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Certificato di omologazione auto: cos’è, a cosa serve, come si ottiene

Leggiamo in questo articolo tutte le informazioni relative al certificato di omologazione.

Sono svariate le motivazioni che possono spingere qualcuno ad acquistare una vettura all’estero. Magari ciò è dovuto al desiderio di acquistare un modello specifico, caratterizzato da un allestimento piuttosto speciale, oppure alla disponibilità di una particolare motorizzazione che garantisce grandi performance o consumi più limitati, rispetto alle versioni commercializzate in Italia. Un altro motivo piuttosto comune è l’opportunità di acquistare una certa auto non disponibile nel mercato italiano o, semplicemente, a un prezzo minore.

Ad ogni modo, è necessario anzitutto dotarsi del Certificato di omologazione auto, obbligatorio per immatricolare il veicolo in questione in Italia. Non intendiamo un mero fascicolo accessorio, ma un obbligo di legge a tutti gli effetti. Per questo motivo è molto importante sapere cos’è il Certificato di omologazione, a cosa serve e come si ottiene, così da risparmiare del tempo e mettersi subito alla guida della nuova vettura senza problematiche a livello burocratico.

Sommario

Certificato di omologazione auto: cos’è

Il Certificato di omologazione auto è un documento fondamentale quando si acquista un veicolo, sia nuovo che usato, in quanto certifica la piena conformità agli standard del processo di costruzione e di assemblaggio della vettura. Vediamo adesso in che cosa consiste, quali sono le sue tipologie e come ottenerlo.

Il Certificato di Omologazione auto, anche denominato Certificato di Conformità, è un particolare documento che accerta che per un determinato veicolo, al momento della sua produzione, sono stati rispettati tutti i requisiti tecnici utili all’omologazione CE. Una vettura corredata da questo documento risulta omologata in tutta l’Unione Europea, quindi questo certificato è valido in ogni Paese appartenente all’UE. Pertanto, se disponete del Certificato di omologazione potrete immatricolare il relativo veicolo in qualunque Paese appartenente all’Unione Europea. Questo certificato riporta una serie di informazioni relative all’auto, cioè marca, modello, motorizzazione, numero di omologazione, dimensioni, capacità, massa, colore, i risultati dei test su rumore, il consumo di carburante secondo gli standard europei e le emissioni di scarico.

È possibile richiedere più tipologie di Certificato di conformità per auto. Questa suddivisione è determinata dall’anno di costruzione del veicolo e, più nello specifico, divide le auto prodotte prima e dopo il 2009.

Le vetture prodotte prima e nel corso del 2009, quindi anche quelle d’epoca, devono essere dotate esclusivamente del Certificato di Conformità auto nazionale, mentre ogni autoveicolo realizzato dal 2010 ad oggi deve necessariamente essere conforme agli standard relativi al Certificato di omologazione auto comunitario, che risulta valido su tutto il territorio europeo. La tipologia comunitaria è valida in ogni Paese facente parte dell’Unione Europea. Quindi, per poter circolare su un territorio europeo diverso da quello nazionale, non dovrete presentare nessuna documentazione, se non il Certificato di conformità.

Per quanto riguarda la tipologia nazionale, permette di far circolare l’auto in questione solamente all’interno del Paese di emissione. Pertanto, se la vostra auto è stata prodotta in Italia, potrete utilizzarla esclusivamente sul territorio nazionale e non in uno straniero.

Il Certificato di omologazione auto, per risultare valido, deve includere una serie di informazioni, ovvero il produttore del veicolo, la nazione di produzione dello stesso, il codice di omologazione CE, le caratteristiche base, i componenti aggiuntivi e la quantità di emissioni.

Certificato di omologazione auto: a cosa serve

Grazie al Certificato di omologazione auto è possibile dimostrare il pieno rispetto dei requisiti di conformità stabiliti dall’Unione Europea e viene rilasciato per le autovetture, le moto e gli autocarri. In assenza di questo documento non potrete:

  • Importare un veicolo immatricolato all’estero in Italia;
  • Esportare un veicolo da un Paese europeo a un altro Paese europeo;
  • Esportare in un altro Paese europeo un veicolo immatricolato in Italia.

Se il veicolo in questione è stato immatricolato in un Paese non appartenente all’Unione Europea, come il Canada o gli Stati Uniti, il costruttore non potrà rilasciare nessun Certificato di Conformità auto.

Certificato di omologazione auto: come si ottiene

Comunque sia, è possibile richiedere il Certificato di omologazione auto su diversi portali e siti web. Purtroppo, non si tratta del metodo più economico, ma sicuramente di quello migliore per ottenere questo particolare documento in tempi brevi. Facendo riferimento a un portale web, per ottenere il Certificato di omologazione sosterrete una spesa tra i 150 e i 400 euro, con i tempi che si aggirano tra i 5 e i 7 giorni, necessari per fare la richiesta ed evadere l’ordine. Per ottenere il Certificato di conformità mediante questo metodo bisogna semplicemente disporre del numero di telaio per cui si richiede la certificazione, oltre che un documento d’identità valido.

Una modalità alternativa per ottenere il Certificato di omologazione auto consiste nel rivolgersi a un concessionario. Per fare ciò, bisogna innanzitutto dotarsi di una serie di documenti, ovvero carta d’identità in corso di validità, prove di pagamento di bollo e assicurazione e carta di circolazione della vettura.

Una volta accetta la vostra richiesta da parte del concessionario, quest’ultimo assumerà il ruolo di intermediario con l’azienda produttrice del veicolo, ricontattandovi quando verrà emesso il certificato.

Il costo della richiesta in concessionaria del Certificato di conformità è di 70-100 euro. Per quanto riguarda le tempistiche di rilascio, sono strettamente dipendenti dal tempo impiegato dalla casa produttrice per rilasciare il documento. Difficilmente andrete ad aspettare più di 14 giorni lavorativi per questa operazione.

L’ultimo metodo per ottenere il Certificato di omologazione auto è facendo richiesta alla Motorizzazione Civile, presso una delle sue sedi. I documenti da fornire sono i medesimi previsti per la richiesta in concessionario, quindi carta d’identità in corso di validità, prove di pagamento di bollo e assicurazione e carta di circolazione. Anche in questo caso, la Motorizzazione assumerà il ruolo di intermediario, interfacciandosi con la casa produttrice dell’autovettura. Parliamo sicuramente della modalità meno costosa, in quando non andrete a pagare più di 38 euro. L’unico aspetto negativo del rivolgersi alla Motorizzazione Civile concerne i tempi, infatti dovrete attendere non meno di 30 giorni dalla richiesta. È bene sapere, però, che questa procedura è valida esclusivamente per quelle auto acquistate in Italia. Pertanto, se intendete importare un’auto dall’estero, non potrete fare riferimento alla Motorizzazione Civile per conseguire il Certificato di omologazione auto, ma solamente a un’agenzia specializzata in materia.

Domande e risposte

Quanto costa un COC?

Il costo di un certificato di omologazione auto è decisamente variabile e dipende essenzialmente dal una serie di fattori, che non sono sempre noti al consumatore finale. Il marchio del veicolo che si intende immatricolare è sicuramente quello principale, ma non il modello in sé, che è assolutamente indifferente. Audi è uno dei marchi più economici in tal senso, mentre quello più costoso è Rolls Royce.

Come richiedere il duplicato del COC?

Il costruttore del veicolo è autorizzato a rilasciare un duplicato del Certificato di omologazione auto. Per farlo bisogna compilare il modulo di domanda al costruttore, effettuare il pagamento online e dotarsi della carta di circolazione. Quasi tutte le aziende automobilistiche permettono di espletare questa procedura molto facilmente, con pochi click. Il proprietario della vettura riceverà il certificato solamente in versione digitale, dato che quella cartacea è stata abbandonata da sette anni a questa parte.

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