Secondo l’analisi di AutoScout24, su base dati UNRAE, rispetto allo stesso mese del 2019 le elettriche sono aumentate del +53,2% (2.228 unità) e le ibride del +84,4% (17.684 unità), raggiungendo una quota totale del 15%. Un segnale evidente che qualcosa sta cambiando e che probabilmente gli incentivi messi a disposizione per l’acquisto di un’auto ibrida ed elettrica, sia dal Governo con l’Ecobonus 2020 sia dalle regioni e dai comuni, iniziano a dare una spinta a questo segmento di mercato.
Guida incentivi auto 2020
Per aiutare i consumatori nel complesso mondo degli incentivi nazionali, locali e regionali, il Centro Studi di AutoScout24 (www.autoscout24.it), il principale portale in Europa di annunci di auto e moto, ha realizzato una guida a livello territoriale, portando alcuni esempi pratici.
Grazie all’Ecobonus del Governo, rottamando un veicolo di classe Euro 4 o inferiore si possono acquistare vetture ibride ed elettriche con uno sconto che arriva fino a €6.000 euro per vetture con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km e a €2.500 da 21 a 70 g/km. Senza rottazione i valori calano rispettivamente a €4.000 e €1.500. Il prezzo di listino dell’auto deve essere inferiore a €50.000 + iva. Gli incentivi, però, non finiscono qui. Accanto a quelli nazionali, anche alcuni comuni e regioni, soprattutto del Nord Italia, hanno introdotto i loro “bonus”, per cui, in base alla località di residenza è possibile ottenere ulteriori sconti per l’acquisto di auto ibride ed elettriche che vanno ad aggiungersi all’Ecobonus nazionale.
Gli incentivi locali per auto elettriche e ibride
Considerando solo le auto elettriche, qual è il risparmio nei singoli territori?
Tra incentivi nazionali e locali, a Milano rottamando un veicolo benzina in classe Euro 2 o inferiore e Diesel Euro 5 o inferiori, si potrebbe ottenere uno sconto fino a ben €15.600 (€9.600 del comune e €6.000 dell’Ecobonus).
In attesa di maggiori dettagli per l’applicazione di questi incentivi, il contributo arriverebbe a coprire massimo il 60% del costo totale del veicolo, escluse Iva e messa su strada.
Nella regione Lombardia, rottamando una vettura benzina in classe Euro 2 o inferiori e Diesel Euro 5 o inferiori, lo sconto totale è di €14.000.
In Valle d’Aosta l’incentivo è di €12.000, ma può arrivare a €21.000 per le imprese. In Veneto, invece, rottamando un veicolo benzina in classe Euro 3 o inferiori, Diesel Euro 5 o inferiori, è di €10.500.
In Friuli- Venezia Giulia si spende in meno €11.000 e vale per le nuove immatricolazioni e per le km 0, oltre a essere l’unica regione ad aver previsto un bonus di almeno €1.500 per l’acquisto di vetture usate purchè abbiano meno di 2 anni dalla prima immatricolazione. A Bolzano e Trento i cittadini risparmiano €10.000.
In Umbria, rottamando un veicolo benzina o diesel in classe Euro 4 o inferiori, l’incentivo è pari a €4.000 per l’acquisto di un’auto elettrica nuova per chi abita a Terni e Narni e si va a sommare, anche in questo caso, a quello nazionale, arrivando a €10.000 in totale.
Anche il Comune dell’Aquila punta sulla mobilità sostenibile grazie ad un bando per chiedere gli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche riservato alle partite iva e cittadini. Per i cittadini, considerando anche l’Ecobonus, lo sconto arriva fino a €10.000. I contributi saranno erogati nella misura del 30% dell’acquisto della nuova auto elettrica.
Anche il Piemonte e la Sardegna hanno fissato alcuni incentivi, ma limitati alle piccole e medie imprese. In Piemonte rottamando un veicolo benzina in classe Euro 1 o inferiore o diesel Euro 4 o inferiori lo sconto va da €10.000 a €16.000, a seconda della massa (fra 1 e 12 tonnellate). In Sardegna si registra lo sconto più alto, con €21.000 euro o il 75% del prezzo d’acquisto.
Quanto costerebbero ai privati alcune fra le più diffuse automobili elettriche, e qual è il risparmio?
Considerando tutti gli incentivi, nazionali e locali, ed eventualmente la rottamazione richiesta, con l’Ecobonus gli sconti vanno dal 15% al 26%, in base al modello di auto. Con gli incentivi locali, il risparmio maggiore potrebbe essere per i cittadini milanesi, grazie ad una riduzione per l’acquisto di un’auto elettrica che va dal -31% per la Tesla Model 3 a ben il -67% della Volkswagen e-up!.
Ipotizziamo gli incentivi applicati ai principali modelli in commercio:
Tra i singoli modelli, a fronte della disponibilità degli incentivi locali, la BMW i3 (prezzi da €40.600), si potrà acquistare a €34.600 con l’Ecobonus (-14,8%), ma se si abita a Milano il prezzo cala a €25.000 (-38,4%), a €26.600 in Lombardia (-34,5%) e a €30.100 in Veneto (-25,9%).
Il SUV DS 3 Crossback E-Tense (prezzi da €39.600), con l’Ecobonus scende a €33.600 (-15,2%), per toccare €24.000 a Milano (-39,4%), €25.600 in Lombardia (-35,4%) e €29.100 in Veneto (-26,5%).
La giapponese Nissan Leaf (prezzi da €35.300), con l’Ecobonus costerebbe €29.300 (-17%), ma a Milano sarebbero “sufficienti” €19.700 (-44,2%), €21.300 in Lombardia (-39,7%) e €24.800 in Veneto (-29,7%).
La Peugeot e-208 (prezzi da €33.600) è possibile acquistarla con l’Ecobonus a €27.600 (-17,9%), a Milano €18.000 (-46,4%), in Lombardia a €19.600 (-41,7%) e in Veneto a €23.100 (-31,3%).
La Renault Zoe ha come prezzi €34.100 oppure da €25.900 con batterie a noleggio. In quest’ultimo caso, con l’Ecobonus si scende a €19.900 (-23,2%), a Milano “viene via” per €10.300 (60,2%), in Lombardia a €11.900 (-54,1%) e in Veneto a €15.400 (-40,5%). La Tesla Model 3 parte da 50.480 euro, ma, grazie all’Ecobonus, il suo prezzo scende a €44.480 (-11,9%). A Milano i consumatori spenderebbero €34.880 (-30,9%), in Lombardia €36.480 (-27,7%) e in Veneto €39.980 (-20,8%). L’offerta sul mercato offre la possibilità ai milanesi di poter acquistare una vettura rimanendo al di sotto dei €10.000. E’ il caso della Volkswagen e-up!, l’elettrica più economica sul mercato e della Smart Fortwo.
“Efficienza del motore, zero emissioni locali e bassi costi di manutenzione sono tra i vantaggi dell’auto elettrica – commenta Sergio Lanfranchi, Centro Studi di AutoScout24 - *Tuttavia, i principali ostacoli sono rappresentati senza dubbio dal prezzo, ancora troppo lontano dal quello medio di un’auto di pari segmento ma con motore termico, dall’autonomia delle batterie e dalla mancanza di un’adeguata rete di ricarica. Ci troviamo quindi in una fase di transizione, che accompagnerà per molti anni l’industria dell’auto e che vedrà probabilmente un significativo aumento di domanda di auto elettriche solo in presenza di importanti incentivi e altrettanti investimenti in tecnologia e in infrastrutture.*”
Ecobonus auto 2020
Emissioni di CO2 |
Ecobonus con rottamazione |
Ecobonus senza rottamazione |
---|---|---|
0-20 g/km |
6.000 euro |
4.000 euro |
21-70 g/km |
2.500 euro |
1.500 euro |
Incentivi acquisto auto ibride ed elettriche: gli sconti di regioni e comuni
Regione o città |
Anno |
Alimentazione |
Ecobonus |
---|---|---|---|
Friuli-Venezia Giulia |
2020 |
Ibrida (Euro 6, con cilindrata minore o 3.000 cc) |
4.000 euro per le auto di nuova immatricolazione o uguale a km 0, 2.000 euro per quelle usate con meno di 2 anni dalla prima immatricolazione |
|
|
Elettrica |
5.000 euro per le auto di nuova immatricolazione o km 0, 2.500 euro per quelle usate con meno di 2 anni dalla prima immatricolazione |
Lombardia (rottamando una benzina in classe Euro 2 o inferiori; Diesel Euro 5 o inferiori) |
2020 |
Elettrica |
8.000 euro |
|
|
Ibrida (da 1 a 60 g/km di CO2) |
Da 4.000 a 6.000 euro, a seconda delle emissioni di NOx (fino a 60 mg/km, 85,8 mg/km, 126 mg/km) |
|
|
Ibrida o termica (da 61 a 95 g/km di CO2 |
Da 3.000 a 5.000 euro, a seconda delle emissioni di NOx (fino a 60 mg/km, 85,8 mg/km, 126 mg/km) |
|
|
Ibrida o termica (da 95 a 130 g/km di CO2) |
da 2.000 a 4.000 euro (fino a 60 mg/km, 85,8 mg/km 126 mg/km) |
Piemonte (per le piccole e medie imprese, rottamando un veicolo benzina in classe Euro 1 o inferiore o diesel Euro 4 o inferiori) |
2020 |
Elettrica |
da 6.000 a 10.000 euro, a seconda della massa (fra 1 e 12 tonnellate) |
|
2020 |
Ibrida |
da 4.000 a 8.000 euro, a seconda della massa (fra 1 e 12 tonnellate) |
Valle d’Aosta |
2020-2022 |
Elettrica e ibrida (fino 70 g/km di CO2) |
6.000 euro per i privati, (fino a 15.000 euro per le imprese) |
Sardegna (per le piccole e medie imprese) |
2020 |
Elettrica |
15.000 euro, o il 75% del prezzo d’acquisto, per le auto; 20.000 euro, o il 75%, per i furgoni; 25.000 euro, o il 75%, per i pulmini. |
Veneto (per privati, con reddito imponibile inferiore a 75.000 euro, rottamando un veicolo benzina in classe Euro 3 o inferiori, Diesel Euro 5 o inferiori) |
2020 |
Elettrica |
4.500 euro |
|
|
Ibrida (fino a 90 g/km di CO2) |
3.000 o 3.500 euro, a seconda delle emissioni di NOx (fino a 90 mg/km, fra 90 e 120 mg/km) |
|
|
Ibrida (fra 90 e 120 g/km di CO2) |
3.000 o 3.500 euro, a seconda delle emissioni di NOx (fino a 90 mg/km, fra 90 e 120 mg/km) |
Milano (rottamando un veicolo benzina in classe Euro 1 o inferiore, Diesel Euro 5 o inferiori) |
2020 |
Elettrica |
9.600 euro o il 60% del prezzo di acquisto |
|
|
Ibrida |
6.000 euro o il 60% del prezzo di acquisto |
Bolzano e Trento |
2020 |
Elettrica |
4.000 euro |
|
|
Ibrida |
2.000 euro |
L’Aquila |
2020 |
Elettrica |
4.000 euro per i privati, 8.000 euro per i professionisti (per entrambi, fino al 30% del valore dell’auto) |
Terni e Narni (rottamando un veicolo benzina o diesel in classe Euro 4 o inferiori) |
2020 |
Elettrica |
4.000 euro |
|
|
Ibrida |
3.000 euro |
Auto elettriche e ibride plug in: cosa aspettarsi
Lo si legge spesso: chi acquista un’auto elettrica o ibrida plug in dev’essere pronto a cambiare non soltanto stile di guida, perché bisogna marciare con grande fluidità evitando frenate e accelerate improvvise, ma anche abitudini. Questo perché si deve tenere conto dei tempi di ricarica, piuttosto lunghi: le ibride plug in hanno bisogno talvolta di 5 ore se collegate alla presa elettrica di casa, le elettriche possono dover restare collegate anche tutta la notte.
Il discorso cambia avendo a disposizione un sistema di ricarica ad alta velocità. Quelli da parete si chiamano wallbox e vanno installati nel box di casa, ma il costo può rivelarsi salato: alcune case lo offrono e in Lombardia e Veneto (ma anche a Bolzano e Trento) c’è uno sconto, ma altrimenti bisogna mettere in conto almeno 1.500 euro. Tramite la wallbox, i tempi di ricarica si riducono circa alla metà. Ci sono poi le colonnine pubbliche, rare e talvolta affollate, dove però i tempi di ricarica si fanno meno prolungati: meno di 2 ore per le ibride plug in, qualche ora le elettriche.
Se i lunghi tempi di ricarica e la ridotta autonomia (specie per le elettriche) sono i punti di demerito delle auto a batterie, quelli a favore sono la maggiore silenziosità di marcia, la possibilità di accedere alle ZTL, i minori costi di manutenzione e gli sgravi fiscali e assicurativi.
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