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Certificato di Proprietà o CdP: cos’è, cosa fare se smarrito, come si scarica

Se ne parlava dal 2016 e solo nel 2017 (D. Lgs. n. 98/2017) si è avviato il processo che, dal 2021, ha sostituito il vecchio Certificato di Proprietà unendo quest’ultimo al Libretto di Circolazione.

Già dal 2015 il Certificato di Proprietà, il documento che attesta il nominativo del proprietario dell’autoveicolo e ne attesta lo stato giuridico, è stato gradualmente sostituito dal documento digitale. Dal 1994 il Certificato di Proprietà (CdP) ha sostituito il foglio complementare auto e, per 21 anni, è stato fedele compagno nei cruscotti di tutte le auto degli italiani.

Chi ancora lo possiede deve prendersene cura perché è uno dei documenti più importanti da portare in auto insieme al libretto di circolazione, ma dal 2015 per le auto di nuova immatricolazione o per chi nel frattempo lo ha perso o deteriorato eccessivamente è sufficiente conservare la copia digitale e non c’è più bisogno di portarlo con sé in auto.

Chi ha acquistato un’autovettura dopo il 2015, infatti, può conservare semplicemente il QR Code telematico che ha sostituito il CdP. Le forze dell’ordine potranno quindi verificarne l’autenticità e diminuiscono per non dire annullano le probabilità di subire il furto. Anche in caso di smarrimento del QR Code o di eliminazione per errore, si può facilmente recuperare a tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista.

Dal 2015, quindi, il Certificato di proprietà digitale (CdP digitale) è conservato negli archivi dell’ACI e facilmente accessibile dalla pagina dedicata del sito dell’Automobil Club d’Italia.

Sommario

Che cos’è il Certificato di Proprietà o CdP

Il Certificato di Proprietà è stato, fino al 2015, il documento cartaceo che ufficializza il proprietario dell’auto e la storia giuridica del mezzo. Da quell’anno è stato introdotto il documento digitale e, dal 2021, il nuovo DU che unisce libretto di circolazione e CdP.

Fino a quell’anno il Certificato di Proprietà veniva rilasciato in formato cartaceo dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico), ma si è deciso di digitalizzarlo in primis per ridurre i documenti da conservare in auto e per ridurre se non annullare il rischio di perdere questo importante attestato. Da quell’anno in avanti, al momento dell’acquisto di un’auto nuova viene rilasciata una ricevuta con un QR Code che permette di risalire al CdP digitale in pochi istanti tramite uno smartphone.

La storia di questo documento è durata dal 1994 al 2015 e in questi quasi 20 anni, a differenza del libretto di circolazione e della patente, non era obbligatorio da tenere in auto. Avete venduto l’auto e quindi effettuato un passaggio di proprietà? Il Certificato di cui stiamo parlando serviva proprio a questo, a certificare il proprietario e la storia legale dell’auto, anche nel caso di problemi come fermi amministrativi ecc.

Oggi per visualizzare il Certificato di Proprietà digitale per le auto comprate dopo il 2015 bisogna cliccare sulla pagina indicata nell’introduzione per visualizzarlo. Per auto usate pre-2015 vendute dopo questa data le strade sono due: il Certificato è ancora presente in vettura in formato cartaceo (possibilmente in buono stato) e si potrà avere accesso al digitale solo dopo la firma del venditore sull’atto di vendita che verrà registrato dal PRA.

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Cosa fare se si smarrisce il Certificato di Proprietà

Se si smarrisce la vera e propria carta d’identità dell’auto, l’unico documento che attesta le revisioni nonché i principali dati dell’autovettura, non andate nel panico.

Una soluzione c’è e dal 2021 consiste, complice la digitalizzazione dei sistemi burocratici, nel chiedere l’emissione alla sede della motorizzazione più vicina del nuovo DU in sostituzione del vecchio Certificato di Proprietà cartaceo al posto del duplicato dello stesso. Senza arrivare allo smarrimento, è consigliabile procedere con l’emissione del duplicato digitale anche quando il Certificato di Proprietà è seriamente compromesso o illeggibile, anche per non incorrere in problemi durante eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine.

Può recarsi a richiedere l’emissione del DU la persona a cui è intestata la vettura e che ha subito il furto o un delegato: in entrambi i casi servirà la carta d’identità per poter procedere e, nel caso specifico del delegato, l’incaricato deve sottoscrivere l’istanza unificata in qualità di dichiarante.

Infine, è essenziale arrivare agli uffici provinciali della Motorizzazione e gli Studi di Consulenza Automobilistica (STA privati) provvisti della seguente documentazione:

  • Denuncia di furto o smarrimento o distruzione del Certificato cartaceo resa alle forze di polizia o una dichiarazione sostitutiva di resa denuncia
  • Non occorre denuncia se il foglio è completamente deteriorato
  • Certificato di proprietà cartaceo (quando presente e se deteriorato)
  • Istanza unificata scaricabile dal portale ACI
  • Fotocopia della carta d’identità dell’intestatario dell’auto o del delegato

Per quanto riguarda i costi da affrontare quando si richiede il DU a seguito di deterioramento o furto/smarrimento del vecchio CdP due sono le voci. Per i diritti DT la spesa è di 10,20 euro, mentre l’imposta di bollo da 32 euro è dovuta solo per il rilascio del DU in caso di distruzione o deterioramento del vecchio CdP. In caso ci si rivolga all’Automobil Club o a un’agenzia di pratiche auto si possono aggiungere i costi per il servizio di intermediazione, di entità variabile.

Come si scarica il Certificato di Proprietà

Da quando è diventato digitale, quindi dal 2015, è molto semplice. Essendo indispensabile per i passaggi di proprietà e per vendere una vettura a un privato, è normale che possa nascere la possibilità di scaricarlo in formato digitale quando questo non è disponibile in formato cartaceo.

In realtà dal 2015 gli uffici del PRA hanno rilasciato duplicati cartacei del CdP fino al 30 settembre 2021. Per tutti i nuovi veicoli immatricolati dal 5 ottobre 2015, invece, il CdP è diventato unicamente digitale (CdPD). Conservato negli archivi informatici dell’ACI, il CdPD si può visualizzare inquadrando con il proprio smartphone il QR Code rilasciato dal PRA o da PC entrando nel sito ACI nella sezione apposita (il link è nell’ultima riga dell’introduzione).

Sul sito ACI è necessario esibire l’attestazione di formalità al PRA, in altri termini la ricevuta che attesta la registrazione del documento associato a un codice di accesso utile per entrare nel sistema e scaricare il documento.

Il codice è composto da 22 caratteri alfanumerici: una volta inserito, rispettando maiuscole e minuscole, si può scaricare il PDF sul proprio computer o semplicemente visualizzarlo.

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FAQ

Dal 2015 il Certificato di proprietà è diventato digitale sostituendo quello cartaceo in essere dal 1994.

Dal sito ACI è possibile entrare in una sezione dedicata e scaricare il Certificato di Proprietà Digitale. Serve una connessione a internet e il codice di accesso rilasciato dal PRA che permette sia di visualizzare sia di scaricare il documento. Quest’ultimo caso è necessario per certificare i passaggi di proprietà in caso di vendita della vettura.

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