Pro
- Prezzo molto competitivo
- Leggerezza
Contro
- Motore non all’altezza
- Scarso successo
Toyota Paseo in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Toyota Paseo inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
Ti interessa la Toyota Paseo
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Modelli alternativi
Il tentativo di offrire un’auto dal look sportivo, quindi, andò un po’ diversamente da quanto preventivato dalla Toyota, tanto che la Paseo rimase senza eredi dirette in Europa e con la oggettivamente rivedibile Platz in Giappone.
Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Toyota Paseo.
Dimensioni Toyota Paseo
Le dimensioni della Toyota Paseo sono:
- lunghezza 4,14 metri
- larghezza 1,65 metri
- altezza 1,25 metri
- passo 2,38 metri
Le dimensioni della Toyota Paseo sono quelle di una vettura sicuramente filante, con un’altezza da terra tipica da sportiva, dalle proporzioni molto compatte. Lo dimostra la lunghezza, appena superiore ai 4,1 metri, e lo dimostra l’abitacolo raccolto al centro della vettura, con la carrozzeria 2+2. Il suo design più anonimo rispetto a quello di altre competitor come la già citata Mazda MX-3, non fosse per il piccolo spoiler che riusciva a caratterizzare un lato B altrimenti poco incisivo. Le forme sono quelle classiche delle coupé giapponesi degli anni ‘90: forma affilata, fari allungati, superficie vetrata grande il giusto e un cofano piuttosto pronunciato. Della stessa famiglia, con forme molto simili, ha fatto parte anche la Toyota Celica, conosciutissima sportiva della Casa nipponica che ha avuto ben altre fortune. Con il suo stile un po’ dimesso, la Paseo ha sì rappresentato la porta d’ingresso alle coupé filanti ma non abbastanza da diventare oggetto di culto come accaduto per la MX-3 e la stessa Celica.
Non eccessiva, rapportata alle sue dimensioni, la capacità del bagagliaio. Qui, le dimensioni della Toyota Paseo si completano con un vano da 277 litri.
Interni Toyota Paseo
Gli interni della Toyota Paseo commercializzata anche in Italia presentano una struttura molto comune nelle coupé non eccessivamente alte da terra degli anni ‘90. L’abitacolo è infatti raccolto e concentrato attorno alla posizione del guidatore; da posto guida, quest’ultimo può tenere sempre in vista il quadro strumenti, con sfondo bianco a contrasto, così come maneggiare la strumentazione centrale. La regolazione della climatizzazione è in alto, appena sotto le bocchette d’aerazione centrali, mentre poco più in basso ci sono i comandi della radio e la leva del cambio manuale. Nulla di eccessivamente scenografico, e in negativo non si capisce l’esigenza di montare il classico orologio digitale molto piccolo e posto in evidenza sulla parte alta della plancia.
Rispetto agli interni della Toyota Paseo prima serie, ancor più avvolti nell’anonimato, Toyota decise di intervenire aumentando la qualità percepita e i materiali utilizzati. Una mossa che non bastò a risollevare le vendite di questo modello non troppo fortunato e che si sommarono alle modifiche adottate per gli esterni. Inoltre, nonostante fosse omologata per quattro persone, i due posti della fila posteriore potevano bastare a malapena per due bambini in età da scuola elementare.
Motori Toyota Paseo
La gamma motori della Toyota Paseo si concentra su uno e uno solo motore che risponde al 1.5 5E-FE alimentato a benzina. Si tratta di un aspirato quattro cilindri senza grosse prestazioni. I 90 CV espressi entrano a regime non prima di aver raggiunto i 5.400 giri/min, mentre la coppia di 130 Nm a 4.200 giri/min spiega lo 0-100 km/h coperto in 10,9 secondi, un dato tutto sommato buono e reso possibile dalla grande leggerezza del corpo vettura.
Un andamento, una dinamica di guida sarebbe meglio chiamarla, troppo turistica per conquistare il cuore e le menti del pubblico europeo. La tecnologia aspirata, inoltre, creava qualche problema con i consumi di questo che è stato l’unico tra i motori della Toyota Paseo proposto in Europa. Vero, il prezzo contenuto poteva far pensare a come sarebbe andata ma rimane il rammarico di non aver mai visto la Toyota Paseo messa alla prova con un motore più prestazionale che avrebbe fatto sicuramente al caso suo. Rigido il comportamento delle sospensioni lamentato da chi la Paseo l’ha posseduta o quanto meno guidata almeno una volta. Peccato, ancora una volta, per l’assenza di un propulsore che potesse giustificare l’adozione di una dinamica di molle e sospensioni da auto quanto meno sportiveggiante.
Prezzi Toyota Paseo
I prezzi della Toyota Paseo da nuova partivano in Italia, nella valuta convertita dalle lire di allora all’euro, da 13.224 euro, circa 26.000.000 del vecchio conio. Di serie il doppio airbag in abitacolo, il cambio manuale a 5 rapporti, i cerchi in lega da 14”, la chiusura centralizzata, il correttore di assetto fari, il servosterzo, lo spoiler posteriore e i vetri elettrici. A quel prezzo, considerando che una Celica Coupé verso la fine degli anni ‘90 poteva arrivare a costare da poco meno di 20.000 a oltre 30.000 euro, la Toyota Paseo è stata letteralmente la prima vettura dal taglio sportivo, almeno esteticamente, comprabile praticamente da chiunque visto il prezzo da utilitaria. Da qui si capisce e si evidenzia la volontà di Toyota di creare un’auto economica senza doverci spendere più del necessario per adattarla a un motore dalle grandi prestazioni. Chi voleva un’auto così, poteva tranquillamente scegliere la Celica.
Anche le Toyota Paseo, non avendo avuto così tanto successo, sono difficilmente trovabili sul mercato dell’usato. In Germania ora come ora sono in vendita, a titolo di esempio, sei Paseo, contro le zero al momento in offerta in Italia. Si parte dai 1.400 euro di una Paseo del 1996 con 225.000 chilometri e una carriera che ormai guarda più al passato che al futuro. Si arriva a una cifra massima di 4.900 euro per una Pasero Cabrio, rossa con tettuccio nero, con poco meno di 190.000 chilometri percorsi. Difficile definirla oggettivamente come un’auto da investimento, a meno di non essere particolarmente appassionati del genere. Esulando dalla Paseo, infatti, le coupé giapponesi degli anni ‘90 sono diventati un cult tra gli appassionati, tra chi si è distinto per le prestazioni e chi per altri motivi, non per forza positivi.
Toyota Paseo: concorrenti e conclusioni
La Toyota Paseo è stata uno dei più grandi flop della Casa fondata da Kiichiro Toyota nel 1933. Nel tentativo di offrire una coupé sportiveggiante quanto meno nell’estetica, la scelta di adottare un solo propulsore per tutta la carriera di questo modello, propulsore per altro non così prestante, è stato uno dei principali motivi del poco successo cui è andato incontro questo modello. Il suo grande vantaggio, d’altro canto, è stato quello di essere particolarmente economica, motivo per il quale ha avuto buon riscontro su alcuni mercati tra cui quello interno, ma non sufficientemente low cost da convincere l’attento pubblico europeo delle sue qualità. Non è bastato un abitacolo sui generis e sufficientemente comodo anche per due persone un po’ oltre la statura media per renderla un’auto desiderabile.
Tra le concorrenti della Toyota Paseo, modelli come la Mazda MX-3 (lei sì che puntò in alto con il V6), la Hyundai Coupé e la Honda Integra, più rivale diretta della Celica che della stessa Paseo. La lotta Integra/Celica ha alimentato le discussioni di almeno una generazione di appassionati. Molto simile alla Toyota Paseo anche la Mitsubishi Eclipse terza serie, ma anche in questo caso la scelta più logica di motori prestazionali ha affossato le residue speranze di far bene della Paseo.