Provincia di Trascrizione. Ecco le categorie che godono dell’esenzione:

  • diversamente abili con ridotte o impedite capacità motorie permanenti i cui veicoli siano stati adattati per la loro locomozione (art. 8 L. 449/97);
  • diversamente abili psichici o mentali di tale gravità da aver determinato il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento (art. 30, comma 7, L. 388/00);
  • diversamente abili con grave limitazione alla capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni, a prescindere dall’adattamento del veicolo (art. 30, comma 7, L. 388/00).

A conclusione di questo articolo, eccoci alla domanda più importante: come si paga l’IPT auto? L’Imposta Provinciale di Trascrizione si paga nelle agenzie di pratiche auto o negli uffici dell’Automobile Club d’Italia (l’ACI) al momento dell’acquisto della vettura, che sia nuova o usata.

Domande comuni su IPT auto

Quanto costa la tassa IPT?

Il costo della tassa IPT è di 151 euro se la vettura non supera i 53 kW di potenza. Se supera questo valore vengono aggiunti dai 3,51 ai 4,56 euro per ogni kW in più in base alla Provincia nella quale si effettua l’acquisto.

Che cosa è IPT auto?

IPT auto significa Imposta Provinciale di Trascrizione ed è una tassa sui veicoli che si paga al momento dell’acquisto di un’auto, sia nuova sia usata, poiché corrisponde all’iscrizione nella provincia nella quale viene immatricolato il veicolo.

Come si calcola IPT su auto elettriche?

Non c’è differenza per l’IPT sulle auto elettriche e si calcola come su una vettura a motore termico, in base alla potenza espressa in kW. Le vetture che hanno una potenza inferiore o pari a 53 kW, pagano 151 euro, mentre quelle più potenti pagano tra i 3,51 euro e i 4,56 euro per ogni kW aggiuntivo. Alcune Province, però, hanno previsto delle agevolazioni anche importanti per le auto elettriche e a idrogeno.

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