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Focus: Diritto auto
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Gravidanza: come usare le cinture di sicurezza e cosa dice il Codice della Strada

Uno degli equivoci più diffusi fra le automobiliste è che, se in dolce attesa, le cinture di sicurezza possano danneggiare sia il nascituro sia la futura mamma: in realtà, i sistemi di ritenuta sono uno scudo prezioso per entrambi, come ricordano il legislatore e la comunità scientifica.

Inoltre, occorre indossare in modo corretto le cinture, in modo da ottenere una protezione totale in caso di frenata improvvisa o di impatto con un altro veicolo. Se invece le stesse cinture dovessero rappresentare un ostacolo pericoloso, occorre la certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari. Al di là di una questione di sicurezza, rispettare il Codice della Strada serve anche a evitare multe: 83 euro, più il taglio di cinque punti della patente. Il verbale è immediato, sul posto, in caso di controllo di Polizia Locale, Polizia Stradale o Carabinieri, in città e fuori. Alla seconda violazione identica in due anni (recidiva), l’ammenda è di 83 euro con sottrazione di cinque punti, più la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. Insomma, non vale proprio la pena di mettere a repentaglio salute, portafoglio e patente.

Sommario

Cinture di sicurezza per le signore in dolce attesa: sì o no?

La gravidanza è per i futuri genitori un tempo di attesa colmo di aspettative e di progetti rivolti al nascituro.

In questo lasso di tempo trovano spazio anche perplessità e domande a cui si cerca di dare una risposta nell’ottica della salvaguardia della salute della gestante e della creatura in grembo.

In particolare, considerato il fatto che le future mamme necessitano di utilizzare l’auto per recarsi al lavoro o per sbrigare le commissioni quotidiane e, più in generale, per garantirsi un’autonomia negli spostamenti, è legittimo chiedersi quale sia il rapporto tra gravidanza e cintura di sicurezza.

Anche le signore in attesa hanno l’obbligo di utilizzare questi dispositivi? Le cinture di sicurezza per una donna incinta rappresentano un ausilio per la tutela delle mamme in attesa o possono, in qualche modo, compromettere il buon esito della gravidanza?

Gravidanza e cinture di sicurezza: cosa dice il Codice della Strada

Il legislatore è molto chiaro al riguardo: l’articolo 172 del Codice della Strada individua otto categorie di persone sottratte all’obbligo dell’uso delle cinture. Tra queste si annoverano anche le donne in stato di gravidanza. Ma a una precisa condizione: occorre disporre di un certificato rilasciato dal ginecologo che segue la gestante e che attesti la sussistenza di condizioni di rischio derivanti dall’uso delle cinture di sicurezza.

Le signore in stato interessante che, prive del certificato del ginecologo, non fanno uso delle cinture di sicurezza subiscono una multa di 83 euro, più il taglio di cinque punti della patente: la sanzione è immediata, sul posto, in caso di controllo di Polizia Locale, Polizia Stradale o Carabinieri, in città e fuori. Alla seconda violazione identica in due anni (recidiva), il verbale è di 83 euro con sottrazione di cinque punti, più la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.

Inutile polemizzare con le Forze dell’ordine sostenendo che non si era a conoscenza della norma o che è mancato il tempo per recarsi dal ginecologo.

Inoltre, si tenga presente che, facendo uso dei dispositivi di ritenuta, chi ne altera od ostacola il normale funzionamento paga una multa di 41 euro, col taglio di cinque punti della patente.

Donne incinte e cinture di sicurezza: la parola ai medici

La comunità scientifica ha sottolineato a più riprese l’importanza di indossare le cinture durante la gravidanza e a sostegno di questa tesi si pongono una serie di dati relativi a incidenti stradali che hanno coinvolto donne in attesa: i casi di mortalità materna e/o fetale così come gli esiti avversi nel feto sono significativamente più elevati nelle ipotesi in cui la gestante non utilizza le cinture o le impiega in modo scorretto.

Altri studi evidenziano un consistente aumento delle probabilità di un parto entro quarantotto ore dal sinistro nel caso di omesso impiego delle cinture.

Un fattore da non sottovalutare: l’uso corretto delle cinture in gravidanza

I medici non solo dovrebbero confrontarsi con le future mamme, spiegando loro che l’uso delle cinture non presenta, fatti salvi casi del tutto eccezionali, controindicazioni e che le cinture si rivelano il più efficace ausilio nello scongiurare, in caso di urto, gravi conseguenze. Il personale sanitario dovrebbe anche fornire delle esaustive informazioni sull’uso corretto delle cinture durante la gestazione. Proprio in questa direzione il Ministero della Salute ha emanato linee guida sulla gravidanza e ha recepito le raccomandazioni sull’uso delle cinture elaborate dal Cmace, organizzazione indipendente britannica che ha come obiettivo prioritario la tutela della salute delle donne incinta.

È importante che le future mamme si accomodino davanti al volante assumendo una posizione confortevole; l’addome gravido non deve essere pressato dalla cintura; è bene che il nastro addominale sia posizionato sotto l’addome e che il nastro diagonale sia fatto scorrere tra i seni. Usando sempre le cinture e attenendosi a queste semplici regole, la gravidanza potrà essere vissuta con maggiore serenità, nella consapevolezza che anche in questa delicata fase della vita di una donna le cinture sono garanzia di sicurezza.

Riassumendo

Donne in stato di gravidanza: obbligo delle cinture di sicurezza?

  • Le future mamme sono tenute a indossare le cinture di sicurezza (articolo 172 del Codice della strada).
  • Sono esentate dall'obbligo le signore in stato interessante sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all'uso delle cinture di sicurezza
  • Per chi non rispetta la norma, multa di 83 euro, taglio di cinque punti della patente.
  • Alla seconda violazione identica in due anni (recidiva), verbale di 83 euro, sottrazione di cinque punti, più la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.

FAQ

Sì, sono tenute a indossarle (articolo 172 del Codice della Strada). Vengono esentate le signore in stato interessante sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all'uso delle cinture di sicurezza.

Se non hanno l’esenzione prevista dal ginecologo, multa di 83 euro e taglio di cinque punti della patente. Alla seconda violazione identica in due anni (recidiva), verbale di 83 euro, sottrazione di cinque punti, più la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.

No, al contrario: secondo la comunità scientifica, sia il piccino in grembo sia la futura mamma sono protetti dalle cinture durante il viaggio e in caso di incidente. Viceversa, senza sistemi di protezione adeguati, le lesioni per il piccolo e la madre sono più gravi di quanto risulterebbero con le cinture di sicurezza.

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