Il Volkswagen LT è stato il più grande e potente tra tutti i veicoli commerciali leggeri prodotti dalla casa automobilistica tedesca. Analogamente a quanto avvenuto ai due modelli di categoria più famosi realizzati dalla storica fabbrica di Wolfsburg, il mitico T2 (conosciuto in tutto il mondo con il nome di ““Bully”") e il T3, anche il VW LT ha saputo intercettare a pieno i favori di un pubblico molto vasto e variegato, ottenendo un enorme successo di vendite a livello nazionale e internazionale. Entrato in commercio nel 1975, il Volkswagen LT è stato presente sul mercato automobilistico fino al 2006, anno in cui è stato sostituito dal nuovo modello tuttora in produzione, il VW Crafter. Nel 1996, in seguito a una profonda modernizzazione tecnica ed estetica, fu lanciata la seconda serie.
L’LT è stato il primo veicolo industriale Volkswagen ad avere il motore posizionato sul lato anteriore. I propulsori a benzina, di produzione Audi, erano dei quattro cilindri da 2,0 litri e 55 kW di potenza, successivamente incrementati fino a 66 kW, mentre i motori diesel impiegati furono un quattro cilindri da 2,7 litri e 48 kW, un sei cilindri da 2,4 litri e 55 kW derivato dal motore montato sulla Golf, e successivamente i più potenti turbodiesel da 70 e 75 kW. La portata di carico variava dai 2,8 alle 3,5 tonnellate, mentre l’altezza era pari a 2,02 metri. Il VW LT era prodotto in versione furgone per trasporto merci o passeggeri, telonato a cabina singola o doppia, minibus, pick up e camper, a trazione posteriore o integrale.
Il restyling dell’LT fu realizzato in seguito a una joint venture tra i gruppi Volkswagen e Mercedes-Benz, dalla quale nacque anche il gemello Mercedes Sprinter. Nella nuova versione, caratterizzata da una più agibile e spaziosa cabina semiavanzata, la portata di carico fu aumentata fino a 5,6 tonnellate grazie all’impiego di tre interassi differenti a supporto del telaio e venne ulteriormente ampliato il numero di allestimenti, tra cui una speciale versione articolata denominata XLT. Per quanto riguarda le motorizzazioni, furono utilizzati dei propulsori a benzina da 2,5 litri e 105 kW e dei turbodiesel a iniezione diretta (TDI) da 2,5 litri con potenza massima di 80 kW. Successivamente venne introdotto un diesel common rail da 2,8 litri capace di sviluppare una potenza massima di 116 kW.