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Auto Euro 5: normativa, da che anno, quali sono, dove si vede

Il 1 settembre 2011 diventa obbligatoria per tutte le auto la classe anti-inquinamento Euro 5, che viene sostituita il 1 settembre di quattro anni dopo dalla Euro 6.

Le normative Euro per le auto sono una serie di standard sulle emissioni inquinanti imposti dall’Unione Europea, e valgono quindi anche per l’Italia. Definiscono i limiti massimi accettabili per le emissioni di gas di scarico dei veicoli venduti negli Stati UE con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento delle vetture. Si parte dell’Euro 1 del 1992, e l’Euro 5 nel 2009 ha introdotto limiti di particolato per le auto a benzina a iniezione diretta e ha reso i limiti per NOx e PM ancora più stringenti per i diesel.

La normativa Euro 5 per le auto è entrata in vigore nel 2009 per i nuovi modelli e nel 2011 per tutte le auto di nuova immatricolazione. Questa normativa ha introdotto limiti di emissione più severi rispetto alla precedente Euro 4, in particolare per quanto riguarda il particolato (PM) e gli ossidi di azoto (NOx). La normativa Euro 6 per le auto è entrata in vigore in diverse fasi a partire dal 2014, per ridurre ulteriormente le emissioni inquinanti: si applica sia alle auto a benzina che a quelle diesel, con limiti specifici per ogni tipo di carburante.

Sommario

Auto Euro 5: la normativa e da che anno parte

La classe Euro 5 fa riferimento a una normativa europea che impone degli standard comunitari superati nel 2014 con la nuova normativa Euro 6. Alcune prove tecniche hanno dimostrato che le differenze di emissioni inquinanti fra Euro 5b+ e 6 non sono enormi; a livello burocratico, però, l’indicazione deve essere chiara sulla carta di circolazione (il cosiddetto libretto), altrimenti la classe 6 non è riconosciuta.

In generale, per i veicoli Euro 5 i limiti da rispettare sono i seguenti: emissione di monossido di carbonio massimo 1000 mg per auto alimentate a benzina e 500 mg per i diesel; per gli ossidi di azoto, i benzina non devono superare i 60 mg di emissioni contro 180 mg dei diesel; il particolato ha il limite di 5 mg i motori diesel e benzina.

Vantaggi delle auto Euro 5

Dal 2015 le vetture Euro 5 sono state escluse dai listini commerciali, pertanto è possibile acquistare motori Euro 5 solo sul mercato dell’usato. Se ci si affida a un concessionario serio, è possibile fare un buon affare, un acquisto sicuro e a un prezzo conveniente. Da un privato magari si spunta un prezzo inferiore, tuttavia non si hanno le stesse garanzie date da un professionista.

Il primo plus di un usato è sicuramente il prezzo, anche se dal 2022 si assiste a un’impennata sia del listino del nuovo sia di quello usato.

Euro 5 ed Euro 6: la differenza c’è, e i Comuni la fanno rispettare

“Si informa che i veicoli Euro 5 b sono compresi nei blocchi della circolazione previsti per gli Euro in quanto, seppur siano più recenti ed abbiano emissioni lievemente diverse dagli Euro 5a, non sono comunque equiparabili agli Euro 6”: questo lo dice il Comune di Torino quando fa i blocchi del traffico e lo ripetono vari Enti locali. Come sapere se un Comune blocca le Euro 5 diesel? Si deve controllare il sito web del Comune, perché le regole cambiano di continuo. Il fatto che gli Enti locali mischino di continuo le carte mutando le normative è un bel problema per gli automobilisti: la prassi frena il mercato sia del nuovo sia, ancora più, dell’usato.

Quali sono le auto Euro 5 in commercio e dove si vede l’appartenenza

Quando si tratta di acquistare una nuova auto, è importante raccogliere informazioni precise e scegliere con cura. Dal 2015, le Euro 5 auto sono andate fuori listino del nuovo, ma in commercio ce ne sono ancora di ogni marca e modello. La scelta è ancora oggi vastissima tra le auto di seconda mano.

Per capire a quale classe Euro appartiene la propria auto basta connettersi al sito Internet del ministero delle Infrastrutture il Portale dell’Automobilista, andare nella sezione Servizi Online, cliccare su Verifica Classe Ambientale e inserire tipo di veicolo e targa dell’auto. Oppure si vede il libretto, per le auto più recenti, con classe Euro è indicata alla lettera V.9 (mentre per quelle più vecchie nel riquadro 2).

La classe Euro 5 ha fatto diminuire ulteriormente le emissioni di ossidi di azoto e particolato rispetto alla Euro 4: l’ossido d’azoto è passato da 0,08 a 0,06 g/km per le auto benzina e da 0,25 a 0,18 g/km per le auto diesel, mentre il particolato delle vetture a gasolio è sceso da 0,025 a 0,005 g/km.

Parco circolante in Italia: dati forniti nel 2025

Stando ai numeri Unrae (Unione Case estere) forniti nel 2025 e relativi all’anno prima, il parco circolante continua la sua crescita costante: dai 34,3 milioni del 2009 ai 40,57 milioni di fine 2024, +1,3%. A questo aumento si accompagna anche un innalzamento dell’età media delle vetture, che a fine 2023 ha raggiunto i 12,8 anni. Tra le vetture, più di 8,8 milioni (il 21,8%) sono ante Euro 4, quindi con un’età superiore a 19 anni. Il parco è composto per quasi l’83% da auto a benzina e diesel (in lieve riduzione rispetto all’84,8% di fine 2023), mentre crescono le ibride al 6,8% e le GPL al 6,7%. Riguardo al mercato delle auto usate, il 2024 - con 5,4 milioni di passaggi di proprietà - registra un incremento del 7,4%, in controfase rispetto al mercato del nuovo.

Multe per chi viaggia con l’Euro sbagliato

Occhio ai vincoli al traffico imposti dai Comuni, ognuno dei quali segue una propria politica in materia di categorie Euro ammesse. A Milano c’è la Zona a traffico limitato centrale Area C a pagamento e l’Area B molto estesa gratuita: entrando senza autorizzazione, si riceve a casa entro 90 giorni dall’infrazione una multa di circa 95 euro con spese di spedizione. Idem in varie Regioni e Comuni. Poi ci sono i blocchi del traffico invernali: per chi circola senza permesso, multa di 168 euro. Con la recidiva (due violazioni identiche in due anni), 68 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni (articolo 7, comma 13-bis del Codice della strada).

FAQ

Le normative Euro per le auto sono una serie di standard sulle emissioni inquinanti imposti dall’Unione Europea, e valgono quindi anche per l’Italia: definiscono i limiti massimi accettabili per le emissioni di gas di scarico dei veicoli venduti negli Stati UE con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento delle vetture.

Per capire a quale classe Euro appartiene la propria auto basta connettersi al sito Internet del ministero delle Infrastrutture il Portale dell’Automobilista, andare nella sezione Servizi Online, cliccare su Verifica Classe Ambientale e inserire tipo di veicolo e targa dell’auto. Oppure si vede il libretto, per le auto più recenti, con classe Euro è indicata alla lettera V.9 (mentre per quelle più vecchie nel riquadro 2).

Si deve controllare il sito web del Comune, perché le regole cambiano di continuo. Per chi circola senza permesso nei blocchi del traffico, multa di 168 euro. Con la recidiva (due violazioni identiche in due anni), 68 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni (articolo 7, comma 13-bis del Codice della strada). Se si entra senza permesso in una Zona a traffico limitato, multa di 95 euro.

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