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Demolizione auto: come si fa e quanto costa

Quando l’auto non è più funzionante o è da rottamare, magari per usufruire di incentivi per l’acquisto di un'auto meno inquinante, la demolizione auto diventa un passaggio obbligato per il proprietario dell’automobile o, in alcuni casi, per gli eredi del proprietario.

Ci sono alcuni Paesi in cui la demolizione auto non è solo un passaggio giuridico e burocratico, ma addirittura un’occasione di guadagno. In Inghilterra, ad esempio, la demolizione è retribuita a seconda del peso dell’automobile. Agli occhi di noi italiani sembra impossibile, ma nel Regno Unito quando si demolisce la propria auto viene restituita una somma di denaro che varia a seconda del peso dell’auto, della marca dell’auto, del modello e delle condizioni dell’auto. Se ci sono parti recuperabili e rivendibili per ricambi, il prezzo è maggiore, e maggiore è il peso, maggiore è la quantità di metallo recuperato, e quindi maggiore è il prezzo dell’auto.

La demolizione auto in Inghilterra è quindi gratuita, e la media dello “scrap car value”, ovvero del valore dell’auto rottamata, è di 200 sterline nel 2022. In Italia, purtroppo, questo non solo non accade, ma non è possibile. La demolizione dell’auto è un passaggio burocratico, che deve seguire determinate norme e che, soprattutto, non porta un guadagno all’automobilista ma solo una serie di costi. L’unico modo con il quale è possibile non pagare la rottamazione dell’auto e “guadagnare” dal proprio veicolo da rottamare è portare la propria auto che si è deciso di demolire in un concessionario, che ritirerà il nostro “usato” e si occuperà dell’intera procedura burocratica e dei costi. Negli ultimi anni, inoltre, gli incentivi statali per l’acquisto di un’automobile moderna e dalle emissioni inferiori hanno visto nella rottamazione dell’automobile vecchia e inquinante uno dei requisiti fondamentali, che ha portato quindi tantissime automobili, anche in condizioni ancora molto valide, alla demolizione.

Cosa significa quindi demolizione auto, come si fa e quanto costa? Scopriamolo insieme, andando a vedere la fine della vita di un’auto nel dettaglio.

Sommario

Come si fa la demolizione auto dal punto di vista fisico?

Una volta che vi siete recati in un centro di raccolta e avete consegnato tutti i documenti necessari per il processo di rottamazione, il vostro veicolo entrerà in un percorso ben definito di smantellamento. Ecco come avviene la demolizione fisica della vostra auto:

- Rimozione delle Parti Riutilizzabili o Vendibili

Iniziamo smontando tutte quelle parti che possono avere una seconda vita. Motori, trasmissioni, pneumatici e batterie vengono accuratamente rimossi e destinati al riuso o alla vendita come pezzi di ricambio. Questo non solo aiuta l'ambiente, ma può anche essere un vantaggio economico.

- Separazione delle Parti Elettroniche

Poi ci occupiamo delle parti elettroniche. Dalla centralina ai sensori, passando per i sistemi di intrattenimento, tutto viene smontato con attenzione. Questi componenti possono essere riciclati o smaltiti in modo sicuro, riducendo al minimo l'impatto ambientale.

- Drenaggio dei Liquidi

Infine, si passa al drenaggio dei liquidi. L'olio motore, il liquido dei freni, il liquido di raffreddamento e il carburante vengono tutti rimossi dal veicolo. Questo è un passaggio cruciale per evitare contaminazioni ambientali e garantire che ogni sostanza venga trattata secondo le normative.

Come funziona la rottamazione mobile

Demolizione auto: come si fa

Come abbiamo anticipato in precedenza, la demolizione di un’auto è l’atto finale della vita di un’automobile, l’avvenimento che segna la fine della sua esperienza su strada. Possiamo paragonarlo, purtroppo, ad un certificato di morte: dopo che l’auto viene definita demolita, questa non potrà più circolare su strada. Oltre all’effettivo smembramento e smantellamento fisico dell’automobile, infatti, la demolizione dell’auto è un atto giuridico e burocratico, che va a “cancellare” l’automobile (e in generale qualsiasi veicolo, auto, moto, veicolo commerciale o quadriciclo che sia) dai registri delle auto che circolano su strada. Come si fa la demolizione auto e cosa comporta, allora?

La demolizione dell’auto è un’operazione che interessa un veicolo non più funzionante o da rottamare in caso di un grave incidente che ne pregiudichi la riparazione, e sebbene abbia un procedimento fisico che porta alla vera e propria rottamazione dell’auto, prima di tutto è un atto burocratico che, come ogni cosa in Italia, segue regole ferree e molto stringenti. Innanzitutto, la demolizione auto si fa esclusivamente presso un centro di raccolta e demolizione autorizzato, le classiche “autodemolizioni” che ci sono in almeno ogni centro medio-piccolo. Per procedere alla demolizione dell’auto, il proprietario deve inoltrare una richiesta di rottamazione del veicolo iscritto al PRA, al Pubblico Registro Automobilistico, l’ente che tiene traccia di tutte le automobili che circolano in Italia. Come si fa la demolizione auto dal punto di vista fisico? Una volta recatisi in un centro di raccolta, vengono richiesti alcuni documenti per effettuare la demolizione del veicolo, a partire dai canonici documenti personali del proprietario, carta d’identità e codice fiscale.

Oltre a questi, è necessario consegnare anche le targhe originali del veicolo che si vuole demolire nonché il DU, il Documento Unico di circolazione che, dal 2022, sostituisce la carta di circolazione (il famoso “libretto”) e il certificato di proprietà unendole in un unico certificato, sicuramente più comodo e facile da gestire. Con il tempo, anche le automobili con più di 10 anni (quelle più probabili da rottamare) saranno uniformate al DU: se siete ancora in possesso di certificato di proprietà e “libretto”, dovete consegnare entrambi i documenti. Se ancora presente, è poi necessario consegnare anche il foglio complementare, l’attestato di possesso dell’auto sostituito, dal 1994, dal certificato di proprietà. Una volta consegnata l’auto, le targhe e tutti i documenti, è necessario instradare la pratica di cessazione della circolazione diretta al Pubblico Registro Automobilistico. Questo, una volta ricevuta la pratica, provvederà a rilasciare il nulla osta al demolitore autorizzato per la rottamazione dell’auto. All’automobilista, invece, verrà rilasciato al momento della consegna dell’auto un codice che permetterà di accedere al Certificato di Demolizione Auto, un documento che attesta l’effettiva radiazione dell’auto dal PRA e demolizione di quest’ultima. Questo certificato di demolizione digitale solleva l’automobilista da qualsiasi responsabilità civile, penale e amministrativa pendente sul veicolo appena rottamato.

Per ottenerla, però, è necessario che l’auto fosse priva di impedimenti, procedimenti amministrativi o penali. Se, ad esempio, l’auto è sottoposta a fermo amministrativo, la demolizione auto come si fa? Semplice, non si fa: la demolizione di un’auto con fermo amministrativo è vietata in Italia. Prima di poter deliberare alla demolizione auto, il proprietario è tenuto legalmente a liberarla da tutti i vincoli amministrativi, e sopperire agli eventuali debiti pendenti sull’auto. Se invece l’auto da rottamare è “solo” priva di bollo auto pagato, è comunque possibile procedere alla demolizione auto. Attenzione però che, sebbene l’auto venga rottamata, in caso di bolli non pagati l’automobilista è responsabile del pagamento del bollo o dei bolli arretrati, anche in caso di demolizione auto già effettuata. Ricordiamo, poi, che in caso di rottamazione per l’acquisto di una nuova automobile da un concessionario, sarà proprio il rivenditore ad occuparsi in toto delle pratiche per la rottamazione, sobbarcandosi anche i costi e non dovendo fare nulla al cliente se non consegnare i documenti richiesti e garantire l’assenza di un fermo amministrativo con le famigerate “ganasce fiscali”.

Ci sono poi alcuni casi particolari di come si fa la demolizione auto che vanno discussi, come ad esempio la demolizione di auto di una persona defunta. In caso di decesso del proprietario di un veicolo, se gli eredi di quest’auto o moto vogliano effettuare la demolizione di questo veicolo è necessario effettuare una richiesta preliminare previa dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Il documento dovrà essere accompagnato da una copia del documento d’identità di chi eredita l’automobile, nonché del certificato di morte del proprietario originale. Altri due casi particolari di rottamazione sono quelli che riguardano automobili da esportare fuori dall’Italia e automobili distrutte in un incidente stradale.

In entrambi i casi, le automobili possono essere radiate dal Pubblico Registro Automobilistico anche in assenza di una rottamazione fisica ed effettiva dell’auto. Nel primo caso, infatti, quando un’auto è destinata all’esportazione all’estero (spesso capita per automobili storiche, dotate di documenti antichi e magari rovinati e obbligatoriamente da reimmatricolare nel Paese in cui sono state acquistate) è possibile richiedere la radiazione dal PRA per esportazione (detta anche radiazione per export). In questo caso, all’auto vengono ritirate targhe e documenti, ed è possibile l’esportazione e reimmatricolazione fuori dall’Italia. Differente è il caso di una demolizione auto in caso di incidente grave. Se, infatti, la compagnia assicurativa rileva un danno troppo ingente e antieconomico da riparare, l’automobile distrutta in un incidente o in un incendio o, ancora, in catastrofi naturali può essere radiata senza la rottamazione dell’auto, in quanto il veicolo è troppo danneggiato per essere recuperato per l’utilizzo come ricambi o per il recupero dei materiali di cui l’auto è composta.

Demolizione auto: quanto costa

Come abbiamo citato in precedenza, in alcuni Paesi fuori dall’Italia la demolizione auto non solo è gratuita, ma è addirittura incentivata con il pagamento “a peso” della scocca e la possibilità di ricevere un’offerta per il “rottame” a seconda della richiesta per parti di ricambio di un determinato modello. In Italia, purtroppo, non è mai stato così, e anzi la rottamazione si paga. Quanto costa la demolizione auto? Partiamo col dire che, per una volta, la demolizione auto è un’operazione con costi standard, che non dipende da tipo di auto, Regione di residenza o varie ed eventuali differenze. La demolizione auto ha una procedura standard comune in tutta Italia, e lo stesso avviene per il costo della demolizione auto, che è pressoché invariato lungo lo Stivale.

Prima di procedere alla rottamazione, è un’ottima idea effettuare una visura per verificare la presenza di eventuali fermi amministrativi pregressi. Il costo è molto contenuto (7,1 euro), ed è possibile effettuarla online inserendo semplicemente il numero di targa. Complessivamente, rottamare un’automobile ha un costo che varia tra i 90 e i 120 euro, tutti formati da imposte di bollo ed emolumenti da versare a Pubblico Registro Automobilistico e ACI. Questo è il prezzo fisso se si effettua una rottamazione “fai da te”, recandosi in prima persona in uno “sfasciacarrozze” autorizzato e si compilano tutti i moduli. Se ci si affida ad un’agenzia di pratiche auto, il prezzo ovviamente sale, in quanto si tratta di una prestazione soggetta al libero mercato e non calmierata da un prezzo fissato dallo Stato. Nello specifico, i costi sono piuttosto salati e dipendono dalla tipologia di documenti presenti insieme all’automobile in esame.

Il prezzo “base” per una rottamazione prevede, infatti, 13,50 euro di emolumenti ACI, 32 euro di imposta di bollo, 36,38 euro per la radiazione dal Pubblico Registro Automobilistico e i già citati 7,10 euro per la visura al PRA per l’accertamento degli atti giudiziari a carico dell’auto. In totale, per un’auto “normale” siamo a quota 88,98 euro. Una cifra decisamente sostenuta per una pratica che, in altri Paesi, non solo è gratuita ma è addirittura retribuita. Questo costo sale ancora se l’auto è ancora dotata del foglio complementare: se presente (cosa assai probabile su auto immatricolate prima del 1994), infatti, la quota per la radiazione dal PRA sale a 51,30 euro, e anche l’imposta di bollo passa da 32 a 48 euro. Quanto costa la demolizione auto per veicoli dotati di foglio complementare? La spesa sale di oltre 30 euro, arrivando a sfiorare i 120 euro (119,90 euro).

Leggi anche: Ecco i costi di manutenzione delle auto più vendute in Italia

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