Già dal 2015 il Certificato di Proprietà, il documento che attesta il nominativo del proprietario dell’autoveicolo e ne attesta lo stato giuridico, è stato gradualmente sostituito dal documento digitale. Dal 1994 il Certificato di Proprietà (CdP) ha sostituito il foglio complementare auto e, per 21 anni, è stato fedele compagno nei cruscotti di tutte le auto degli italiani.
Chi ancora lo possiede deve prendersene cura perché è uno dei documenti più importanti da portare in auto insieme al libretto di circolazione, ma dal 2015 per le auto di nuova immatricolazione o per chi nel frattempo lo ha perso o deteriorato eccessivamente è sufficiente conservare la copia digitale e non c’è più bisogno di portarlo con sé in auto.
Chi ha acquistato un’autovettura dopo il 2015, infatti, può conservare semplicemente il QR Code telematico che ha sostituito il CdP. Le forze dell’ordine potranno quindi verificarne l’autenticità e diminuiscono per non dire annullano le probabilità di subire il furto. Anche in caso di smarrimento del QR Code o di eliminazione per errore, si può facilmente recuperare a tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista.
Dal 2015, quindi, il Certificato di proprietà digitale (CdP digitale) è conservato negli archivi dell’ACI e facilmente accessibile dalla pagina dedicata del sito dell’Automobil Club d’Italia.
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