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Volkswagen T-Roc Cabrio

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Volkswagen T-Roc Cabrio Review 2020
Volkswagen T-Roc Cabrio Review 2020

Volkswagen T-Roc in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Volkswagen T-Roc inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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Volkswagen T-Roc Cabrio: storia, modelli, versioni e motori

Volkswagen non è nuova a lanciare modelli fuori dagli schemi, “coraggiosi” e del tutto inaspettati. È successo negli anni ’70 con la folle Pescaccia, o negli anni ’70 e ’90 con le coupé Scirocco e Corrado, mentre andando indietro nel tempo non possiamo dimenticare la bellissima Karmann-Ghia e la VW-Porsche 914. La Volkswagen T-Roc Cabrio entra di diritto tra le automobili più particolari prodotte dalla Casa tedesca, guadagnandosi un posto tra le auto più strane degli ultimi decenni. Come il nome può far capire, infatti, si tratta della versione scoperta del SUV medio T-Roc: sulla base della “normale” T-Roc, la Cabriolet ha due sole porte e la capote in tela retrattile. Costruita nello storico stabilimento Volkswagen di Osnabruck, da sempre dedicato alle Cabriolet della Casa (compresa la Golf Cabrio, la progenitrice della T-Roc scoperta), per molti la T-Roc Cabrio potrebbe apparire come la prima cabrio con carrozzeria da SUV della storia. Leggi di più

Modelli alternativi

In realtà, ci sono stati un paio di modelli che l’hanno preceduta, senza contare i fuoristrada con tetto morbido come la Suzuki Jimny Cabrio, la Toyota RAV-4 Soft Top o l’iconico Mercedes-Benz Classe G Cabrio.

Per anni, infatti, i fuoristrada duri e puri hanno offerto delle varianti con tetto retrattile, da quelli più “fai da te” come Jeep Wrangler e Ford Bronco, ancora oggi “smontabili” con pannelli del tetto e portiere rimovibili a quelli più raffinati come il mitico Classe G Cabrio, versione a passo corto dotata di una vera capote in tela ma con portiere e pannelli laterali fissi. Per vedere il primo SUV cabrio che unisce la carrozzeria da Sport Utility alla classica di una scoperta, con la possibilità quindi di viaggiare con l’abitacolo completamente aperto, è stata la Nissan Murano CrossCabriolet.

Questo SUV medio-grande con tetto retrattile in metallo non è mai arrivato in Europa, lasciando per il Vecchio Continente lo scettro alla Land Rover Range Rover Evoque Cabriolet, prodotta tra il 2017 e il 2018. Dopo lo scarso successo dell’Evoque Cabrio, sembrava improbabile vedere un altro SUV scoperto, ma nel 2020 Volkswagen lanciò a sorpresa l’inedita T-Roc Cabriolet, erede del Maggiolino Cabrio come portatrice della storica tradizione di scoperte della Casa di Wolfsburg.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni della Volkswagen T-Roc Cabrio.

Segni particolari della Volkswagen T-Roc Cabrio

  • La T-Roc Cabrio è prodotta nello storico stabilimento di Osnabruck, dove Volkswagen ha prodotto per anni tutti i suoi modelli scoperti, come le Golf Cabrio.
  • Rispetto alle altre T-Roc, la Cabriolet è l’unica ad avere solo due porte.
  • A causa dei rinforzi al telaio per permettere la stessa guidabilità della versione tradizionale, la T-Roc Cabrio pesa 190 kg in più.

Modelli Volkswagen T-Roc Cabrio

Primo SUV cabrio della storia Volkswagen e versione più particolare della gamma di modelli della Volkswagen T-Roc, la Cabrio è nata tre anni dopo il debutto del vendutissimo T-Roc a cinque porte, SUV che dal lancio nel 2017 è stato capace di diventare nel mondo degli Sport Utility quello che ha rappresentato la Golf per il mondo delle compatte “rasoterra”. Unica crossover cabrio disponibile sul mercato, la Volkswagen T-Roc Cabrio condivide fino alla base dei montanti anteriori la carrozzeria della T-Roc tradizionale, interessata a fine 2021 da un restyling che ne ha modernizzato lo stile.

Il frontale è quindi lo stesso della normale T-Roc, con la quale condivide la grande calandra esagonale che, dopo il facelift, ospita per le versioni con fari Matrix LED una banda luminosa a LED che unisce i filanti gruppi ottici. Rispetto alla variante tradizionale, la T-Roc Cabrio rinuncia a qualche inserto protettivo in plastica nera nella parte bassa del paraurti anteriore, mentre cofano e passaruota sono del tutto identici alla normale T-Roc.

Le novità più evidenti sono, ovviamente, nella vista laterale. Il parabrezza è molto più inclinato e ribassato, come dimostra anche l’altezza che passa dagli 1,58 metri della T-Roc “normale” ai 1,53 metri della Cabrio (la lunghezza, invece, cresce di 3 cm arrivando a 4,27 metri). Spiccano, poi, le grandi portiere che sostituiscono la classica impostazione a quattro porte della T-Roc tradizionale, e come su ogni Cabrio che si rispetti sono dotati di vetri a giorno, senza cornice. Nella parte bassa della fiancata, poi, le versioni R-Line rinunciano al vistoso pannello in plastica grezza, adottando una finitura in tinta carrozzeria che si sposa bene con la carrozzeria cabrio. In coda, invece, si fa notare la finitura cromata che corre alla base della linea di cintura, a delineare la divisione dalla carrozzeria alla capote in tela. Il posteriore, invece, riprende interamente lo stile della T-Roc sotto la linea di cintura, con i fari a L con firma luminosa a LED e l’introduzione dei catarifrangenti romboidali agli angoli dei paraurti.

Nella parte alta, ovviamente, spicca il tetto in tela, con un disegno piuttosto morbido e che si armonizza meglio del previsto con le linee del SUV tedesco. Molto interessante, infine, il piccolo spoiler che divide visivamente la capote dalla carrozzeria. Il tetto in tela è derivato nella sua meccanica da quello della Golf Cabriolet, dalla quale riprende il sistema elettroidraulico, ed è possibile aprire la capote in soli 11 secondi.

All’interno, tutti i modelli della Volkswagen T-Roc Cabrio condividono l’abitacolo con le varianti a tetto rigido, entrambe ristilizzate completamente nel 2021. Se il primo anno di produzione della T-Roc Cabriolet ha quindi visto l’adozione dei vecchi interni, realizzati con plastiche un po’ troppo rigide, con il facelift anche la variante scoperta ha potuto giovare dell’introduzione del nuovo abitacolo, più moderno e curato e con materiali di maggiore qualità. Convince la finitura lucida a tutta larghezza, che ospita davanti al guidatore il quadro strumenti digitale da 10,25 pollici e, in cima alla consolle centrale, il sistema di infotainment a sbalzo da 8 o 10 pollici a seconda dell’allestimento scelto.

Volkswagen T-Roc Cabrio Review 2020

Convincono meno, invece, i comandi a sfioramento del clima, seppur contenuti in una comoda plancetta separata, mentre la posizione di guida è buona e la visibilità anteriore simile alla T-Roc a tetto rigido. Al posteriore, invece, la capote riduce la visibilità, mentre il divano posteriore (complice i meccanismi del tetto) è piuttosto stretto. Il bagagliaio, infine, ha una bocca d’accesso piuttosto stretta, e la capacità di carico è di 284 litri, circa 1/3 in meno rispetto alla T-Roc a 5 porte.

Motori Volkswagen T-Roc Cabrio

Arrivando alla meccanica e ai motori della Volkswagen T-Roc Cabrio, la versione scoperta del SUV tedesco riprende interamente la piattaforma dalla normale T-Roc. Sotto l’originale scocca troviamo infatti il pianale modulare MQB, condiviso con decine di modelli del Gruppo Volkswagen. Nonostante questo, la T-Roc Cabrio è dotata di pannelli della carrozzeria completamente nuovi dai passaruota anteriori in giù, condividendo così ben pochi pannelli con la versione standard. Anche il passo è più lungo, passando dai 2,59 metri ai 2,63 metri, mentre il telaio è stato rinforzato con robuste barre e nei montanti del parabrezza, per aumentare al massimo la rigidità torsionale e minimizzare i danni in caso di ribaltamento.

Con la “normale” T-Roc, però, condivide lo schema meccanico, con sospensioni anteriori McPherson e un classico ponte rigido a ruote interconnesse al posteriore, mentre la gamma motori è decisamente semplificata rispetto alla variante “normale”. Se la versione standard è dotata di diversi motori benzina e Diesel, compresa la variante sportiva T-Roc R da 300 CV e trazione integrale, la T-Roc Cabrio è proposta in Europa con due soli motori, entrambi a benzina e piuttosto tranquilli.

Alla base della gamma troviamo il 1.0 TSI, il collaudato tre cilindri turbocompresso in versione da 110 CV e 200 Nm di coppia. Accoppiato al solo cambio manuale a 6 marce, a causa del peso maggiorato a oltre 1.400 kg, le prestazioni sono tranquille (0-100 km/h in 12,3 secondi e 185 km/h di velocità massima). Decisamente più vivace è l’altro motore in gamma il 1.5 TSI. Sotto il cofano della variante top di gamma della T-Roc Cabrio troviamo il noto 1.5 TSI ACT, un quattro cilindri turbobenzina dotato di ciclo Miller e sistema di disattivazione attiva di due dei quattro cilindri quando si viaggia a basse velocità, entrambe soluzioni per migliorare i consumi.

Il 1.5 TSI montato sulla T-Roc ha 150 CV e 250 Nm di coppia, ed è disponibile sia con cambio manuale che con il classico automatico doppia frizione DSG a 7 rapporti. Le prestazioni, così, sono più vivaci (0-100 km/h in 9,6 secondi con cambio manuale, circa 1 secondo in più rispetto alla T-Roc tradizionale). Ricapitolando, questi sono i motori della Volkswagen T-Roc Cabrio:

Versione Motore Potenza Trazione Cambio
1.0 TSI 1.0 tre cilindri turbobenzina 110 CV Anteriore Manuale a 6 marce
1.5 TSI ACT 1.5 quattro cilindri turbobenzina 150 CV Anteriore Manuale a 6 marce o automatico doppia frizione DSG a 7 marce

Versioni Volkswagen T-Roc Cabrio

A livello di versioni, la Volkswagen T-Roc Cabrio è stata proposta, dopo il restyling di fine 2021, con il solo allestimento Style, molto ricco ma meno caratterizzato sportivamente rispetto all’aggressivo R-Line. Abbiamo quindi di serie il paraurti anteriore dotato di una vistosa fascia in simil-alluminio e di una quantità maggiore di pannelli in plastica grezza, per enfatizzare l’anima da SUV di questa cabriolet così particolare. La dotazione di serie, invece, è molto ricca, con la presenza di serie dei cerchi in lega da 18 pollici, del clima automatico bizona e del quadro strumenti digitale da 10,25 pollici. Di serie, poi, troviamo anche i fari full LED, ai quali sono sostituibili i più raffinati proiettori Matrix LED, che in più portano in dote la banda luminosa a tutta larghezza sul frontale.

Nella dotazione standard trovano poi posto il Cruise Control adattivo, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e l’avviso per l’uscita di corsia, nonché, ovviamente, la capote a comando elettronico. Come da tradizione Volkswagen, poi, è possibile scegliere tra i tanti optional a pagamento, dal navigatore Discover Pro con schermo da 10 pollici alla retrocamera posteriore, dai sistemi di guida autonoma di Livello 2 all’utilissimo frangivento, che “toglie” spazio ai passeggeri posteriori ma riduce enormemente le turbolenze nell’abitacolo durante la guida en plein air.

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La principale forma di personalizzazione delle versioni della Volkswagen T-Roc Cabrio è rappresentata dalla verniciatura: se la capote è sempre nera, è possibile scegliere dei colori piuttosto sgargianti come l’azzurro Teal Blue o l’appariscente Kings Red, oppure le classiche tinte come nero, argento, grigio e bianco.

Valutazioni sul veicolo per Volkswagen T-Roc

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