Crash test: come funziona
Per capire come funziona il crash test in Europa è fondamentale rendersi conto del fatto che l’intera procedura è demandata all’ente EuroNCAP, il quale prescrive diversi meccanismi per la verifica della sicurezza. Alcuni hanno lo scopo di verificare la resistenza all’impatto dei sistemi di sicurezza attivi, altri valutano quella dei pedoni o verso i bambini. In ogni caso, lo scopo è quello di ottenere dei dati e informazioni utili all’attribuzione delle stelle di sicurezza EuroNCAP alla fine dei crash test.
La prima prova di sicurezza è quella del crash test con urto frontale pieno e si ottiene lanciando la vettura a velocità di 50 chilometri orari contro un muro di cemento in alluminio. All’interno del veicolo vengono inseriti due manichini che, per composizione, ricalcano il corpo di un umano in tutto e per tutto. La verifica degli effetti sugli stessi e sul veicolo viene poi eseguita da periti specializzati.
L’urto frontale disassato è il secondo crash test. Funziona facendo schiantare il veicolo ad una barriera con un 40% di disallineamento, cosa che causa una maggiore deformazione del mezzo. In sostanza si simula l’impatto fra due vetture a una velocità di 64 chilometri orari. All’interno del mezzo vengono inseriti 4 manichini: due da adulto e due da bambino, che hanno il compito di registrare la decelerazione del mezzo e gli effetti dell’impatto.
Il crash test urto laterale si ottiene a veicolo fermo, collocando al suo interno 4 manichini, due adulti e due bambini, con addosso il sistema di ritenuta. Contro il mezzo viene lanciato un carrello pesante 1.000 chilogrammi alla velocità di 50 chilometri orari. Lo scopo è quello di verificare la resistenza delle fiancate laterali contro incidenti che possono avvenire durante l’attraversamento di un incrocio, alla ripartenza di un semaforo.
Il crash test palo funziona simulando una collisione contro un guard rail ovvero ogni tipo di segnaletica presente sulla strada. La vettura oggetto di test EuroNCAP viene lanciata lateralmente contro un palo ad una velocità di 32 chilometri orari e al suo interno viene collocato un solo manichino.
Infine, viene effettuato un crash test contro il pedone e ha lo scopo di verificare i danni che l’impatto di un veicolo ha contro un manichino, simulando l’investimento di un pedone a 40 chilometri orari. Quando avviene l’impatto, l’ente regolatore valuta, oltre alle condizioni dell’auto, anche quelle del pedone investito, in modo da valutare la sicurezza passiva del veicolo.
Questo è il modo in cui funziona il crash test all’interno dell’Unione Europea. I risultati di ogni prova del veicolo vengono analizzati da parte di personale qualificato, che attribuisce un punteggio.