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La Toyota PicNic è una gran monovolume del gruppo Toyota, nata nel 1996 e uscita dai listini nel 2001, dopo una sola generazione e un solo restyling intermedio. La Toyota PicNic rappresenta il primo minivan europeo della casa giapponese con il marchio Toyota concepito soprattutto per l’uso pratico quotidiano, ciò significava per i progettisti lo sviluppo di un veicolo di medie dimensioni facile da manovrare, con sedili posizionati in alto e una capacità di carico ampliata. La Toyota PicNic rappresenta la porta d’accesso al mondo delle monovolume di Toyota che negli anni ha saputo regalare vetture uniche come la Toyota Avensis Verso, che rappresenta la sua erede. Sono state prodotte milioni di Toyota PicNic e oggi, quelle rimaste in circolazione sono ancora tantissime, nonostante qualche acciacco dovuto all’età.
Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Toyota PicNic.
Dimensioni Toyota PicNic
Le dimensioni dellaToyota PicNic sono:
- lunghezza 4,53 metri
- larghezza 1,69 metri
- altezza 1,66 metri
- passo 2,73 metri
La Toyota PicNic a partire dal 1996 si è sempre posta come una monovolume semplice e divertente con una connotazione unica e relativamente spartana. Tutti almeno una volta l’abbiamo guardata e non abbiamo potuto far a meno di notare un frontale lineare, pulito e ben evidente, merito della griglia imponente, il tipico griglione Toyota, che caratterizza il muso, insieme ai proiettori grandi a sviluppo orizzontale. La conformazione a scatola a partire anche dal cofano che risulta ampio e molto rigido che con le due nervature che degradano sul parabrezza evidenziano le linee alte e slanciate della Toyota PicNic. Lateralmente la Toyota PicNic si presenta pulita e semplice, con un effetto bombato appena sopra alle modanature che donano una linea movimentata alla PicNic ed al tempo vengono smorzate dalla linea che adotta il terzo vetro posteriore che risulta tagliato in quanto il montante obliquo formano triangoli che vanno a congiungersi uno con il portellone, l'altro con la porta posteriore
La sua linea semplice riesce comunque ad appagare l’occhio, nonostante i cerchi da 15”, che in alcuni allestimenti diventavano da 16 pollici con un design lineare e slanciato. Chiude un posteriore anch’esso semplice e molto spartano dove predomina il lunotto ampio e, nella parte bassa, del lamierato che nasconde un portellone ampio con una soglia di carico davvero bassa. Nella parte centrale si trovano fanali a sviluppo orizzontale molto grandi e lunghi. Anche nel restyling di metà carriera le linee sono rimaste pressoché identiche, sono cambiate alcune linee che ne hanno impreziosito le forme e rese più al passo con i tempi.
Interni Toyota PicNic
Gli interni della Toyota PicNic ricalcano quelli di altre Toyota dell’epoca che nel complesso risultavano essere semplici, me decisamente al passo con i tempi. La pancia regolare dalla linea curva con la plastica dura regalavano un aspetto di semplicità alla vettura.
Nella parte centrale della plancia si trovava la radio 1 din che nelle versioni più belle risultava essere di serie e poco sotto i comandi del climatizzatore. Altra peculiarità della Toyota PicNic era la presenza di una plancia bicolore grigio scuro e nero che evidenziava maggiormente le linee. Chi siede davanti al volante a quattro razze può notare un contachilometri analogico chiaro e sempre ben visibile, con al suo interno gli indicatori del contagiri e della velocità, inoltre nella parte bassa due anelli minori indicano l’acqua e il livello carburante, infine, nella parte centrale, sopra l’autoradio, è presente un piccolo display monocromatico in grado di dare alcune informazioni della vettura e la temperatura esterna.
I sedili degli interni della Toyota PicNic si dimostrano semplici come il resto dell’abitacolo, solo nel listino optional potevano essere rivestiti in pelle. I sedili risultano essere comodi per sette persone, anche se non molto contenitividata la vocazione da vettura per la famiglia. Chiude l’abitacolo un bagagliaio da 184 litri, perfetto per caricare tutto l’occorrente per una famiglia, nel caso fosse necessario abbassare entrambe le file dei sedili si hanno a disposizione 1841 litri.
MotoriToyota PicNic
La gamma motori della Toyota PicNic risulta essere molto scarne rapida e veloce, questo perché erano presenti a listino due sole motorizzazioni. Quella maggiormente apprezzata risulta essere la versione meno potente e venne rapportata, ovvero i 2.0 benzina 16 valvole da 135 cavalli, che però quando arrivò in Europa con 128 cavalli. Questo propulsore risultava essere perfetto per inserire l’impianto GPL aftermarket per contenere i consumi al fine di risparmiare alla pompa di carburante. Per quanto riguarda il motore a gasolio il propulsore più apprezzato della gamma, è disponibile un 2.2 litri a 4 cilindri in linea turbo che eroga un massimo di 95 CV di potenza e 200 Nm di coppia. Questi motori erano accoppiati ad un cambio manuale a 5 marce, oppure uno automatico ed alla trazione anteriore.
In tutti i casi, le prestazioni sono da vettura familiare con un picco di velocità che arriva poco sotto i 170 km/h, fermando la lancetta a 163 km/h. Per questo il motore diesel risulta essere ottimamente rapportato nonostante il rapporto peso potenza del mezzo. Il motore più efficiente della Toyota PicNic è il modello diesel che stando ai dati omologati su ciclo combinato WLTP consuma 7.3 litri ogni 100 km.
Prezzi Toyota PicNic
I prezzi della Toyota PicNic risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti, il chilometraggio e le possibilità di utilizzo di questa vettura. Risulta infatti difficile collocarle un prezzo reale, soprattutto quando ormai i proprietari diventano più di due. Da ricerche di mercato è emerso che tra i 1.500 e 4.000 euro si può portare a casa una Toyota PicNic diesel, mentre sono necessari circa 3.200 per le versioni benzina, a prezzo più alto si trovano le versioni GPL, ma nel complesso a Toyota PicNic resta una vettura apprezzata e d’interesse per le persone che cercano una monovolume semplice, spaziosa ed a basso costo.
La Toyota PicNic usciva nelle versioni Base e Climatic alle quali, nel corso degli anni, si aggiunsero anche le versioni Plus che era la versione aggiornata. All’epoca risultava ampia la lista degli optional, come il tetto panoramico apribile, i sedili in pelle o i cerchi in lega da 16”. Ad oggi trovare una Toyota PicNic non risulta essere impossibile, data l’ampia possibilità di versioni prodotte e mercato che negli anni questa vettura ha mantenuto, risulta difficile trovare dei modelli che potranno rivalutarsi in futuro, forse ci saranno le versioni ultra accessoriate che potranno sempre contare su qualche rivalutazione maggiore.
Toyota PicNic: concorrenti e conclusioni
Le concorrenti della Toyota PicNic sono molto variegate, perché il segmento di monovolume vero e proprio non è più di tendenza, tant’è che anche la Toyota Avensis Verso l’erede della Toyota PicNic, che ha scritto pagine storiche di questo segmento ora non viene più prodotta per lasciare posto al nuovo Toyota Proace. La Toyota PicNic, nel corso della sua breve carriera, ha condiviso molte componentistiche con le altre vetture di casa Toyota dell’epoca al fine di contenere i costi di produzione e tener bassi i costi di vendita.
Quindi ora va per la maggiore il segmento SUV che vede offuscare le sfidanti della Toyota PicNic che permangono però nell’usato. Queste sono la Hyundai ix20 la Kia Venga o Carnival, o ancora un must come Nissan Note, la Volkswagen Golf Plus o Sharan, la Skoda Roomster, la Fiat Idea e la Lancia Musa, o ancora ha dovuto vedersela sia con la Mazda MPV, con l’Opel Sintra e Zafira ed anche la Ford Galaxy o la Ford B-Max senza dimenticare la Seat Alhambra. Toyota PicNic, specialmente nelle prime versioni, ha venduto moltissime unità, merito di un prezzo in linea con i dettami dell’epoca ed una vettura che era in grado di coniugare molto spazio in piccole dimensioni, tutto questo, aggiungendo uno spirito maggiore d’innovazione venne raccolto dalla versione restyling denominata Toyota Avensis Verso che risultò essere la sua degna erede, dimostrandosi al passo con i temi, semplice, ma al tempo stesso perfetta per coniugare spazio, classe ed abitabilità degne della casa giapponese.