Negli ultimi anni, le diverse leggi emanate dal Ministero e i provvedimenti suggeriti hanno permesso alle compagnie assicurative di fare notevoli passi avanti e di trovare le strategie migliori per aiutare i loro clienti.
Occorre, tuttavia, imparare a conoscere nel dettaglio la legge e comprendere a fondo come procedere per poter contare su un’assicurazione neo patentati all’altezza delle proprie aspettative.
Una prima definizione
Per legge, il neopatentato è colui che ha conseguito la patente di guida da meno di tre anni. Le assicurazioni, infatti, tendono a stipulare i contratti tenendo presente non soltanto l’età dell’assicurato, ma anche l’anno in cui è stata ottenuta la patente. Il motivo è semplice: stando alle statistiche, a causare il maggior numero di incidenti sono i guidatori di età compresa tra i 18 e i 28 anni, motivo per cui un assicurato che abbia un’età compresa nella fascia indicata si rivela un investimento poco proficuo per la compagnia responsabile.
__Un aiuto per le famiglie: la legge Bersani __
Se l’auto viene intestata al neopatentato, è possibile sfruttare i vantaggi offerti dalla legge Bersani. Nel 2007, infatti, il Ministro ha permesso ai neopatentati intenzionati a sottoscrivere un contratto assicurativo a nome proprio di godere della classe di merito affidata ad un familiare, a patto che convivano sotto lo stesso tetto. Per dimostrare la convivenza tra le due parti in causa, sarà sufficiente mostrare all’addetto della compagnia di assicurazione lo stato di famiglia anagrafica. In questo modo, sarà possibile risparmiare notevolmente sul premio assicurativo e godere dei benefit concessi dalla compagnia di fiducia. Occorre, tuttavia, sottolineare che il neopatentato non pagherà mai un premio esattamente uguale a quello del convivente più anziano: il prezzo sarà leggermente più alto, ma comunque più conveniente di quanto richiesto a chi ha appena ottenuto la patente.
Rca neopatentati per chi utilizza poco l’auto
Non tutti i neopatentati hanno la fortuna di poter registrare un veicolo a nome proprio. Molti ragazzi, infatti, tendono ad utilizzare l’auto di un genitore o del fratello maggiore: in casi simili, non è necessario stipulare un’assicurazione neopatentati nominale ma basterà verificare il tipo di copertura assicurativa offerta al momento della firma del contratto attivo. Se l’assicurazione copre chiunque sia alla guida del veicolo, anche se non si tratta del proprietario, è possibile guidare il mezzo senza modificare nulla. Se, invece, la formula scelta prevede un unico guidatore per il veicolo assicurato, sarà necessario comunicare alla compagnia assicurativa la possibile presenza di un neopatentato alla guida. La procedura è di per sé molto semplice: basterà inviare un fax alla compagnia o recarsi presso una filiale e integrare il premio assicurativo. Il prezzo finale sarà comunque più basso rispetto ad una assicurazione neopatentati e permetterà alla famiglia di risparmiare notevolmente.
Cosa accade a chi non ha stipulato una assicurazione neopatentati
Nel caso in cui non sia stata sottoscritta una assicurazione 18 anni o non sia stata dichiarata la presenza di un neopatentato alla guida, l’assicurazione potrebbe rifiutarsi di risarcire i danni conseguenti ad un sinistro. Si tratta di una clausola del contratto che protegge la compagnia assicurativa e obbliga i clienti alla totale sincerità.
__Ad ogni guidatore, una soluzione differente __
Il contratto di assicurazione per neopatentati è differente per ogni compagnia. Per questo motivo, il consiglio finale non può che essere quello di recarsi presso le diverse agenzie e chiedere un preventivo personalizzato. In questo modo, ogni futuro guidatore potrà trovare l’offerta più conveniente e scegliere la copertura più adatta alle proprie esigenze.
Per approfondimenti: Auto per neopatentati: la lista, i limiti e le sanzioni