Oggi Wiesmann, risorta da un periodo non facile in cui è andata vicina al fallimento, è un’azienda che guarda al futuro con fiducia. Rispetto ad altri marchi quasi tremendamente affezionati al motore termico, Wiesmann ha già lanciato la sua prima roadster elettrica, la Project Thunderball, mossa da due motori elettrici (entrambi sull’asse posteriore) capace di sprigionare ben 671 CV. Secondo l’attuale CEO, la Wiesmann elettrica ha tutti i presupposti per diventare la sportiva elettrica più divertente del mondo
Caratteristiche del brand Wiesmann
- Roadster e coupé potenti
- Wiesmann è riuscita a risollevarsi da una pesante crisi
- Ha presentato la sua prima elettrica da 671 CV
Storia di Wiesmann
Sono i fratelli Wiesmann che fondano, nel 1988, l’omonima azienda. La storia di Wiesmann inizia proprio in quel momento, con la precisa volontà di costruire e vendere auto sportive dallo stile retrò ma capaci di offrire prestazioni da supercar. Ci vogliono 5 anni e la MF 3 è pronta per essere mostrata al mondo. Convincendo BMW a fornirgli i motori, legame che ha segnato indissolubilmente la storia di Wiesmann, la piccola azienda tedesca di Dulmen, piccola città a nord di Dortmund, prende il volo. Il fascino di guidare vetture che sembrano prestate dai libri di storia ma dotati di meccanica moderna permette a Wiesmann di farsi un nome in questa particolare nicchia del mondo dell’auto. Non basta la passione, tanto che Wiesmann fin dagli esordi capisce l’importanza di seguire il cliente passo a passo, le produzioni sono sempre state limitate a poche decine di esemplari all’anno, accontentando ogni suo capriccio.
Dalla MF 3 si passa alla potente, 9 anni dopo, alla concept della prima GT, presentata al salone di Essen con un nuovo V8 sempre di origine BMW. L’arrivo sul mercato della Wiesmann GT con carrozzeria coupé è del 2005, e anche in questo caso i richiami sono alle vetture degli anni ‘50. C’è chi ci vede una Jaguar, altri modelli come le Austin-Healey. Fattostà che il 2007 è l’anno della GT MF 4, con il V8 aggiornato a 367 CV capace di spingere la vettura al limite dei 300 km/h. Dalle M5 e M6 di quella generazione viene impiegato anche il V10, capace di toccare e superare i 500 CV. Il 2013 segna il punto più basso della storia di Wiesmann, visto il rischiato fallimento. Anni difficili, oggi ufficialmente conclusi con l’arrivo dell’auto che dovrà traghettare Wiesmann in un futuro diverso ma sempre fatto di stile e prestazioni: la Project Thunderball.
Modelli di Wiesmann
Non sono stati tanti i modelli di Wiesmann ma ognuno di essi ha un motivo per essere ricordato, compresa l’ultima novità che ha risollevato il Marchio tedesco da una fine che sembrava scontata. Lunga 3,86 metri per 1,75 metri, la prima Wiesmann è stata la MF 3, motorizzata con il 6 cilindri in linea prodotto da BMW capace di erogare 343 CV, non pochi per un’auto del 1993. Dotata di freni a disco ventilati, ABS e servosterzo idraulico, già la MF 3 mette al primo posto il piacere di guida e le prestazioni. Ovviamente contribuisce a tutto questo il peso, che rimane di poco superiore alla tonnellata.
Alla MF3 Roadster fa seguito, siamo già passati nel nuovo millennio, la MF 4 GT. Viene presentata al Salone di Francoforte del 2005 e la sua monoscocca in alluminio contribuisce a contenere i pesi. Pochi pezzi prodotti, prestazioni da urlo grazie al nuovo V8 sempre di origine BMW che le fa quasi toccare i 300 km/h di velocità massima. Rispetto alla “piccola” MF 3, la MF 4 GT non solo riceve il tetto per girare in tutte le condizioni climatiche bensì diventa più accogliente grazie a una lunghezza di 4,23 metri e all’aumento proporzionale delle carreggiate.
In occasione dei 25 anni, quindi nel 2013, Wiesmann presenta al Salone di Ginevra l’estrema MF 4 CS, con la sigla “rubata” allo storico partner di BMW che significa Club Sport. Più leggera, più aerodinamica, ognuno dei 25 esemplari prodotti a una targhetta identificativa sul pomello del cambio. Prima ancora della MF 4 CS, nel 2007 forte del know how BMW che in quel periodo ha portato su strada le incredibili M5 e M6 con motore V10, la MF 5 riceve il 10 cilindri bavarese e tocca i 507 CV. La più potente Wiesmann mai prodotta, prima dell’arrivo dell’elettrica, diventa un mostro con un peso potenza di 2,7 kg/CV.
Prezzi Wiesmann
Prezzi Wiesmann nuove
Le Wiesmann, specie dall’arrivo della MF 4 GT in poi, sono state auto vendute a prezzi piuttosto alti. Basti pensare che con l’elettrica Project Thunderball si è arrivati a un prezzo di 300.000 euro. Non meno alti i listini prezzi delle Wiesmann nuove quando modelli come la MF 5 o la rarissima MF 4 CS sono stati lanciati sul mercato.
Prezzi Wiesmann usate
Le Wiesmann in Italia sono davvero introvabili e hanno avuto poco mercato, nonostante questo tipo di carrozzeria abbia sempre affascinato anche il pubblico di appassionati italiani capaci di apprezzare da una parte le prestazioni dall’altra lo stile retrò. In Europa, invece, sono molte le occasioni per capire quali siano i prezzi delle Wiesmann usate. Si trovano usate sia le MF 3 sia le MF 4 GT, mentre le MF 5 sono le più rare e, vista la presenza del V10 BMW, anche le più care. Partiamo proprio da loro per capire i prezzi Wiesmann usate: con 350.000 euro richiesti per una MF 5 in una quanto meno originale livrea bianca con cerchi e calandra rossa la roadster tedesca da 507 CV diventa più cara di una Ferrari 296 GTS nuova di zecca ed è destinata a mantenere molto bene il suo valore.
Più in linea generale, una MF 3 del 1998 usata e in ottime condizioni, ha percorso 107.000 chilometri, può costarvi poco meno di 100.000 euro esclusa la spesa per andarla a recuperare, in questo caso, in Germania. I prezzi Wiesmann usate indicano, generalmente, un’alta tenuta del valore data sia dalla rarità di questi esemplari sia dalla cura artigianale con la quale sono costruiti.
Brand concorrenti di Wiesmann
I brand concorrenti di Wiesmann si possono ricercare sia in Olanda sia in Inghilterra. Per citare due esempi, da una parte c’è la Donkervoort che dagli anni ‘80 produce vetture roadster simili, per certi versi, alle Wiesmann, sebbene queste siano ancora oggi saldamente dei riferimenti moderni alle forme del passato. Le Donkervoort, ispirandosi al mito della Lotus Seven, hanno saputo evolvere le loro forme in visione futura. Anche l’elettrica Project Thunderball di Wiesmann, attesa per il 2024 a 300.000 euro a esemplare, riesce a coniugare passato, presente e futuro con forme retrò ma meccanica e spirito modernissime. Il caso dell’inglese Morgan, invece, è più vicino alla Wiesmann.
