Volkswagen Phaeton

Un azzardo, quindi, che viene ricordato negativamente nella storia dei tanti modelli che hanno affollato i listini della Casa fondata nel 1937 a Wolfsburg. Ricche di optional, la Phaeton non si possono sicuramente definire come auto non comode o pensate per i lunghi viaggi. Cercando una Phaeton usata, infatti, si scopre innanzitutto che ha perso tanto del suo valore iniziale, ma anche che chi l’ha posseduta ci ha percorso in media molti chilometri come auto di rappresentanza.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Volkswagen Phaeton.

Dimensioni Volkswagen Phaeton

Le dimensioni della Volkswagen Phaeton sono:

• lunghezza 5,06 metri
• larghezza 1,90 metri
• altezza 1,45 metri
• passo 2,88 metri

Le dimensioni della Volkswagen Phaeton qui indicate si riferiscono alla versione standard, poiché per il mercato cinese è stata creata una versione passo lungo il cui passo è stato aumentato fino a 3,00 metri e, di conseguenza, la lunghezza aumentata a 5,18 metri. Un’auto sicuramente importante, guardando alle sue proporzioni; il pianale condiviso con la seconda serie dell’Audi A8 ha sicuramente facilitato la sua progettazione che è stata voluta in prima persona dall’allora capo del colosso tedesco Ferdinand Piech. Lo stile della Phaeton viene anticipato dal Concept D del 1999. Se il lato B della showcar ricorda sulle prime un modello come la Porsche Panamera, anche lei di segmento F e ancora oggi auto fondamentale nei fatturati della Casa di Zuffenhausen, la versione definitiva torna su canoni estetici più concreti e simili, per certi versi, alla gamma dell’epoca: sono un esempio i fari anteriori e la mascherina di chiara ispirazione Passat quinta serie. Con il restyling, la Phaeton rinnova i suoi gruppi ottici con la tecnologia Bi-Xeno con luci a LED diurne e adattive in curva.

Le dimensioni della Volkswagen Phaeton non variano, parlando del bagagliaio, tra le versione passo lungo e la versione passo corto. Sono sempre 500 i litri a disposizione.

Interni Volkswagen Phaeton

Gli interni della Volkswagen Phaeton offrono il massimo del comfort e della tecnologia disponibile negli anni di presenza della Phaeton sul mercato, con il debutto dei primi sistemi di assistenza alla guida evoluti, oggi dati quasi per scontato, a migliorare la sicurezza attiva degli occupanti. Nella fattispecie, la seconda generazione della Volkswagen Phaeton dopo il restyling del 2010 adotta diversi sistemi di sicurezza quali il controllo attivo della distanza tramite varie luci colorate nel campo visivo del conducente o i poggiatesta che, una volta rilevata dalla telecamera la possibilità di uno scontro frontale, si reclinano in avanti riducendo i danni derivanti dal classico colpo di frusta. La Volkswagen Phaeton è stata, però, un’auto soprattutto attenta al comfort, sempre e comunque. Ad esempio, ci sono le tendine da sole compresa quella per il lunotto, l’impianto di climatizzazione a 4 zone Climatronic e i display LCD integrati nei poggiatesta così da fungere da fonte di intrattenimento per i passeggeri accomodati sui sedili posteriori, specialmente nella configurazione 4 posti.

Per quanto riguarda la plancia, gli interni della Volkswagen Phaeton non sono cambiati eccessivamente tra la prima generazione e il suo restyling: al centro il generoso display del navigatore contornato dalla miriade di pulsanti, molti dei quali già presenti sul volante in anticipo sui tempi. Alcuni di questi, come la regolazione della velocità di crociera, sono facili da raggiungere. Buona anche la qualità percepita, con il misto pelle legno pregiato a contribuire in tal senso. Nel bracciolo centrale, la predisposizione per il Bluetooth e l’alloggiamento per il telefono.

Motori Volkswagen Phaeton

La gamma motori della Volkswagen Phaeton è stata composta sia da motori benzina sia da motori Diesel tutti accomunati dalla disposizione delle bancate a V, con l’eccezione della 6.0 W12, fortemente voluta da Piech, che offriva prestazioni da supercar e una velocità che sarebbe andata ben oltre i 250 km/h limitati elettronicamente. Abbinate talvolta alla sola trazione anteriore, come nel caso dei motori 6 cilindri benzina da 241 CV, solo i propulsori V8, W12 e i Diesel V6 e V10 godono al contrario dell'abbinamento di serie con la trazione integrale.

Per quanto riguarda le prestazioni dei motori della Volkswagen Phaeton, se da una parte il 3.0 V6 Diesel sovralimentato è stato, tra tutti, il motore in grado di consumare meno, non si può dire lo stesso dei V6, V8 e soprattutto del W12 benzina che sono stati scelti sempre per “accontentare” il desiderio di Piech di creare una sorta di super ammiraglia dal destino nebuloso.

Motori Volkswagen Phaeton

Benzina

• 3.2, V6 6 cilindri aspirato, 241 CV, cambio manuale a 6 rapporti, trazione anteriore
• 3.2, V6 6 cilindri aspirato, 241 CV, cambio sequenziale a 5 rapporti, trazione integrale
• 3.6, V6 6 cilindri aspirato, 280 CV, cambio sequenziale a 6 rapporti, trazione integrale
• 4.2, V8 8 cilindri aspirato, 335 CV, cambio sequenziale a 6 rapporti, trazione integrale
• 6.0, W12 12 cilindri aspirato, 420-450 CV, cambio sequenziale a 5 rapporti, trazione integrale

Diesel

• 3.0, V6 6 cilindri turbo, 224-239 CV, cambio sequenziale a 6 rapporti, trazione integrale
• 5.0, V10 10 cilindri turbo, 313 CV, cambio sequenziale a 6 rapporti, trazione integrale

Prezzi Volkswagen Phaeton

I prezzi della Volkswagen Phaeton hanno coperto un range, durante il periodo in cui è stata prodotta, da 66.970 euro a 139.200 euro per la W12 4Motion passo lungo che con i suoi 450 CV è stata la versione più potente nella gamma Phaeton. Per quanto riguarda le motorizzazioni Diesel, i prezzi della Volkswagen Phaeton partivano da 67.700 euro per la V6 TDI da 239 CV e arrivavano ai 109.710 euro della versione V10 TDI. Prezzi, oggettivamente, più economici rispetto alla Classe S W220 e W221 che con lei hanno condiviso la nicchia di mercato delle vetture di alta rappresentanza.

Oggi fa specie vedere come i prezzi della Volkswagen Phaeton d’occasione siano distanti anni luce dai listini originali quando la Phaeton era venduta nelle concessionarie. Un esemplare del 2003 con il motore V10 TDI, nel momento in cui vengono redatte queste righe, costava la “bellezza” di 2.990 euro con 277.000 km all’attivo. Un prezzo che non è riduttivo definire stracciato per un’auto che ha segnato uno dei punti più bassi nella storia del costruttore tedesco, ormai focalizzato sulla mobilità elettrica a 360°. Per un esemplare con pochi chilometri, il portale dell’usato offre una Phaeton del 2011 con il V8 benzina da 335 CV, altro motore sicuramente prestante ma non così adatto al ruolo di ammiraglia che deve macinare chilometri nel massimo comfort. Per questo esemplare ancora in ottime condizioni, con 99.890 km all’attivo, la cifra richiesta è pari a 21.900 euro.

Volkswagen Phaeton: conclusioni e concorrenti

Quella che doveva essere, nella mente di Ferdinand Piech, la rivale n.1 delle varie Mercedes Classe S, BMW Serie 7 e la della cugina di primo grado Audi A8, la Volkswagen Phaeton si è rivelata un fiasco clamoroso che ha contribuito a produrre perdite laddove doveva accadere esattamente il contrario, cioè creare profitti grazie all’ampio margine di guadagno. Difficile definirla l’ammiraglia del popolo, visto che il popolo ha bisogno di tutto meno che di un’ammiraglia. Piech, verso la fine del secolo breve, decide che Volkswagen deve puntare più in alto e puntare alla fascia di mercato che compete ad Audi. Si dice che il motivo sia “l’affronto” subito da Mercedes che vuole togliere volumi alla popolarissima Golf con l’arrivo della Classe A, in realtà nato come monovolume. Piech non ci sta e vuole dimostrare a tutti i costi che Volkswagen può produrre auto di lusso: un azzardo che si rivelerà un formidabile boomerang nel senso negativo del termine.

Una storia complicata per una vettura come la Volkswagen Phaeton che ha visto tra le sue concorrenti auto come le già citate BMW Serie 7, Mercedes Classe S, Audi A8 cui si sommano l’inglese Jaguar XJ, l’italiana Maserati Quattroporte e la giapponese Lexus LS. In un mercato dai numeri risicati dominato da decenni dalle case premium tedesche, come detto in precedenza Phaeton si è tolta qualche timida soddisfazione in Cina, dove non esiste storia dell’automobile, ma non si può certo dire che abbia centrato l’obiettivo in altri mercati come quello europeo e soprattutto in quello nordamericano, dove viene tolta dal commercio dopo appena 2 anni. Inspiegabilmente, rimane nei listini fino al 2016, forse per non scontentare un uomo d’altri tempi come Piech che ha lasciato questo mondo nel 2019. Per Volkswagen pensare alla Phaeton oggi significa riaprire una ferita mai totalmente chiusa sinonimo di oltre 2 miliardi di euro bruciati per il suo sviluppo e per la costruzione della “fabbrica di vetro” di Dresda nata appositamente per accogliere la sua produzione. Quest’ultima, quanto meno, oggi ospita la produzione di auto di lusso e di auto elettriche.